Talvolta per noi, legati alla fugacità del tempo, pare che le profezie e con esse le promesse divine, quasi si perdano e svaniscano nel buio, come fossero dimenticate e inghiottite dagli eventi degli uomini. Altre volte, per i limiti insuperabili della intelligenza umana, perfino l'avverarsi delle stesse promesse, per il mistero che le avvolge, sembra che procurino più turbamenti che gioia. È il caso della promessa della Genesi: sulla "Donna" che dovrà sconfiggere il demonio con la sua prodigiosa maternità, cala un silenzio che dura secoli. Soltanto Isaia molto dopo, esplicita quanto predetto: "il Signore stesso vi darà un segno. "Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele". Il Vangelo di oggi dell'avverarsi di tutto questo ci parla: "Maria, (è Lei la donna delle profezie) essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto". L'opera mirabile dello Spirito Santo rischia di diventare motivo di accusa per Maria, l'Ancella del Signore, l'Immacolata prescelta da Dio. L'intervento divino e la bontà di Giuseppe, "uomo giusto", evitano alla Vergine una sicura lapidazione: "il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo". Questa è la notizia definitiva e certa che Matteo vuole darci e che emerge finalmente in tutta la sua pienezza. Le profezie si avverano, la fedeltà divina diventa motivo di lode e di gioia grande. Un canto angelico già si ode e coinvolge Cielo e terra: "Gloria a Dio nell'alto dei cieli: e pace in terra agli uomini di buona volontà". La Vergine intonerà poi il suo Magnificat in un incontro speciale con Elisabetta, quando la parente, illuminata dallo Spirito, la chiamerà "Madre del mio Signore". Così la chiamiamo e invochiamo anche noi oggi nella consapevolezza che in Lei si sta compiendo il prodigio dell'incarnazione del Verbo, si sta celebrando, possiamo ben dirlo, la prima eucaristia: il Bambino sta assumendo la sua stessa carne immacolata e sta per nascere nel tempo.
Antifona d'Ingresso
Stillate, cieli, dall'alto, * le nubi facciano piovere il Giusto; * si apra la terra e germogli il Salvatore. (Cf. Is 45, 8)
Colletta
—(antica)— Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre: tu, che all'annuncio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Dio grande e misericordioso, che tra gli umili poni la tua dimora, concedi alla tua Chiesa la fecondità dello Spirito, perché, sull'esempio di Maria, accolga il Verbo della vita e, come madre gioiosa, lo consegni all'attesa delle genti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
2 Sam 7, 1-5.8-12.14.16
Dal secondo libro di Samuèle
Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all'intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va', fa' quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te». Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va' e di' al mio servo Davide: "Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 88
RIT: Canterò per sempre l'amore del Signore.
Canterò in eterno l'amore del Signore, di generazione in generazione farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho detto: «È un amore edificato per sempre; nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo. Stabilirò per sempre la tua discendenza, di generazione in generazione edificherò il tuo trono».
«Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza". Gli conserverò sempre il mio amore, la mia alleanza gli sarà fedele».
Seconda Lettura
Rm 16, 25-27
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, a colui che ha il potere di confermarvi nel mio vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero, avvolto nel silenzio per secoli eterni, ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ordine dell'eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all'obbedienza della fede, a Dio, che solo è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 26-38 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Invochiamo Dio Padre onnipotente per l'intercessione di Maria, modello di coloro che attendono nella speranza, perché la venuta del Salvatore faccia rifiorire la giustizia, la bontà e la pace.
Rivelaci il tuo volto, Signore.
Per la santa Chiesa, perché sappia animare con la carità evangelica tutti gli sforzi tesi a riunire gli uomini in una sola famiglia, preghiamo. R.
Per tutti i cristiani, perché operando sinceramente per l'unità delle Chiese manifestino la loro chiamata ad essere un solo popolo in Cristo, preghiamo.
Per i responsabili delle nazioni, perché pongano alla base del loro impegno civile, il valore primario della persona umana che Cristo viene a rivelare, preghiamo.
Per coloro che non credono, perché trovino nella nostra accoglienza fraterna uno stimolo a considerare il problema della fede con cuore più aperto e fiducioso, preghiamo. R.
Per noi qui riuniti nell'imminenza del Natale, perché lo Spirito del Padre ci dia il coraggio di compiere le scelte che il Cristo giudice e salvatore attende da ciascuno e da tutta la comunità, preghiamo. R.
Le preghiere che ti innalziamo, o Padre, in unione con Maria, figlia di Sion, affrettino la venuta del tuo Figlio tra noi e ci ottengano di vivere questi giorni di attesa come ritorno alle sorgenti della nostra speranza. Per Cristo nostro Signore.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni che abbiamo deposto sull'altare e consacrali con la potenza del tuo Spirito che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio: * lo chiamerà Emmanuele, Dio con noi. (Cf. Is 7, 14)
—(oppure)— Ecco la serva del Signore: * avvenga per me secondo la tua parola. (Lc 1, 38)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai dato il pegno della redenzione eterna, ascolta la nostra preghiera: quanto più si avvicina il grande giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il mistero della nascita del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Gli angeli sono a servizio di Dio, sono i cantori della sua gloria e i suoi messaggeri presso di noi. Uno particolare ci è stato affidato dal momento del nostro concepimento nel seno materno. L'arcangelo Gabriele ha avuto il compito speciale di annunziare alla Vergine di essere stata prescelta per diventare la Madre del Redentore. Oggi due annunci ci vengono narrati: "L'angelo del Signore apparve a questa donna (la futura madre di Sansone) e le disse: "Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio". L'annuncio di una nascita ad una donna sterile avviene per un particolare intervento divino e il nascituro ha sempre una missione particolare da compere. "Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. Lo spirito del Signore cominciò ad agire su di lui". Ha del prodigioso anche la nascita di Giovanni Battista: L'arcangelo Gabriele la predice già a Maria: "ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile". "Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso. Fuori, tutta l'assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell'incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso". La nascita prodigiosa di Giovanni Battista segna l'intima unione che esiste tra vecchio e nuovo testamento. L'approdo è Cristo. Tutto ciò che lo precede e tutto ciò che segue, va visto e letto alla sua luce. Scopriamo così una mirabile trama divina che si snoda nella storia e ce la rivela come evento di amore e di salvezza. «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore!». È l'esclamazione di Zaccaria che ha preso coscienza dell'intervento del Signore nella sua vita. Sentiamo l'eco di quell'incessante rendimento di grazie che sgorga dal cuore dei salvati, di tutti coloro che riconoscono che Dio ha fatto grandi cose, ha compiuto prodigi, ha tolto la vergogna del peccato tra gli uomini. La fecondità prodigiosa ci fa pensare all'aridità, al deserto dove nulla più fiorisce, al vuoto di tante vite e d'altra parte alla fecondità della grazia, alla santità di tanti fratelli e sorelle. Ci fa pensare ai doni di Dio e all'impegno che ne deriva.
Antifona d'Ingresso
L'Atteso verrà e non tarderà; * non ci sarà più timore sulla nostra terra: * egli è il nostro Salvatore. (Cf. Eb 10, 37)
Atto Penitenziale
All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.
C: Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
O Dio che, con il parto della santa Vergine, hai rivelato al mondo lo splendore della tua gloria, fa' che veneriamo con fede viva e celebriamo con fervente amore il grande mistero dell'incarnazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Gdc 13, 2-7. 24-25
Dal libro dei Gudici. In quei giorni, c'era un uomo di Sorèa, della tribù dei Danìti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro. Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei». La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: "Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte"». E la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. Lo spirito del Signore cominciò ad agire su di lui.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 70
RIT: Canterò senza fine la tua gloria, Signore.
Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile; hai deciso di darmi salvezza: davvero mia rupe e mia fortezza tu sei! Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza, la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza. Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
Verrò a cantare le imprese del Signore Dio: farò memoria della tua giustizia, di te solo. Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Radice di Iesse, che t'innalzi come segno per i popoli: vieni a liberarci, non tardare.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 5-25 Dal Vangelo secondo Luca
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso. Fuori, tutta l'assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell'incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all'angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Illuminati dalla Parola ora ascoltata, facciamo nostra l'invocazione dei profeti e ci uniamo al grido di quanti sono in attesa di salvezza, dicendo:
Vieni, Signore, non tardare.
Con l'annuncio del Precursore hai esaudito la preghiera di secoli: donaci di non pensare mai che le nostre invocazioni restino inascoltate. Preghiamo:
Ci fai vivere ogni giorno l'esperienza del nostro limite: aprici alla fiducia che in quel momento incomincia la tua potenza. Preghiamo:
Ti sei fatto precedere da Giovanni, per ricondurre il cuore dei padri verso i figli: concedi alle nostre famiglie il dono del dialogo e della concordia. Preghiamo:
Per la tua venuta nel mondo anche la sterilità di Elisabetta sbocciò nella maternità: dona la gioia della fecondità agli sposi che attendono con ansia la nascita di un figlio. Preghiamo:
Hai affondato la tue radici nella nostra storia di debolezza e di peccato: per il pane di questa eucaristia liberarci dal male e poni in noi la novità della tua vita di Figlio. Preghiamo:
Per gli anziani che conosciamo. Per chi sente come un peso il proprio limite.
Signore Gesù, che ti sei fatto nostro fratello, accogli la nostra preghiera e presentala, assieme al tuo sacrificio, al Padre che sempre ti ascolta. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda con bontà, o Signore, i doni che deponiamo sul tuo altare, perché ciò che la nostra povertà ti presenta sia consacrato dalla tua potenza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Egli fu annunciato da tutti i profeti, * la Vergine Madre l'attese e lo portò in grembo con ineffabile amore, * Giovanni proclamò la sua venuta + e lo indicò presente nel mondo. ** Lo stesso Signore, che ci invita a preparare con gioia il suo Natale, * ci trovi vigilanti nella preghiera, + esultanti nella lode. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Verrà a visitarci un sole che sorge dall'alto, * per dirigere i nostri passi sulla via della pace. (Cf. Lc 1, 78-79) Oppure: Egli ricondurrà i cuori dei padri verso i figli * e preparerà al Signore un popolo ben disposto. (Cf. Lc 1, 17)
Dopo la Comunione
Ti ringraziamo, Dio onnipotente, per i doni che ci hai dato; suscita in noi il desiderio dei beni promessi, perché con spirito rinnovato possiamo celebrare la nascita del nostro Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Lo sguardo misericordioso di Dio Padre, dopo aver visto lo stato miserevole in cui la nostra umanità si era ridotto, si posa sull'uomo fuori del paradiso terrestre, nudo, spaurito e sfregiato gravemente dal peccato e preannuncia la redenzione e la vittoria della Vergine sull'antico avversario. Dio, sempre fedele alle sue promesse, ci invita meditare l'annuncio dell'Angelo a Maria, la piccola vergine di Nazareth. Viene definita "piena di grazia", già ricolma di ogni dono, perché immacolata, concepita senza peccato, già pronta ad accogliere come in uno luminoso tabernacolo vivente il Verbo che si fa carne, per venire tra noi. La futura Madre, piccola e povera come si autodefinisce, non riesce immediatamente a comprendere come possa diventare mamma senza conoscere uomo, ma appena illuminata dall'Arcangelo Gabriele che ciò avverrà per opera dello Spirito Santo e che tutto rientra nel meraviglioso progetto divino dell'umana redenzione, Maria dichiara la sua completa disponibilità: «Eccomi, sono la serva del Signore; avvenga di me quello che hai detto». Significa concretamente l'adesione libera e totale alla volontà di Dio per sempre, senza riserva, sino alla fine, sino al Calvario. Significa anche la partecipazione attiva alla missione terrena del Figlio suo legata al tempo e a quella che come un memoriale, permane nei secoli. L'evangelista Giovanni direbbe dopo l'assenso di Maria: "E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità". Sta per ripetersi il miracolo dell'Incarnazione, il Natale è alle porte: siamo ancora invitati a ripetere il nostro "eccomi" al Signore e a contemplare la gloria del Figlio che nasce Bambino, ma che è pieno di grazia e di verità. Doni questi che urgono per ognuno di noi e che la Madre sempre vergine è pronta a donarci.
Antifona d'Ingresso
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse: * tutta la terra sarà piena della gloria del Signore * e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio. (Cf. Is 11, 1; 40, 5; Lc 3, 6)
Atto Penitenziale
Il Signore ha detto: Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore.
C: Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
Tu hai voluto, o Padre, che all'annuncio dell'angelo la Vergine immacolata concepisse il tuo Verbo eterno, e avvolta dalla luce dello Spirito Santo divenisse tempio della nuova alleanza: fa' che aderiamo umilmente al tuo volere, come la Vergine si affidò alla tua parola. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 7, 10-14
Dal libro del profeta Isaìa In quei giorni, il Signore parlò ad Àcaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto». Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 23
RIT: Ecco, viene il Signore, re della gloria.
Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Chiave di Davide, che apri le porte del Regno dei cieli: vieni, e libera l'uomo prigioniero che giace nelle tenebre.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 26-38 Dal Vangelo secondo Luca
Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La liturgia di questo giorno sottolinea la presenza di Maria nel grande evento dell'incarnazione. Uniti a lei presentiamo al Padre le nostre invocazioni e diciamo:
O Padre, interceda per noi la Madre del tuo Figlio.
Per la santa Chiesa, vergine e madre, che nel tempo continua a generare a Cristo moltitudini di figli, perché si conservi pura da ogni peccato e raggiunga quella santità che in Maria già risplende in modo perfetto. Preghiamo:
Per i fedeli che si preparano alla festa del Natale, perché a imitazione di Maria, vivano in atteggiamento di silenzio interiore per l'ascolto della Parola di Dio. Preghiamo:
Per quanti operano nella pastorale, perché abbiano sempre presente che Dio è l'artefice principale di ogni conversione e che egli si serve di mezzi umili, per compiere i suoi prodigi di salvezza. Preghiamo:
Per i poveri che, come Maria, pongono la loro fiducia solo in Dio, perché abbiano a sperimentare che proprio per loro Gesù è nato come fratello e salvatore. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché la sua fede diventi salda e matura come quella di Maria, che ha creduto senza avere prove e si è abbandonata in Dio senza esitare. Preghiamo:
Per chi tenta di uscire da una situazione di peccato. Per i bambini della parrocchia.
Padre santo, che nel tuo libero progetto di amore verso gli uomini hai voluto unire indissolubilmente Maria all'incarnazione del Verbo, ascolta le nostre preghiere e concedici di ricevere per la fede lo stesso Gesù che la Vergine santissima ha concepito nella carne e ora vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Guarda, o Signore, quest'unico mirabile sacrificio e concedi che per la partecipazione a questo santo mistero riceviamo i beni che la fede ci fa sperare. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
L'angelo disse a Maria: * «Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». (Cf. Lc 1, 31)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci nutri con i doni del cielo, custodisci con la divina protezione coloro che partecipano ai tuoi misteri perché possano godere la vera pace. Per Cristo nostro Signore.
La "Donna" dopo essere stata promessa da Dio stesso, preannunciata ancora dal profeta come segno, oggi per bocca dell'Angelo, rivela il compimento del mistero in Maria santissima. Ne proclama al mondo lo splendore e ci fa conoscere l'arcano disegno di averla come Madre del suo Figlio incarnato e vittoriosa sul maligno. La piena di grazia, l'Immacolata, la prossima mamma di Gesù, oggi la contempliamo mentre davvero come umile ancella, sollecita sale la montagna per raggiungere la sua parente Elisabetta e prestarle aiuto, perché anche lei prossima alla straordinaria maternità nonostante fosse ormai sterile. Il Messia e il suo precursore ancora in seno alle rispettive mamme, si incontrano, si salutano esultano. La Vergine con il suo saluto trasfonde lo Spirito in Elisabetta e lei così illuminata chiama Maria "Madre del mio Signore", ne riconosce la nuova portentosa identità. La materna sollecitudine di Maria, la festosa accoglienza di Elisabetta, l'esperienza delle due mamme, vissuta dell'amore vicendevole, svelano il mistero della divina maternità della vergine e allora fervente e intenso si leva il canto del Magnficat, la lode a Dio per le sue grandi opere e per la sua misericordia. Ciò che Maria serbava nel cuore, nel suo silenzio adorante è stato svelato, quindi non può tacere la gioia, la gratitudine e la lode a Dio. La Chiesa ha fatto suo l'inno di Maria e ogni giorno, quando il sole volge al declino e si recita la preghiera serale del vespro, monaci, religiosi e religiose, sacerdoti e semplici fedeli, cantano con Maria il Magnificat, per lodare Dio e per proclamarla ancora «beata». La "Visitazione" serve anche a svelarci il ruolo che la Madre di Cristo svolge in continuità per tutti noi: è ancora Lei a soccorrere dovunque urge la sua presenza, è Lei ad andare sollecita da chi con umiltà e fede la invoca.
Antifona d'Ingresso
Ecco, viene il Signore potente: * sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. (Cf. Is 7, 14; 8, 10)
Atto Penitenziale
All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.
C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Esaudisci con bontà le preghiere del tuo popolo, o Padre, perché coloro che si rallegrano per la venuta del tuo Figlio unigenito nella nostra carne possano giungere al premio della vita eterna quando verrà nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ct 2, 8-14
Dal Cantico dei cantici. Una voce! L'amato mio! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. L'amato mio somiglia a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia dalle inferriate. Ora l'amato mio prende a dirmi: «Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico sta maturando i primi frutti e le viti in fiore spandono profumo. Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
IN ALTERNATIVA:
Sof 3,14-17
Dal libro del profeta Sofonìa Rallégrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 32
RIT: Esultate, o giusti, nel Signore; cantate a lui un canto nuovo.
Lodate il Signore con la cetra, con l'arpa a dieci corde a lui cantate. Cantate al Signore un canto nuovo, con arte suonate la cetra e acclamate.
Il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
L'anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. È in lui che gioisce il nostro cuore, nel suo santo nome noi confidiamo.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Emmanuele, nostro re e legislatore: vieni a salvarci, Signore, nostro Dio.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 39-45 Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore viene per essere la luce che rischiara il cammino degli uomini. Dal buio delle nostre incertezze e dei nostri sbandamenti, lo invochiamo:
Vieni, luce del mondo.
Per la Chiesa santa, perché quando si vede oppressa, incompresa, diffamata o rifiutata, in lei non venga meno la gioia. Preghiamo:
Per le madri in attesa di un figlio, perché vivano il tempo della gravidanza in rendimento di grazie al Signore, consapevoli di essere collaboratrici nell'opera della creazione. Preghiamo:
Per noi, perché reagiamo allo scetticismo circa la bontà e la possibilità di recupero dell'uomo e crediamo che, per il dono di Dio, ognuno può rinnovarsi e ricominciare. Preghiamo:
Per i cristiani delle nostre comunità, perché trascorrano questi ultimi giorni di avvento nella preghiera e nel raccoglimento e non si lascino prendere dalla mentalità consumistica e borghese. Preghiamo:
Per noi qui raccolti attorno alla mensa eucaristica, perché comunichiamo la gioia di avere incontrato e accolto il Signore con la stessa sollecitudine di Maria. Preghiamo:
Per quanti sentono la vita come un peso opprimente. Per quanti si mettono in viaggio.
O Padre, che nella sollecitudine di Maria verso Elisabetta ci offri un esempio di attenzione premurosa verso i fratelli, in forza di questo pane eucaristico, donaci nuovo slancio interiore, per condividere con gli altri tutto ciò che siamo e abbiamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accetta con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa: nella tua misericordia li hai posti nelle nostre mani, con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto: * in te si è compiuta la parola del Signore. (Cf. Lc 1, 45)
Dopo la Comunione
La partecipazione ai divini misteri, o Signore, sia per il tuo popolo continua difesa, perché nella piena obbedienza alla tua volontà ottenga in abbondanza la salvezza dell'anima e del corpo. Per Cristo nostro Signore.
Le belle notizie hanno il potere di smuovere i sentimenti più profondi e più intensi del nostro animo. La Vergine Madre, dopo il sorprendente annuncio dell'Angelo, che predice la sua divina maternità, ora dopo la faticosa scalata del monte per raggiungere la Casa della parente Elisabetta per mettersi umilmente al suo servizio, perché prossima alla maternità, sentendosi chiamata "madre del Signore", esplode in un canto colmo di poesia e vibrante di intensissima lode al Signore. È sicuramente eccezionale la sensibilità della Vergine, accresciuta dalla pienezza dello Spirito che inibita in Lei. Ciò ci aiuta comprendere l'intensità della preghiera che è misurata dalla profondità dell'amore. Lei si rivolge a Colui che l'ha amata esaltandola nella verginità e rendendola madre del Cristo. Lei vuole esaltare e magnificare l'opera divina che in lei s'adempie, ma che è per l'umanità intera. Esulta nel Signore che riconosce come suo salvatore, perché Egli l'ha vista povera ed umile e l'ha esaltata operando in lei «cose grandi». Sente che il suo ruolo è ormai aperto a Dio e al mondo. Sente, con viva intensità, che alla compiacenza divina farà riscontro nei secoli la perenne beatitudine che verrà proclamata per lei dagli uomini di tutti i tempi. Tutti coloro che faranno parte della schiera dei salvati, coloro che volgeranno lo sguardo a Cristo, non potranno non vedere Lei, la madre. Tutti coloro che vorranno benedire il Signore per la redenzione apportata agli uomini, sicuramente troveranno nel canto di Maria le parole migliori per lodare e ringraziare il Signore. Acquista un particolare significato la preghiera di Maria se noi la professiamo dinanzi al presepio mettendosi all'unisono la Madre orante con noi e per noi. È u bel modo di proclamarla proclamarla ancora «beata».
Antifona d'Ingresso
Sollevate, o porte, i vostri frontali, * alzatevi, soglie antiche, * ed entri il re della gloria. (Cf. Sal 23, 7)
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C: Signore, che sei il difensore dei poveri, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che sei il rifugio dei deboli, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che sei la speranza dei peccatori, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
O Dio, che vedendo l'uomo precipitato nella morte hai voluto redimerlo con la venuta del tuo Figlio unigenito, concedi a coloro che confessano con pietà sincera la sua incarnazione di condividere anche la gloria del redentore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1Sam 1,24-28
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un'èfa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo. Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch'io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore». E si prostrarono là davanti al Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
1Sam 2
RIT: Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore, la mia forza s'innalza grazie al mio Dio. Si apre la mia bocca contro i miei nemici, perché io gioisco per la tua salvezza.
L'arco dei forti s'è spezzato, ma i deboli si sono rivestiti di vigore. I sazi si sono venduti per un pane, hanno smesso di farlo gli affamati. La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il debole, dall'immondizia rialza il povero, per farli sedere con i nobili e assegnare loro un trono di gloria.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa: vieni, e salva l'uomo che hai formato dalla terra.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 46-55 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Unendo la nostra lode all'esultanza di Maria, proclamiamo la bontà e la misericordia del Signore, che continua a riversare su di noi doni senza fine. Diciamo insieme:
Sei grande, Signore!
Esaudisci le lacrime di chi ti implora: Per la tua potenza, la sterilità diventa feconda: Capovolgi le situazioni di ingiustizia: Ti ricordi dei poveri: Scegli gli ultimi per le tue parole: Riversi fiumi di misericordia sui peccatori: Blocchi il braccio di chi fa violenza: Deludi le attese dei potenti: Vieni incontro a chi ti cerca: Mantieni la Parola data: Una creatura diventa tua Madre: Il tuo Verbo si fa nostro fratello: Ogni uomo ritrova speranza:
O Padre, tu rinnovi oggi per noi le meraviglie del tuo amore: noi ti riconosciamo santo e mirabile in tutte le tue opere e con Maria, nostra madre e signora, ti presentiamo il sospiro e la preghiera di quanti solo da te aspettano la salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Fiduciosi nella tua misericordia, o Signore, veniamo con doni al tuo santo altare perché, purificati dalla tua grazia, siamo rinnovati dai misteri che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
L'anima mia magnifica il Signore: * grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente. (Lc 1, 46.49)
Dopo la Comunione
Ci rafforzi, o Signore, la partecipazione al tuo sacramento, perché con opere di giustizia possiamo andare incontro al Salvatore che viene e ottenere il premio della beatitudine eterna. Per Cristo nostro Signore.
Maria, la Vergine Madre, nel suo cantico aveva lodato e magnificato il Signore per la sua misericordia. Zaccaria benedirà il Signore "perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente". Fanno la stessa cosa i vicini e i parenti di Elisabetta alla notizia che si è compiuto per lei il tempo del parto. A nascita di una nuova vita è sempre motivo di gioia, nel caso della nascita di Giovanni, così vuole Elisabetta che si chiami il suo bambino, ci sono motivi speciali per rallegrarsi e benedire. Quel bambino ha una missione davvero speciale da compiere: sarà il precursore del Cristo, colui che ha il compito di preparargli immediatamente la strada. Dovrà additare al mondo l'Agnello che togli i peccati del mondo. Già la sua nascita prodigiosa viene accolta da molti come un'attesa di fausti eventi futuri. La gente si chiedeva: «Che cosa sarà mai questo bambino?». Lo scopriranno dopo non molti anni quando il Precursore sulle rive del Giordano, inizierà la sua vibrante predicazione. Il lieto evento tra l'altro segnerà la fine del mutismo del padre Zaccaria, il che ha un significato che trascende quello letterale. «Aprire la bocca dei muti» è appunto una dei compiti messianici, è quindi normale che tale azione salvifica inizi dal padre del Battista. Sarà poi Gesù a completare quell'opera quando insegnerà ai suoi apostoli e tramite loro ad ognuno di noi, a chiamare Dio con il nome di Padre.
Antifona d'Ingresso
Nascerà per noi un bambino * e il suo nome sarà: Dio potente; * in lui saranno benedette tutte le stirpi della terra. (Cf. Is 9, 5; Sal 71, 17)
Atto Penitenziale
Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore.
C: Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, contemplando ormai vicina la nascita del tuo Figlio, rivolgiamo a te la nostra preghiera: ci soccorra nella nostra indegnità il Verbo che si è fatto uomo nascendo dalla Vergine Maria e si è degnato di abitare in mezzo a noi. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ml 3, 1-4.23-24
Dal libro del profeta Malachìa. Così dice il Signore: «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l'argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'offerta secondo giustizia. Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 24
RIT: Leviamo il capo: è vicina la nostra salvezza.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti. Il Signore si confida con chi lo teme: gli fa conoscere la sua alleanza.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Emmanuele, Dio con noi, attesa dei popoli e loro liberatore: vieni a salvarci con la tua presenza.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 57-66 Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nell'imminenza delle celebrazioni natalizie intensifichiamo la nostra supplica verso il Salvatore, e in nome di tutti gli uomini, imploriamo:
Vieni, Signore Gesù!
Signore, non sei venuto con il fuoco e la potenza, ma nell'umiltà e nella povertà: concedi alla tua Chiesa di seguirti nella scelta di mezzi poveri e semplici. Preghiamo:
Signore, la tua venuta realizza le promesse dei profeti: fa' che i cristiani riconoscano che questo è l'oggi della salvezza e non si lascino distrarre da desideri mondani. Preghiamo:
Signore, hai dato a Giovanni il compito di prepararti la strada: dona ai missionari forza e speranza di fronte alle difficoltà che incontrano nel preparare i cuori all'incontro con te. Preghiamo:
Signore, la nascita e la crescita di Giovanni lasciarono molti nello sconcerto: fa' che i genitori accolgano con fiducia e docilità il tuo progetto per la vita dei loro figli. Preghiamo:
Signore, ci hai riuniti attorno alla tua mensa: aiutaci in questi giorni a spendere i soldi con semplicità, liberi da ogni conformismo, per poter soccorrerti nei poveri che incontriamo. Preghiamo:
Per quanti in questi giorni si accostano al sacramento della penitenza. Per i gruppi cristiani presenti in parrocchia.
Signore Gesù, che vieni a sanare i nostri cuori con la misericordia del Padre, ascolta la preghiera di coloro che hai voluto fratelli e, per la forza del tuo sacramento, concedi loro di essere creature nuove. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Questo sacrificio, nel quale ci fu data la pienezza del culto divino, sia per noi, o Signore, riconciliazione perfetta con te, perché con animo purificato possiamo celebrare la nascita del nostro redentore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
Ecco: sto alla porta e busso. * Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, * io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3, 20) Oppure: A Zaccaria si sciolse la lingua e parlava benedicendo Dio. * Il popolo che udiva, diceva: * «Che sarà mai questo bambino?». * Davvero la mano del Signore era con lui. (Cf. Lc 1, 64.66)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai saziati con il dono del cielo, accordaci la tua pace, perché siamo pronti ad andare incontro con le lampade accese al tuo amatissimo Figlio che viene. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
LETTURE: 2 Sam 7, 1-5.8-11.16; Sal 88; Lc 1, 67-79.
Commento: Attesa e silenzio.
Se per oggi si organizzasse nel mondo intero un grande universale silenzio!? Vogliamo augurarci un silenzio sacro, orante, fecondo, che prostri l'orgoglio che acceca e faccia brillare per tutti la luce del Natale. Oggi vogliamo chiudere l'udito alle voci, ai suoni e al chiasso del mondo, vogliamo chiudere i nostri occhi alle nostre luci fatue e artificiali per aprirci all'ascolto dei segnali e delle armonie celesti particolarmente intense in questo giorno, per sbarrare gli occhi dell'anima alle meraviglie divine, per scrutare con la lampada oleata della fede tutto il fascino del primo presepio. Vogliamo attivare tutti i sensi più intimi e sottili del nostro spirito per gustare i profumi, i sapori, i sorrisi e le gioie vere che emanano dalla grotta di Betlemme e che non si riconoscono ad occhio nudo. Vogliamo fare al massimo spazio allo Spirito di Dio che è l'unica energia che ci può far comprendere come la vera grandezza di Dio si possa nascondere in una stalla, come il Dio onnipotente e Signore s'incarni e nasca da una umile vergine, come il Salvatore del mondo si presenti a noi come un bambino debole, inerme e il Re del cielo abbia come trono una mangiatoia. Occorre perciò un grande e umile silenzio: i misteri di Dio esigono da noi poveri mortali un profondissimo rispetto proprio perché inaccessibili alla fioca lucerna della nostra mente. Possiamo e dobbiamo accostarci perciò senza pretese, spogliandoci delle nostre misure e dei nostri sillogismi, indossando invece un abito dimesso, genuflettendo con il cuore e con la mente e così lasciar parlare il mistero e celebrarlo nell'intimo. Per intendere il Bambino di Maria bisogna ritornare bambini anche noi, calare le difese e accogliere con cuore umile. I poveri in spirito sono beati perché vedranno Dio, ma già lo pregustano nel Presepio dove povertà e umiltà si uniscono per diventare messaggio di conversione per tutti gli uomini.
Antifona d'Ingresso
Ecco ormai la pienezza del tempo: * Dio ha mandato suo Figlio nel mondo. (Cf. Gal 4, 4)
Atto Penitenziale
Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.
C: Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
Affrettati, non tardare, Signore Gesù: la tua venuta dia conforto e speranza a coloro che confidano nella tua misericordia. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
2 Sam 7, 1-5.8-11.16
Dal secondo libro di Samuele Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all'intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va', fa' quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te». Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va', e di' al mio servo Davide: "Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 88
RIT: Canterò per sempre l'amore del Signore.
Canterò in eterno l'amore del Signore, di generazione in generazione farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà, perché ho detto: «È un amore edificato per sempre; nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
«Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo. Stabilirò per sempre la tua discendenza, di generazione in generazione edificherò il tuo trono».
«Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza". Gli conserverò sempre il mio amore, la mia alleanza gli sarà fedele».
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell'ombra di morte.
Alleluia.
VANGELO
Lc 1, 67-79 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall'alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Giunti al termine del periodo di avvento, mentre già pregustiamo la gioia della sua nascita, invochiamo Gesù nostro Salvatore, e diciamo:
O Emmanuele, vieni a salvarci!
Verbo eterno, il tuo popolo ti ha atteso per lunghi secoli, ma alla tua venuta molti non ti hanno riconosciuto: concedi alla Chiesa, tuo nuovo popolo, di riconoscerti nell'umiltà delle tue manifestazioni quotidiane. Preghiamo:
Sole di giustizia, tu vieni a rischiare quelli che stanno nelle tenebre; concedi luce a chi cerca la verità, e ravvedimento a chi ostinatamente la rifiuta. Preghiamo:
Principe della pace, tu porti l'amore nei cuori bruciati dall'odio: soccorri questa nostra umanità oppressa dalla violenza, dall'ingiustizia e dalla guerra. Preghiamo:
Medico buono, tu vieni a farti carico di tutta la sofferenza umana: dona forza e pazienza a quanti chiami, attraverso la malattia e il dolore, a collaborare alla tua opera di redenzione. Preghiamo:
Figlio di Maria, hai scelto, per nascere, il grembo di una madre: aiuta le donne incinte a non tradire la vita che è iniziata in loro. Preghiamo:
Per l'infanzia abbandonata e sfruttata. Per chi ha sete di contemplazione e di silenzio.
Accogli, Signore Gesù, le preghiere del tuo popolo che attende con gioia il mistero della tua nascita, e per la partecipazione a questa eucaristia rendilo capace di testimoniare la tua presenza di Salvatore. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accetta con benevolenza, o Signore, i doni che ti presentiamo, perché noi tuoi fedeli, comunicando al pane della vita e al calice della salvezza, siamo liberati dai peccati e possiamo attendere con cuore puro la gloria del tuo Figlio che viene. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, * Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * per il mistero della Vergine Madre. ** Dall'antico avversario venne la rovina, * dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che ci nutre con il pane degli angeli * e sono scaturite per tutto il genere umano + la salvezza e la pace. ** La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria. * In lei, Madre di tutti gli uomini, * la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, + si apre al dono della vita nuova. ** Dove abbondò la colpa, * sovrabbonda la tua misericordia + in Cristo nostro salvatore. ** E noi, nell'attesa della sua venuta, * uniti agli angeli e ai santi, + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
Benedetto il Signore, Dio d'Israele, * perché ha visitato e redento il suo popolo. (Lc 1, 68)
Dopo la Comunione
Rinnovati da questo mirabile dono, ti preghiamo, o Signore: come ora pregustiamo l'adorabile natività del tuo Figlio, così possiamo accogliere nella gioia i suoi doni eterni. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
A Natale pensieri e riflessioni affollano la mente tanto che riesce difficile dare loro un ordine. Le Letture del Vangelo nelle tre liturgie eucaristiche: Mezzanotte, alba e giorno, vertono tutte sul grande mistero dell'Incarnazione. Mistero che si rende palese agli uomini nell'umiltà di una grotta, visitato da povera gente anche se annunziato dagli angeli. Ma questa generazione nel tempo è preceduta, per così dire, dalla generazione eterna del Verbo di Dio: "In principio era i Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio!" Dopo tanta attesa, dopo tanti sospiri, ci si sarebbe aspettata una accoglienza ben diversa da parte del popolo eletto; invece: "Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto!" E noi del XXI secolo come accoglieremo questa visita dall'Alto? E' vero che il Natale getta nell'animo un senso di pace, di bontà, di apertura all'altro e di accoglienza. Sono sentimenti suscitati dal dolce e amabile Bambino che giace nella greppia di una grotta. Se giovano creare una umanità più fraterna, almeno in parte hanno raggiunto lo scopo. Ma il Bambino chiede qualche cosa di più che un semplice ammansimento dei nostri sentimenti. Chiede cuori ardenti di amore che almeno tentino di ripagare quello immenso suo verso l'uomo che lo ha portato a tanta umiltà e annientamento. Forse però consapevoli di tanta superficialità della maggior parte del nostro popolo, dobbiamo con amarezza notare tanta indifferenza e disinteresse come se Betlemme non li riguardasse. Eppure quel divino Infante tende la sue braccia per accogliere in particolare quelli che vivono lontano, forse immersi pienamente nelle realtà umane, senza alcuna aspirazione di essere liberati dalla loro schiavitù. C'è bisogno urgente di scuoterci dalla nostra sonnolenza e metterci in sereno ascolto di quanto egli vuol comunicarci. -"Fermati - sembra implorarci il Bambino - a riflettere sulla tua vita, sull'indirizzo che le dai. Sei proprio soddisfatto di te stesso, del tuo lavoro, della tua vita, del ruolo nella società, delle tue scelte?" Facilmente la evidente fragilità fa vacillare tutte le sicurezze. Dovrebbero essere queste le domande essenziali a cui dare una risposta concreta. Siamo ben duri di cuore se dinanzi a quella povertà e annientamento del Verbo di Dio... non sentiamo alcun bisogno di cambiamento e i nostri cuori rimangono duri, impietriti da una indifferenza che è più offensiva dell'incredulità. Il Signore è venuto per noi...
NATALE DEL SIGNORE
Antifona d'Ingresso
Il Signore mi ha detto: * «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato». (Sal 2, 7) Oppure: Rallegriamoci tutti nel Signore: * il nostro Salvatore è nato nel mondo. * Oggi la pace vera è scesa per noi dal cielo.
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 9, 1-3. 5-6
Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l'opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 95
RIT: Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli.
Seconda Lettura
Tt 2, 11-14
Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito. Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia.
VANGELO
Lc 2, 1-14 Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio. C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
IN ALTERNATIVA:
Lc 2, 15-20 - Gv 1, 1-18 Dal Vangelo secondo Luca
La messa dell'Aurora
Dal vangelo secondo Luca. Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
-oppure-
La messa del Giorno
Dal vangelo secondo Giovanni. In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Il Figlio della Vergine Madre, nato a Betlem, è l'Emmanuele, il Dio con noi. Esultanti nella fede in questa notte santissima (in questo giorno santissimo), ci uniamo a tutti coloro che credono e sperano nella salvezza operata dal Signore.
Preghiamo insieme e diciamo:
R. Gesù, vero Dio e vero uomo, ascoltaci.
Per la santa Chiesa, che contempla con la Vergine Maria il Verbo fatto carne, perché annunzi con grande gioia che nel mistero del Natale il Signore Gesù è vicino ad ogni uomo, preghiamo. R.
Per quanti cercano la verità, perché da ciascuno di noi, con parole ed opere, ricevano la lieta notizia che oggi è nato il Salvatore, preghiamo. R.
Per gli uomini di poca fede, perché la grande luce che si è manifestata in Cristo inondi la loro coscienza e la loro vita, preghiamo. R.
Per la famiglia umana, perché il Signore Gesù raduni i dispersi, spezzi le catene degli oppressi, porti la speranza agli sfiduciati, sostenga gli operatori di giustizia e di pace, preghiamo. R.
Per noi qui riuniti, perché accogliendo la grazia di questo giorno viviamo nella fede che Cristo è sempre in mezzo al suo popolo e cammina sulle strade del mondo, preghiamo. R.
Signore Gesù, che vieni a condividere le nostre fatiche e le nostre speranze, infondi nel cuore di ogni uomo la certezza che questa è la vita eterna: conoscere il Padre che ti ha mandato e accogliere te nostro Salvatore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Padre, la nostra offerta in questa notte di luce, e per questo santo scambio di doni trasformaci in Cristo tuo Figlio, che ha innalzato l'uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nel mistero del Verbo incarnato * è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, * perché conoscendo Dio visibilmente, + per mezzo di lui siamo conquistati all'amore delle realtà invisibili. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Il Verbo si fece carne * e noi abbiamo contemplato la sua gloria. (Gv 1, 14) Oppure: Oggi, nella città di Davide, * è nato un Salvatore, che è Cristo Signore.
—(oppure)— Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose dette di lui. * Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre. (Cf. Lc 2, 33-34)
Dopo la Comunione
Signore Dio nostro, che ci doni la grazia di celebrare nella gioia la nascita del redentore, fa' che giungiamo con la santità della vita a condividere la sua gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.