Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
18 - 24 Marzo 2012
Tempo di Quaresima IV, Colore rosa
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 4

Domenica 18 marzo 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-03-18.html

IV Domenica del Tempo di Quaresima - Colore: rosa

LETTURE: 2 Cr 36, 14-16. 19-23; Sal.136; Ef 2, 4-10; Gv 3, 14-21.

Commento: Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo.

La quarta domenica di Quaresima si intitola domenica in Laetare dall'antifona con cui inizia la celebrazione eucaristica: "Rallègrati (laetàre), Gerusalemme, sii nella gioia per la consolazione che ti viene dal Signore". Certamente il motivo dell'essere gioiosi non è dato perché siamo giunti alla metà del percorso quaresimale, ma dalla grande rivelazione dell'amore di Dio per l'umanità, che ci viene proposto in modo solenne nel dialogo di Gesù con Nicodèmo, un capo ragguardevole dei Giudei. Questi per non compromettersi dinanzi ai suoi colleghi, era venuto di notte per avere un incontro con Gesù. "Rabbì, - disse - sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai". Gesù gli rivela la propria identità e la sorte che lo attende, ma Nicodemo non potrà vedere il regno di Dio, se non rinascerà dall'alto, dallo Spirito. "Come può accadere questo?", gli disse. L'uomo può nascere dall'alto perché Dio ha mandato il Figlio affinché l'uomo, per mezzo di lui, possa accogliere il dono della rinascita dall'alto e agire di conseguenza. L'immagine-profezia, a cui il testo si richiama è quella dell'esodo, quando gli Ebrei dopo una ennesima mormorazione, Dio li mise alla prova con una invasione di serpenti. Al loro grido di supplica, Dio ordinò a Mosè di collocare su un'asta un serpente di bronzo e chi l'avesse guardato era salvo. Ebbene, Gesù salva il mondo inchiodato e innalzato in croce sul monte Calvàrio. E da lì fino alla fine del mondo egli resterà a braccia aperte, "perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna". Cristo innalzato sulla croce come un condannato, agli occhi dell'evangelista Giovanni è la glorificazione, "quando sarò innalzato attirerò tutti a me". La salvezza piena di amore che Dio intende porgere all'umanità, si identifica con la persona del Figlio che dona all'uomo la vita del mondo divino (dall'alto). Credere significa accogliere già questa vita che associa l'uomo alla stessa vita di Dio. Non credere equivale a rifiutare il dono della vita divina. La fede, elemento discriminante tra la vita e la morte, ha una caratteristica: è una scelta interiore. Credere nel Figlio significa affidarsi a lui, mettere la propria vita nelle sue mani e ricevere, in cambio, la vita eterna. "Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui".

Domenica "Laetàre"

Antifona d'Ingresso

Rallegrati, Gerusalemme, * e voi tutti che l'amate radunatevi. * Sfavillate di gioia con essa, * voi che eravate nel lutto. * Così gioirete e vi sazierete al seno delle sue consolazioni. (Cf. Is 66, 10-11)

Gloria

Si tralascia il "Gloria".

Colletta

—(antica)—
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio operi mirabilmente la redenzione del genere umano, concedi al popolo cristiano di affrettarsi con fede viva e generoso impegno verso la Pasqua ormai vicina. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, ricco di misericordia, che nel tuo Figlio, innalzato sulla croce, ci guarisci dalle ferite del male, donaci la luce della tua grazia, perché, rinnovati nello spirito, possiamo corrispondere al tuo amore di Padre. 1Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Cr 36, 14-16. 19-23

Dal secondo libro delle Cronache
In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.
Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l'ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.
Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all'avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni».
Nell'anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: "Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.136

RIT: Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.

Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.

Seconda Lettura

Ef 2, 4-10

Dalla Lettera di san Paolo Ap. agli Efesini.
Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.
Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Gloria e lode a te, o Cristo!

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.

Gloria e lode a te, o Cristo!

VANGELO

Gv 3, 14-21
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Uniamo le nostre anime e le nostri voci,
perché la comune preghiera sia capace di attraversare le nubi
e di giungere, come il grido del povero, fino al trono di Dio.

R. Ascolta, o Padre, la voce del tuo popolo.

Perché i candidati al Battesimo nella grande veglia di Pasqua
siano accolti come un grande dono del Padre
e risveglino in tutti noi la coscienza di essere una sola famiglia
nata nelle acque del Battesimo per opera dello Spirito, preghiamo. R.

Perché tutti ritorniamo al nostro fonte battesimale,
per rinnovare la rinunzia al maligno e l'adesione di fede a Cristo,
che valgono come statuto della nostra vita, preghiamo. R.

Perché accogliendo l'invito del Signore ci rivolgiamo al ministro del perdono,
per celebrare insieme il sacramento della riconciliazione,
battesimo delle lacrime e segno della nostra conversione, preghiamo. R.

Perché i figli prodighi e dispersi
sentano la nostalgia della casa del Padre
e si uniscano al banchetto della fraternità, preghiamo. R.

Perché la Chiesa qui presente intorno all'altare
si purifichi da tutto ciò che oscura la fede,
indebolisce la speranza ed estingue la carità,
per celebrare in una vera comunione di anime la festa pasquale, preghiamo. R.

O Padre, che hai cura dei deboli,
rivolgi il tuo sguardo misericordioso
su quanti attendono il tuo soccorso e il tuo perdono,
perché, restituiti alla speranza
dalla morte redentrice del tuo Figlio,
innalziamo a te il canto della riconoscenza e della lode.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Ti presentiamo con gioia, o Signore, i doni della redenzione eterna: concedi a noi di venerarli con fede e di offrirli degnamente per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il digiuno quaresimale tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito, * infondi la forza e doni il premio, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

La luce è venuta nel mondo. * Chi fa la verità viene alla luce. (Cf. Gv 3, 19.21)

Dopo la Comunione

O Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, fa' risplendere su di noi la luce della tua grazia, perché i nostri pensieri siano conformi alla tua sapienza e possiamo amarti con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo

Custodisci, o Signore, coloro che ti supplicano, sorreggi chi è fragile, vivifica sempre con la tua luce quanti camminano nelle tenebre del mondo e concedi loro, liberati da ogni male, di giungere ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 19 marzo 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-03-19.html

IV Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: bianco - SOLENNITA': San Giuseppe

LETTURE: 2 Sam 7, 4-5.12-14.16; Sal 88; Rm 4, 13.16-18.22; Mt 1, 16.18-21.24.

Commento: Giuseppe, servo fedele.

 La personalità di San Giuseppe merita un'attenzione particolare che le letture bibliche aiutano ad interpretare facilmente. Il profeta Natan annunzia la venuta di un Messia, di un salvatore, che sarà inserito in una genealogia consistente, nella discendenza di Davide: un discendente privilegiato (che non è Salomone) sarà oggetto della predilezione divina. "Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio... Il suo trono sarà reso stabile per sempre". Gesù appartiene alla discendenza di Davide. Per San Paolo, la giustizia di Abramo deriva dalla sua fede; lo stesso Abramo è antenato di Davide. Come Abramo, San Giuseppe ha creduto alla Parola ed ha accettato di accogliere il frutto della Promessa comunicata a Maria. In un qualche modo, lo stesso Giuseppe è "padre dei credenti", sull'esempio di Abramo. Per l'evangelista Luca, Gesù, pur partecipando agli atti pubblici di culto, è sottomesso ai genitori, ai quali egli annunzia la sua missione: "devo occuparmi delle cose del Padre mio". Giuseppe, da allora, avrà capito meglio il proprio compito di educatore. In San Matteo, il nucleo centrale del racconto è la disposizione "Tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati". Da questo particolare, risulta che Giuseppe è stato bene informato sul "mistero" di Gesù fin dall'inizio, dal concepimento. Egli è un esempio di fede semplice, di accoglienza e di ascolto della Parola, di obbedienza disinteressata e fiduciosa; con la cooperazione silenziosa di Giuseppe, Dio ha realizzato sulla terra una parte importante della storia della salvezza.

Antifona d'Ingresso

Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia. (Cf. Lc 12, 42)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

Dio onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, per sua intercessione concedi alla tua Chiesa di cooperare fedelmente al compimento dell'opera di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Sam 7, 4-5.12-14.16

Dal secondo libro di Samuele
In quei giorni, fu rivolta a Natan questa parola del Signore:
«Va' e di' al mio servo Davide: Così dice il Signore: "Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno.
Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 88

RIT: In eterno durerà la sua discendenza.

Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

«Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza".
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».

Seconda Lettura

Rm 4, 13.16-18.22

Dalla lettera di san Paolo ai Romani.
Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi - come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Beato chi abita nella tua casa, Signore:
senza fine canta le tue lodi.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Mt 1, 16.18-21.24
Dal Vangelo secondo  Matteo

Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Lc 2,41-51
Dal Vangelo secondo Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli e sorelle, la gioia nel venerare Giuseppe, modello di vita evangelica, ci invita alla preghiera per la Chiesa e per il mondo. Diciamo insieme:

Santifica il tuo popolo, Signore.

Ti lodiamo, Padre, per la docilità di Giuseppe: rendi docile la tua Chiesa agli insegnamenti del tuo divin Figlio. Preghiamo:

Gloria a te, o Padre, per il discernimento di Giuseppe: dona ai nostri pastori la sapienza che sa capire i segni dei tempi. Preghiamo:

Sii lodato, Padre, per Giuseppe che ha accolto nei Magi gli uomini venuti da lontano: dona anche a noi la virtù dell'accoglienza, che ci apre alle persone lontane da te. Preghiamo:

Ti lodiamo, Padre, per la laboriosità di Giuseppe: ricambia con la tua grazia il lavoro generoso e onesto di ogni uomo. Preghiamo:

Sii benedetto, Padre, per la responsabilità silenziosa e fattiva di Giuseppe: insegnala a tutti i genitori perché indichino ai figli la strada del Signore. Preghiamo:

Ti glorifichiamo, Padre, per la presenza di Cristo nella casa di Giuseppe: Gesù eucaristico sia per noi il centro della vita. Preghiamo:

Padre onnipotente e santo, che ti servi degli uomini per compiere i tuoi disegni di amore, insegnaci ad imitare il nostro fratello san Giuseppe che per tutta la vita ti ha lodato e glorificato. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Donaci, o Padre, di servire al tuo altare con la stessa purezza di cuore che animò san Giuseppe nella fedele dedizione al tuo Figlio unigenito, nato dalla Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * nella solennità [memoria] di san Giuseppe. ** Egli, uomo giusto, da te fu prescelto come sposo di Maria, Vergine e Madre di Dio; * servo saggio e fedele, fu posto a capo della santa Famiglia per custodire, come padre, il tuo unico Figlio, * concepito per opera dello Spirito Santo, + Gesù Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Bene, servo buono e fedele: prendi parte alla gioia del tuo padrone. (Mt 25, 21)

—(oppure)—
«Va', tuo figlio vive». * Quell'uomo credette alla parola di Gesù * e si mise in cammino. (Gv 4, 50)

Dopo la Comunione

Proteggi sempre la tua famiglia, o Signore, che hai nutrito a questo altare nella gioiosa memoria di san Giuseppe, e custodisci in noi i doni del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 20 marzo 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-03-20.html

IV Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Ez 47, 1-9. 12; Sal.45; Gv 5, 1-3. 5-16.

Commento: Ma che si converta e viva...

La profezia di Ezechiele orienta la preghiera verso la realtà battesimale. A modo di parabola, si descrive l'uscita dell'acqua dal lato destro del tempio. Si tratta di una prefigurazione dell'acqua che uscirà dal fianco del Redentore sulla croce; ma l'immagine insegna la presenza dello Spirito santo che sana e guarisce. Il tema generale di questa Liturgia è anche il sacramento del battesimo che sarà conferito ai candidati dopo il cammino quaresimale. Il vangelo di Giovanni narra la guarigione di un paralitico, nelle vicinanze della piscina di Betzatà; l'evento avviene in giorno di festa, in sabato, e suscita la riprovazione di alcuni presenti. Ma Gesù stimola la fede del malato guarito che aspettava la guarigione per l'intermediario di un angelo: se egli non l'ha aiutato a scendere in acqua, ha tuttavia tentato di condurlo alla fede "cristiana" (cioè a credere in Qualcuno). Il battesimo ci immerge in Cristo, sorgente di acqua viva, via, verità e vita.

Antifona d'Ingresso

O voi tutti assetati, venite all'acqua; * voi che non avete denaro, venite * e dissetatevi con gioia. (Cf. Is 55, 1)

Colletta

Dio fedele e misericordioso, questo tempo di penitenza e di preghiera disponga i cuori dei tuoi fedeli ad accogliere degnamente il mistero pasquale e a proclamare il lieto annuncio della tua salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ez 47, 1-9. 12

Dal libro del profeta Ezechiele.
In quei giorni [l'angelo] mi condusse all'ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.
Quell'uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell'uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall'altra.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.45

RIT: Dio è per noi rifugio e fortezza.

Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell'Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell'alba.

Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.

Canto al Vangelo

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Crea in me, o Dio un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 5, 1-3. 5-16
Dal Vangelo secondo  Giovanni

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all'uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi la tua barella e cammina"». Gli domandarono allora: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi e cammina"?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù Cristo è la nostra speranza. Egli risana le nostre ferite e, nella sua compassione, esprime il tenero amore del Padre. Ripetiamo con fiducia:

Ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa, sacramento di salvezza, rinnovi con la grazia del Signore la vita degli uomini, e ogni giorno celebri la memoria dei grandi benefici della redenzione. Preghiamo:

Perché il ricordo dell'acqua del battesimo che ci ha rigenerati, ci apra al Cristo salvatore che perdona i peccati e viene incontro al nostro desiderio di vita nuova. Preghiamo:

Perché accanto ad ogni uomo che soffre, si trovi sempre una persona disponibile all'aiuto gratuito per amore del Cristo. Preghiamo:

Perché i cristiani, con coraggio e umiltà, professino in ogni luogo la fede nel Signore morto e risorto. Preghiamo:

Perché le leggi e le tradizioni umane non si oppongano ai disegni di Dio che superano spesso le nostre visuali e i nostri programmi. Preghiamo:

Per i lungodegenti nelle loro case e negli ospedali.
Perché le nostre chiese siano tenute con decoro e proprietà.

O Dio, che anche oggi ripeti per noi la Parola salutare e perfetta e ci nutri alla mensa della vita, fa' che veniamo trasfigurati nell'anima e nel corpo dal contatto vivo col nostro Salvatore, il Signore Gesù, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Ti offriamo, o Signore, i doni che ci hai dato a sostegno della nostra vita mortale perché diventino per noi farmaco di eternità. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il digiuno quaresimale tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito, * infondi la forza e doni il premio, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. * Su pascoli erbosi mi fa riposare, * ad acque tranquille mi conduce. (Sal 22, 1-2)

—(oppure)—
«Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina * quando l'acqua si agita». * Gesù gli disse: «Alzati, prendi la tua barella e cammina».

Dopo la Comunione

Purifica, o Signore, il nostro spirito e rinnovalo con questo sacramento di salvezza, perché anche il nostro corpo mortale riceva un germe di risurrezione e di vita nuova. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 21 marzo 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-03-21.html

IV Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Is 49, 8-15; Sal.144; Gv 5, 17-30.

Commento: Io invece non ti dimenticherò mai...

Isaia proclama l'avvenuta salvezza: Dio ha aiutato il suo popolo. In concreto, egli annunzia libertà e vita: "Ti ho formato per dire ai prigionieri: Uscite, e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori". È giunto il tempo della salvezza; Dio è entrato nella storia per rinnovarla. In una prospettiva pasquale, la liturgia legge l'oracolo profetico relativo al Messia: "Ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo, per far risorgere il paese, per farti rioccupare l'eredità devasta". La presenza del Messia sarà un fermento di rinnovamento e di pacificazione: Dio si manifesta come consolatore; il passato di lutto e di tristezza è svanito. "Giubilate, o monti; rallégrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consòla il suo popolo e ha pietà dei suoi miseri". Gli esuli tornano da occidente e da oriente. Tutti si accorgono che Dio non ha dimenticato di venire in aiuto: la liturgia propone e dimostra un Dio presente, sensibile, preoccupato del bene di tutti. Il vangelo di Giovanni sottolinea la conformità di Gesù alla volontà del Padre, ciò si verifica dopo una sua chiara affermazione di essere figlio di Dio. Alcuni giudei vogliono eliminarlo "perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio". L'evangelista attesta l'unità di azione tra il Padre e il Figlio. Questa relazione costituisce un modello per i credenti: ascoltando la Parola di Gesù, lo Spirito Santo realizza l'unità dei credenti con il Padre, con Cristo ed in Cristo. Questi testi biblici ci preparano a rinnovare la professione di fede durante la Veglia pasquale.

IN OSB - Transitus Santi Patris Benedicti: Letture proprie

Antifona d'Ingresso

Rivolgo a te la mia preghiera, o Signore, * nel tempo della benevolenza. * Nella tua grande bontà, rispondimi, o Dio, * nella fedeltà della tua salvezza. (Sal 68, 14)

Colletta

O Dio, che doni la ricompensa ai giusti e non rifiuti il perdono ai peccatori purificati dalla penitenza, abbi misericordia di noi, perché l'umile confessione delle nostre colpe ci ottenga la remissione dei peccati. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 49, 8-15

Dal libro del profeta Isaia.
Così dice il Signore:
«Al tempo della benevolenza ti ho risposto,
nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo,
per far risorgere la terra,
per farti rioccupare l'eredità devastata,
per dire ai prigionieri: "Uscite",
e a quelli che sono nelle tenebre: "Venite fuori".
Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
e su ogni altura troveranno pascoli.
Non avranno né fame né sete
e non li colpirà né l'arsura né il sole,
perché colui che ha misericordia di loro li guiderà,
li condurrà alle sorgenti d'acqua.
Io trasformerò i miei monti in strade
e le mie vie saranno elevate.
Ecco, questi vengono da lontano,
ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente
e altri dalla regione di Sinìm».
Giubilate, o cieli,
rallégrati, o terra,
gridate di gioia, o monti,
perché il Signore consola il suo popolo
e ha misericordia dei suoi poveri.
Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.144

RIT: Misericordioso e pietoso è il Signore.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Canto al Vangelo

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,
chiunque crede in me non morirà in eterno.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 5, 17-30
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch'io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l'ora - ed è questa - in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Operando a favore dell'uomo, Gesù ci rivela il volto del Padre, che è per noi insondabile potenza, ma anche tenerezza, provvidenza e vita. Apriamo con fede il nostro cuore e diciamo:

Ricordati della tua misericordia, Signore!

Signore, hai promesso alleanza eterna con il tuo popolo: rendi feconda la sua presenza tra le genti. Ti preghiamo:

Signore, hai promesso la libertà ai prigionieri: libera l'umanità dai lacci dell'egoismo e della violenza. Ti preghiamo:

Signore, hai promesso la luce a quanti sono nelle tenebre: illumina chi, in ogni campo, è alla ricerca sincera della verità. Ti preghiamo:

Signore, hai promesso che non soffriremo fame e sete: donaci il pane di vita e dissetaci con la tua Parola perché portiamo frutto. Ti preghiamo:

Signore, hai promesso di amarci con tenerezza, più che una madre i suoi figli: tienici per mano nella quotidiana fatica di vivere e perdona i nostri errori. Ti preghiamo:

Per chi cerca la sua strada.
Perchi è in condizioni ai limiti della sopravvivenza.

Signore, fa' che il nostro cuore diventi docile nelle tue mani e pronto a donarsi. Osiamo sperarlo dalla tua bontà e per il sacrificio del nostro Redentore, che con te vive e regna nei secoli. Amen.

Sulle Offerte

La potenza di questo sacrificio, o Signore, cancelli l'antica schiavitù del peccato e faccia germogliare in noi novità di vita e salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il digiuno quaresimale tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito, * infondi la forza e doni il premio, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Dio ha mandato il Figlio * non per condannare il mondo, * ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. (Gv 3, 17)

—(oppure)—
Chi ascolta la mia parola * e crede a colui che mi ha mandato, * ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, * ma è passato dalla morte alla vita. (Gv 5, 24)

Dopo la Comunione

O Signore, fa' che non diventino per noi motivo di condanna i doni del cielo ricevuti come medicina di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 22 marzo 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-03-22.html

IV Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Es 32, 7-14; Sal.105; Gv 5, 31-47.

Commento: Perdona, Signore, le colpe del tuo popolo...

L'Alleanza è stata appena conclusa, e Dio costata che il popolo si è costruito un vitello d'oro da adorare come se fosse una divinità. La sua reazione è immediata: "Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice. Ho lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione". Il momento era tragico per Dio: ripudiare il suo popolo e lo stesso Mosè, o mettere nuovamente la fedeltà umana alla prova? Avviene allora la sconvolgente intercessione di Mosè presso il Signore Dio, che si conclude con insistenza: "Ricordati di Abramo, di Isacco, di Israele tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo". Dio riconosce la funzione di intercessore di Mosè. In modo analogo, Gesù, sempre vivo nella comunità ecclesiale, intercede per noi e con noi. La testimonianza di Gesù sottolinea la distanza tra "io" e "voi": Commovente è l'affermazione che riassume tutto il programma del Redentore: "Io sono venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste... C'è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza". La fede dei giudei è deviata; non sono stati capaci di leggere la Sacra Scrittura con il cuore e la mente, e sono rimasti chiusi nel legalismo. Il tempo di Quaresima insiste anche sul dovere di essere adulti nella fede, di capire con coerenza i testi sacri; la vita di Gesù era un programma e una testimonianza resa alla verità e alla continuità dell'Alleanza.

Antifona d'Ingresso

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. * Cercate il Signore e la sua potenza, * cercate sempre il suo volto. (Sal 104, 3-4)

Colletta

Padre buono, supplichiamo la tua misericordia perché, purificati dalla penitenza e santificati dalle buone opere, possiamo camminare fedelmente nella via dei tuoi precetti e giungere rinnovati alle feste pasquali. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Es 32, 7-14

Dal libro dell'Esodo.
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va', scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostràti dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: "Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto"».
Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervìce. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione».
Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d'Egitto con grande forza e con mano potente? Perché dovranno dire gli Egiziani: "Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra"? Desisti dall'ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: "Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre"».
Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.105

RIT: Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Si fabbricarono un vitello sull'Oreb,
si prostrarono a una statua di metallo;
scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia erba.

Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso.

Ed egli li avrebbe sterminati,
se Mosè, il suo eletto,
non si fosse posto sulla breccia davanti a lui
per impedire alla sua collera di distruggerli.

Canto al Vangelo

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 5, 31-47
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C'è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l'amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall'unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

In tutte le Scritture freme l'attesa del Redentore, da cui la storia umana prende senso, direzione e salvezza. Accostiamoci a lui per conoscere il Padre e preghiamo:

Dalla durezza del cuore, liberaci, o Signore!

Quando restiamo indifferenti, contemplando il tuo volto ferito nei fratelli che soffrono. Ti preghiamo:

Quando rifiutiamo la solidarietà, per chiuderci nel piccolo cerchio del nostro benessere. Ti preghiamo:

Quando siamo sterili uditori della Parola e non portiamo frutto. Ti preghiamo:

Quando l'orgoglio e l'egoismo ci fanno ostinati nel peccato. Ti preghiamo:

Quando le croci della nostra vita ci turbano e ci disorientano. Ti preghiamo:

Quando non riusciamo a colloquiare tra gruppi parrocchiali.
Quando il dialogo tra genitori e figli è inceppato.

O Padre, che ci hai redenti col sangue del tuo Unigenito, fa' che, accostandoci alla mensa eucaristica, la nostra debole umanità riceva da te luce, vigore e vita. Per Cristo, nostro amabile Salvatore, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Concedi, Dio onnipotente, che l'offerta di questo sacrificio sostenga la debolezza della nostra fede, ci purifichi dal peccato e ci renda forti nel bene. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il digiuno quaresimale tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito, * infondi la forza e doni il premio, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
«Porrò la mia legge dentro di loro, * la scriverò sul loro cuore; io sarò il loro Dio * ed essi il mio popolo», dice il Signore. (Ger 31, 33)

—(oppure)—
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: * sono proprio esse che danno testimonianza di me. * Ma voi non volete venire a me per avere vita. (Gv 5, 39-40)

Dopo la Comunione

Per la forza del sacramento che abbiamo ricevuto, purificaci, o Padre, e concedi ai tuoi figli, oppressi dalla coscienza del peccato, di essere liberi da ogni colpa, perché gioiscano in eterno della tua salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 23 marzo 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-03-23.html

IV Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Sap 2, 1. 12-22; Sal.33; Gv 7, 1-2. 10. 25-30.

Commento: ...Non era ancora giunta la sua ora...

Il libro Sapienziale, nella prima lettura, trasmette un giudizio di condanna emesso da "empi" nei confronti di un giusto, la cui condotta è un rimprovero severo: "Ci rimprovera le trasgressioni della legge e ci rinfaccia le mancanze contro l'educazione da noi ricevuta. Proclama di possedere la conoscenza di Dio e si dichiara figlio del Signore". In queste righe si avverte una anticipazione profetica del destino di Gesù e delle accuse che gli furono mosse ripetutamente: rancori, insidie, insulti, fino alla condanna a morte. Ma l'autore conclude: La pensano così, ma si sbagliano; la loro malizia li ha accecati. Non conoscono i segreti di Dio; non sperano salario per la santità né credono alla ricompensa delle anime pure". Nel Vangelo Giovanni attesta la serenità di Gesù, che prosegue tranquillamente la sua missione e si sforza di far capire la sua origine e identità: "Chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato". Quel coraggio nel proclamare la verità, è un dono di Dio; è anche il risultato di una riflessione perseverante sul nucleo di fede. Il cristiano, sull'esempio di Gesù, è credibile se è davvero credente (la vera fede è lontana dalla magia o dalla religiosità emotiva).

Antifona d'Ingresso

Dio, per il tuo nome salvami, * per la tua potenza rendimi giustizia. * Dio, ascolta la mia preghiera, * porgi l'orecchio alle parole della mia bocca. (Sal 53, 3-4)

Colletta

O Dio, che per la nostra fragilità hai preparato aiuti efficaci, fa' che, accogliendone con gioia la forza rinnovatrice, la manifestiamo in una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Sap 2, 1. 12-22

Dal libro della Sapienza
Dicono [gli empi] fra loro sragionando:
«Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta.
Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e chiama se stesso figlio del Signore.
È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri;
ci è insopportabile solo al vederlo,
perché la sua vita non è come quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
Siamo stati considerati da lui moneta falsa,
e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure.
Proclama beata la sorte finale dei giusti
e si vanta di avere Dio per padre.
Vediamo se le sue parole sono vere,
consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una morte infamante,
perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
Hanno pensato così, ma si sono sbagliati;
la loro malizia li ha accecati.
Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,
non sperano ricompensa per la rettitudine
né credono a un premio per una vita irreprensibile.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.33

RIT: Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.

Custodisce tutte le sue ossa:
neppure uno sarà spezzato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Canto al Vangelo

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 7, 1-2. 10. 25-30
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Avvicinandosi la sua ora, Gesù dà testimonianza al Padre. Con lui, giusto perseguitato, servo sofferente e solidale con noi fino alla fine, ci rivolgiamo al Padre dicendo:

Fa' che rimaniamo in te, Signore!

Dona alla tua Chiesa il coraggio di scegliere Gesù Cristo, il Signore ieri, oggi e sempre. Ti preghiamo:

Provvedi il tuo popolo di profeti e pastori, perché compia un buon cammino sulla strada del Regno. Ti preghiamo:

Assisti gli innocenti perseguitati e quelli che sono bisognosi di redenzione e di speranza. Ti preghiamo:

Toglici dal cuore l'aggressività e il rancore verso chi ci turba con la sua diversità. Ti preghiamo;

Donaci uno sguardo sincero quando esaminiamo i nostri sentimenti, le abitudini e le scelte di vita. Ti preghiamo:

Per quanti patiscono violenza fisica e psichica.
Per le minoranze che devono difendere i loro valori.

O Signore, che ci hai redenti nel sangue del Figlio, custodisci nella prova, perché rimaniamo miti e fiduciosi come l'Agnello cui dobbiamo la nostra salvezza. Egli vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Questo sacrificio, Dio onnipotente, ci purifichi con la sua forza e ci doni di giungere rinnovati alle feste pasquali, principio della nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il digiuno quaresimale tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito, * infondi la forza e doni il premio, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
In Cristo, mediante il suo sangue, * abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, * secondo la ricchezza della sua grazia. (Ef 1, 7)

—(oppure)—
«Non sono venuto da me stesso, * ma chi mi ha mandato è veritiero», dice il Signore. (Gv 7, 28)

Dopo la Comunione

O Signore, questo sacramento, che segna il passaggio dall'antica alla nuova alleanza, ci spogli dell'uomo vecchio e ci rinnovi nello spirito. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 24 marzo 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-03-24.html

IV Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Ger 11, 18-20; Sal.7; Gv 7, 40-53.

Commento: "Signore, mio Dio, in te mi rifugio".

Per mezzo del profeta Geremìa perseguitato, il Salvatore "agnello mansueto che viene portato al macello", cioè il Redentore, invoca l'intervento divino. Vivendo la sua passione con le caratteristiche dell'Antico Testamento, il profeta chiede la vendetta di Dio. Gesù invece, morendo da innocente, con piena fiducia in Dio, invocherà il perdono. Affidandosi totalmente al Padre, egli offre un esempio valido per tutti. Il riferimento a Cristo è la chiave di lettura di ogni evento, specialmente nelle difficoltà e contrarietà inflitte da eventuali oppositori. L'evangelista Giovanni dimostra che Gesù era un segno di contraddizione e di dissenso; non c'era accordo sulle origini geografiche del Messia (Galilea? Giudea?), e i dignitari stessi erano divisi a suo proposito. Un fariseo onesto, Nicodemo, si oppone a giudizi affrettati su Gesù. In realtà, il grande interrogativo che ha tormentato tanta gente nel corso dei secoli, è: Chi è davvero Gesù? La preghiera contemplativa e la mistica aprono orizzonti certi. Inoltre, la lectio divina della Parola rivelata dovrebbe aiutarci a capire nella fede la personalità del Signore; dove possiamo incontrarlo? Quale è la funzione attuale del Signore nello sviluppo della Storia sacra? La celebrazione della Veglia pasquale completerà le indicazioni suggerite dai testi biblici della Quaresima.

Antifona d'Ingresso

Mi circondavano flutti di morte, * mi travolgevano torrenti infernali; * nell'angoscia ho invocato il Signore: * dal suo tempio ha ascoltato la mia voce. (Sal 17, 5.7)

Atto Penitenziale

Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

C: Signore pietà.
A: Signore pietà.
C: Cristo pietà.
A: Cristo pietà.
C: Signore pietà.
A: Signore pietà.

Colletta

La tua misericordia, o Signore, guidi i nostri cuori, poiché senza di te non possiamo fare nulla che ti sia gradito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ger 11, 18-20

Dal libro del profeta Geremia.
Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi. E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: «Abbattiamo l'albero nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi; nessuno ricordi più il suo nome».
Signore degli eserciti, giusto giudice,
che provi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.7

RIT: Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio.

Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio:
salvami da chi mi perseguita e liberami,
perché non mi sbrani come un leone,
dilaniandomi senza che alcuno mi liberi.

Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia,
secondo l'innocenza che è in me.
Cessi la cattiveria dei malvagi.
Rendi saldo il giusto,
tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto.

Il mio scudo è in Dio:
egli salva i retti di cuore.
Dio è giudice giusto,
Dio si sdegna ogni giorno.

Canto al Vangelo

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
con cuore integro e buono
e producono frutto con perseveranza.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 7, 40-53
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, all'udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: "Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo"?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù entra nella storia come segno di speranza, ma non sempre gli uomini lo accolgono nella verità e nell'amore. Consapevoli delle nostre infedeltà e fiduciosi nella misericordia divina, preghiamo:

Perdonaci, Signore, e noi vivremo!

Padre, ci hai donato il tuo Unigenito perché fossimo Chiesa: rendici uniti nella carità e testimoni credibili del tuo amore. Ti preghiamo:

Padre, hai inviato Gesù per dare inizio al tuo Regno fra gli uomini: aiutaci a rinnovare la faccia della terra. Ti preghiamo:

Padre, hai suscitato un Salvatore che sciogliesse tutte le nostre catene: fa' che gli consentiamo di operare in profondità nella nostra vita. Ti preghiamo:

Padre, hai mandato il Messia perché guidasse il tuo popolo sulle vie del diritto: insegnaci a vivere con gli altri con la virtù della misericordia. Ti preghiamo:

Padre, hai permesso che il tuo Agnello fosse immolato per la nostra salvezza: aiutaci ad accorrere con generosità dove c'è una vita da salvare. Ti preghiamo:

Per le vittime dell'arroganza.
Per il dialogo con chi è alla ricerca della verità.

O Dio di clemenza, aiuta i tuoi fedeli nel cammino quaresimale. Rinnovati dall'amore di Cristo, per noi crocifisso e risorto, ti riconosciamo come Padre d'immensa bontà e ti rendiamo grazie a nome di tutta la Chiesa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, quest'offerta di riconciliazione, e con la forza del tuo amore piega a te, anche se ribelli, le nostre volontà. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il digiuno quaresimale tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito, * infondi la forza e doni il premio, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Siamo stati redenti con il sangue prezioso di Cristo, * agnello senza difetti e senza macchia. (Cf. 1 Pt 1, 18-19)

—(oppure)—
All'udire le parole di Gesù, dicevano: * «Costui è il Cristo». (Gv 7, 40-41)

Dopo la Comunione

Ci purifichino, o Signore, i tuoi sacramenti e nella loro forza salvifica ci rendano a te graditi. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 25 marzo 2012    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2012-03-25.html

V Domenica del Tempo di Quaresima - Colore: viola - SOLENNITA': Annunciazione del Signore

LETTURE: Ger 31, 31-34; Sal.50; Eb 5, 7-9; Gv 12, 20-33.

Commento: Vogliamo vedere Gesù.

L'evangelista nota che tra l'immensa folla che era convenuta per la festa, vi erano alcuni greci che volevano vedere Gesù. La loro comparsa non è un dato di cronaca. Sta a indicare che l'opera di Gesù ormai si aprirà a tutti gli uomini. Ecco la prova. Gesù rispose: "E' giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo". Gesù non risponde ai greci, eppure glieli avevano presentati, ma ai discepoli, che dovranno continuare la sua missione. Nella sua risposta mostra "dove" - sia loro che gli altri - possono vedere il Signore: sulla croce. "Voi che un tempo eravate lontani, ora siete diventati vicini grazie al sangue di Cristo. Egli è la nostra pace, avendo distrutto l'inimicizia che era fra noi". La necessità di questa sua morte la raffigura nella seguente immagine. "Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore porta molto frutto". Se il Figlio unico non comunicasse la propria vita ai fratelli, rimarrebbe solo. In questo caso non sarebbe più Figlio di Dio, perché non vivrebbe nell'amore che il Padre ha verso tutti i suoi figli. L'egoismo è sterile, è morte. Il seme che non muore, non si riproduce. Una vita che non si dona è morta. La glorificazione del Figlio sulla croce è la stessa immagine del seme che muore. Gesù dando la vita, si rivela uguale al Padre, principio di vita per tutti. I greci che vogliono vedere Gesù, sono la primizia di questa fecondità. Siamo stati generati, per generare nello Spirito. Siamo coinvolti in un medesimo destino di morte e di gloria: "Chi ama la sua vita, la perde. Chi odia la sua vita, la dona. Chi mi serve, mi segue. Dove sono io, là sarà anche il mio servo". La conferma è la risposta per essere solidali con Cristo. E Gesù, giunto ormai alla sua "ora", esclama: "l'anima mia è turbata... ma per questo sono giunto a quest'ora". Si sente, rassicurante, la voce del Padre, non per lui, ma per noi, affinché lo riconosciamo Figlio. Come sempre, il Vangelo, anche quando ci racconta la storia di un chicco, ci parla della nostra vita, raggiunta dall'amore. A loro volta quei chicchi cadranno in terra, ma non morranno inutilmente. Daranno molto frutto.

Antifona d'Ingresso

Fammi giustizia, o Dio, * difendi la mia causa contro gente spietata; * liberami dall'uomo perfido e perverso. * Tu sei il Dio della mia difesa. (Sal 42, 1-2)

Gloria

Si tralascia il "Gloria".

Colletta

—(antica)—
Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché con la tua grazia possiamo camminare sempre in quella carità che spinse il tuo Figlio a consegnarsi alla morte per la vita del mondo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che hai ascoltato il grido del tuo Figlio, obbediente fino alla morte di croce, dona a noi, che nelle prove della vita partecipiamo alla sua passione, la fecondità del seme che muore, per essere un giorno accolti come messe buona nella tua casa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ger 31, 31-34

Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore –, nei quali con la casa d'Israele e con la casa di Giuda concluderò un'alleanza nuova. Non sarà come l'alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d'Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore.
Questa sarà l'alleanza che concluderò con la casa d'Israele dopo quei giorni - oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l'un l'altro, dicendo: «Conoscete il Signore», perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande - oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.50

RIT: Crea in me, o Dio, un cuore puro.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.

Seconda Lettura

Eb 5, 7-9

Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.
Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Gloria e lode a te, o Cristo!

Se uno mi vuole servire, mi segua, dice il Signore,
e dove sono io, là sarà anche il mio servitore.

Gloria e lode a te, o Cristo!

VANGELO

Gv 12, 20-33
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Con fede viva presentiamo al Signore la nostra preghiera,
rendendoci interpreti del desiderio di giustizia e di pace,
che sale da tutti gli uomini di buona volontà.

R. Donaci la tua sapienza, Signore.

Perché la santa Chiesa, con la parola e con le opere,
proclami che nel mistero della croce si attua la vera liberazione
e la vera gioia dell'uomo, preghiamo. R.

Perché spezzando tra noi il pane della sapienza e della vita eterna
impariamo a condividere anche i beni della terra
con animo fraterno e ospitale, preghiamo. R.

Perché il povero, il sofferente e l'handicappato
siano sempre più al centro della nostra celebrazione e della nostra vita,
come segno della continua presenza del Signore, preghiamo. R.

Perché i nostri fratelli che a causa dell'ingiustizia disperano del futuro,
incontrino sul loro cammino uomini giusti
che li aiutino a ritrovare la speranza, preghiamo. R.

Perché illuminati dalla parola di Dio
diamo una risposta pronta ed efficace
alle istanze di libertà, di uguaglianza e di pacificazione sociale,
che emergono dalla vita quotidiana e dalla storia, preghiamo. R.

La luce della tua verità, o Padre,
ci faccia avanzare sulla via della conversione
e ci impedisca di lasciar cadere
anche una sola delle tue parole.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Dio onnipotente, esaudisci la nostra preghiera e dona ai tuoi fedeli, che hai illuminato con gli insegnamenti della fede cristiana, di essere purificati dalla forza di questo sacrificio. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente giusto benedire il tuo nome, Padre santo, ricco di misericordia, * nel nostro itinerario verso la luce pasquale sulle orme di Cristo, * maestro e modello + dell'umanità riconciliata nell'amore. ** Tu riapri alla Chiesa la strada dell'esodo attraverso il deserto quaresimale, * perché ai piedi della santa montagna, con il cuore contrito e umiliato, prenda coscienza della sua vocazione di popolo dell'alleanza, * convocato per la tua lode nell'ascolto della tua parola + e nell'esperienza gioiosa dei tuoi prodigi. ** Per questi segni di salvezza, * insieme agli angeli, ministri della tua gloria, * proclamiamo nel canto + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, * caduto in terra, non muore, rimane solo; * se invece muore, produce molto frutto. (Gv 12, 24)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, fa' che rimaniamo sempre membra vive di Cristo, noi che comunichiamo al suo Corpo e al suo Sangue. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Orazione sul popolo

Benedici, o Signore, il tuo popolo, che attende il dono della tua misericordia, e porta a compimento i desideri che tu stesso hai posto nel suo cuore. Per Cristo nostro Signore.