Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
03 - 09 Gennaio 2010
Tempo di Natale I, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 1

Domenica 03 gennaio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-01-03.html

Domenica della Santa Famiglia, Gesù, Maria e Giuseppe - Colore: bianco

LETTURE: 1 Sam 1, 20-22. 24-28; Sal.83; 1 Gv 3, 1-2. 21-24; Lc 2, 41-52.

Commento: Le tenebre o la luce?

Il Natale del Signore ha giustamente il suo giorno, ma ha anche il suo tempo che lo precede e lo segue; ciò per consentirci di vivere e comprendere al meglio i grandi e reconditi significati di questa grande solennità. La liturgia di oggi, è la seconda domenica dopo il Natale, sin dalla prima lettura ci sollecita a desiderare ed invocare il dono della sapienza, lo Spirito Santo, la luce divina che ci aiuta ad immergerci nei contenuti del mistero dell'incarnazione con la fede che Dio stesso ci dona. Giustamente un salmista ci ricorda che occorre la Luce di Dio per vedere e godere della sua Luce: "Nella tua luce, Signore, vediamo la luce". L'intelligenza umana, per quanto acuta e sottile, deve inevitabilmente arrendersi dinanzi ai misteri divini. Occorre la sapienza, dono dello Spirito di Dio. Nella seconda lettura l'inno di San Paolo, tra i più belli e intensi dell'intera Bibbia, ci suggerisce il modo più idoneo per lodare e ringraziare Dio, il quale nella sua bontà, "Ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà". Sono questi in sintesi i meravigliosi doni che sgorgano per ciascuno di noi dal Natale e da tutta l'Opera che Cristo è venuto a meritare con la sua nascita, la sua vita, la sua passione, la sua morte e la sua gloriosa risurrezione. Siamo "figli" e possiamo chiamare Padre il nostro Dio che è nei cieli. Quando approdiamo al Vangelo, il famoso Prologo di Giovanni, anche se incontriamo un testo di altissima teologia, ci pare di poter comprendere a sufficienza l'incarnazione del Verbo, un discorso che ci richiama contemporaneamente al presepe e alla santa Eucaristia, evoca il significato dell'accoglienza e l'eventualità del rifiuto della luce, il poterci definire veramente figli di Dio riconciliarti con il Padre. Ci viene spontaneo anche cogliere il significato e l'urgenza della doverosa conversione e in fine il grande richiamo alla vera umiltà, richiamo che emana con forza da tutto il Natale. Ci deve indurre ad una riflessione sapiente e salutare l'alternativa tra le tenebre e la luce di cui parla San Giovanni. È un tema di grande attualità, decisivo per noi.

Antifona d'Ingresso

I pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe * e il bambino adagiato nella mangiatoia. (Lc 2, 16)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Dio, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa' che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Sam 1, 20-22. 24-28

Dal primo libro di Samuèle
Al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuèle, «perché - diceva - al Signore l'ho richiesto». Quando poi Elkanà andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il suo voto, Anna non andò, perché disse al marito: «Non verrò, finché il bambino non sia svezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre».
Dopo averlo svezzato, lo portò con sé, con un giovenco di tre anni, un'efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo. Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch'io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore». E si prostrarono là davanti al Signore.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.83

RIT: Beato chi abita nella tua casa, Signore.

Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
L'anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l'uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.

Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe.
Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.

Seconda Lettura

1 Gv 3, 1-2. 21-24

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo.
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 2, 41-52
Dal Vangelo secondo  Luca

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Riuniti con la famiglia di Nazareth,
modello e immagine dell'umanità nuova,
innalziamo al Padre la nostra preghiera,
perché tutte le famiglie diventino luogo di crescita
nella sapienza e nella grazia.

R. Rinnova le nostre famiglie, Signore.

Per la santa Chiesa di Dio,
perché esprima al suo interno e nei rapporti con il mondo
il volto di una vera famiglia, che sa amare, donare, perdonare, preghiamo. R.

Per la famiglia, piccola Chiesa,
perché ispiri ai vicini e ai lontani quella fiducia nella Provvidenza,
che aiuta ad accogliere e a promuovere il dono della vita, preghiamo. R.

Per i genitori e i figli,
perché nell'intesa profonda e nello scambio reciproco
sappiano costruire un'autentica comunità domestica,
che cresce nella fede e nell'amore, preghiamo. R.

Per i fidanzati,
perché nella realtà unica e irripetibile del loro amore,
sentano la presenza di Dio Padre, che li ha fatti incontrare
e li guiderà sempre in ogni momento della loro vita, preghiamo. R.

O Dio, che in Gesù, Giuseppe e Maria
ci hai dato una viva immagine
della tua eterna comunione di amore,
rinnova in ogni casa le meraviglie del tuo Spirito,
perché le nostre famiglie possano sperimentare
la continuità della tua presenza.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Ti offriamo, o Signore, il sacrificio di riconciliazione e, per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe, ti preghiamo di rendere salde le nostre famiglie nella tua grazia e nella tua pace. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nel mistero del Verbo incarnato * è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, * perché conoscendo Dio visibilmente, + per mezzo di lui siamo conquistati all'amore delle realtà invisibili. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il nostro Dio è apparso sulla terra * e ha vissuto fra gli uomini. (Cf. Bar 3, 38)

—(oppure)—
«Figlio, perché ci hai fatto questo? * Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». * Gesù rispose loro: «Non sapevate che io devo occuparmi * delle cose del Padre mio?». (Lc 2, 48-49)

Dopo la Comunione

Padre clementissimo, che ci nutri con questi sacramenti, concedi a noi di seguire con fedeltà gli esempi della santa Famiglia, perché, dopo le prove della vita, siamo associati alla sua gloria in cielo. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 04 gennaio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-01-04.html

II Settimana del Tempo di Natale - Colore: bianco

LETTURE: 1 Gv 3, 7-10; Sal 97; Gv 1, 35-42.

Commento: «Venite e vedrete».

Giovanni fissa ancora lo sguardo su Gesù, lo addita come agnello di Dio e suscita la curiosità di due dei suoi discepoli i quali si mettono alla sua sequela. Gesù li interroga: «Che cosa cercate?». Una domanda ancora più che mai opportuna per ciascuno di noi che abbiamo scelto di seguirlo. Dicendo «che» cercate e non «chi» cercate, vuole chiederci se da lui attendiamo qualcosa, qualche umana sicurezza, qualche bene di cui fruire. L'evangelista Matteo riferisce più dettagliatamente la risposta di Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». Così egli dichiara la sua estrema povertà e contemporaneamente orienta i suoi seguaci a scelte chiare e consapevoli: nessuno si mette alle sequela del Cristo per avere beni di questo mondo, ma per ottenere il sommo bene, la vita in Dio. Così fece Andrea, il fratello di Simone, così fece lo stesso Pietro, che ottiene un nuovo nome, così hanno fatto milioni e milioni di seguaci e apostoli del Cristo. Sono loro che ancora una volta ci rivelano con semplicità ed entusiasmo la grande scoperta della vita: «abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo». È la scoperta di ogni cristiano che vive il proprio battesimo e sceglie con piena convinzione di seguire Cristo e il suo Vangelo. È poi l'esperienza della vita a convincerci giorno dopo giorno della splendida realtà del dono ricevuto; è l'esperienza a convincerci quanto ci convenga rinunciare alle nostre fragili ed umane sicurezze per possedere quelle stabili e certe che Dio ci dona rivelandosi gratuitamente a ciascuno di noi.

4 Gennaio, Prima dell'Epifania

Antifona d'Ingresso

Il popolo che camminava nelle tenebre * ha visto una grande luce; * su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. (Is 9, 1)

Colletta

Dio onnipotente, il Salvatore che è venuto come luce nuova per la redenzione del mondo sorga per rinnovare sempre i nostri cuori. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Gv 3, 7-10

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, nessuno v'inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com'egli [Gesù] è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 97

RIT: Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne.

Davanti al Signore che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Alleluia.

VANGELO

Gv 1, 35-42
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: "Ecco l'agnello di Dio!". E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: "Che cosa cercate?". Gli risposero: "Rabbì - che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?". Disse loro: "Venite e vedrete". Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: "Abbiamo trovato il Messia" - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa" - che significa Pietro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Con il Natale, Gesù ha posto la sua dimora in mezzo a ni. Chiediamo al Padre che ci aiuti a scoprire dove abita e per quale strada lo possiamo raggiungere, dicendo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Per i cristiani che nel battesimo hanno ricevuto il potere di diventare figli di Dio, perché annuncino a tutto il mondo la buona notizia che Gesù è il messia. Preghiamo:

Per i pastori delle Chiese che hanno il mandato di indicare agli uomini e portare a tutti la salvezza, perché vivano con umiltà e gioia il loro servizio. Preghiamo:

Per chi ha scelto, secondo la propria vocazione, di mettersi alla sequela del Cristo, perché doni totalmente la sua vita alla causa del vangelo. Preghiamo:

Per quanti sono alla ricerca del senso della vita, perché trovino nella Parola di Dio e nell'esempio dei santi la piena risposta alle loro aspirazioni. Preghiamo:

Per noi riuniti attorno al Cristo, perché l'eucaristia che celebriamo diventi la fonte della nostra missione in questo giorno. Preghiamo:

Per quanti, in occasione del Natale, si sono accostati ai sacramenti.
Perché continui nelle famiglie il clima di gioia di questi giorni.

Signore onnipotente, che nel tuo grande amore per noi hai voluto donarci il tuo Figlio, fa' che la nostra vita sia la migliore testimonianza che il Cristo vive e abita in mezzo a noi. Egli è Dio e vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questi santi misteri la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzino la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Ti offriamo, o Signore, il sacrificio di lode a gloria del tuo nome: donaci, per tua misericordia, di essere liberati dai mali presenti e futuri. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nel mistero adorabile del Natale * egli, Verbo invisibile, apparve visibilmente nella nostra carne, * per assumere in sé tutto il creato + e sollevarlo dalla sua caduta. ** Generato prima dei secoli, cominciò a esistere nel tempo, * per reintegrare l'universo nel tuo disegno, o Padre, + e ricondurre a te l'umanità dispersa. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti a tutti gli angeli, * cantiamo esultanti + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
La vita che era presso il Padre si è manifestata * e noi l'abbiamo veduta. (Cf. 1 Gv 1, 2)
Oppure:
Andrea incontrò suo fratello Simone e gli disse: * «Abbiamo trovato il Messia, il Cristo». * E lo condusse da Gesù. (Cf. Gv 1, 41-42)

—(oppure)—
La vita che era presso il Padre si è manifestata * e noi l'abbiamo veduta. (Cf. 1 Gv 1, 2)
Oppure:
Andrea incontrò suo fratello Simone e gli disse: * «Abbiamo trovato il Messia, il Cristo». * E lo condusse da Gesù. (Cf. Gv 1, 41-42)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Sostieni, o Signore, con la tua provvidenza questo popolo nel presente e nel futuro, perché, con le semplici gioie che disponi sul suo cammino aspiri con serena fiducia alla gioia che non ha fine. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Nutriti dal cibo celeste, ti supplichiamo, Signore: concedi a noi un'esperienza sempre più viva del tuo amore, perché possiamo camminare in perenne rendimento di grazie per i doni ricevuti. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 05 gennaio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-01-05.html

II Settimana del Tempo di Natale - Colore: bianco

LETTURE: 1 Gv 3, 11-21; Sal 99; Gv 1, 43-51.

Commento: «Seguimi!»

Un imperativo che cambia radicalmente la vita di un uomo esce dalla bocca di Cristo. Il fortunato interlocutore è Filippo, che ha solo il merito di aver incontrato il Signore nella sua strada. Solo lui ha questo potere di comandare o meglio di donare così perché è il Figlio di Dio. Lui chiama perché ama di un amore di predilezione. Poi la risposta alla chiamata diventa testimonianza per altri: l'amore divino è sempre coinvolgente. Filippo racconta a Natanaele della sua scoperta: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Alla fede ancora parziale di Filippo fa riscontro quella ancora più negativa di Natanaele: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». È una visione ancora molto umana, ma i dubbi, anche quelli che potrebbero apparire legittimi, si sciolgono solo facendo esperienza di Dio. È ciò che sostiene Filippo quando dice: «Vieni e vedi». È l'invito che spesso possiamo rivolgere ai nostri interlocutori ancora dubbiosi della fede o con una visione solo razionale delle verità di Dio. Vieni e vedi, significa incontra anche tu il Signore, accostati a Lui con naturale onestà e sarai inondato della sua grazia e illuminato dal suo Spirito. Anche Natanaele verrà illuminato da Cristo e passerà dal dubbio alla fede piena e dichiarata: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Oggi il nostro pensiero si rivolge ai giovani chiamati da Cristo ad una speciale sequela: quanti dubbi, quanti tentennamenti, e ahimè, quanti rifiuti. È Gesù che ripete loro: «Non voi avete scelto Me, ma Io ho scelto voi».

5 Gennaio, Prima dell'Epifania

Antifona d'Ingresso

In principio e prima dei secoli il Verbo era Dio: * egli stesso si degnò di nascere Salvatore del mondo. (Cf. Gv 1, 1)

Colletta

O Padre, che nella nascita del tuo Figlio unigenito hai dato mirabile principio alla redenzione del tuo popolo, rafforza la nostra fede, perché, guidati da Cristo, giungiamo al premio della gloria promessa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Gv 3, 11-21

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l'uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste.
Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida ha più la vita eterna che dimora in lui.
In questo abbiamo conosciuto l'amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l'amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 99

RIT: Acclamate il Signore, voi tutti della terra.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Un giorno santo è spuntato per noi:
venite, popoli, adorate il Signore,
oggi una grande luce è discesa sulla terra.

Alleluia.

VANGELO

Gv 1, 43-51
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l'albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Con il Natale, Gesù ha posto la sua dimora in mezzo a noi. Chiediamo al Padre che ci aiuti a scoprire dove abita e per quale strada lo possiamo raggiungere, dicendo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Per i cristiani che nel battesimo hanno ricevuto il potere di diventare figli di Dio, perché annuncino a tutto il mondo la buona notizia che Gesù è il messia. Preghiamo:

Per i pastori delle Chiese che hanno il mandato di indicare agli uomini e portare a tutti la salvezza, perché vivano con umiltà e gioia il loro servizio. Preghiamo:

Per chi ha scelto, secondo la propria vocazione, di mettersi alla sequela del Cristo, perché doni totalmente la sua vita alla causa del vangelo. Preghiamo:

Per quanti sono alla ricerca del senso della vita, perché trovino nella Parola di Dio e nell'esempio dei santi la piena risposta alle loro aspirazioni. Preghiamo:

Per noi riuniti attorno al Cristo, perché l'eucaristia che celebriamo diventi la fonte della nostra missione in questo giorno. Preghiamo:

Per quanti, in occasione del Natale, si sono accostati ai sacramenti.
Perché continui nelle famiglie il clima di gioia di questi giorni.

Signore onnipotente, che nel tuo grande amore per noi hai voluto donarci il tuo Figlio, fa' che la nostra vita sia la migliore testimonianza che il Cristo vive e abita in mezzo a noi. Egli è Dio e vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, i nostri doni in questo misterioso incontro tra la nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci hai dato, tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli, o Signore, i nostri doni e fa' che, illuminati dalla tua parola, ci accostiamo con fede viva al tuo altare, per offrirti il sacrificio di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nel mistero adorabile del Natale * egli, Verbo invisibile, apparve visibilmente nella nostra carne, * per assumere in sé tutto il creato + e sollevarlo dalla sua caduta. ** Generato prima dei secoli, cominciò a esistere nel tempo, * per reintegrare l'universo nel tuo disegno, o Padre, + e ricondurre a te l'umanità dispersa. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti a tutti gli angeli, * cantiamo esultanti + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, 16)
Oppure:
Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, * tu sei il re d'Israele! (Gv 1, 49)

—(oppure)—
Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, 16)
Oppure:
Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele! (Gv 1, 49)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Dio onnipotente, fa' che la forza inesauribile di questi santi misteri ci sostenga in ogni momento della nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
I divini misteri che abbiamo ricevuto risveglino, o Signore, i cuori dei tuoi fedeli, perché, meditando i tuoi insegnamenti, comprendano il cammino da seguire e, seguendolo, ottengano la vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 06 gennaio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-01-06.html

II Settimana del Tempo di Natale - Colore: bianco - SOLENNITA': Epifania

LETTURE: Is 60, 1-6; Sal 71; Ef 3, 2-3. 5-6; Mt 2, 1-12.

Commento: Ti adoreranno Signore tutti i popoli della terra.

Epifania del Signore. La festa, la solennità dell'Epifania del Signore, la festa della manifestazione. Manifestazione del Signore a tutto il mondo. La liturgia oggi è piena di luce, della luce di colui che illumina, che ha illuminato il mondo intero. Già il profeta, e subito all'inizio delle letture ci incoraggia, ci sprona: «Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te». Sono finite le tenebre, ci dice Isaia. È finita la notte. Sta per arrivare il giorno, sta arrivando la luce vera... E' la luce vera è arrivata... Inizialmente ha brillato, ha illuminato solo il popolo di Israele,... Betlemme, pastori, pochi eletti che hanno visto la Luce. Ma la vera luce, la luce cosi grande non poteva rimanere per pochi eletti. Il Signore è nato per tutti gli uomini, per tutte le genti. Ecco, la festa di oggi ci ripresenta, ci fa partecipi, attraverso il mistero della liturgia, ci fa partecipi di questo mistero dell'Epifania, della manifestazione.
Erano studiosi i re magi, sapevano guardare il cielo, scrutare le stelle, «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei?» Sono in cerca e in ricerca di Dio, in ricerca della Verità. Ed egli si lascia trovare, non si nasconde, perché il nostro Dio è l'Emmanuele. E' il Dio con noi... Fa vedere loro la guida, li fa vedere i segni, la stella, la stella che ogni tanto si perde, sparisce dai loro occhi, allora loro perdono la strada, ma chiedono, domandano gli altri, per andare avanti, per camminare su, per andare verso il Signore.
Ecco, anche noi come i magi, siamo in ricerca, in ricerca di Lui, in ricerca di quella luce, della luce della fede... Dobbiamo saper riconoscere nella nostra vita i segni, i prodigi del Signore, quei piccoli e quei grandi, quelli di ogni giorno e i grandi miracoli che il Signore compie per noi (e in noi). E se ogni tanto ci capita di perdere la stella, come ai re magi, quella luce che ci guida verso lui, sappiamo dove trovarla, dove ri-trovarla, sappiamo che quella vera, la luce vera e solo la sua.
Chiediamo a lui, all'Emmanuele perché ci riveli la nostra stella, la nostra guida la nostra strada che ci porterà direttamente a Lui.

Antifona d'Ingresso

Ecco, viene il Signore, il nostro re: * nella sua mano è il regno, la forza e la potenza. (Cf. Ml 3,1; 1Cr 29,12)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Dio, che in questo giorno, con la guida della stella, hai rivelato alle genti il tuo Figlio unigenito, conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la bellezza della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 60, 1-6

Dal libro del profeta Isaia.
Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l'abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Màdian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 71

RIT: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

Seconda Lettura

Ef 3, 2-3. 5-6

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Abbiamo visto la sua stella in oriente
e siamo venuti per adorare il Signore.

Alleluia.

VANGELO

Mt 2, 1-12
Dal Vangelo secondo  Matteo

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: "Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo". All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele"".
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: "Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:


Dal Vangelo secondo 

ANNUNZIO DEL GIORNO DELLA PASQUA (2024)
Dopo la lettura del Vangelo, il diacono o un cantore può dare l'annunzio del giorno della Pasqua.

Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l'anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 31 marzo.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 14 febbraio.
L'Ascensione del Signore, il 12 maggio.
La Pentecoste, il 19 maggio.
La prima domenica di Avvento, il 1° dicembre.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.

A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli.
Amen.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Oggi in Gesù salvatore sono benedetti tutti i popoli della terra. Noi, che abbiamo già avuto il dono di entrare in questa benedizione, ci rendiamo interpreti dell'attesa universale di salvezza.

Preghiamo insieme e diciamo:
R. Illumina tutti i popoli, Signore.

Per le Chiese giovani e quelle di antica tradizione, perché crescano insieme e si aiutino come Chiese sorelle, nel comune intento di educare nuove generazioni di discepoli e apostoli del Vangelo, preghiamo. R.

Per i pastori del popolo di Dio e i loro collaboratori, perché a imitazione della Vergine Madre manifestino ai vicini e ai lontani Cristo vera luce del mondo, preghiamo. R.

Per questa nostra famiglia riunita nella festa dell'Epifania, perché diventi anch'essa una comunità evangelizzante e sappia comunicare il dono della fede
a tutte le persone che incontra nel suo cammino, preghiamo. R.

Per gli uomini della cultura e della ricerca scientifica, perché sappiamo riconoscere i segni di Dio nella creazione e come i santi Magi si aprano al dono della verità tutta intera, preghiamo. R.

Per quanti quotidianamente incontriamo, perché sappiamo condividere gioie e dolori e scambiarci i doni dell'amicizia
riconoscendo gli uni negli altri il riflesso della gloria divina, preghiamo. R.

Signore Gesù, re della gloria, esaudisci la preghiera unanime che si eleva da ogni parte della terra, e fa' che tutti i popoli sotto la guida dello Spirito Santo vengano a te raggianti della tua luce. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Guarda con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa, che ti offre non oro, incenso e mirra, ma colui che in questi stessi doni è significato, immolato e ricevuto: Gesù Cristo Signore nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** [Oggi] in Cristo, luce del mondo, * tu hai rivelato alle genti il mistero della salvezza * e in lui, apparso nella nostra carne mortale, + ci hai rinnovati con la gloria dell'immortalità divina. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Abbiamo visto sorgere la sua stella da oriente * e siamo venuti con doni per adorare il Signore. (Cf. Mt 2,2)

Dopo la Comunione

La tua luce, o Signore, ci preceda sempre e in ogni luogo, perché contempliamo con purezza di fede e gustiamo con fervente amore il mistero di cui ci hai fatti partecipi. Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo

Dio, che dalle tenebre vi ha chiamati
alla sua luce meravigliosa,
effonda su di voi la sua benedizione
e renda stabili nella fede, nella speranza
e nella carità i vostri cuori. R. Amen.

A voi che seguite con fiducia Cristo,
oggi apparso nel mondo come luce che splende nelle tenebre,
conceda il Signore di essere luce per i vostri fratelli. R. Amen.

Come i santi Magi guidati dalla stella,
al termine del vostro pellegrinaggio terreno
possiate trovare, con immensa gioia,
Cristo Signore, Luce da Luce. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.

Giovedì 07 gennaio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-01-07.html

II Settimana del Tempo di Natale - Colore: bianco

LETTURE: Sal..

Commento: Convertitevi!

Gesù inizia la sua missione nel mondo lanciando agli uomini un imperativo: «convertitevi». Egli vuole così innanzitutto renderci coscienti della nostra situazione di peccato e poi vuole rivelarci il motivo della sua venuta e della sua presenza tra noi. Già era stato additato da Giovanni Battista come l'Agnello che toglie i peccati del mondo. Ora con la sua predicazione, con i suoi miracoli, con i reiterati gesti di misericordia, vuole convincerci che ci è possibile recedere dal male e intraprendere una via, quella della salvezza; è possibile convertirsi. Ciò che era stato promesso ai nostri padri ora finalmente si adempie: «il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata». È il peccato che ci immerge nelle tenebre, Cristo è la luce del mondo, luce dell'anima che ritrova la grazia e la gioia di vivere in Dio e di sentirsi amata. Comprendiamo allora il vero significato che Gesù vuole dare alle sue prodigiose guarigioni: la sua missione, il Regno di Dio ormai vicino, debbono significare concretamente una conversione totale dell'uomo, una vera rinascita che coinvolge tutto l'uomo nella sua realtà spirituale e fisica. L'accorrere dei malati segna l'inizio di una storia ininterrotta, di tutti coloro che, ritrovandosi malati nel corpo e nello spirito, andranno o saranno condotti da Gesù, dai suoi ministri, resi capaci di assolvere e di perdonare. L'essere risanati da lui significa aver ritrovato la vita, significa la nostra completa e reale conversione.

7 Gennaio, Dopo l'Epifania

Antifona d'Ingresso

I tuoi sacerdoti, o Signore, si rivestano di giustizia * ed esultino i tuoi santi. (Cf. Sal 131, 9)

Colletta

O Dio, che hai fatto risplendere il presbitero san Raimondo di una singolare misericordia verso i peccatori e i prigionieri, per sua intercessione concedi che, infrante le catene del peccato, possiamo compiere con cuore libero ciò che ti è gradito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.



Alleluia.

Sulle Offerte

Guarda con benevolenza, o Signore, i doni deposti sul tuo altare nella memoria di san Raimondo e come per la forza di questi divini misteri lo hai coronato di gloria, così dona a noi l'abbondanza del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * lodarti e ringraziarti sempre, * Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** È lui il pastore buono che ha dato la vita per le sue pecore * e continua a pascere il suo gregge + donando alla Chiesa pastori secondo il suo cuore. ** Nella vita di san N. riconosciamo i segni del tuo amore per noi: * nella sua voce, la tua parola, + nei suoi gesti, la tua potenza. ** Per questo dono del tuo amore, * uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Beato quel servo che il Signore, arrivando, * troverà vigilante: * lo metterà a capo di tutti i suoi beni. (Cf. Mt 24, 46-47)

—(oppure)—
La partecipazione a questo banchetto del cielo, Dio onnipotente, rinvigorisca e accresca in tutti noi la grazia che da te proviene, perché, celebrando la memoria di san Raimondo, custodiamo integro il dono della fede e camminiamo sulla via della salvezza da lui indicata. Per Cristo nostro Signore.

Dopo la Comunione

Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia, * per nutrirla al tempo opportuno. (Cf. Lc 12, 42)

Venerdì 08 gennaio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-01-08.html

II Settimana del Tempo di Natale - Colore: bianco

LETTURE: Sal..

Commento: «Voi stessi date loro da mangiare».

La fame è una delle esigenze primordiali dell'uomo e nel linguaggio biblico non significa solo il bisogno urgente del cibo quotidiano, ma di tutto ciò che occorre all'essere umano per vivere dignitosamente. Per questo i nostri progenitori erano stati posti nel giardino dell'Eden, dove trovavano tutto il necessario: la famigliarità con Dio e il cibo per nutrirsi senza fatica. Nel deserto lo stesso Iddìo interviene miracolosamente con la manna per sfamare il suo popolo nel deserto. Gesù guarda la folla e si commuove per loro perché erano come pecore senza pastore. È significativa questa commozione: quella gente è affamata di verità, vuole e cerca un pastore, una guida sicura. La fame che attanaglia lo spirito è quella che crea maggiore sofferenza quando non è soddisfatta. Per questo il Signore si mise ad insegnare loro molte cose. Egli sa bene che la sazietà dell'anima è più importante di quella del corpo e a questa provvede per primo. Quando poi si tratta di sfamare l'appetito di tutta quella gente Gesù dà un mandato ai suoi: «Voi stessi date loro da mangiare»: egli detta così una qualifica e una missione per la sua chiesa. La vuole operosa nella carità, attenta a tutti i bisogni dell'uomo, sempre pronta a soccorrere in tutti i modi possibili. Possiamo dire oggi che tutti coloro che si riconoscono in Cristo, sentono urgente questo mandato e questa missione da compiere. La dottrina sociale della chiesa è diventata un chiaro punto di riferimento per molti, anche per coloro che spendono le loro energie nel politico. La chiesa per conto suo non smette di mostrarsi madre e maestra anche nel settore della carità e della giustizia, nella ferma convinzione di vedere sotto le spoglie del povero e dell'indigente la persona stessa del Cristo. C'è poi una sfida aperta per i suoi ministri prediletti, i successori degli apostoli. Gesù prima di diventare egli stesso pane spezzato sollecita i suoi a diventarlo. Dice loro: voi, dovete diventare pane per gli affamati. Dovrete dare voi stessi da mangiare!

8 Gennaio, Dopo l'Epifania

Antifona d'Ingresso

† In principio prima del tempo
il Verbo era Dio;
ed egli si degnò di nascere
Salvatore del mondo.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

† O Dio, che in Cristo tuo Figlio hai rivelato a tutti i popoli la sapienza eterna, fà risplendere su di noi la gloria del nostro Redentore, perché giungiamo alla luce che non ha tramontato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.



Alleluia.

Sabato 09 gennaio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-01-09.html

II Settimana del Tempo di Natale - Colore: bianco

LETTURE: Sal..

Commento: Salì sulla barca e il vento cessò!

Nella traversata della vita capita frequentemente di dover affrontare le tempeste, suscitate dalla suscettibilità, dalle incomprensioni, da contrasti della vita, da sventure... che ci fanno tremare e ci agitano come succedeva ai discepoli mentre traversavano il lago. Per loro buona fortuna, quando sono ormai sfiniti e quasi vinti dalla fatica, interviene Gesù... Al loro primitivo turbamento e spavento, subentra la meraviglia... quasi incredula. E' il Maestro buono che viene in loro soccorso invitandoli a non aver paura... E una volta accolto sulla barca, il vento cessa, le acque si calmano... Rimane in loro lo stupore che l'evangelista tenta di giustificare "perché non avevano capito il fatto dei pani...". Volesse il cielo che nelle nostre tempeste personali, familiari, comunitarie ci rifugiassimo nel Signore Gesù, lo accogliessimo nella barca della nostra povera vita! Il Padre celeste non si lascerà invocare invano... anzi, come ci dice Giovanni, vuole rimanere in noi, dimorare e vivere in noi, manifestandoci tutto il suo amore nella donazione del suo Figlio come Salvatore. Egli è amore! Vivere nell'amore di Dio e del prossimo costituisce la garanzia più valida di vittoria nelle prove, nelle tentazioni, nelle tempeste dalle quali nessun uomo sarà risparmiato come non sono stati risparmiati Gesù, Maria, Giuseppe, i profeti... e tutti i santi. Giovanni ci ripete: "Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amor perfetto scaccia il timore...". Abbandonarci alla volontà del Signore come un bambino si abbandona fra le braccia della mamma costituisce motivo di pace e di serenità in qualsiasi situazione della vita.

9 Gennaio, Dopo l'Epifania

Antifona d'Ingresso

† Una luce nelle tenebre è sorta per i giusti:
il Signore buono, santo e ricco di misericordia.

Colletta

† Dio onnipotente, manifesta anche a noi il mistero della nascita del Salvatore rivelato ai magi dalla luce della stella, e cresca sempre più nel nostro spirito. Per il nostro Signore...

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.



Alleluia.

Domenica 10 gennaio 2010    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2010-01-10.html

I Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: bianco - SOLENNITA': Battesimo del Signore

LETTURE: Is 40, 1-5. 9-11; Sal 103; Tt 2, 11-14; 3, 4-7; Lc 3, 15-16. 21-22.

Commento: Anche noi figli di Dio!

"Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio". Nel tempo di Natale abbiamo ascoltato ripetutamente queste parole tratte dal Prologo del Vangelo di Giovanni. Siamo diventati in Cristo Figli di Dio per questo possiamo rivolgerci al Signore Dio Onnipotente e, come Gesù ci ha insegnato, chiamarlo Padre; per questo, animati dalla stessa fede, in Lui e per Lui ci chiamiamo, ci riteniamo e siamo realmente fratelli. Noi abbiamo avuto la piena garanzia di questi doni dal giorno del nostro Battesimo, doni che ci sono stati rafforzati con la discesa dello Spirito Santo con il sacramento della Confermazione. Oggi è Gesù che riceve il Battesimo di Giovanni nelle acque del Giordano. Il racconto di San Luca è estremamente essenziale: "Mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto". Giovanni Battista già aveva additato Gesù alla folla definendolo "L'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo", ora è la voce del Padre e la presenza dello Spirito Santo in forma di colomba a rispondere alla preghiera e all'umile gesto di Gesù, che certo non aveva bisogno di essere battezzato. Gesù è il Figlio di Dio, l'eletto e prediletto del Padre in cui ha riposto le sue compiacenze. Questo è un messaggio indubitabile che non solo alimenta, testimonia e certifica la nostra fede nel Verbo incarnato, ma ci rende consapevoli anche della nostra nuova dignità recuperata e riacquistata dalla missione salvifica di Gesù. È del grande Atanasio di Alessandria (metà del IV secolo) l'espressione : «Dio si è fatto uomo perché l'uomo diventi Dio». C'è un misterioso scambio, un discendere e un ascendere: la nostra natura umana viene ricondotta nella sfera del divino con una nuova incarnazione nel Verbo per mezzo della Vergine Immacolata. Il Verbo, la Parola scandita e promessa dal Padre celeste sin dal principio, trova la sua attualizzazione nella risposta del Figlio, nella Sua discesa tra noi, nell'incarnazione in Lui della nostra natura. Nelle acque del Giordano il mistero ulteriormente si svela dopo l'attesa, dopo il grande lungo, umile silenzio. Oggi siamo invitati a contemplare le meraviglie che il Signore ha operato per noi con il suo Natale dandoci la piena riconciliazione con Dio e la sublime dignità di "figli". Dobbiamo doverosamente rinnovare i nostri impegni battesimali per non deturpare con i diversi pericolosi inquinamenti la nostra splendida immagine, la nostra sublime dignità; dobbiamo dare lode a Dio, al suo Figlio Gesù Cristo, all'Amore eterno per quanto hanno operato e operano per noi. Così possiamo sperimentare la migliore consolazione; quella che ci trasferisce dai bassifondi del peccato all'amore vero. alla gloria di Dio, alla bellezza della grazia. La grazia che, come ci ricorda san Paolo: "Porta la salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani". Impariamo a salire verso Dio, lasciamo condurre da Lui!

Antifona d'Ingresso

Battezzato il Signore, si aprirono i cieli * e come una colomba lo Spirito discese su di lui, * e la voce del Padre disse: * «Questi è il mio Figlio, l'amato: * in lui ho posto il mio compiacimento». (Cf. Mt 3, 16-17)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo amato Figlio mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, concedi ai tuoi figli di adozione, rinati dall'acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Oppure:

O Padre, il tuo Figlio unigenito si è manifestato nella nostra carne mortale: concedi a noi, che lo abbiamo conosciuto come vero uomo, di essere interiormente rinnovati a sua immagine. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 40, 1-5. 9-11

Dal libro del profeta Isaia.
«Consolate, consolate il mio popolo –
dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 103

RIT: Benedici il Signore, anima mia.

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda.

Costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri.

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi.

Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.

Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

Seconda Lettura

Tt 2, 11-14; 3, 4-7

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito.
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni;
egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

Alleluia.

VANGELO

Lc 3, 15-16. 21-22
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

A Dio, che ha manifestato tutto il suo amore
donandoci il Figlio suo per mezzo della Vergine Maria,
rivolgiamo con fiducia le nostre invocazioni.

R. Confermaci nel tuo Spirito, Signore.

Per tutti i battezzati, per i genitori e i padrini, perché professino gioiosamente la fede in Dio Padre che ci ha creati, in Dio Figlio che ci ha redenti, in Dio Spirito Santo che ci ha santificati, preghiamo. R.

Per tutti i confermati nella santa Cresima con il dono dello Spirito, perché diventino visibilmente somiglianti a Cristo, testimone fedele del Padre, e siano associati alla missione apostolica della Chiesa, preghiamo. R.

Per la famiglia, Chiesa domestica, consacrata dal sacramento del Matrimonio, perché nella fedeltà al patto nuziale e nella partecipazione alla mensa eucaristica manifesti il quotidiano prodigio dell'amore che sempre si rinnova in Cristo sposo e Signore, preghiamo. R.

Per i pastori del popolo di Dio, per tutti i ministri della carità e del Vangelo, per le vergini consacrate, per i catechisti, per i poveri e i sofferenti, perché nell'adesione fiduciosa alla volontà del Padre, costruiscano la Chiesa pellegrina nel mondo, preghiamo. R.

O Padre, che nell'acqua del Battesimo, nell'unzione dello Spirito, nella benedizione nuziale, fai risuonare la tua voce che invita a seguire Cristo tuo Figlio, trasformaci in testimoni luminosi della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Padre, i doni che la Chiesa ti offre celebrando la manifestazione del tuo amato Figlio, e trasformali per noi nel sacrificio perfetto che ha lavato il mondo da ogni colpa. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere a grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel Battesimo di Cristo al Giordano tu hai operato segni prodigiosi per manifestare il mistero del nuovo lavacro: dal cielo hai fatto udire la tua voce, perché il mondo credesse che il tuo Verbo era in mezzo a noi; con lo Spirito che si posava su du lui, come colomba hai consacrato il tuo Servo, con unzione sacerdotale, profetica e regale, perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia; inviato a portare ai poveri il lieto annunzio.
E noi, uniti alla potenza dei cieli, con voce incessante proclamiamo la tua lode:

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Questa è la testimonianza di Giovanni: * «Ho contemplato lo Spirito discendere e rimanere su di lui: * egli è il Figlio di Dio». (Cf. Gv 1, 32.34)

—(oppure)—
Giovanni disse: * «Io vi battezzo con acqua; * ma viene colui che è più forte di me. * Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». (Lc 3, 16)

Dopo la Comunione

Padre misericordioso, che ci hai saziati con il tuo dono, concedi a noi di ascoltare fedelmente il tuo Figlio unigenito, per chiamarci ed essere realmente tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.