Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
10 - 16 Febbraio 2013
Tempo Ordinario V, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 1

Domenica 10 febbraio 2013    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2013-02-10.html

V Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde

LETTURE: Is 6, 1-2. 3-8; Sal 137; 1 Cor 15, 1-11; Lc 5, 1-11.

Commento: “Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e
lo seguirono.”

Alla chiamata del Signore i primi discepoli rispondono subito, con slancio, senza porre condizioni. Si tratta di una chiamata che esige distacco radicale della vita precedente. Dal mestiere di pescatori e venditori di pesci, i discepoli sono chiamati a diventare pescatori di uomini per conto di Gesù. Annunciare cioè con le parole e soprattutto con la vita, l'amore incondizionato e la volontà di salvezza di Dio per tutte le sue creature. Questo esige la rinuncia ai propri progetti, per seguire quelli di Dio: “Eccomi, manda me”, risponde con generosità il profeta Isaia alla chiamata di Dio. La grazia della chiamata e lo slancio iniziale non tolgono, però la fatica della perseveranza; La Parola ci dice: “Nessun che ha messo mano all'aràto e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio”. Anche noi oggi, come allora Isaia conosciamo la fatica della perseveranza. Non basta lo slancio iniziale, dobbiamo chiedere in continuazione la grazia di Dio, per ritornare sempre a lui. Paolo ci insegna come la grazia di Dio non è stata vana e non solo nel momento folgorante della conversione sulla via di Damasco, ma per tutta la sua vita. San Paolo vuole ricordarci che se vai a fare l'apostolo senza un preciso mandato, in nome di Cristo, senza la sua grazia, sei condannato in partenza ad essere un falso profeta. Isaia invece ci ricorda il bisogno di essere purificati dal male e da ogni umana debolezza: per lui provvede l'Angelo del Signore con un tizzone ardente, per noi e l'infinita misericordia del Signore.

Antifona d'Ingresso

Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94, 6-7)

Atto Penitenziale

Il Signore ha detto: Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore.

C: Signore, che non sei venuto a condannare, ma a perdonare, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che fai festa per ogni peccatore pentito, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che perdoni molto a chi molto ama, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, + e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, * aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, tre volte santo, che hai scelto gli annunciatori della tua parola tra uomini dalle labbra impure, purifica i nostri cuori con il fuoco della tua parola e perdona i nostri peccati con la dolcezza del tuo amore, così che come discepoli seguiamo Gesù, nostro Maestro e Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 6, 1-2. 3-8

Dal libro del profeta Isaia.
Nell'anno in cui morì il re Ozìa, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali. Proclamavano l'uno all'altro, dicendo:
"Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!
Tutta la terra è piena della sua gloria".
Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
"Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti".
Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e disse:
"Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua colpa
e il tuo peccato è espiato".
Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 137

RIT: Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra,
quando ascolteranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore:
grande è la gloria del Signore!

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani.

Seconda Lettura

1 Cor 15, 1-11

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l'ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

Parola di Dio.

Forma breve (1Cor 15, 3-8.11):

Dalla lettera prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, a voi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Venite dietro a me, dice il Signore,
vi farò pescatori di uomini.

Alleluia.

VANGELO

Lc 5, 1-11
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore". Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini".
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Lo Spirito di Gesù è il principale artefice
della preghiera della Chiesa;
affidandoci alla sua ispirazione interiore
innalziamo al Padre la nostra preghiera.

R. Esaudisci il tuo popolo, signore.

Per la santa Chiesa,
perché in ogni sua parola e in ogni suo gesto
faccia trasparire sempre più chiaramente il signore Gesù
in cui crede e in cui spera, preghiamo. R.

Per la città in cui viviamo,
perché il signore dia a tutti noi forza e immaginazione,
per creare rapporti veramente umani
in un mondo dominato dalla fretta e dall'ansia, preghiamo. R.

Per le nostre famiglie,
perché accrescano il senso di ospitalità e di comunione nell'amore
e diventino luogo privilegiato di crescita nella speranza, preghiamo. R.

Per le suore di clausura,
che nella preghiera e nel lavoro edificano silenziosamente
l'unità della Chiesa e la pace nel mondo,
perché siano liete e perseveranti nell'offerta della loro vita, preghiamo. R.

Per noi qui presenti,
perché sappiamo interrogarci davanti a Dio e ai fratelli
sui nostri limiti e le nostre contraddizioni,
per fare della comunità eucaristica una vera famiglia, preghiamo. R.

Concedi, a noi il dono della tua sapienza, o Padre,
e fa' che la tua Chiesa
diventi segno concreto dell'umanità nuova,
fondata nella libertà e nella comunione fraterna.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Signore Dio nostro, + il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, * diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. **
Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ringraziamo il Signore per il suo amore, * per le sue meraviglie a favore degli uomini, * perché ha saziato un animo assetato, * un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106, 8-9)
Oppure:
Beati quelli che sono nel pianto: * saranno consolati. * Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: * saranno saziati. (Mt 5, 4.6)

—(oppure)—
Maestro, abbiamo faticato tutta la notte * e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti. (Lc 5, 5)

Dopo la Comunione

O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, + fa' che uniti a Cristo in un solo corpo * portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 11 febbraio 2013    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2013-02-11.html

V Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Gn 1, 1-19; Sal.103; Mc 6, 53-56.

Commento: Un tocco di speranza.

«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». Questa sentenza del Signore, nella giornata del malato, ci indica verso chi egli indirizza di preferenza la sua missione e, paragonandosi ad un medico, dice di voler anzitutto soccorrere i malati e non i sani e, volendo mostrare visibilmente al mondo la misericordia del Padre, afferma ancora che i primi destinatari, non sono i giusti, che già hanno accolto quel dono di Dio, ma i peccatori che ne sono privi. Questo ci spiega la natura della missione di Cristo e i motivi che l'inducono a cercare, ovunque si trovino, i malati del corpo e dello spirito. Infatti nel vangelo di oggi Marco ci fa incontrare Gesù in Galilea, nella regione dei Gerasèni, disprezzata dagli abitanti di Gerusalemme; qui il Signore viene riconosciuto come colui che porta la vita e la salvezza. Con questa convinzione accorrono da lui, lo cercano dovunque, per poi condurgli gli ammalati nel corpo e nello spirito, anche solo per essere toccati dal lembo del suo mantello. Ecco un ruolo ed una missione che dovrebbe essere costantemente nel cuore di ogni credente: cercare Gesù e condurre a lui gli affaticati e gli oppressi di questo nostro mondo. Non basta procurare loro un buon ospedale e affidarli alle buone cure dei medici; quasi sempre alla malattia del corpo si accompagna uno stato di spossatezza dell'anima, un'infermità dello spirito, che merita la migliore attenzione. Quando riponiamo tutte le nostre speranze solo ed esclusivamente nell'apporto della medicina e delle cure esterne degli uomini, rischiamo di trascurare la parte più importante e preziosa dell'uomo, la sua anima. Capita troppo spesso di trovarci impreparati dinanzi al malato, soprattutto dinanzi al malato terminale, quando la medicina e i medici hanno smesso, perché impotenti, il loro compito, quando in tono di passiva rassegnazione sentiamo dire o diciamo a noi stessi: “Non c'è più nulla da fare”. È un inganno. Quando non c'è più nulla da fare da parte dei medici e della medicina, dovrebbe iniziare un amorevole premura, che aiuti il paziente ad affrontare nel modo migliore possibile il dramma della morte. Questa è la proposta cristiana per una vera eutanasia, per una morte non dolce, ma da credenti in Cristo. Dio solo sa quanti nostri fratelli e forse anche persone a noi care, vengono lasciate nella più penosa solitudine e abbandono proprio quando avrebbero più urgente bisogno di presenze e di cristiana collaborazione. Quando si spengono in noi le umane attese abbiamo bisogno più che mai di ravvivare la speranza cristiana nei beni futuri ed eterni.

Antifona d'Ingresso

Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94, 6-7)

Atto Penitenziale

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

C: Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi.
A: Signore pietà.
C: Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, + e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, * aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gn 1, 1-19

Dal libro della Gènesi
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.
Dio disse: "Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie". E così avvenne. E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
Dio disse: "Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.103

RIT: Gioisca il Signore per tutte le sue creature.

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.

Egli fondò la terra sulle sue basi:
non potrà mai vacillare.
Tu l'hai coperta con l'oceano come una veste;
al di sopra dei monti stavano le acque.

Tu mandi nelle valli acque sorgive
perché scorrano tra i monti,
In alto abitano gli uccelli del cielo
e cantano tra le fronde.

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 6, 53-56
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Tutta la creazione attende la salvezza del Signore. Nell'attesa della sua venuta, presentiamo al Padre le necessità della Chiesa e del mondo. Preghiamo insieme dicendo:

Rinnova, Signore, la tua alleanza con noi.

Con la scienza e la tecnica, o Signore, doni all'uomo possibilità di dominare il mondo. Aiuta i responsabili della società a servire, non a distruggere l'umanità. Preghiamo:

I tuoi miracoli indicano che sei venuto a redimere il mondo e preparare una nuova creazione. Fa' che la tua chiesa porti sempre agli uomini la gioia della salvezza. Preghiamo:

Nonostante il progresso, gli uomini son spesso inquieti, soli e infelici. Attirali a te, Signore, perché possano sperimentare il potere benefico della tua compassione. Preghiamo:

Sei venuto tra noi come uomo buono e amico attento. Aiutaci, Signore, a non vivere con indifferenza, accanto a chi soffre. Preghiamo:

Ti si può trovare ovunque, ma sei reale e vivo nel tabernacolo. Fà, o Signore, che le nostre chiese siano un luogo privilegiato per l'incontro con te. Preghiamo:

Per gli operatori sanitari.
Per chi sente la vocazione alla preghiera.

O Dio eterno, presente nella creazione e ancor più nella redenzione, fa' che accogliamo con gratitudine i doni che ci hai elargito e siamo solerti collaboratori della tua opera nel mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Signore Dio nostro, + il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, * diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. **
Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ringraziamo il Signore per il suo amore, * per le sue meraviglie a favore degli uomini, * perché ha saziato un animo assetato, * un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106, 8-9)

—(oppure)—
Beati quelli che sono nel pianto: * saranno consolati. * Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: * saranno saziati. (Mt 5, 4.6)

Dopo la Comunione

O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, + fa' che uniti a Cristo in un solo corpo * portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 12 febbraio 2013    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2013-02-12.html

V Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: verde

LETTURE: Gn 1, 20 - 2,4; Sal.8; Mc 7, 1-13.

Commento: Quando la tradizione mortifica la verità.

(Nel nostro Monastero: Solennità del Santo Volto, messa propria. La veglia alle ore 15.30 e la sera, la veglia notturna in riparazione, dalle 22 e fino a mezzanotte).
Commento per le letture del giorno: Ancora una volta scribi e farisei, in veste di critici osservatori del Cristo e dei suoi discepoli, si riuniscono intorno a Gesù. Essi non sono guidati dal desiderio di ascoltare la Parola di verità che esce dalla sua bocca, come facevano folle numerose con docilità ed attenzione, ma cercano ogni volta, con meschina scaltrezza, di coglierlo in fallo per poi poterlo accusare. Sicuramente è la gelosia a smuoverli: le persone umili e semplici rimangono affascinate da quanto Gesù va annunciando, sono piene di meraviglia per le opere prodigiose che egli compie, la sua fama si sta diffondendo ovunque. La loro autorità invece viene messa fortemente in crisi, si sentono accusati di ipocrisia ed essi, che impongono pesi insopportabili agli altri, ma che loro neanche osano toccare con un dito, non tollerano l'invadenza del Cristo. Ecco i motivi delle loro trame e dei loro cavilli giuridici con cui tentano di screditare il Signore. Si preoccupano del fatto che i suoi discepoli non si attengano alle prescrizioni della legge e violano così la tradizione non lavandosi le mani prima di prendere cibo. L'accusa si ritorce contro di loro, perché in nome della tradizione hanno fissato la loro attenzione ad atti esteriori e non essenziali ai fini di una autentica religiosità, trascurando invece l'osservanza di precetti divini di primaria importanza: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto - dice loro il Signore -: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Viene così definito chiaramente il peccato degli scribi e dei farisei: le tradizioni proposte dagli uomini prevalgono sui comandamenti scanditi da Dio. Può accadere anche ai nostri giorni. Il fariseismo trova ancora proseliti specialmente tra coloro che concepiscono la religiosità come folklore e cercano se stessi manipolando la parola di Dio.

Solennità del Santo Volto

Antifona d'Ingresso

Venite: prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94, 6-7)

Atto Penitenziale

Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

C: Pietà di noi, Signore.
A: Contro di te abbiamo peccato.
C: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
A: E donaci la tua salvezza

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, o Signore, + e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, * aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gn 1, 20 - 2,4

Dal libro della Gènesi
Dio disse: "Le acque brùlichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo". Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra". E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie". E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra".
E Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e Dio disse loro:
"Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra e soggiogatela,
dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente che striscia sulla terra".
Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.
Queste sono le origini del cielo e della terra quando vennero creati.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.8

RIT: O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell'uomo, perché te ne curi?

Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;
donami la grazia della tua legge.

Alleluia.

VANGELO

Mc 7, 1-13
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?".
Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
"Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini".
E diceva loro: "Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Siamo stati creati a immagine di Dio e consacrati, attraverso il battesimo, ad essere suo tempio santo. Preghiamo il Signore perché ci aiuti a vivere la nostra appartenenza a lui, cercando sempre il suo volere. Diciamo:

Padre nostro e Signore nostro, ascoltaci!

Aiuta, Signore, gli uomini a riconoscerti come creatore e padre, vivendo nel rispetto delle tue leggi e nell'amore reciproco. Preghiamo:

Fà, o Signore, che la Chiesa ti sia sempre fedele, e sappia distinguere il vero messaggio del vangelo dai precetti che vengono dagli uomini. Preghiamo:

Illumina, o Signore, chi non sente il bisogno di conoscerti e di amarti, perché scopra l'ardente desiderio di te che hai messo nel cuore di ogni uomo. Preghiamo:

Guida, o Signore, questa nostra comunità nel suo cammino verso di te, in modo che, nella fedeltà alla tradizione, sia sempre aperta alla novità del tuo Spirito. Preghiamo:

Non permettere, o Signore, che nel nostro cuore si annidino l'ipocrisia e l'arroganza, ma orientaci verso una fede semplice e rispettosa. Preghiamo:

Insegnaci, Signore, a pregare con semplicità.
Aiutaci a santificare la domenica, giorno a te consacrato.

O Signore, Padre santo, accogli le suppliche che indegnamente ti presentiamo: purifica i nostri cuori, rendili semplici e umili perché la nostra preghiera ti sia gradita. Te lo chiediamo nel nome di Gesù Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Signore Dio nostro, + il pane e il vino, che hai creato a sostegno della nostra debolezza, * diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. **
Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi * e hai disposto l'avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. ** All'uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell'universo, * perché, fedele interprete dei tuoi disegni, si prenda cura di tutto il creato, * e nelle tue opere glorifichi te, per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ringraziamo il Signore per il suo amore, * per le sue meraviglie a favore degli uomini, * perché ha saziato un animo assetato, * un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106, 8-9)

—(oppure)—
Beati quelli che sono nel pianto: * saranno consolati. * Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: * saranno saziati. (Mt 5, 4.6)

Dopo la Comunione

O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, + fa' che uniti a Cristo in un solo corpo * portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 13 febbraio 2013    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2013-02-13.html

Mercoledì dopo le Ceneri - Colore: viola - SOLENNITA': Le Ceneri

LETTURE: Gl 2, 12-18; Sal.50; 2 Cor 5, 20 - 6, 2; Mt 6, 1-6. 16-18.

Commento: Venite, ritorniamo al Signore...

Con il monito: “Venite, ritornate al Signore”, che segna l'inizio del periodo quaresimale, siamo avvertiti: la Quaresima è il momento privilegiato per lasciarci guidare dalla Parola di Dio, per vivere intensamente, a livello personale e comunitario, un cammino di rinnovamento spirituale e morale, un itinerario di fede e di prova, un ritorno totale a Dio, attraverso alcuni elementi concreti: digiuno, elemosina, preghiera. “In questi giorni quindi aggiungiamo da parte nostra qualche cosa al consueto ònere del nostro servizio, ad esempio, preghiere private, astinenza nel mangiare e nel bere, in maniera che ciascuno di propria iniziativa possa offrire a Dio, nella gioia dello Spirito Santo qualche cosa oltre il limite assegnatogli” (Benedetto, Regola , c.49.). Gioele ci invita di ritornare a Dio con tutto il cuore: il termine “ritornare” esprime la conversione, il cambiamento di mentalità e di comportamento: amare Dio sinceramente, vivere in solidarietà con i poveri, dedicare tempo alla preghiera. Per San Paolo, il cristiano è consapevole di essere collaboratore di Dio, in un tempo che è proclamato momento favorevole: “Ecco ora il giorno della Salvezza”. Occorre essere attenti all'annientamento di Cristo: ormai il rapporto tra Dio e l'uomo è cambiato. Matteo insiste sulla lealtà e sull'umiltà del comportamento che, soltanto se autentico, sarà gradito a Dio. La nostra conversione equivale ad un ricentramento su Dio, una rieducazione profonda nutrita da allontanamento dal peccato, da rinunce, da preghiera... Oggi si inizia un gioioso cammino verso la Pasqua.

Mercoledì delle Ceneri

Antifona d'Ingresso

Tu ami tutte le creature, o Signore, * e nulla disprezzi di ciò che hai creato; * tu chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, * aspettando il loro pentimento, * e li perdoni, perché tu sei il Signore nostro Dio. (Cf. Sap 11, 24.23.26)

(Si omette l'atto penitenziale, sostituito dal rito di imposizione delle ceneri). Si prosegue subito con la Colletta

Colletta

O Dio, nostro Padre, concedi al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gl 2, 12-18

Dal libro del profeta Gioele.
Così dice il Signore:
«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all'ira, di grande amore,
pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio.
Suonate il corno in Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo,
indite un'assemblea solenne,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l'altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
«Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al ludibrio
e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov'è il loro Dio?».
Il Signore si mostra geloso per la sua terra
e si muove a compassione del suo popolo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.50

RIT: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

Seconda Lettura

2 Cor 5, 20 - 6, 2

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Mt 6, 1-6. 16-18
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore che vede nel segreto, ci ha convocati nel segno delle sacre ceneri, perché iniziamo il cammino quaresimale di conversione e riconciliazione con umiltà e gioia, confidando nella sua infinita misericordia. A lui rivolgiamo la nostra preghiera, dicendo:

Converti il nostro cuore, Signore.

Perché la Chiesa, che annuncia e celebra il perdono di Dio, sia nel mondo segno e strumento di riconciliazione. Preghiamo:

Perché le comunità cristiane che si esercitano nel digiuno quaresimale, sappiano condividere le ansie, le povertà e le speranze degli uomini di oggi. Preghiamo:

Perché i poveri e i sofferenti ricevano il conforto dell'aiuto fraterno e partecipino con gioia al cammino di speranza del popolo di Dio. Preghiamo:

Perché il richiamo delle sacre ceneri alla condizione mortale dell'uomo e alla precarietà delle sue conquiste, favorisca l'incontro con Dio, vera fonte di vita e di salvezza. Preghiamo:

Perché l'ascolto della Parola, la conversione, la preghiera, gli impegni battesimali, la carità rinnovino profondamente i nostri rapporti con Dio e i fratelli. Preghiamo:

Perché questo rito non rimanga staccato dalla vita quotidiana.
Per i ragazzi e i giovani che partecipano con proprie iniziative alla quaresima di fraternità.

Accogli, Padre santo, le nostre preghiere, e fa' che siamo fedeli agli impegni che oggi assumiamo, per essere trovati degni di partecipare, al termine di questo tempo di grazia, all'incontro con Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Con questo sacrificio, o Padre, iniziamo solennemente la Quaresima e invochiamo la forza di astenerci dai nostri vizi con le opere di carità e di penitenza per giungere, liberati dal peccato, a celebrare devotamente la Pasqua del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria:

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Chi medita giorno e notte la legge del Signore, * porterà frutto a suo tempo. (Cf. Sal 1, 2-3)

—(oppure)—
Prega il Padre tuo, che è nel segreto, * e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt 6, 6)

Dopo la Comunione

Questo sacramento che abbiamo ricevuto, o Padre, ci sostenga nel cammino quaresimale, santifichi il nostro digiuno e lo renda efficace per la guarigione del nostro spirito. Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo

Il diacono o, in sua assenza, lo stesso sacerdote può invitare i fedeli con queste parole o con altre simili:

Inchinatevi per la benedizione.

Quindi il sacerdote, rivolto verso il popolo, stendendo le mani, dice:

A questo popolo che riconosce la tua grandezza + dona con bontà, o Dio, lo spirito di penitenza, * perché nella tua misericordia ottenga di giungere all'eredità promessa a chi si converte. Per Cristo nostro Signore.

Dopo l'orazione, il sacerdote conclude:

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
R/. Amen.

Giovedì 14 febbraio 2013    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2013-02-14.html

Giovedì dopo le Ceneri - Colore: bianco

LETTURE: At 13,46-49; Sal 116; Lc 10,1-9.

Commento: Andate a tutto il mondo... parlerò io...

“Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi”. I due di turno, inviati come i primi per la messe del Signore, con la stessa missione, come annunciatori del vangelo di Gesù Cristo e della sua pace, sono i fratelli santi, Cirillo monaco e Metodio vescovo. Fanno parte della schiera numerosissima dei missionari e degli apostoli della fede cristiana, ma la loro santità, che ulteriormente li affratella, è legata alla divina e umana sapienza con cui hanno espletato il loro ministero. Hanno compreso appieno che con la fede cristiana vanno coniugati altri valori di civiltà e di crescita, che mirabilmente concorrono ad elevare tutto l'uomo verso Dio. La sapienza cristiana, dono dello Spirito Santo, messa a servizio dell'uomo e di intere popolazioni, diventa motivo di crescita sia nel campo della fede, sia in tutto ciò che giova ad elevare la qualità della vita in tutti i suoi aspetti. Si diventa così, come è accaduto per due grandi, che oggi celebriamo, annunciatori della verità di Dio, costruttori di pace, animatori di un sano progresso. Gli strumenti sono quelli di sempre, quelli che, lo stesso Signore ha affidato ai suoi, cambia però il modo di porgerli e di realizzarli nella concretezza della storia, nel confronto con culture diverse, con tradizioni diverse, con lingue diverse. I popoli slavi, particolarmente hanno goduto della santità dei due eroi della fede, ma l'Europa intera, li venera e li ricorda con viva e perenne gratitudine. Per questo Beato Giovanni Paolo II nel 1980 li ha proclamati patroni del nostro continente, additandoli ad esempio per tutti coloro che hanno il compito di promuovere la crescita degli uomini del nostro tempo, sia nell'ambito religioso, sia in quello civile ed umano. Il Parlamento Europeo nella costituzione, sembra abbia dimenticato completamente la storia, soprattutto misconoscendo l'influsso innegabile del cristianesimo sulla nostra civiltà. L'ha cancellato dalla Carta ma non lo può cancellare dalla nostra coscienza. Purtroppo Cirillo e Metodio, patroni d'Europa, non fanno più parte del parlamento europeo, sono stati indebitamente espulsi e non solo loro due! Chiediamo per la nostra Europa e a partire proprio dai nostri parlamenti. Possa mantenere viva la propria anima dagli assalti di tutti coloro che vorrebbero uccidergliela.

In Europa: SS. Cirillo e Metodio, Patroni d'Europa

Antifona d'Ingresso

Questi sono uomini santi, amici di Dio, gloriosi araldi della verità divina.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Dio, che per mezzo dei santi fratelli Cirillo e Metodio hai dato ai popoli slavi la luce del Vangelo, concedi ai nostri cuori di accogliere il tuo insegnamento e fa' di noi un popolo concorde nella vera fede e coerente nella testimonianza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 13,46-49

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [ad Antiòchia di Pisìdia] Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono [ai Giudei]: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore:
"Io ti ho posto per essere luce delle genti,
perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra"».
Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

Is 52,7-10 (in Quaresima)

Dal libro del profeta Isaìa
Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 116

RIT: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Lc 10,1-9
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio"».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

I santi Cirillo e Metodio sono stati mirabili messaggeri di pace, di bene e di salvezza presso i popoli slavi. Con la loro intercessione, preghiamo Dio Padre perché aiuti la Chiesa a farsi tutta a tutti. Diciamo insieme:

Riunisci il tuo popolo, Signore.

Per la santa Chiesa: santifichi il mondo con l'efficacia della tua grazia. Preghiamo:

Per le nazioni dell'Europa: trovino nella fede in Dio e nei valori umani il sostegno all'unità e alla concordia. Preghiamo:

Per gli operatori della cultura: diffondiamo con forza e convinzione il bene presente in ogni popolo. Preghiamo:

Per i cristiani: si impegnino attivamente per cancellare le divisioni tra le Chiese. Preghiamo:

Per i popoli slavi: il loro profondo senso religioso li aiuti a sopportare le attuali difficoltà. Preghiamo:

Per i governanti: impegnino la loro opera per la libertà, la giustizia e la pace. Preghiamo:
Per noi che partecipiamo a questa eucaristia: il Cristo centro dell'universo ci liberi da ogni divisione e discordia. Preghiamo:

O Padre, in Cirillo e Metodio ci doni un modello e un invito alla missione; degnati ora di ascoltare queste nostre preghiere, perché la Chiesa sappia sempre servirsi delle parole degli uomini per diffondere la tua Parola. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Guarda, o Signore, i doni che nella memoria dei santi Cirillo e Metodio presentiamo alla tua maestà divina e rendili segno dell'umanità nuova, con te riconciliata nella pienezza dell'amore. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella festosa assemblea dei santi risplende la tua gloria, * e il loro trionfo + celebra i doni della tua misericordia. ** Nella vita di san N. [dei santi N. e N.] ci offri un esempio, * nella comunione con lui [con loro] un vincolo di amore fraterno, * nella sua [loro] intercessione + aiuto e sostegno. ** Confortati da così grande testimonianza, * affrontiamo il buon combattimento della fede, * per condividere al di là della morte la stessa corona di gloria, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli e a tutti i santi del cielo, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
I discepoli partirono e predicarono il Vangelo, * mentre il Signore agiva insieme a loro * e confermava la Parola con i segni che l'accompagnavano. (Cf. Mc 16, 20)

—(oppure)—
Se qualcuno vuol venire dietro a me * rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno * e mi segua. (Lc 9, 23)

Dopo la Comunione

O Dio, Padre di tutte le genti, che nell'unico pane e nell'unico Spirito ci fai commensali ed eredi del banchetto eterno, in questa festa dei santi Cirillo e Metodio concedi che la moltitudine dei tuoi figli, perseverando nella stessa fede, edifichi nella concordia il regno di giustizia e di pace. Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo

Dio onnipotente, * che al tuo popolo hai rivelato le vie della vita eterna, + fa' che percorrendole giunga fino a te, * luce senza tramonto. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 15 febbraio 2013    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2013-02-15.html

Venerdì dopo le Ceneri - Colore: viola

LETTURE: Is 58, 1-9; Sal.50; Mt 9, 14-15.

Commento: Tu capisci, Signore, il cuore penitente...

Isaia denuncia la falsa autenticità di comportamenti superficiali di preghiera e di astinenze in cui l'esteriorità e la superficialità non esprimono un vero desiderio di Dio, e nascondono ingiustizie sociali. Occorre sensibilità nei confronti dei poveri e degli indigenti per essere esauditi dal Padre: “Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli ti dirà: Eccomi, se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio”. In questa prospettiva si canta il ritornello del salmo 50: “Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto”. Dio è sempre vicino al penitente umile, coraggioso e leale, che invoca: “Signore, sciogli le mie catene inique”. La Quaresima invita al coraggio della verità degli atti e delle scelte. Il testo di Matteo asserisce indirettamente la presenza del Messia; pertanto i discepoli non possono essere imprigionati dal digiuno giudaico; Cristo infatti ha inaugurato la “nuova giustizia”. La comunità ecclesiale capisce il vero significato del digiuno e delle pratiche ascetiche, con un riferimento cristologico e un orientamento di solidarietà. Tale è la prospettiva di una santità evangelica, che si alimenta della Parola di Dio. Il legame con Cristo Salvatore è il punto di partenza per un impegno morale autenticamente evangelico, ispirato dallo Spirito di verità, che nutre anche il comportamento sociale e suscita tanti gesti eroici, per esempio: Teresa di Calcutta, Massimiliano Kolbe, fino ai tanti altri martiri e testimoni che non hanno esitato nei giorni nostri a scegliere sempre i valori essenziali.

Antifona d'Ingresso

Il Signore mi ha ascoltato, ha avuto pietà di me. * Il Signore è venuto in mio aiuto. (Cf. Sal 29, 11)

Colletta

Accompagna con la tua benevolenza, Padre misericordioso, i primi passi del nostro cammino penitenziale, perché all'osservanza esteriore corrisponda un profondo rinnovamento dello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 58, 1-9

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Grida a squarciagola, non avere riguardo;
alza la voce come il corno,
dichiara al mio popolo i suoi delitti,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
Mi cercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:
"Perché digiunare, se tu non lo vedi,
mortificarci, se tu non lo sai?".
Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.
Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l'uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,
nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l'aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.50

RIT: Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Cercate il bene e non il male, se volete vivere,
e il Signore sarà con voi.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Mt 9, 14-15
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore ascolta la preghiera di chi riconosce le doppiezze e le contraddizioni della propria condotta morale. Preghiamo insieme e diciamo:

Perdona la nostra superficialità, Signore.

Perché la parola del Papa in difesa della vita, della libertà e della pace, sia accolta nella Chiesa e nel mondo come proposta di valori umani, atti ad ispirare l'impegno morale dei singoli e dei popoli. Preghiamo:

Perché la Conferenza episcopale trovi nell'assistenza dello Spirito Santo, il coraggio di proporre alla Chiesa italiana linee pastorali a partire dalle emarginazioni e dalle povertà presenti sul territorio. Preghiamo:

Perché la sofferenza, che accomuna persone malate, sole e svantaggiate, susciti nella comunità cristiana, raccolta attorno allo sposo Gesù nel banchetto dell'eucaristia, risposte concrete di carità e di solidarietà. Preghiamo:

Perché il digiuno, che il vangelo paragona all'attesa dello sposo, ci prepari a testimoniare più concretamente la fede e l'amore. Preghiamo:

Perché la gioia donataci da Gesù in quest'eucaristia, ci aiuti ad essere fedeli ai nostri doveri di cristiani. Preghiamo:

Per i cristiani che si dicono credenti pur avendo abbandonato la pratica religiosa.
Per i cristiani che ritengono l'impegno sociale estraneo alla Chiesa.

Scuoti, o Padre, la nostra coscienza pigra e intorpidita dal peccato, e fa' che, accogliendo il giudizio della tua Parola sulle nostre incoerenze, viviamo in maniera più responsabile l'impegno della fede. Amen.

Sulle Offerte

Il sacrificio che ti offriamo, o Signore, in questo tempo di penitenza, renda a te graditi i nostri cuori, e ci dia la forza per più generose rinunce. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nel mistero adorabile del Natale * egli, Verbo invisibile, apparve visibilmente nella nostra carne, * per assumere in sé tutto il creato + e sollevarlo dalla sua caduta. ** Generato prima dei secoli, cominciò a esistere nel tempo, * per reintegrare l'universo nel tuo disegno, o Padre, + e ricondurre a te l'umanità dispersa. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti a tutti gli angeli, * cantiamo esultanti + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Fammi conoscere, o Signore, le tue vie, * insegnami i tuoi sentieri. (Sal 24, 4)

—(oppure)—
Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto * finché lo sposo è con loro? (Mt 9, 15)

Dopo la Comunione

Per la partecipazione a questo sacramento, Dio onnipotente, fa' che, purificati da ogni colpa, possiamo accogliere i benefici della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo

Dio misericordioso, + il tuo popolo ti renda continuamente grazie * per le tue grandi opere, * e ripercorra nel suo pellegrinaggio le vie della penitenza, * per giungere alla contemplazione del tuo volto. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 16 febbraio 2013    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2013-02-16.html

Sabato dopo le Ceneri - Colore: viola

LETTURE: Is 58, 9-14; Sal.85; Lc 5, 27-32.

Commento: Insegnaci, Signore, le tue vie...

Il profeta Isaia indica gli ambiti di conversione, che sono la carità fraterna e un vero senso di onestà nei riguardi degli emarginati. “Allora troverai la delizia nel Signore”. In questo modo, si vive in comunione con il Signore, perché si elimina l'oppressione, la violenza, la diffamazione, il materialismo che si oppone al rispetto del giorno del Signore. “Ti farò gustare l'eredità di Giacobbe, tuo padre”. L'unica condizione per vivere felici e prendere parte ai doni dell'Alleanza, consiste nello stare in comunione con Dio e, in Dio, con gli altri; più ci avviciniamo a Dio, più saremo felici. Perciò “Insegnaci, Signore, le tue vie”. Il brano evangelico, invece, propone la vocazione di Levi, esattore delle imposte; Gesù accetta il suo invito ad un grande banchetto e per quel motivo viene decisamente rimproverato dai farisei. La risposta del Signore è immediata: “Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori alla conversione”. La scelta è categorica; chi ascolta l'invito “Seguimi” trova una liberazione profonda. L'evangelista annota a proposito di Levi: “Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì”. Liberato da ogni legame, Levi diviene un uomo “alzato”, rinnovato (nel greco biblico, il termine corrispondente a “si alzò” (anastàs) è usato altrove per indicare la risurrezione di Gesù). La gioia di aver ottenuto una “risurrezione” personale stimola Levi a radunare amici e conoscenti per festeggiare insieme e condividere l'incontro decisivo con la Presenza divina. In questi primi giorni di Quaresima, l'essenziale del messaggio ascetico e spirituale ci è già stato comunicato: la conversione, l'eliminazione di legami negativi, la fraternità in Cristo che ci libera.

Antifona d'Ingresso

Rispondimi, Signore, * perché buono è il tuo amore; * volgiti a me nella tua grande tenerezza. (Sal 68, 17)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, guarda con paterna bontà la nostra debolezza, e stendi la tua mano potente a nostra protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 58, 9-14

Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:
«Se toglierai di mezzo a te l'oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all'affamato,
se sazierai l'afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
La tua gente riedificherà le rovine antiche,
ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
e restauratore di strade perché siano popolate.
Se tratterrai il piede dal violare il sabato,
dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro,
se chiamerai il sabato delizia
e venerabile il giorno sacro al Signore,
se lo onorerai evitando di metterti in cammino,
di sbrigare affari e di contrattare,
allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti farò montare sulle alture della terra,
ti farò gustare l'eredità di Giacobbe, tuo padre,
perché la bocca del Signore ha parlato».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.85

RIT: Mostrami, Signore, la tua via.

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e misero.
Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida.

Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l'anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t'invoca.
Porgi l'orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore,
ma che si converta dalla sua malvagità e viva.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Lc 5, 27-32
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla numerosa di pubblicani e d'altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

O Signore, Padre nostro, che hai mandato il tuo figlio Gesù a chiamare i peccatori a conversione, chinati su di noi che siamo diventati terra arida a causa del peccato, e attendiamo il ristoro della tua grazia. Per questo diciamo:

Convertici a te, Signore.

Per la Chiesa, che hai posto nel mondo come sorgente inesauribile di grazia: al peccatore interamente riabilitato dalla gioia del perdono, sappia chiedere l'impegno di una piena partecipazione alla vita della comunità. Preghiamo:

Per le persone che nei tribunali amministrano la giustizia umana: applichino la legge dello stato con giustizia ed equità, riconoscendo che solo tu, o Padre, sei giudice giusto e misericordioso. Preghiamo:

Per coloro che cercano, insieme ai poveri, di edificare una società più giusta e fraterna: il loro amore brilli nel mondo come luce nelle tenebre. Preghiamo:

Per le persone che non sono capaci di perdonare: si lascino guidare da te, aprendosi alla tua Parola. Preghiamo:

Per noi peccatori, chiamati come Levi a seguire Gesù: l'esperienza sacramentale del perdono ci renda capaci di perdonare e di amare. Preghiamo:

Per i carcerati che rinnegano gli errori commessi e cercano di ricostruire la propria vita.
Per le persone, le famiglie, i gruppi discriminati dal pregiudizio.

O Signore, che perdonando le colpe degli uomini adempi la tua promessa di trasformare la terra deserta in giardino fiorito, trasformarci con il soffio del tuo Spirito, perché rinasciamo alla vita nuova del tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Questo sacrificio di espiazione e di lode ci purifichi e ci rinnovi, o Signore, perché tutti i nostri pensieri e le nostre azioni siano conformi alla tua volontà. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, * perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, * attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova + in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
«Misericordia io voglio e non sacrifici», dice il Signore. * «Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». (Mt 9, 13)

—(oppure)—
Io non sono venuto a chiamare i giusti, * ma i peccatori perché si convertano. (Lc 5, 32)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa' che il sacramento celebrato in questa vita sia per noi pegno di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo

Nella tua bontà soccorri, o Signore, questo popolo che ha partecipato ai santi misteri, perché non sia sopraffatto dai pericoli chi si affida alla tua protezione. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 17 febbraio 2013    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2013-02-17.html

I Domenica del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Dt 26, 4-10; Sal 90; Rm 10, 8-13; Lc 4, 1-13.

Commento: Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore...

Il predetto brano del Deuteronomio è uno dei testi più importanti dell'Antico Testamento: trasmette la professione di fede, frutto di una riflessione sul passato: Abramo, ebreo errante, è diventato padre di una numerosa nazione. Caduto in condizione di oppressione, questo popolo è stato liberato da Dio e condotto nella Terra Promessa, dove entrò in possesso di un suolo generoso. In ringraziamento, Israele offre a Dio “le primizie del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Il credente ringrazia Dio, nella preghiera personale e comunitaria, nel riconoscimento della santità divina: “Ti prostrerai davanti al Signore tuo Dio”. Anche Paolo, scrivendo alla comunità cristiana di Roma, sviluppa una professione di fede in Cristo risorto, condizione di salvezza offerta a tutti, senza distinzione di razza e di appartenenza etnica, attraverso la predicazione, attraverso “la Parola della fede che noi predichiamo”. Perché la salvezza è offerta a tutti, grazie anche al servizio della predicazione (dignità dell'impegno catechetico). Occorre quindi prendere coscienza della presenza del messaggio di Dio. “Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore”, cioè si traduce nel comportamento. La perseveranza nella preghiera conduce alla salvezza: “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”. In questo tempo di Quaresima, sarebbe opportuno prendere l'impegno di dedicare ogni giorno tempo alla preghiera, in spirito missionario (la “nuova evangelizzazione” promossa dai Papi e dai Vescovi ma anche per questo anno della fede che stiamo vivendo). L'evangelista Luca narra il celebre episodio delle tentazioni incontrate da Gesù nel deserto, ad opera del diavolo (il “divisore”), che gli propone di accettare gesti alternativi che, in realtà, sono un inganno comodo, l'opposto alla volontà di Dio, cioè una salvezza umana e spettacolare. Ma Gesù, in stato umano di isolamento e di debolezza, dimostra una coraggiosa accettazione della sua missione, di sottomissione alla Parola divina, di umiltà, di annientamento. E tutto questo in tre tappe: Non di solo pane vivrà l'uomo; solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai; non tenterai il Signore Dio tuo. Il riferimento è la Parola di Dio, che nutre la fede e orienta il comportamento; anche nella sofferenza si sperimenta che Dio è la nostra forza: bisogna riflettere sul significato cristiano del dolore e delle prove, in sintonia con Gesù morto e risorto per noi.

Antifona d'Ingresso

Mi invocherà e io gli darò risposta; * nell'angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso. * Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza. (Sal 90, 15-16)

Atto Penitenziale

Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.

C: Pietà di noi, Signore.
A: Contro di te abbiamo peccato.
C: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
A: E donaci la tua salvezza

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Signore misericordioso, che sempre ascolti la preghiera del tuo popolo, tendi verso di noi la tua mano, perché, nutriti con il pane della Parola e fortificati dallo Spirito, vinciamo le seduzioni del maligno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Dt 26, 4-10

Dal libro del Deuteronomio.
Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all'altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: "Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato". Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 90

RIT: Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.

Chi abita al riparo dell'Altissimo
passerà la notte all'ombra dell'Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell'angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».

Seconda Lettura

Rm 10, 8-13

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Lc 4, 1-13
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo"».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Si apre davanti a noi il cammino della Quaresima,
con le sue tappe, le sue leggi, i suoi traguardi.
E' un grande impegno per tutti.
E' il tempo prezioso, la primavera dello Spirito,
la grande scuola della fede.
Chiediamo al Signore che ci renda docili alla sua Parola,
per giungere completamente trasformati alla santa Pasqua.

R. Guidaci, Signore, con il tuo Spirito.

Perché in questa Quaresima impariamo a seguire il nostro maestro e modello,
Gesù Cristo, uomo nuovo,
progetto di una umanità riconciliata con il Padre, preghiamo. R.

Perché, specialmente in questo tempo,
riscopriamo la domenica come un giorno diverso dagli altri:
il giorno del Signore, il giorno della comunità,
il giorno della riconciliazione e dell'amicizia aperta a tutti i fratelli, preghiamo. R.

Perché in ognuno di questi quaranta giorni troviamo spazio e tempo
da dedicare alla preghiera e alla meditazione della Parola,
per conoscere ciò che Dio vuole da noi e attuarlo nella nostra vita, preghiamo. R.

Perché ogni famiglia scopra la dimensione domestica della Quaresima:
apra il libro del Vangelo, crei occasioni di preghiera comune
e, cordialmente unita nella carità,
faccia di ogni casa un luogo di accoglienza fraterna, preghiamo. R.

Perché l'itinerario della Quaresima abbia per ciascuno di noi
il suo culmine nel rito della penitenza e nella comunione pasquale,
come segni sacramentali della nostra conversione, preghiamo. R.

O Signore, che ci offri ancora una volta
un tempo propizio per ricuperare il vero senso della vita
e riconciliarci con te e con i fratelli,
fà che tutti insieme, sulle orme di Gesù,
camminiamo giorno per giorno verso la gioia pasquale.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Si rinnovi, o Signore, la nostra vita e con il tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio che santifica l'inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, * perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, * attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova + in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Il Signore, Dio tuo, adorerai; a lui solo renderai culto. (Lc 4, 8)

Dopo la Comunione

Ci hai saziati, o Signore, con il pane del cielo che alimenta la fede, accresce la speranza e rafforza la carità: insegnaci ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo

Scenda, o Signore, sul tuo popolo l'abbondanza della tua benedizione, perché cresca la sua speranza nella prova, sia rafforzato il suo vigore nella tentazione e gli sia donata la salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.