Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
18 - 24 Ottobre 2015
Tempo Ordinario XXIX, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 1

Domenica 18 ottobre 2015    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2015-10-18.html

XXIX Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde

LETTURE: Is 53,2.3.10-11; Sal.32; Eb 4, 14-16; Mc 10, 35-45.

Commento: Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia questo...

Gesù, ai Dodici in disparte, ha annunziato per la terza volta la sua passione e morte. Ha usando toni molto duri e realistici: lo condanneranno a morte, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo uccideranno. Nel vangelo odierno, ad immediato seguito di quelle dichiarazioni, i due figli di Zebedèo avanzano a Gesù un'ambiziosa domanda, una richiesta contraria al vangelo: questa gli dà l'occasione di approfondire ed esplicitare il tema della passione, associando ad essa la sorte dei suoi discepoli. Il vangelo ha capovolto il concetto di potere e di primato. Ricordiamoci che la nostra grandezza non sta nell'imporre a Gesù la nostra volontà. La vera grandezza del cristiano è nel servizio. Non è da escludere che nell'atteggiamento dei figli di Zebedèo si riflettono anche tensioni della Chiesa nascente. Troppe volte nella Chiesa siamo tentati di confondere autorità e potere. Ma bisognerebbe riflettere più spesso sul significato di queste parole: ministero, diaconìa, servizio. Dobbiamo sempre essere disposti a condividere con gli altri le responsabilità, ad ascoltare le esigenze e i suggerimenti di tutti, a riconoscere che spesso chi non ha cariche ecclesiastiche, dimostra di avere capacità e generosità molto maggiori.

Antifona d'Ingresso

Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. * Custodiscimi come pupilla degli occhi, * all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16, 6.8)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente ed eterno, + donaci di orientare sempre a te la nostra volontà + e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio della pace e del perdono, che hai inviato il tuo Figlio nel mondo per dare la sua vita in riscatto per tutti, concedi alla tua Chiesa di servire l'umanità intera a immagine di Cristo, servo e Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 53,2.3.10-11

Dal libro del profeta Isaia.
Il Servo del Signore è cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire.
Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.32

RIT: Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell'amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L'anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

Seconda Lettura

Eb 4, 14-16

Dalla lettera agli Ebrei.
Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede.
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il Figlio dell'uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.

Alleluia.

VANGELO

Mc 10, 35-45
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: "Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo". Egli disse loro: "Che cosa volete che io faccia per voi?". Gli risposero: "Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra".
Gesù disse loro: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?". Gli risposero: "Lo possiamo". E Gesù disse loro: "Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato".
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: "Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Mc 10, 42-45 (Forma breve)
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e disse loro:
"Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti.
Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La nostra voce giunge al Signore che si china sulle nostre miserie: con la sua potenza risanatrice, ridà la vista ai ciechi, la speranza agli afflitti, la pace ai peccatori. Con la fiducia di Bartimeo, diciamo:

Donaci, o Dio, una fede viva!

Perché la Chiesa, edificio degli illuminati da Cristo, docilmente si lasci guidare e purificare dallo Spirito. Preghiamo:

Perché la luce del vangelo guarisca gli uomini da ogni cecità e sofferenza e accenda in essi la fede in Cristo figlio di Dio. Preghiamo:

Perché nessun uomo o organismo sociale osi impedire la professione e la testimonianza della fede. Preghiamo:

Perché la voce del Signore ci trovi pronti a lasciare tutto, per metterci, con la Chiesa, alla sequela del Cristo. Preghiamo:

Perché l'incontro personale col Signore che ci ha convocati alla sua mensa, sia per noi un momento di luce e liberazione. Preghiamo:

Per coloro che vivono come se Dio non ci fosse.
Per coloro che diffondono immagini e spettacoli osceni.

O Dio, che accogli il grido dei poveri, donaci di vederti in tutte le meraviglie del creato, di riconoscerti negli uomini nostri fratelli, di adorarti nel volto di Cristo Signore, parola eterna e luce vera del mondo. A te la lode nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore, + di servirti con cuore libero, * perché, purificati dalla tua grazia, + siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, * su chi spera nel suo amore, * per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32, 18-19)

—(oppure)—
Il Figlio dell'uomo è venuto * per dare la propria vita in riscatto per molti. (Mc 10, 45)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai doni del cielo, o Signore, + ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente * nella speranza dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 19 ottobre 2015    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2015-10-19.html

XXIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: Rm 4, 20-25; Sal.da Lc 1; Lc 12, 13-21.

Commento: Accumulare tesori senza arricchire dinanzi a Dio.

I desideri umani, se non guidati dalla sapienza dello Spirito, sfociano inevitabilmente nella cupidigia; le necessità della vita, sull'onda della umana insaziabilità, si moltìplicano senza limite, fino a farci credere di dover vivere sempre e soltanto nella situazione terrena. Ci convinciamo anche di essere noi soltanto i padroni del tempo e della vita e i destinatari delle nostre cose, chiudendoci in un insanabile egoismo. Siamo anche noi tentati di pensare come l'uomo ricco di cui ci parla il Vangelo di oggi, una volta acquisite le nostre sicurezze, i nostri beni, riempiti i granai delle nostre bramosìe, diciamo a noi stessi: "hai a disposizione molti beni per molti anni; riposati, mangia e bevi e dàtti alla gioia". Il Signore dà un giudizio completamente diverso della felice situazione in cui crede di essere quell'uomo. Egli lo definisce "stolto" perché ha sbagliato completamente i conti: ha saputo misurare l'entità delle sue ricchezze, ma non ha valutato la caducità del tempo e la vera destinazione di quei beni. Ha pensato ad una felicità solo terrena e si è dimenticato dell'eternità. Ecco perché il Signore non intende immischiarsi in faccende di eredità. Troppo spesso, proprio in quelle circostanze, emergono in modo violento l'attaccamento al denaro e agli interessi solo umani. Dovremmo ricordarci che la nostra vera vita non è quaggiù, dove tutto perisce, ma nell'eternità di Dio, dove le vere ricchezze si tramutano in gioia perenne. Viviamola quaggiù questa gioia, la gioia che vivremo un dì, con Dio in eternità.

Antifona d'Ingresso

Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. * Custodiscimi come pupilla degli occhi, * all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16, 6.8)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + donaci di orientare sempre a te la nostra volontà + e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 4, 20-25

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, di fronte alla promessa di Dio, Abramo non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.
E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato, ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.da Lc 1

RIT: Benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché ha visitato il suo popolo.

Ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo.

Salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza.

Del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.

Alleluia.

VANGELO

Lc 12, 13-21
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: "Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così - disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!". Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?". Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Dio mantiene sempre le sue promesse. Chiediamogli, attraverso la mediazione del Cristo, di aumentare la nostra fede, dicendo:

Signore, rafforza la nostra fiducia in te.

Per la Chiesa: perché radichi tutti i suoi interessi su Dio e abbandoni ogni forma di possesso terreno. Preghiamo:

Per i governanti della terra: perché superino gli egoistici nazionalismi a favore di uno sviluppo economico e sociale di tutta l'umanità. Preghiamo:

Per chi vive nel dubbio: perché Cristo illumini il loro intimo col dono della fede e li renda forti contro le avversità della vita. Preghiamo:

Per la nostra comunità: perché riscopra l'importanza del condividere con chi non ha e non si adagi nell'avidità del possedere. Preghiamo:

Per coloro che stanno per morire: perché possano presentarsi a Cristo ricchi di fede e di operare buone. Preghiamo:

Perché ci accompagni sempre il pensiero della morte.
Per la giustizia nella divisione dei beni testamentari.

O Dio, la tua misericordia è senza limiti. Allontana da noi l'avidità del possesso, il piacere della carne, la ricchezza ingiusta, perché nell'ora della morte ti possiamo incontrare come giudice benigno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore, + di servirti con cuore libero, * perché, purificati dalla tua grazia, + siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, * su chi spera nel suo amore, * per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32, 18-19)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai doni del cielo, o Signore, + ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente * nella speranza dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 20 ottobre 2015    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2015-10-20.html

XXIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: verde

LETTURE: Rm 5,12.15.17-19.20-21; Sal.39; Lc 12, 35-38.

Commento: Siate pronti!

Prima di addormentarci nel sonno della morte, rischiamo di cadere nel torpore della vita; ciò ci accade quando ci lasciamo coinvolgere dagli eventi, sedurre dal tempo e acquietare dalle cose che ci circondano, incapaci di guardare oltre, per aver perso lo scopo ultimo della nostra vita. Diventiamo come pellegrini che hanno smarrito la strada il cui incedere diventa vago e immotivato. "Siate pronti" ci risuono perciò come una sveglia dal torpore e dall'immobilismo, ci ricorda di essere dei viandanti che continuamente debbono cercare la strada e fare il giusto rifornimento per non restare privi di indispensabili energie. Solo così la vita acquista il suo vero significato: siamo in marcia verso una mèta, sempre desti e pronti, camminiamo insieme, abbiamo la certezza che Qualcuno ci precede e ci indica la via. L'attesa e la fatica non sono vane perché il Signore ci attende per farci sedere al banchetto del cielo insieme ai suoi santi. Ci percorre il pensiero di tante giovani vite, prive di senso e di ideali, che soffocate dal nulla e dalla nausea, ricorrono ai falsi dèi, fino a procurarsi la morte, prima dell'anima e poi del corpo. Forse non si è giunti in tempo a destarli dal torpore e innamorarli della vita! Sbrighiamoci, allora. Diamo ragione alla speranza che è in noi...

Antifona d'Ingresso

Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. * Custodiscimi come pupilla degli occhi, * all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16, 6.8)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + donaci di orientare sempre a te la nostra volontà + e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 5,12.15.17-19.20-21

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
Ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.39

RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.

Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire
davanti al Figlio dell’uomo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 12, 35-38
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La vita del cristiano è preparazione all'incontro con il Signore. Supplichiamo Dio Padre, per il Cristo che ci ha redento, dicendo insieme:

Insegnaci la fedeltà, o Signore:

Perché ogni cristiano, nel servizio fedele al Signore, alla Chiesa e a tutti gli uomini, prepari il mondo all'incontro con Dio Padre. Preghiamo:

Perché la grazia di Dio penetri nel cuore di tutti gli uomini e rischiari le tenebre dell'egoismo. Preghiamo:

Perché ogni salvato entri in familiarità con Dio, fonte di giustizia, di accoglienza e di servizio. Preghiamo:

Perché il sangue di Cristo, che ci ha giustificati con abbondanza di grazia, continui a riversarsi su di noi per una riconciliazione continua con i fratelli. Preghiamo:

Perché il servizio svolto dai sacerdoti sia sempre sollecito, e rifletta la disponibilità che il Cristo ha verso tutti gli uomini. Preghiamo:

Per i contemplativi.
Perché viviamo su questa terra come ospiti e pellegrini.

O Padre, che ci doni la gioia della salvezza, concedi alla nostra comunità la sollecitudine nel servizio, per meritare la beatitudine di incontrarti. Te lo chiediamo per l'obbedienza e i meriti di Cristo tuo Figlio e nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore, + di servirti con cuore libero, * perché, purificati dalla tua grazia, + siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, * su chi spera nel suo amore, * per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32, 18-19)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai doni del cielo, o Signore, + ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente * nella speranza dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 21 ottobre 2015    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2015-10-21.html

XXIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: verde

LETTURE: Rm 6, 12-18; Sal.123; Lc 12, 39-48.

Commento: La vita come una missione da compiere.

Come è narrato nella scrittura sacra, sin dal principio, il buon Dio ha affidato all'uomo una missione; lo ha fatto somigliante a sé, lo ha dotato di intelligenza e di volontà e ad ognuno ha dato dei talenti speciali da far fruttificare con l'umile e docile servizio allo stesso Signore. Gesù, servitore del Padre, adempie perfettamente la sua missione, accettando la passione, il Calvario, la croce e le morte. I due servi del Vangelo di oggi hanno un comportamento diverso l'uno dall'altro. C'è il servo vigilante, che attende il ritorno del suo padrone, vivendo in piena fedeltà al mandato ricevuto. Egli è un docile esecutore degli ordini ricevuti. Riferendoci ad un'altra parabola, potremmo dire che è colui che ha fatto fruttificare a dovere i talenti ricevuti. L'altro servo, che non ha interiorizzato gli ordini ricevuti e non li vive come un dono di fiducia da parte del Signore, vive in piena autonomia, il padrone è lontano e non solo fisicamente, e quindi si sente di fatto libero di agire a proprio piacimento. Verrà sorpreso in questo atteggiamento di infedeltà e di distacco e dovrà subire l'inevitabile condanna. Si perde di vista il Signore e lo si ritiene molto lontano e disinteressato alle nostre vicende, quando la fede si spegne e la vista dello spirito si offusca. Chiediamo perché in questi tempi di caligine del mondo la luce di Cristo illumini le nostre azioni, e noi, a nostra volta, possiamo illuminare il mondo con la luce vera, quella che proviene da Cristo risorto.

Antifona d'Ingresso

Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. * Custodiscimi come pupilla degli occhi, * all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16, 6.8)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + donaci di orientare sempre a te la nostra volontà + e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 6, 12-18

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, il peccato non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri. Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. Il peccato infatti non dominerà su di voi, perché non siete sotto la Legge, ma sotto la grazia.
Che dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia? È assurdo! Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell'obbedienza che conduce alla giustizia?
Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siete stati affidati. Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della giustizia.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.123

RIT: Il nostro aiuto è nel nome del Signore.

Se il Signore non fosse stato per noi
– lo dica Israele –,
se il Signore non fosse stato per noi,
quando eravamo assaliti,
allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
quando divampò contro di noi la loro collera.

Allora le acque ci avrebbero travolti,
un torrente ci avrebbe sommersi;
allora ci avrebbero sommersi
acque impetuose.
Sia benedetto il Signore,
che non ci ha consegnati in preda ai loro denti.

Siamo stati liberati come un passero
dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato
e noi siamo scampati.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell'ora che non immaginate,
viene il Figlio dell'uomo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 12, 39-48
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l'amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire", e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l'aspetta e a un'ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La nostra adesione al Cristo non sempre si traduce nell'obbedienza a Dio e nella sollecitudine verso i fratelli. Presentiamo quindi al Padre la nostra preghiera:

Converti il tuo popolo, Signore.

A Pietro è stata affidata la responsabilità del gregge di Dio. Preghiamo perché il Papa divenga sempre più segno di unità tra le chiese cristiane:

L'uomo si pone spesso al servizio di falsi idoli in un paganesimo moderno che lo degrada. Preghiamo per un ritorno dell'umanità al Dio vero che non schiavizza, ma libera:

Il cristiano sa che i suoi carismi sono per il servizio dei fratelli. Preghiamo perché il nostro agire per l'uomo sia disinteressato e ricco di amore:

Ai popoli occidentali sarà richiesto molto dal Padre. Preghiamo perché la solidarietà verso i poveri sia vera e concreta:

Ciascuno di noi è amministratore di doni ricevuti dal Signore. Preghiamo perché nessuno di questi rimanga infruttuoso e sterile:

Perché il Signore ci liberi dalla tentazione del potere.
Perché tutte le Chiese si lascino evangelizzare dalla parola di Dio.

Padre misericordioso, che hai affidato alla tua Chiesa i sacramenti della salvezza, fa' che in ogni azione ella rispecchi il volto del tuo Cristo, che ha condiviso in tutto l'esperienza della nostra umanità e ora vive con te per i secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore, + di servirti con cuore libero, * perché, purificati dalla tua grazia, + siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, * su chi spera nel suo amore, * per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32, 18-19)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai doni del cielo, o Signore, + ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente * nella speranza dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 22 ottobre 2015    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2015-10-22.html

XXIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Rm 6, 19-23; Sal.1; Lc 12, 49-53.

Commento: Il fuoco sulla terra.

Gesù è pienamente consapevole del carattere esplosivo e radicale della sua venuta. Egli dice di essere venuto a portare il fuoco sulla terra; vuol dire che l'amore di Dio si è reso più che mai visibile nella sua persona, il Verbo si è fatto carne, àbita in mezzo a noi. Egli sta per dare al mondo la suprema testimonianza della misericordia divina con la sua immolazione sulla croce. Tutto ciò sarà il suo battesimo di sangue. Egli già intravede la realizzazione della sua promessa di inviare alla Chiesa nascente "il Consolatore, lo spirito di verità" che scenderà sugli apostoli come lingue di fuoco. Egli sa che quel fuoco arde e arderà nei secoli per essere la forza dei deboli, la luce sul cammino della Chiesa, la vera sapienza per gli uomini. Con questa forza, che genera la fermezza nella fede, il seguace di Cristo, dagli apostoli fino a noi, diventa un suo testimone e un annunciatore del suo Vangelo, ma proprio questo annuncio e questa testimonianza sarà motivo di lotta e di persecuzioni da parte di coloro che li rifiutano. Ecco perché Gesù, autore della pace, oggi ripete di non essere venuto a portare la pace, ma la guerra; egli riafferma che i suoi si troveranno spesso come agnelli in mezzo ai lupi. I lupi talvolta, come la storia ci testimonia, sono le persone a noi più vicine. È accaduto anche a Gesù, vi ricordate? con Giuda!

Antifona d'Ingresso

Il Signore lo ha scelto come sommo sacerdote, * gli ha aperto i suoi tesori * e lo ha ricolmato di ogni benedizione.

Colletta

O Dio, ricco di misericordia, che hai chiamato san Giovanni Paolo II, papa, a guidare l'intera tua Chiesa, concedi a noi, forti del suo insegnamento, di aprire con fiducia i nostri cuori alla grazia salvifica di Cristo, unico redentore dell'uomo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 6, 19-23

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità, per l'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione.
Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la morte.
Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna. Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.1

RIT: Beato l'uomo che confida nel Signore.

Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura,
per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui.

Alleluia.

VANGELO

Lc 12, 49-53
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La parola ascoltata ci fa portatori di un fuoco d'amore che infiamma e di un messaggio che inquieta e divide. Chiediamo quindi al Padre la forza di vivere alla sequela del Cristo, dicendo:

Rendici tuoi testimoni, Signore.

Perché chi porta il nome cristiano non tema di professare la propria fede anche di fronte all'indifferenza e alla contrarietà dell'ambiente in cui vive. Preghiamo:

Perché la testimonianza della fede non acquisti mai il sapore della sfida e della supremazia, ma sia proposta umile di una verità che supera le nostre persone. Preghiamo:

Perché in ogni nucleo familiare ci sia pace e unità, grazie alla parola del Cristo che stimola alla comprensione e al perdono vicendevoli. Preghiamo:

Perché i genitori non impediscano le scelte cristiane dei loro figli, ma li aiutino a realizzarle con costanza e generosità. Preghiamo:

Perché la partecipazione a questa eucaristia rinnovi la nostra adesione al Cristo, che di dona quotidianamente la forza di essere nuove creature. Preghiamo:

Per il gruppo biblico della parrocchia.
Per i cristiani che presentano Gesù ai ragazzi.

Ascolta con bontà, o Padre, le nostre suppliche. Liberaci dal fuoco che distrugge e donaci il fuoco del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Dio, che in san Giovanni Paolo II hai dato alla tua Chiesa una immagine di Cristo buon pastore, per sua intercessione concedi al tuo popolo di giungere ai pascoli della vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Accogli, o Signore, questo sacrificio del tuo popolo, perché i doni che offriamo per la tua gloria in onore di san Giovanni Paolo II siano per noi sorgente di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Tu doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare la festa [memoria] di san N.: * con i suoi esempi la rafforzi, * con i suoi insegnamenti l'ammaestri, + con la sua intercessione la proteggi. ** Per questo dono della tua benevolenza, * con la moltitudine degli angeli e dei santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

Il buon pastore dà la propria vita per le sue pecore. (Cf. Gv 10, 11)

Dopo la Comunione

I sacramenti che abbiamo ricevuto, Signore Dio nostro, accrescano in noi l'ardore della carità che infiammò la vita di san Giovanni Paolo II e lo spinse a donarsi instancabilmente per la tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 23 ottobre 2015    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2015-10-23.html

XXIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Rm 7, 18-25; Sal.118; Lc 12, 54-59.

Commento: I segni dei tempi e i segni di Dio.

I progressi nella scienza, vertiginosi in questi ultimi secoli, consentono agli uomini di scrutare sempre meglio i segni dei tempi. Pare che non esistano più barriere per l'intelligenza umana: pare che ormai siamo in grado di trovare la spiegazione di tutto ciò che ci accade intorno sia nel bene che nel male. In misura diversa ciò accadeva anche ai tempi di Gesù; gli scribi e i farisei, i suoi avversari di sempre, cavillando e ragionando a modo loro, emanavano sentenze e si ritenevano depositare si quasi tutte le verità. Il rimprovero del Signore: "Ipòcriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, ma questo tempo non sapete giudicarlo" - risuona anche per noi con grande attualità. Anche oggi si vuol vedere tutto con un solo occhio, quello più debole e fallace della ragione e si rifiuta di scrutare gli eventi con l'occhio della fede. Ci si priva così di rendere sacra la nostra storia, non la si vede come guidata e redenta da Dio, ma tutto si riduce a squallida cronaca di stile giornalistico. Si rimane così nella inevitabile condanna dei continui conflitti, che ostàcolano la pace con Dio e tra gli uomini. Non dovremmo ridurci ad aprire gli occhi solo in occasione di fatti tragici e violenti! La scienza non ci deve chiudere ma aprire. Il mondo ci è dato in dono. Scopriamolo con i nostri carismi che, come sappiamo, sono doni "per gli altri".

Antifona d'Ingresso

Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. * Custodiscimi come pupilla degli occhi, * all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16, 6.8)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + donaci di orientare sempre a te la nostra volontà + e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 7, 18-25

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c'è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.
Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra.
Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.118

RIT: Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

Insegnami il gusto del bene e la conoscenza,
perché ho fiducia nei tuoi comandi.
Tu sei buono e fai il bene:
insegnami i tuoi decreti.

Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.
Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia.

Mai dimenticherò i tuoi precetti,
perché con essi tu mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho ricercato i tuoi precetti.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

Alleluia.

VANGELO

Lc 12, 54-59
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: "Arriva la pioggia", e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l'aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Nella pienezza dei tempi, il Padre ha inviato suo Figlio nel mondo a predicare la buona notizia della salvezza. Riconoscenti del suo amore senza limiti, rivolgiamogli ora le nostre suppliche e diciamo:

Converti il tuo popolo, Signore.

Perché la Chiesa insegni all'umanità la speranza, indichi la via della pace e della concordia, evidenzi con fede i segni di Dio presenti oggi nel mondo. Preghiamo:

Perché il popolo cristiano, anche nell'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni, riconosca la benevolenza del Padre che dona sempre cose nuove per la gioia di tutti gli uomini. Preghiamo:

Perché la lettura o l'ascolto delle notizie e avvenimenti quotidiani, si trasformi in preghiera di supplica e di intercessione, per la diffusione del regno di Dio. Preghiamo:

Perché ogni istituzione civile e religiosa si rinnovi all'ascolto delle esigenze e delle necessità emergenti per il bene comune. Preghiamo:

Perché gli ordini e le congregazioni dei religiosi si dedichino con generosità e spontaneità alle nuove forme di povertà e di emarginazione della società. Preghiamo:

Per chi non riesce più a dialogare con gli altri.
Perché il Signore ricompensi il bene compiuto dai nostri padri.

O Dio di ogni bene, che con la luce del nuovo giorno rinnovi la vita e la speranza dell'umanità, aiutaci a seguire le orme del tuo Figlio che per noi si è fatto luce delle nazioni. Egli è Dio e vive e regna con te per i secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore, + di servirti con cuore libero, * perché, purificati dalla tua grazia, + siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, * su chi spera nel suo amore, * per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32, 18-19)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai doni del cielo, o Signore, + ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente * nella speranza dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 24 ottobre 2015    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2015-10-24.html

XXIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Rm 8, 1-11; Sal.23; Lc 13, 1-9.

Commento: Purificati da Cristo anche nel corpo.

"Non c'è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo" - ci dice San Paolo. Quello che non era possibile alla legge, causa del peccato e delle nostre stridenti contraddizioni, "Dio lo ha reso possibile mandando il proprio figlio", il quale ha preso la nostra carne di peccato e l'ha purificata con la sua carne, immolata sulla croce e resa cibo che rinnova e santifica la nostra. Siamo così deificati in Cristo e di conseguenza resi finalmente capaci di vivere non più secondo i desideri della carne, ma dello spirito: abbiamo così ripreso fiato, abbiamo ripreso quell'alito divino che sin dalle origini ci qualificava come figli di Dio, fatti a sua immagine e somiglianza. Nella prospettiva della fede non è più possibile interpretare gli eventi umani, anche quelli più catastrofici come castigo divino, ma solo come mònito alla nostra negligenza e sollecitazione paterna ad una vera ed efficace conversione. La nostra vita, resa feconda da Cristo stesso, deve produrre frutti di vita e di santità. Dio è un agricoltore paziente, ma non può soprassedere all'infinito, noi siamo indissolubilmente legati al tempo che ci è dato per aderire a Dio e conseguire la salvezza.

Antifona d'Ingresso

Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi; * tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole. * Custodiscimi come pupilla degli occhi, * all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16, 6.8)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + donaci di orientare sempre a te la nostra volontà + e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 8, 1-11

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, ora non c'è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Perché la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
Infatti ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.
Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia.
E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.23

RIT: Noi cerchiamo il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene,
il mondo con i suoi abitanti.
È lui che l'ha fondato sui mari
e sui fiumi l'ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore,
ma che si converta dalla sua malvagità e viva.

Alleluia.

VANGELO

Lc 13, 1-9
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: "Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest'albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?". Ma quello gli rispose: "Padrone, lascialo ancora quest'anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l'avvenire; se no, lo taglierai"».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Invochiamo, con sentimenti filiali, Dio nostro Padre, lento all'ira e grande nell'amore. Preghiamo insieme, dicendo:

Liberaci dal male, Signore.

Perché la Chiesa, con le parole e le opere, sia un continuo richiamo alla conversione, che porta gli uomini alla vera libertà dei figli di Dio. Preghiamo:

Perché l'impegno sociale dei credenti superi la diplomazia e la ragione di stato, per una giustizia evangelica frutto di carità e di amore. Preghiamo:

Perché ogni cristiano eserciti il proprio ministero con attenzione particolare alle persone in difficoltà o segnate da sofferenze fisiche o morali. Preghiamo:

Perché i giovani riscoprano la loro vocazione alla vita, attraverso un impegno coerente con il messaggio del vangelo. Preghiamo:

Perché la nostra comunità impari la pazienza di Dio e abbia il coraggio di seminare gratuitamente la sua parola in tutti i luoghi e in tutti gli uomini. Preghiamo:

Perché il Signore ci liberi dalla morte improvvisa.
Per la riscoperta delle opere penitenziali.

Accogli, o Padre, la nostra preghiera: la tua grande misericordia converta i nostri cuori perché, liberi da ogni male, possiamo godere della vita del tuo Figlio Gesù Cristo che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore, + di servirti con cuore libero, * perché, purificati dalla tua grazia, + siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, * su chi spera nel suo amore, * per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32, 18-19)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai doni del cielo, o Signore, + ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente * nella speranza dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 25 ottobre 2015    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2015-10-25.html

XXX Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Colore: verde

LETTURE: Ger 31, 7-9; Sal.125; Eb 5, 1-6; Mc 10, 46-52.

Commento: Rabbunì, che io riabbia la vista!

Il cieco del brano evangelico di oggi rappresenta l'uomo sulla via della fede; non vede ancora Gesù, ma ne percepisce la presenza. E' una percezione però così viva che gli fa intuire come solo da Dio gli può venire la salvezza e gli fa gridare: «figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me». Il suo è un atto di fede nella messianicità di Gesù. La fede però non è solo adesione ad una verità, ma è soprattutto adesione ad una persona, in un incontro vitale con Cristo Gesù. Sappiamo bene che è la grazia divina a guarire e a salvare. Ma alla corrente della grazia l'uomo arriva attraverso la spina della fede. In questo caso siamo portati ad ammirare un doppio intervento di Gesù che dona la vita e dona la fede. La fede è capitale nella vita cristiana. Senza di essa è impossibile aderire a Dio. L'aver ricevuto la vista, simbolo della fede, impegna immediatamente chi era stato cieco a seguire Gesù; e il cammino del cieco di Gèrico, verso la vera luce, si presenta come un esemplare itinerario per chi, dalla tristezza di un'esistenza opàca e senza avvenire, vuole pervenire al traguardo della vera vita. Saper percepire la salutare presenza di chi ci passa accanto, il calore del sole divino che ci illumina; lasciàr salire verso di lui l'anelito della propria anima, implorare incessantemente finché ci avvenga di essere toccati dall'esperienza viva del suo splendore e della sua infinita benevolenza.

Antifona d'Ingresso

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente ed eterno, + accresci in noi la fede, la speranza e la carità, * e perché possiamo ottenere ciò che prometti, * fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, Padre buono, che nel tuo Figlio unigenito ci hai dato il sacerdote compassionevole verso i poveri e gli afflitti, ascolta il grido della nostra preghiera e fa' che tutti gli uomini vedano in lui il dono della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ger 31, 7-9

Dal libro del profeta Geremia.
Così dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
"Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d'Israele".
Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d'acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.125

RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.

Allora si diceva tra i popoli:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro» .
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.

Riconduci, Signore, i nostri prigionieri,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.

Nell'andare, se ne va e piange,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo,
portando i suoi covoni.

Seconda Lettura

Eb 5, 1-6

Dalla lettera agli Ebrei.
Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l'ordine di Melchìsedek».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 10, 46-52
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Al Dio che ha risuscitato Cristo dai morti, rivolgiamo la nostra preghiera perché apra il nostro cuore e la nostra mente alla ricchezza del suo mistero. Diciamo insieme:

Illuminaci, o Signore.

Perché la Chiesa aiuti gli uomini a superare i problemi e le difficoltà della vita, alla luce della risurrezione di Cristo. Preghiamo:

Perché chi ha responsabilità di governo promuova anche la dimensione spirituale degli uomini. Preghiamo:

Perché i sofferenti trovino in Dio e nella risurrezione di Cristo, senso e conforto al loro dolore. Preghiamo:

Perché tutti gli uomini si accostino a Dio come datore della vita e liberatore da ogni male. Preghiamo:

Perché la nostra comunità sappia leggere e interpretare la storia quotidiana alla luce della parola di Dio. Preghiamo:

Per le persone vedove della nostra parrocchia.
Per chi non crede nella risurrezione dei morti.

O Dio dei viventi e Padre di ciascuno di noi, aiutaci a gustare e vivere pienamente i nostri giorni accanto a te, perché possiamo diventare uomini a immagine del tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo, + perché il nostro servizio sacerdotale * renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Esulteremo per la tua vittoria * e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19, 6)
Oppure:
Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5, 2)

—(oppure)—
«Rabbunì, Maestro, che io veda di nuovo». * «Va', la tua fede ti ha salvato». (Mc 10, 51-52)

Dopo la Comunione

Si compia in noi, o Signore, + la realtà significata dai tuoi sacramenti, * perché otteniamo in pienezza ciò che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.