Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
03 - 09 Ottobre 2010
Tempo Ordinario XXVII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3

Domenica 03 ottobre 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-10-03.html

XXVII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde

LETTURE: Ab 1,2-3; 2, 2-4; Sal 94; 2 Tm 1,6-8.13-14; Lc 17, 5-10.

Commento: Credere: è la più bella avventura.

La Liturgia della Parola di questa domenica inizia con un grido di dolore verso Dio da parte del profeta Abacuc perché all'interno del popolo d'Israele dilagano violenze e contese, la legge è trasgredita, il diritto non rispettato. La prima risposta di Dio, non riportata dal testo di oggi, è l'annuncio che verranno i Caldei a punire gli empi (Ab 1,6). A tale risposta il profeta si àgita ancora di più, chiedendo conto a Dio del suo operato; sì, Giuda ha peccato ma perché Dio ha scelto un popolo malvagio, pagano che governa opprimendo e seminando morte, per esercitare la sua vendetta? In fondo Giuda rimane sempre un giusto che ama l'unico Dio.
Abacuc attende con impazienza che il Signore dia una spiegazione a tutti i suoi perché e intervenga per porre fine all'oppressione caldea. Gli interrogativi del profeta sono anche i nostri, gli interrogativi di tutti coloro che odiano la violenza e l'ingiustizia. L'ansia di Abucuc si placa nella risposta di Dio: «Ecco soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede (Ab 2,4). E' un invito alla pazienza, alla fiducia, a credere che il giusto non sarà dimenticato, ma sopravvivrà mentre l'empio soccomberà. Jahveh si impegna a realizzare questa sua promessa, l'uomo da parte sua deve camminare umilmente con il suo Dio, obbedire alle sue leggi, essergli fedele nella certezza che Dio non può ingannarlo. Il giusto non è colui che non pecca mai, ma è colui che, dopo aver peccato, appoggiandosi alla misericordia di Dio, si rialza riprendendo il cammino giustificato, perdonato.
Nessuno può salvarsi da solo, nessuno può risolvere il problema del male, se non in Gesù Cristo che in sé ha distrutto tutto ciò che per noi è fardello pesante che ci schiaccia; questa è la giustizia di Dio, che ci rende giusti: la misericordia.
Viviamo dunque di fede, gettando in Dio ogni nostro affanno e accogliamo l'invito del salmista a vivere la vita come una festa, anche quando siamo nel buio, perché Cristo ha vinto la morte.
Solo così, ben radicati in Cristo, possiamo accogliere l'esortazione dell'Apostolo Paolo a soffrire per il Vangelo; la fedeltà alla vocazione, al Vangelo, spesso porta con sé rinunce, sofferenze, insuccessi. Poiché però ogni carisma è un dono di Dio non bisogna viverlo ansiosamente come se tutto dipendesse da noi, né trascurarlo come se tutto dipendesse da Dio ma alimentarlo come fuoco sempre vivo, credendo fermamente che lo Spirito Santo sarà capace di trasformare la nostra debolezza in forza, amore, saggezza a servizio del bene della comunità.
A questo punto come agli apostoli, anche a noi viene spontaneo chiedere al Signore di aumentare la nostra fede, non certo per sradicare gli alberi e piantarli nel mare ma perché la sua Parola, seminata nei nostri cuori, nel cuore di ogni uomo, possa far nascere e crescere il frutto buono che è Gesù nostro Signore e perché altri possano gustarne la dolcezza.
Nasce quindi, spontaneo nel nostro cuore una sincera gratitudine perché attraverso la nostra inadeguatezza e inefficacia Gesù, continua a camminare nella storia, portando a maturazione i semi di santità da Lui piantati, e preoccupandosi incessantemente di risvegliare in noi stessi la fede, di difenderla e di aumentarla.
Sì, Lui sta in mezzo a noi come colui che serve e per noi non c'è avventura più bella che essere come lui: servi che non appartengono più a se stessi ma al proprio Signore che per noi ha donato la vita.
Il Signore doni a tutti la gioia di dimenticarci, di non avanzar nessun diritto nei suoi confronti e di cercare solo la sua gloria e il suo Regno, secondo quanto afferma Sant'Agostino: «Noi, fratelli, se viviamo col continuo desiderio di appartenere a Lui e perseveriamo in esso fino alla fine, giungeremo alla visione e saremo ricolmi di gioia (dal commento sui salmi di Sant'Agostino).

Antifona d'Ingresso

Tutte le cose sono in tuo potere * e nessuno può opporsi alla tua volontà. * Tu hai fatto il cielo e la terra * e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento: * tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4, 17b-c)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente ed eterno, + che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, * effondi su di noi la tua misericordia: + perdona ciò che la coscienza teme * e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, che soccorri prontamente i tuoi figli e non tolleri l'oppressione e la violenza, rinvigorisci la nostra fede, affinché non ci stanchiamo di operare in questo mondo, nella certezza che la nostra ricompensa è la gioia di essere tuoi servi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ab 1,2-3; 2, 2-4

Dal libro del profeta Abacuc.
Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: "Violenza!"
e non salvi?
Perché mi fai vedere l'iniquità
e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Il Signore rispose e mi disse:
"Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 94

RIT: Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
"Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere".

Seconda Lettura

2 Tm 1,6-8.13-14

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo.
Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l'amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.

Alleluia.

VANGELO

Lc 17, 5-10
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: "Accresci in noi la fede!".
Il Signore rispose: "Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: "Vieni subito e mettiti a tavola"? Non gli dirà piuttosto: "Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu"? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: "Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare"".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La risurrezione di Cristo è il grande segno della nostra fede. Con l'assistenza dello Spirito, chiediamo al Padre la semplicità e l'amore, dicendo:

Sostieni la nostra fede, Signore.

Perché la Chiesa testimoni la verità di Cristo rinunciando alla potenza esteriore, e, sostenuta dall'amore, cammini con gioia nella via dell'umiltà e della povertà. Preghiamo:

Perché i giovani non si lascino sedurre dalla tentazione della violenza ma scoprano nel comandamento dell'amore l'unica possibilità per la personale realizzazione. Preghiamo:

Perché chi vive nel dubbio e nell'incertezza si abbandoni fiduciosamente nel grembo di Dio, da cui ogni vita ha origine. Preghiamo:

Perché il popolo cristiano abbandoni ogni forma di superstizione, e creda unicamente nel Signore morto e risorto per tutti. Preghiamo:

Perché la nostra fede, nutrita dalla preghiera e dai sacramenti, sia sempre più vera e gioiosa e si esprima attraverso i numerosi carismi ricevuti gratuitamente per il bene di tutti. Preghiamo:

Perché non poniamo delle condizioni al Signore.
Per chi si è pentito dei delitti commessi.

O Dio, tu possiedi tutta la gloria e la potenza; eppure hai voluto manifestarti sotto le umili spoglie di un uomo povero e crocifisso. Aiutaci ad essere sereni nei nostri limiti e a godere dei doni che ci hai dato. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato di offrirti + e per questi misteri che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale + porta a compimento la tua opera di santificazione. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella tua misericordia hai tanto amato il mondo * da mandare il tuo Unigenito come redentore * a condividere in tutto, eccetto il peccato, + la nostra condizione umana. ** Così hai amato in noi ciò che tu amavi nel Figlio * e in lui, servo obbediente, + hai ricostruito l'alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo esultanti + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Buono è il Signore con chi spera in lui, * con colui che lo cerca. (Lam 3, 25)
Oppure:
Uno solo è il pane, * e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: * tutti partecipiamo all'unico pane e all'unico calice. (Cf. 1 Cor 10, 17)

—(oppure)—
Gli apostoli dissero al Signore: "Accresci in noi la fede!". (Lc 17, 5-6)

Dopo la Comunione

Concedi a noi, Padre onnipotente, + che, inebriati e nutriti da questi sacramenti, * veniamo trasformati in Cristo che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Lunedì 04 ottobre 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-10-04.html

XXVII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco - SOLENNITA': San Francesco D'Assisi

LETTURE: Gal 6, 14-18; Sal 15; Mt 11, 25-30.

Commento: Le "cose di Dio", rivelate ai piccoli.

Per ricordare il grande Santo di oggi la liturgia ci offre una fervente preghiera di Gesù. Egli con accenti filiali si rivolge al Padre e lo loda e benedice perché ha tenuto nascosto i misteri del Regno ai sapienti e agli intelligenti del mondo per manifestarlo ai "piccoli". I piccoli, nel linguaggio evangelico, sono coloro che vengono proclamati beati perché poveri in spirito, puri di cuore e semplici come bambini. Leggiamo questo brano evidentemente riferito alla povertà di Francesco. Il vangelo ci vuole far comprendere, -tessendone il miglior elogio-, che non si vuole tanto porre l'accento sulla povertà materiale del poverello d'Assisi, ma piuttosto sulla sua piccolezza, sulla sua umiltà, sull'essersi spogliato di tutti i suoi beni: materiali e spirituali, per conquistare Cristo ed assimilarsi a Lui, umile e povero. Lo scopriamo così adorno della primitiva innocenza, in piena armonia con tutto il creato e soprattutto, in piena comunione di vita con Cristo e con i fratelli. La comprensione delle "cose" di Dio lo hanno letteralmente innamorato del Crocifisso, fino a poter sperimentare nell'anima e nel corpo i segni della passione. Con quei segni ha potuto adempiere la missione di restauratore della Chiesa di Dio. Con quella sapienza ha poi creato la schiera dei seguaci, incaricati di espandere nel mondo la sua bella spiritualità. Egli ci viene proposto ed additàto come nostro patrono: ciò deve significare per noi, italiani diventare non solo suoi ammiratori, ma anche e soprattutto suoi imitatori. San Francesco ci può essere di grande aiuto per riscoprire le cose semplici e pulite della vita. Possiamo con lui diventare ecologi dello spirito e della natura che ci circonda, per ritrovare equilibrio spirituale e armonia nel creato. La sua semplicità evangelica ci sollecita a guardare, con umile attenzione quel mondo, non ancora del tutto nascosto, fatto di cose pulite e di cordiale onestà. Oggi, più che mai, egli è in preghiera per la nostra Italia: forse la prima intenzione di preghiera riguarderà i nostri governanti e viene da supporre che chieda per loro onesta e lealtà.

San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia

Antifona d'Ingresso

Francesco, uomo di Dio, lasciò la sua casa e la sua eredità, * si fece piccolo e povero; il Signore lo prese al suo servizio.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Padre, che hai concesso a san Francesco [d'Assisi] di essere immagine viva di Cristo povero e umile, fa' che, camminando sulle sue orme, possiamo seguire il tuo Figlio e unirci a te in carità e letizia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gal 6, 14-18

Dalla lettera di san Paolo ai Gàlati
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio.
D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 15

RIT: Tu sei, Signore, mia parte di eredità.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

Alleluia.

VANGELO

Mt 11, 25-30
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Per intercessione di Francesco d'Assisi, fratello universale ed esempio di santità, rivolgiamo al Padre la preghiera della Chiesa e del mondo. Diciamo insieme:

Benedici il tuo popolo, Signore.

Tu sei santo, Signore, e operi cose meravigliose; rinnova ancora la tua Chiesa con la santità di molti che vivano con semplicità e letizia il vangelo. Preghiamo:

Tu sei protettore, custode e difensore nostro: difendi il nostro paese da ogni male e custodiscilo nella pace. Preghiamo:

Tu sei bellezza, umiltà e pazienza: rendi ogni uomo fratello tra fratelli, con tutte le creature canti la tua gloria. Preghiamo:

Tu sei nostra speranza, nostra fede e carità: insegnaci ad amare il tuo cristo crocifisso nel volto degli emarginati del nostro tempo. Preghiamo:

Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene: aiuta i movimenti, le persone, le istituzioni che si ispirano a san Francesco, ad amarti sopra ogni cosa. Preghiamo:

Tu sei trino e uno, Signore Dio degli dei: aiuta la nostra comunità a spogliarsi del superfluo, vivendo con fiducia la tua parola. Preghiamo:

Signore, che nel nome di Francesco d'Assisi anche oggi doni alla Chiesa e al mondo la speranza dell'amore e della pace, ravviva la fede nel tuo Cristo, perché tutte le creature ti benedicano e ti servano con grande umiltà. Per Gesù, immagine del tuo volto, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

L'offerta di questi doni, o Signore, ci disponga a celebrare degnamente il mistero della croce, al quale san Francesco aderì con ardente amore. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella mirabile testimonianza dei tuoi santi * tu rendi sempre feconda la tua Chiesa * e doni a noi un segno sicuro del tuo amore. ** Il loro grande esempio e la loro fraterna intercessione * ci sostengono nel cammino della vita, * perché si compia in noi il tuo mistero di salvezza. ** E noi, uniti agli angeli e a tutti i santi, * cantiamo con gioia + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Beati i poveri in spirito: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5, 3)

—(oppure)—
Uno solo è il pane, * e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: * tutti partecipiamo all'unico pane e all'unico calice. (Cf. 1 Cor 10, 17)

Dopo la Comunione

Per i santi misteri che abbiamo ricevuto concedi a noi, o Signore, che, imitando la carità e il fervore apostolico di san Francesco, gustiamo i frutti del tuo amore e li diffondiamo per la salvezza di ogni uomo. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 05 ottobre 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-10-05.html

XXVII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gal 1, 13-24; Sal 138; Lc 10, 38-42.

Commento: Due modi di servire il Signore.

«Marta, Marta, tu ti preòccupi e ti àgiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta». C'è un dolce rimprovero in queste parole di Gesù nei confronti di Marta; lei vuole offrire, come sempre, la migliore accoglienza al Signore. Evidentemente si sente onorata di averlo come ospite nella sua casa ed è quindi normale che si preoccupi e si agiti per molte cose. Quale donna, innamorata di Cristo, non lo farebbe. È molto probabile che il suo affaccendarsi derivi dalla voglia di preparare un buon pranzo al Signore, offrendogli tutto il meglio di quanto dispone e di quanto è capace di preparare. Marta diventa così il modello di una schiera innumerevole di donne, umili, solerte e sagge che spendono la loro vita nella silenziosa operosità delle mura domestiche, facendo tutto con amore e per amore del Signore. Maria, la sorella di Marta e di Lazzaro, si è scelta la parte migliore. Lei è profondamente convinta, come affermerà lo stesso Cristo, che non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Ha scelto quindi di nutrirsi e bearsi della Parola di Gesù e giace lì, attenta ed affascinata da suo amato maestro. Lei, forse senza averlo ascoltato, è già convinta che chi ascolta la sua parola e la mette in pratica è per lui fratello, sorella e madre. Vuole quindi stabilire con lui una più profonda comunione, una intimità di intensissimo amore. I santi ci dimostrano che la gioia più grande di cui possiamo godere sulla terra consiste proprio nel lasciarsi penetrare dallo spirito di Gesù nell'ascolto umile e docile della sua parola di verità e di salvezza. Anche Maria è un'antesignana di tante donne che si sono consacrate completamente al Signore e vivono di preghiera e di ascolto, nel silenzio dei loro monasteri e dei loro conventi. Sono la schiera delle contemplative, quelle che il mondo chiama impropriamente recluse, ma che invece si fanno carico di tutte le urgenze della Chiesa e del mondo. Abbiamo comunque due fulgidi esempi di santità: quella operosa di Marta e quella contemplativa di Maria. Le due splendide figure si integrano vicendevolmente e sono due esempi mirabili che conducono alla santità.

Antifona d'Ingresso

Tutte le cose sono in tuo potere * e nessuno può opporsi alla tua volontà. * Tu hai fatto il cielo e la terra * e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento: * tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4, 17b-c)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, * effondi su di noi la tua misericordia: + perdona ciò che la coscienza teme * e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gal 1, 13-24

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati.
Fratelli, voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri.
Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. In ciò che vi scrivo - lo dico davanti a Dio - non mentisco.
Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilìcia. Ma non ero personalmente conosciuto dalle Chiese della Giudea che sono in Cristo; avevano soltanto sentito dire: «Colui che una volta ci perseguitava, ora va annunciando la fede che un tempo voleva distruggere». E glorificavano Dio per causa mia.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 138

RIT: Guidami, Signore, per una via di eternità.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda.

Meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l'anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.

Alleluia.

VANGELO

Lc 10, 38-42
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù è l'amico per eccellenza che dà la vita per coloro che ama. Confortati da queste verità, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre, dicendo insieme:

Donaci, o Signore, la tua amicizia.

O Signore, tu ami chi dona con gioia: aiuta la tua Chiesa a vincere resistenze, dubbi e paure nel dare il suo indispensabile contributo per la crescita dei nostri fratelli. Preghiamo:

O Signore, tu conosci il nostro bisogno di amare e di essere amati: aiutaci a maturare le nostre relazioni umane per alimentare in noi e negli altri la gioia della vita. Preghiamo:

O Signore, la tua parola vivifica, risana e consola: aiuta la nostra comunità ad ascoltarla con cuore generoso e fedele, dandole il giusto spazio in mezzo ai pur importanti impegni della vita quotidiana. Preghiamo:

O Signore, tu infondi in tutti gli uomini il desiderio profondo di te: sostieni quanti hai chiamato alla vita contemplativa ad essere nel mondo i testimoni silenziosi della tua presenza. Preghiamo:

O Signore, hai creato l'uomo e la donna a tua immagine: aiuta gli sposi cristiani a vivere nella tenerezza e nella fedeltà l'amore che si sono promessi, perché ogni famiglia sia una piccola chiesa. Preghiamo:

Per le casalinghe che lavorano con umiltà e amore.
Per chi vive solo, abbandonato.

O Dio che hai inviato nel mondo il tuo Figlio per illuminarlo con la sua parola e la sua opera, fa' che possiamo gustare fin d'ora la gioia della sua amicizia, per poterla vivere in pienezza nel regno che non ha fine. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato di offrirti + e per questi misteri che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale + porta a compimento la tua opera di santificazione. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** In lui hai voluto rinnovare l'universo, perché noi tutti fossimo partecipi della sua pienezza. * Pur essendo nella condizione di Dio, egli svuotò se stesso, * e con il sangue versato sulla croce + pacificò il cielo e la terra. ** Per questo fu esaltato sopra ogni creatura * e divenne causa di salvezza eterna + per tutti coloro che gli obbediscono. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Buono è il Signore con chi spera in lui, * con colui che lo cerca. (Lam 3, 25)

—(oppure)—
Uno solo è il pane, * e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: * tutti partecipiamo all'unico pane e all'unico calice. (Cf. 1 Cor 10, 17)

Dopo la Comunione

Concedi a noi, Padre onnipotente, + che, inebriati e nutriti da questi sacramenti, * veniamo trasformati in Cristo che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Mercoledì 06 ottobre 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-10-06.html

XXVII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gal 2,1-2.7-14; Sal 116; Lc 11, 1-4.

Commento: Gesù maestro di preghiera.

Esiste un vincolo inscindibile tra noi e il nostro Creatore e Signore. È stato lui stesso a stabilirlo sin dal momento della creazione, alitando il suo spirito in noi e facendoci simili a Lui. È vero che abbiamo deturpato quella primordiale immagine con l'arroganza del peccato, mai però si è completamento spento in noi l'innato desiderio di riunirci in qualche modo al nostro Dio e Padre. La preghiera è perciò un desiderio spontaneo in ogni essere umano, è la necessità urgente di dialogo con Colui che nel suo amore ci ha generati. Non è facile però immergersi nell'invisibile e nell'infinitamente grande; da quando ci siamo prostrati sulle cose della terra è diventata ardua la via del cielo. Gli stessi apostoli, testimoni oculari delle intense preghiere del loro maestro, sentono la necessita di chiedere: «Signore, insegnaci a pregare». È pronta la risposta di Gesù. Egli, perfetto nella natura divina e umana, sa come rivolgersi al Padre, come unirsi in intima comunione con Lui. Ed intona la sua splendida preghiera: «Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno». La paternità è per Lui connaturale ed intima, ma vuole, anticipando i frutti della redenzione, che anche noi ci rivolgiamo a Dio con gli stessi accenti. Ci invita a riscoprire le meraviglie del suo amore. Egli vuole che chiamandolo Padre, riscopriamo la nostra figliolanza, gustiamo come il figlio prodigo l'abbraccio amoroso che ci ridona in pienezza la primitiva dignità, sentiamo in noi la gioia di Dio per il nostro ritorno a lui. La preghiera di Gesù ci risuona come l'inno iniziale di una grande festa, come l'avvento del suo regno in noi. Sentiamo che è davvero salutare per noi che si compia, non la volontà degli uomini, vittima di mille inquinamenti, ma quella del nostro Padre che è alimentata solo dal suo infinito amore. È sulla scia di questa meravigliosa scoperta che con fiducia chiediamo poi quanto ci occorre, affinché ognuno possa vivere dignitosamente e possa progredire nella sua grazia e nella vera fraternità. Riscopriamo così la forza sanante del perdono e della riconciliazione, riscopriamo quell'aiuto soprannaturale di grazia che ci rende forti dinanzi alle tentazioni e liberi da ogni male. Riscopriamo infine un nuovo programma di vita da realizzare pregando: siamo suoi figli e opera delle sue mani, siamo tutti fratelli in Cristo, tutti da lui riconciliati con il Padre, tutti peccatori, ma capaci di riconciliazione e di perdono. Tutti affamati, ma tutti partecipi nella solidarietà e nella condivisione, dell'unica mensa del pane di Dio.

Antifona d'Ingresso

Tutte le cose sono in tuo potere * e nessuno può opporsi alla tua volontà. * Tu hai fatto il cielo e la terra * e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento: * tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4, 17b-c)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, * effondi su di noi la tua misericordia: + perdona ciò che la coscienza teme * e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gal 2,1-2.7-14

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati.
Fratelli, quattordici anni dopo [la mia prima visita], andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Bàrnaba, portando con me anche Tito: vi andai però in seguito a una rivelazione. Esposi loro il Vangelo che io annuncio tra le genti, ma lo esposi privatamente alle persone più autorevoli, per non correre o aver corso invano.
Visto che a me era stato affidato il Vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi - poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per le genti –, e riconoscendo la grazia a me data, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Bàrnaba la destra in segno di comunione, perché noi andassimo tra le genti e loro tra i circoncisi. Ci pregarono soltanto di ricordarci dei poveri, ed è quello che mi sono preoccupato di fare.
Ma quando Cefa venne ad Antiòchia, mi opposi a lui a viso aperto perché aveva torto. Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma, dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, tanto che pure Bàrnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia.
Ma quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del Vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 116

RIT: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi,
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 1-4
Dal Vangelo secondo  Luca

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il nostro cuore desidera incontrarsi con Dio, ma non sempre conosciamo quello che egli è gradito. Chiediamogli perciò di ispirarci le parole e gli atteggiamenti per metterci in verità e trasparenza dinanzi a lui, dicendo:

Signore, insegnaci a pregare.

Nella preghiera il dubbio si fa chiarezza, la paura diventa fiducia, l'ansia si trasforma in abbandono. Aiuta tutti gli uomini, Signore, a sperimentare la forza rinnovatrice e benefica della preghiera. Preghiamo:

La Chiesa ha il compito di rivolgere al Padre l'incessante preghiera di Cristo per gli uomini. Aiuta, o Signore, le comunità cristiane a celebrare con fede sempre viva e attuale la liturgia di ogni giorno. Preghiamo:

Quando le forze vengono meno è facile lasciarsi prendere dalla tentazione dell'inutilità. Aiuta, o Signore, gli anziani e i malati a comprendere che la vocazione alla preghiera li rende utili a tutto il mondo. Preghiamo:

La domenica per tanti cristiani è diventata soltanto una possibilità di evasione. Aiutaci, o Signore, a riscoprire il valore della festa come incontro con te nell'eucaristia e nel volto dei fratelli. Preghiamo:

Per coloro che nella Chiesa hanno il coraggio di dire e di ascoltare la verità.
Per i laici che costruiscono e animano la Chiesa.

O Dio onnipotente, che ci hai dato in Gesù Cristo un modello e un maestro di preghiera, fa' che seguendo la sua parola e il suo esempio anche noi possiamo entrare in un dialogo filiale con te che sei la sorgente e il fine della nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato di offrirti + e per questi misteri che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale + porta a compimento la tua opera di santificazione. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella tua bontà hai creato l'uomo * e, quando meritò la giusta condanna, * lo hai redento nella tua misericordia, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Buono è il Signore con chi spera in lui, * con colui che lo cerca. (Lam 3, 25)

—(oppure)—
Uno solo è il pane, * e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: * tutti partecipiamo all'unico pane e all'unico calice. (Cf. 1 Cor 10, 17)

Dopo la Comunione

Concedi a noi, Padre onnipotente, + che, inebriati e nutriti da questi sacramenti, * veniamo trasformati in Cristo che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Giovedì 07 ottobre 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-10-07.html

XXVII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gal 3, 1-5; Sal da Lc 1; Lc 11, 5-13.

Antifona d'Ingresso

Rallegrati, Maria, piena di grazia, il Signore è con te: * benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo. (Lc 1, 28.42)

Colletta

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che all'annuncio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, con l'intercessione della beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gal 3, 1-5

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati.
O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso!
Questo solo vorrei sapere da voi: è per le opere della Legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato la parola della fede? Siete così privi d'intelligenza che, dopo aver cominciato nel segno dello Spirito, ora volete finire nel segno della carne? Avete tanto sofferto invano? Se almeno fosse invano!
Colui dunque che vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della Legge o perché avete ascoltato la parola della fede?

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

At 1, 12-14 (dalla memoria)

Dagli atti degli apostoli.
(Dopo che Gesù fu assunto in cielo,) i discepoli ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo.
Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.

Sal da Lc

‡ RIT.: Esulto di gioia nel Signore.

"L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre".

Alleluia
Giardino chiuso tu sei, Maria,
giardino chiuso, fontana sigillata;
le generazioni ti proclamano beata,
tutto il popolo intesse le tue lodi.
Alleluia

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal da Lc 1

RIT: Benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché ha visitato il suo popolo.

Ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo.

Salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza.

Del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 5-13
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:
«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: "Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli", e se quello dall'interno gli risponde: "Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani", vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Lc 1, 26-38 (dalla memoria)
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te".
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore ci incoraggia ad essere fiduciosi. Chiediamogli dunque con insistenza ciò che ci serve, disponibili sempre a fare la sua volontà. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa di Cristo, perché non ponga la fiducia nel valore delle sue opere, ma unicamente in Gesù Cristo, crocifisso e risorto per noi. Preghiamo:

Per tutti gli uomini di buona volontà, perché siano costanti nell'operare il bene e non si lascino scoraggiare o intimorire dalla effimera prosperità di chi opera il male. Preghiamo:

Per coloro che incontrano difficoltà nella preghiera, perché trovino nelle parole di Cristo, un incoraggiamento a non desistere, ma ad affrontare i momenti di aridità e di vuoto con pazienza e perseveranza. Preghiamo:

Per i dubbiosi, gli incerti, gli angosciati, perché Gesù di Nazaret li aiuti a superare la sfiducia e la diffidenza nel riconoscimento delle ricchezze del proprio essere. Preghiamo:

Per noi qui riuniti, perché il Padre celeste ci conceda la luce e la forza del suo Spirito, e ci renda capaci di gustare la verità e gioire nel compimento del bene. Preghiamo:

Per chi non ha ancora sentito l'esigenza di pregare il Padre.
Per chi dubita che la sua preghiera non venga ascoltata.

O Padre, che hai inviato nella Chiesa il tuo Spirito per completare l'opera della redenzione, riempici di te e rendici testimoni credibili e trasparenti dell'amore di Cristo, che è Dio e vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, concedi che la nostra vita sia conforme all'offerta che ti presentiamo e donaci di contemplare i misteri del tuo Figlio unigenito, così da essere resi degni delle sue promesse. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * renderti grazie, o Padre, per le meraviglie che hai operato nei tuoi santi; * ma è ancor più dolce e doveroso, in questa memoria della beata Vergine Maria, + magnificare il tuo amore per noi con il suo stesso cantico di lode. ** Grandi cose hai fatto, o Signore, per tutti i popoli della terra * e hai prolungato nei secoli l'opera della tua misericordia * quando hai guardato l'umiltà della tua serva + e per mezzo di lei ci hai donato il Salvatore del mondo, il tuo Figlio Gesù Cristo, Signore nostro. ** In lui le schiere degli angeli, unite in eterna esultanza, * adorano la tua immensa grandezza. * Al loro canto concedi, o Signore, + che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. (Lc 1, 31)

—(oppure)—
Uno solo è il pane, * e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: * tutti partecipiamo all'unico pane e all'unico calice. (Cf. 1 Cor 10, 17)

Dopo la Comunione

Signore, Dio nostro, concedi a noi, che in questo sacramento annunciamo la morte e la risurrezione del tuo Figlio, di essere associati alla sua passione, per godere della sua consolazione e partecipare alla sua gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Venerdì 08 ottobre 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-10-08.html

XXVII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: rosso

LETTURE: Gal 3, 7-14; Sal 110; Lc 11, 15-26.

Commento: Lo spirito del male.

Emergono ai nostri giorni due tendenze sostanzialmente opposte in merito al demonio: alcuni lo vedono ovunque e ne moltiplicano le presenze e i malefici influssi, altri lo misconoscono completamente fino a negarne perfino l'esistenza. Il vangelo di oggi ci illumina. Gesù ne parla ripetutamente e la sua opera è anche quella di scacciare satana dai corpi e dagli spiriti degli uomini. Il suo annuncio è liberazione dal male, da ogni male; affiderà ai suoi la stessa missione. Egli stesso si è sottoposto alle tentazioni di satana dopo i quaranta giorni di deserto e la ha superate con la forza della verità rivelata. Satana invece è il menzognero fin dal principio e il tentatore che si è accanito e si accanisce ancora contro l'uomo per distoglierlo dal bene e indurlo al male in tutte le sue manifestazioni. Si mostra astuto e malefico, si insinua nell'intimo dell'uomo e lo tormenta nel corpo e nello spirito. Soccombe però dinanzi a Cristo, che in tono imperativo comanda di uscire dall'uomo e di lasciarlo libero. Talvolta ancora ai nostri giorni appaiono evidenti le sue trame, soprattutto quando riesce a penetrare non in un solo uomo, ma in intere collettività, creando correnti di pensiero e relativi comportamenti chiaramente contro Dio e in modo più subdolo anche contro gli uomini. Dove Dio è assente o ancor peggio, respinto e odiato, lì satana trova facile acceso e terreno per lui fertile. Lì cerca di instaurare il suo regno per dominare e soggiogare. La nostra invincibile corazza che ci protegge dal male è Cristo Gesù, è la sua vivificante presenza in noi, è la sua verità accolta e vissuta, è il suo corpo che si santifica e identifica con la sua stessa persona.

Antifona d'Ingresso

Tutte le cose sono in tuo potere * e nessuno può opporsi alla tua volontà. * Tu hai fatto il cielo e la terra * e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento: * tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4, 17b-c)

Atto Penitenziale

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

C: Signore pietà.
A: Signore pietà.
C: Cristo pietà.
A: Cristo pietà.
C: Signore pietà.
A: Signore pietà.

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, * effondi su di noi la tua misericordia: + perdona ciò che la coscienza teme * e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gal 3, 7-14

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati.
Fratelli, riconoscete che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunciò ad Abramo: «In te saranno benedette tutte le nazioni». Di conseguenza, quelli che vengono dalla fede sono benedetti insieme ad Abramo, che credette.
Quelli invece che si richiamano alle opere della Legge stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: «Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della Legge per metterle in pratica». E che nessuno sia giustificato davanti a Dio per la Legge risulta dal fatto che il giusto per fede vivrà. Ma la Legge non si basa sulla fede; al contrario dice: «Chi metterà in pratica queste cose, vivrà grazie ad esse».
Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della Legge, diventando lui stesso maledizione per noi, poiché sta scritto: «Maledetto chi è appeso al legno», perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse ai pagani e noi, mediante la fede, ricevessimo la promessa dello Spirito.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 110

RIT: Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.

Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.

Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,
gli diede l'eredità delle genti.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.
E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 15-26
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito impuro esce dall'uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: "Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito". Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Con parole e opere Gesù annuncia il regno di Dio ove abitano soltanto la giustizia, la pace e l'amore. Preghiamo insieme e diciamo:

Venga il tuo regno, Signore.

O Signore, rafforza la fede della tua Chiesa nel mistero dell'incarnazione di Cristo, perché resti sempre aperta ai valori del cielo e presente nelle realtà della terra. Preghiamo:

O Signore, aiutaci a comprendere che la fede in te non consiste principalmente nell'osservare un codice di leggi, ma nel vivere con Cristo, morto e risorto per noi. Preghiamo:

O Signore, purifica la nostra fede da ogni paura o falso timore di te. Facci comprendere che il tuo è il regno della vera libertà, nel quale ritroviamo la nostra purezza originaria. Preghiamo:

O Signore, rendici consapevoli dell'importanza della preghiera e del digiuno, per rafforzare lo spirito e non soccombere alla tentazione del Maligno. Preghiamo:

O Signore, con il battesimo siamo diventati figli della luce e nuove creature; fa' che, gioiosamente consapevoli di questa realtà, respingiamo ogni suggestione del male. Preghiamo:

Per chi è scoraggiato dal dilagare del male nel mondo.
Perché l'eucaristia sia la nostra forza nella lotta contro il male.

O Dio, che in Abramo ci hai scelti a vivere secondo la fede, e in Cristo ci hai liberati dalla schiavitù della legge, mantienici sempre fedeli alla tua alleanza, e non permettere che le forze del male prevalgano su di noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato di offrirti + e per questi misteri che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale + porta a compimento la tua opera di santificazione. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Buono è il Signore con chi spera in lui, * con colui che lo cerca. (Lam 3, 25)

—(oppure)—
Uno solo è il pane, * e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: * tutti partecipiamo all'unico pane e all'unico calice. (Cf. 1 Cor 10, 17)

Dopo la Comunione

Concedi a noi, Padre onnipotente, + che, inebriati e nutriti da questi sacramenti, * veniamo trasformati in Cristo che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Sabato 09 ottobre 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-10-09.html

XXVII Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: rosso

LETTURE: Gal 3, 22-29; Sal 104; Lc 11, 27-28.

Commento: La beatitudine di Maria e nostra.

La Vergine Madre, nel suo canto di lode e di ringraziamento al Signore per la sua prodigiosa maternità, con accenti profetici, esclama: «Tutte le generazioni mi proclameranno beata». L'angelo che le reca l'annunzio dice di lei: «Benedetta tu fra tutte le donne». San Giovanni, nel libro dell'Apocalisse, la vede come la donna vestita di sole con ai suoi piedi dodici stelle. Elisabetta la definisce Madre del mio Signore. Oggi è una voce anonima di una donna, che sgorga dalla folla e grida: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». Comincia già ad avverarsi la profezia della Madre di Cristo. Egli però ha da proclamare una più ampia ed universale beatitudine: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». È una evidente conferma alle parole profetiche della Madre sua. Lei per prima ha ascoltato, accolto e messo in pratica la parola del Signore, che le è stata proclamata dall'Angelo Gabriele. Maria è quindi beata, non solo perché ha avuto il singolare e sublime privilegio di accogliere e generare il Verbo di Dio nella sua carne mortale, ma ancor più perché si mostrata docile alla volontà divina e, come il suo dilettissimo Figlio, ha accettato il piano divino fino al Calvario, condividendo con lui la passione. Quanto Maria ha fatto, come umile e docile discepola, anche noi siamo chiamati a farlo con tutta la nostra vita. Su ciascuno di noi il buon Dio ha un piano di salvezza, che egli ci rivela nel tempo e nelle circostanze di ogni giorno. Possiamo essere beati se conformiamo la nostra volontà a quella del Signore. Dobbiamo perciò essere ascoltatori attenti della sua parola, Dobbiamo avere Cristo e la sua Madre come nostri modelli. Occorre riscoprire l'umiltà del cuore e la sincerità con noi stessi per diventare avidi della parola di Dio, bisognosi della sua verità e della sua grazia e infine capaci di operare il bene.

Antifona d'Ingresso

Tutte le cose sono in tuo potere * e nessuno può opporsi alla tua volontà. * Tu hai fatto il cielo e la terra * e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento: * tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4, 17b-c)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, * effondi su di noi la tua misericordia: + perdona ciò che la coscienza teme * e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gal 3, 22-29

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati.
Fratelli, la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché la promessa venisse data ai credenti mediante la fede in Gesù Cristo.
Ma prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la Legge è stata per noi un pedagogo, fino a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo.
Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero; non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 104

RIT: Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.

Cantate al Signore, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 27-28
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore esalta Maria sua madre, perché ha ascoltato e osservato la parola di Dio, prestando ad essa l'obbedienza della fede. Ripetiamo insieme con la Vergine.

Si faccia di noi, Signore, secondo la tua parola.

Perché la Chiesa, nel suo pensare e nel suo agire, sia docile allo Spirito Santo e si confermi sempre più a Cristo e alla sua parola, fonte della vera beatitudine. Preghiamo:

Perché gli uomini conoscano il Signore, accogliendo le parole e gli avvenimenti nei quali si è rivelato. Preghiamo:

Perché coloro che sono attirati dall'applauso e dal successo, comprendano che la vera approvazione viene da Dio e dalla propria coscienza. Preghiamo:

Perché la nostra comunità legga i propri avvenimenti e quelli del mondo alla luce del vangelo, e sgorga in essi la presenza di Dio, costruttore della storia. Preghiamo:

Perché la Vergine santissima sia amata e venerata come madre della Chiesa e imitata come modello di ogni autentico cammino di fede. Preghiamo:

Perché i cristiani testimonino ciò che hanno contemplato nella parola di Dio.
Per tutte le donne che hanno dato alla luce dei figli.

O Dio, che ti sei rivelato al mondo illuminando con la tua presenza e trasformandolo con la morte e risurrezione del tuo Figlio, fa' che riconosciamo in Cristo la tua parola incarnata e lo accogliamo con gioia nella nostra vita. Egli è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato di offrirti + e per questi misteri che celebriamo con il nostro servizio sacerdotale + porta a compimento la tua opera di santificazione. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Uniti nell'amore, celebriamo la morte del tuo Figlio, * con fede viva proclamiamo la sua risurrezione, * attendiamo con ferma speranza + la sua venuta nella gloria. ** Per questo mistero di salvezza, * insieme agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Buono è il Signore con chi spera in lui, * con colui che lo cerca. (Lam 3, 25)

—(oppure)—
Uno solo è il pane, * e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: * tutti partecipiamo all'unico pane e all'unico calice. (Cf. 1 Cor 10, 17)

Dopo la Comunione

Concedi a noi, Padre onnipotente, + che, inebriati e nutriti da questi sacramenti, * veniamo trasformati in Cristo che abbiamo ricevuto come cibo e bevanda di vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Domenica 10 ottobre 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-10-10.html

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde

LETTURE: 2 Re 5, 14-17; Sal 97; 2 Tm 2, 8-13; Lc 17, 11-19.

Commento: La salvezza del Signore è per tutti i popoli.

Non si è trovato chi tornasse a rendere gloria a Dio all'infuori di questo straniero. Gesù è diretto a Gerusalemme ed attraversa la Samaria. Entrato nel territorio giudaico da lui si presentano dieci lebbrosi. Essi si tengono a distanza, come prescriveva la legge di allora, data la virulenza del contagio di una malattia ancora oggi così terribile. Nonostante queste limitazioni, i dieci lebbrosi riescono ad attirare Gesù, con la loro invocazione di aiuto. Gesù li sana tutti e dieci, invitandoli a presentarsi ai sacerdoti. Questo invito di Gesù, all'immediata prossimità della sua Passione, ha due significati ben precisi. Da un lato è il riconoscimento del sacerdozio allora in vigore e dall'altro è il donare ai dieci lebbrosi una nuova vita civile-religiosa. I dieci uomini guariti sono soddisfatti di quanto operato da Gesù stesso ma quasi tutti non sentono neanche la necessità di ritornare per ringraziare lo stesso Gesù. Uno solo di loro, un samaritano - appartenente ad un territorio considerato pagano - torna a lodare Dio in Gesù. Nel ringraziare il Signore, questo samaritano mostra una vera fede; una fede sincera. Gli altri nove, anche se di religione giudaica invece non mostrano la stessa fede. L'atto di fede del samaritano è lodato dallo stesso Gesù; il samaritano torna, proprio per questo suo atto di fede, non solo sanato nel corpo - come gli altri nove ma anche salvato nell'anima. L'episodio della liturgia di oggi è fonte di alcune riflessioni importanti per la nostra vita. Vi è un primo invito a liberare il nostro cuore da qualsiasi pregiudizio. Gli atti più belli e più puri possono venire da persone che noi giudichiamo inferiori. Già questo porterebbe un motivo sufficiente per alimentare la nostra preghiera personale. Possiamo, però chiederci - nelle nostre preghiere - cosa domandiamo a Gesù? Siamo interessati alla nostra conversione con la salvezza o pensiamo soltanto al nostro corpo? La sollecitudine di Gesù ad esaudire i dieci lebbrosi dimostra quanto sia importante la guarigione fisica, soprattutto se con questa si ridona una dignità civile. Quanto più importante, però è la salvezza dell'anima, quella che ci fa rinascere ad una vera vita nuova? Anche questo interrogativo ci interpella nel profondo del cuore nell'invito a riconoscere le vere priorità della nostra vita. Ancora però possiamo chiederci quante volte "torniamo" a ringraziare Gesù per i suoi doni? Quante volte riconosciamo il suo intervento nella nostra vita? O Piuttosto crediamo che tutto ci debba essere come dovuto di diritto?

Antifona d'Ingresso

Se consideri le colpe, o Signore, * Signore, chi ti può resistere? * Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129, 3-4)

Atto Penitenziale

Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

C: Signore, che sei la pienezza di verità e di grazia, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che ti sei fatto povero per arricchirci, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che sei venuto a fare di noi il tuo popolo santo, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, o Signore, + perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, * non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, che nel tuo Figlio liberi l'uomo dal male che lo opprime e gli mostri la via della salvezza, donaci la salute del corpo e il vigore dello spirito, affinché, rinnovati dall'incontro con la tua parola, possiamo renderti gloria con la nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Re 5, 14-17

Dal secondo libro dei Re.
In quei giorni, Naamàn [, il comandante dell'esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato [dalla sua lebbra].
Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,] l'uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: "Ecco, ora so che non c'è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo". Quello disse: "Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò". L'altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò.
Allora Naamàn disse: "Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 97

RIT: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Seconda Lettura

2 Tm 2, 8-13

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo.
Figlio mio,
ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,
come io annuncio nel mio vangelo,
per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

Alleluia.

VANGELO

Lc 17, 11-19
Dal Vangelo secondo  Luca

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: "Gesù, maestro, abbi pietà di noi!". Appena li vide, Gesù disse loro: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: "Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?". E gli disse: "Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Dio interviene liberamente nella storia, scegliendo a volte testimoni inaspettati. Invero, chi opera il bene e confessa il nome di Gesù è già nella verità. Fiduciosi ripetiamo:

Padre, ascoltaci nel nome di Gesù!

Fa' che la Chiesa sappia rispondere alle attese profonde dell'uomo d'oggi, donandogli la tua pace. Ti preghiamo:

Fa' che il dialogo fra i cristiani e i rappresentanti delle altre religioni continui fraternamente per il bene dell'umanità. Ti preghiamo:

Fa' che la nostra nazione non si spaventi per il male diffuso e proclamato, ma confidi nella bontà silenziosa di molti. Ti preghiamo:

Fa' che i nostri schemi pastorali siano sempre completati dalla tua meravigliosa onnipotenza. Ti preghiamo:

Fa' che tutti i frammenti di bene sparsi nel mondo siano raccolti insieme nell'unico pane che offriamo a te. Ti preghiamo:

Per chi si interroga sul cristo e sulla Chiesa.
Per chi fa il bene silenziosamente.

La tua grazia, Signore, porti a compimento il bene presente in ogni uomo, perché con il Cristo tuo Figlio, principio e sintesi di ogni cosa, l'umanità tutta canti all'infinita tua grandezza per i secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, le preghiere dei tuoi fedeli + insieme all'offerta di questo sacrificio, * perché mediante il nostro servizio sacerdotale * possiamo giungere alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, + per Gesù Cristo, tuo amatissimo Figlio. ** Egli è la tua parola vivente: * per mezzo di lui hai creato tutte le cose, lo hai mandato a noi salvatore e redentore, * fatto uomo per opera dello Spirito Santo + e nato dalla Vergine Maria. ** Per compiere la tua volontà e acquistarti un popolo santo, * egli, nell'ora della passione, stese le braccia sulla croce, * morendo distrusse la morte + e proclamò la risurrezione. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo a una sola voce + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
I leoni sono miseri e affamati; * a chi cerca il Signore non manca alcun bene. (Sal 33, 11)
Oppure:
Quando il Signore si sarà manifestato, * noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3, 2)

—(oppure)—
Non ne sono stati purificati dieci? * E gli altri nove dove sono? * Alzati e va'; la tua fede ti ha salvato! (Lc 17, 17.19)

Dopo la Comunione

Ti supplichiamo, o Padre d'infinita grandezza: + come ci nutri del Corpo e Sangue del tuo Figlio, * così rendici partecipi della natura divina. Per Cristo nostro Signore.