La liturgia di questa festa ci sollecita a riflettere sulla fedeltà e sulla testimonianza delle due colonne portanti della Chiesa. Ci mostra Pietro con le chiavi del regno, primo e principe degli apostoli. Ascoltiamo la sua confessione che ormai ci appartiene come seguaci della stessa fede. Percepiamo con gioia l'origine della nostra appartenenza a Cristo, la fonte da cui abbiamo sorbito lo stesso credo, l'impegno che ci pone a nostra volta come testimoni. È anche il giorno della gratitudine a Dio, a Cristo Gesù e ai suoi apostoli, i fattori della Chiesa, nostra madre. Ci viene da ripercorrere la storia della Chiesa fino ai nostri giorni per rivivere un percorso dove le umane fragilità sono state come spente dalla forza dello Spirito. Siamo certi di poggiare ancora sulla roccia che è Cristo stesso e sulla Pietra che è il romano pontefice. Le porte degli inferi, anche quando hanno infierito con violenza contro di noi, non hanno prevalso. La promessa di Cristo si è realizzata in pienezza. La storia di Pietro, prima debole, spavaldo e pauroso, poi intrepido assertore della verità e martire come Cristo per testimoniare la propria fedeltà, è diventato sostanzialmente la storia della nostra Chiesa e di tanti cristiani. È stato determinate in questo faticoso percorso l'apporto di Paolo, il convertito sulla via di Damasco, l'Apostolo delle genti. Egli per primo ha valicato i confini del mondo ebraico per rivolgere il messaggio della salvezza ai pagani, a tutti noi che da quel mondo proveniamo. La seconda lettura d'oggi risuona come un gioioso testamento che Paolo confida al suo amico e collaboratore Timoteo: "io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione". Vedere sparso in offerta il proprio sangue è la suprema aspirazione dell'Apostolo, dopo le dure fatiche del suo intensissimo apostolato. Egli brama il martirio per essere totalmente assimilato a Cristo e dare così la suprema testimonianza di fedeltà e d'amore. Ambedue in modo diverso tracciano il cammino della Chiesa e di ciascuno di noi: anche noi deboli come Pietro, prima della Pentecoste, ma anche noi irrorati dallo stesso Spirito. Noi pure forse lontani coma Paolo, ma poi folgorati dalla grazia. Chi sa se anche noi siamo disposti e realmente pronti a dare la vita per Cristo?
Antifona d'Ingresso
MESSA DEL GIORNO Sono questi i santi apostoli che con il loro sangue hanno fecondato la Chiesa: * hanno bevuto il calice del Signore e sono divenuti gli amici di Dio.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— O Dio, che ci doni la grande gioia di celebrare in questo giorno la solennità dei santi Pietro e Paolo, fa' che la tua Chiesa segua sempre l'insegnamento degli apostoli, dai quali ha ricevuto il primo annuncio della fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, infondi in noi la sapienza e la forza del tuo Spirito, perché, seguendo Cristo sulla via della croce, siamo pronti a donare la nostra vita per manifestare al mondo la tua presenza d'amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 12, 1-11
Dagli Atti degli apostoli In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Àzzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere. Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L'angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L'angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell'angelo: credeva invece di avere una visione. Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si allontanò da lui. Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 33
RIT: Il Signore mi ha liberato da ogni paura.
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce.
L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia.
Seconda Lettura
2 Tm 4,6-8.17.18
Dalla seconda lettera di san Paolo a Timoteo. Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l'annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone. Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.
VANGELO
Mt 16, 13-19 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Profondamente inseriti nel mistero del Cristo morto e risorto, con l'intercessione degli apostoli, invochiamo la benedizione di Dio sulla Chiesa e sul mondo. Preghiamo insieme e diciamo:
Santifica il tuo popolo, Signore.
Per tutte le comunità dei credenti in Cristo, sparse nel mondo: rinnovino la loro fede nel Figlio del Dio vivente e lo proclamino salvatore del mondo. Preghiamo:
Per il Papa, pietra fondamentale della nostra Chiesa: confermi i fratelli nella fede della risurrezione, per fare di tutti l'unico popolo di Dio. Preghiamo:
Per i governanti e i capi delle nazioni: ascoltino l'aspirazione all'unità e alla pace dei loro popoli e promuovano la verità e la giustizia per il bene di tutti. Preghiamo:
Per tutti i perseguitati a causa della fede e dell'amore per l'uomo: la loro sofferenza, unita a quella di Cristo e degli apostoli, collabori a liberare il mondo dalle catene dell'egoismo. Preghiamo:
Per noi, qui riuniti nel nome del Signore: la preghiera liturgica apra il nostro cuore alle necessità del mondo e ci renda testimoni dell'amore di Cristo. Preghiamo:
Per il dialogo ecumenico tra le Chiese. Per l'impegno apostolico dei laici.
Signore Dio nostro, per l'intercessione di Pietro e Paolo, primizie della fede cristiana, sostieni il tuo popolo in cammino con l'effusione del tuo Spirito, perché da ogni angolo della terra salga a te la lode perenne. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
La preghiera dei santi apostoli accompagni, o Signore, l'offerta che presentiamo a gloria del tuo nome, e ci renda ferventi nella celebrazione di questo sacrificio. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Oggi ci dai la gioia di celebrare i due santi apostoli: * Pietro, che per primo confessò la fede nel Cristo, * Paolo, che illuminò le profondità del mistero; ** il pescatore di Galilea, che costituì la Chiesa delle origini con i giusti d'Israele, * il maestro e dottore, + che annunciò la salvezza a tutte le genti. ** In modi diversi hanno radunato l'unica famiglia di Cristo * e, associati nella venerazione del popolo cristiano, + condividono la stessa corona di gloria. ** E noi, insieme agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Simon Pietro disse a Gesù: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». * Rispose Gesù: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». (Cf. Mt 16, 16.18)
—(oppure)— "Chi avrà perduto la propria vita per causa mia, * la troverà in eterno", dice il Signore. (Mt 10, 39)
Dopo la Comunione
Nutriti da questo sacramento, ti preghiamo, o Signore: fa' che viviamo nella tua Chiesa perseveranti nello spezzare il pane e nell'insegnamento degli apostoli, per formare, saldi nel tuo amore, un cuore solo e un'anima sola. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Dio onnipotente, che ha fondato la Chiesa sulla fede dell'apostolo Pietro, vi renda saldi nell'adesione a Cristo e vi colmi della sua benedizione. R/. Amen.
Dio, che ci ha illuminato con la predicazione di san Paolo, vi insegni con l'esempio dell'apostolo a condurre a Cristo i fratelli. R/. Amen.
Pietro con il potere delle chiavi, Paolo con la sua parola intercedano per noi e ci accompagnino a quella patria che essi hanno raggiunto con il martirio della croce e della spada. R/. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R/. Amen.
Quando si rimane affascinati da qualcuno o un ideale forte preme dentro di noi, ci accompagna spesso la convinzione che stiamo per intraprendere un percorso pieno di sicurezze e di garanzie. Non accade così con il Signore: egli, cominciando da Abramo, chiama a se, propone il suo progetto, ma senza dare indirizzi precisi e ancor meno prospettive di successo. Allo scriba, che gli si accosta e, mosso da sicura ammirazione, fa la sua offerta di mettersi alla sua sequela: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai», Gesù risponde: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». Egli così sta proclamando non tanto la sua povertà, ma il necessario ed indispensabile distacco dalle cose del mondo. Sta ribadendo al suo interlocutore e a tutti noi che dobbiamo cercare tesori che non periscono. Dobbiamo guardare le cose di lassù e non quelle della terra. Vuole ancora dirci che in Lui dobbiamo riporre ogni nostra fiducia, è lui il tesoro nascosto che ci è dato di scoprire, lui la nostra vera ricchezza. Gesù lo scandirà ancora ai suoi quando affiderà loro la missione di andare ad annunciare il suo regno: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». La caratteristica del cristiano è il distacco dai beni del mondo per mettere al primo posto il Signore. I suoi ministri hanno il dovere di andare "sgombri" di ogni peso e liberi da ogni umana preoccupazione. È difficile oggi convincersi che il distacco dai beni materiali e l'abbandono fiducioso alla provvidenza divina possa essere motivo di interiore libertà e garanzia di vera ricchezza. Gesù mette sullo stesso piano per chi vuole seguirlo nel suo regno il distacco dalle umane sicurezze e quello dagli affetti umani: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti». San Benedetto dice ai suoi monaci che nulla debbono anteporre all'amore di Cristo, questo però vale anche per ogni cristiano.
Antifona d'Ingresso
Popoli tutti, battete le mani! * Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46, 2)
Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, + fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, * ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Am 2, 6-10. 13-16
Dal libro del profeta Amos. Così dice il Signore: «Per tre misfatti d'Israele e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna, perché hanno venduto il giusto per denaro e il povero per un paio di sandali, essi che calpestano come la polvere della terra la testa dei poveri e fanno deviare il cammino dei miseri, e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza, profanando così il mio santo nome. Su vesti prese come pegno si stendono presso ogni altare e bevono il vino confiscato come ammenda nella casa del loro Dio. Eppure io ho sterminato davanti a loro l'Amorreo, la cui statura era come quella dei cedri e la forza come quella della quercia; ho strappato i suoi frutti in alto e le sue radici di sotto. Io vi ho fatto salire dalla terra d'Egitto e vi ho condotto per quarant'anni nel deserto, per darvi in possesso la terra dell'Amorreo. Ecco, vi farò affondare nella terra, come affonda un carro quando è tutto carico di covoni. Allora nemmeno l'uomo agile potrà più fuggire né l'uomo forte usare la sua forza, il prode non salverà la sua vita né l'arciere resisterà, non si salverà il corridore né il cavaliere salverà la sua vita. Il più coraggioso fra i prodi fuggirà nudo in quel giorno!». Oracolo del Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 49
RIT: Perdona, Signore, l'infedeltà del tuo popolo.
«Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?
Se vedi un ladro, corri con lui e degli adùlteri ti fai compagno. Abbandoni la tua bocca al male e la tua lingua trama inganni.
Ti siedi, parli contro il tuo fratello, getti fango contro il figlio di tua madre. Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Capite questo, voi che dimenticate Dio, perché non vi afferri per sbranarvi e nessuno vi salvi. Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio».
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
VANGELO
Mt 8, 18-22 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La sequela di Cristo richiede un continuo cambiamento interiore. Consapevoli di questo, preghiamo insieme, dicendo:
Signore Gesù, accoglici con te.
Perché la Chiesa, creatura della Parola, non si stanchi mai di annunciare con purezza e libertà il vangelo di Cristo, anche quando la sua missione suscita incomprensione e indifferenza. Preghiamo:
Perché i cristiani ricerchino costantemente la via tracciata da Gesù, senza adagiarsi nel poco che hanno raggiunto. Preghiamo:
Perché gli uomini non abbandonino al Signore la soluzione dei problemi del nostro tempo, ma impieghino con generosità le energie della mente e del cuore. Preghiamo:
Perché il dolore di chi soffre sia consapevole partecipazione alla croce di Gesù che salva continuamente il mondo. Preghiamo:
Perché chi vive nella ricchezza ascolti il gemito dei poveri che non hanno casa, non possono vestirsi con eleganza, non hanno da mangiare a sufficienza. Preghiamo:
Per i religiosi che professano il voto di povertà. Per coloro che offrono la vita per la salvezza del mondo.
Accogli, o Signore, queste invocazioni e illumina il cammino che porta a te. L'eucaristia che celebriamo ci inserisca sempre più nella vita del Redentore e Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l'opera della redenzione, + fa' che il nostro servizio sacerdotale * sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Benedici il Signore, anima mia, * quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102, 1)
—(oppure)— "Padre, prego perché tutti siano una cosa sola, * perché il mondo creda che tu mi hai mandato", * dice il Signore. (Gv 17, 20-21)
Dopo la Comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore, + sia per noi principio di vita nuova, * perché, uniti a te nell'amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore.
È sorprendente leggere nel vangelo di oggi che Gesù dorme mentre si sta scatenando una violenta tempesta che scaglia onde minacciose sulla barca dei suoi discepoli. È ancora più sorprendente costatare nella storia e nella vita che lo stesso Signore appaia talvolta disinteressato e assente mentre vicende minacciose si abbattono sul mondo, sulla sua chiesa e sulle singole persone. Quel sonno e quel distacco ha scandalizzato e scandalizza molti, ha generato e genera spesso crisi di fede, ha indotto molti a parlare del silenzio di Dio, dell'assenza di Dio dal nostro mondo. Qualcuno è giunto a parlare della "morte di Dio" e, sulla stessa scia ha fortemente dubitato del suo amore per noi. Forse ci siamo dimenticati della causa della primordiale paura già percepita in modo intenso dai nostri progenitori, quando si sono ritrovati fuori del paradiso terrestre: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». È stato prima l'uomo a nascondersi a Dio, egli si è accecato nella presunzione di diventare come lui. il rapporto uomo - Dio era basato sull'amore, dopo il peccato lo vediamo contrassegnato dalla paura e dalla nudità; il recupero avviene ora mediante la fede, che ci consente di vedere solo attraverso un velo. Quando manca la fede le burrasche assumono dimensioni distruttive. È quasi sempre l'uomo a scatenarle, ma non è capace di riconoscere le proprie responsabilità, apportare i necessari rimedi, anzi le attribuisce a Dio e osa incolparlo; emana condanne contro quel Dio che egli volutamente ignora. Non è quindi il silenzio o il disinteresse o ancor meno l'assenza o la morte di Dio la causa delle nostre disfatte, ma l'oscuramento dell'anima, il buio della fede che genera tempeste, violenze, sopraffazioni ed è ancora la stessa mancanza a scatenare la paura in coloro che le subiscono. È di qualche giorno fa l'ammonimento del Signore che ci ricordava di non aver paura di coloro che possono uccidere il corpo, ma piuttosto di coloro che possono distruggerci dentro creando l'inferno nella nostra vita. Ai nostri giorni malessere profondo e decantato progresso convivono assurdamente insieme e sono pochi coloro che con intelligenza e sapienza ne sanno scrutare difetti e valori. Il salmista così ci ammonisce: «Non vantatevi». E agli empi: «Non alzate la testa!». Non alzate la testa contro il cielo, non dite insulti a Dio». Lo stesso Signore, dopo la sua passione e risurrezione così ci rassicura: «Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».
Antifona d'Ingresso
Popoli tutti, battete le mani! * Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46, 2)
Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, + fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, * ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Am 3,1-8;4,11-12
Dal libro del profeta Amos Ascoltate questa parola, che il Signore ha detto riguardo a voi, figli d’Israele, e riguardo a tutta la stirpe che ho fatto salire dall’Egitto: «Soltanto voi ho conosciuto tra tutte le stirpi della terra; perciò io vi farò scontare tutte le vostre colpe. Camminano forse due uomini insieme, senza essersi messi d’accordo? Ruggisce forse il leone nella foresta, se non ha qualche preda? Il leoncello manda un grido dalla sua tana, se non ha preso nulla? Si precipita forse un uccello a terra in una trappola, senza che vi sia un’esca? Scatta forse la trappola dal suolo, se non ha preso qualche cosa? Risuona forse il corno nella città, senza che il popolo si metta in allarme? Avviene forse nella città una sventura, che non sia causata dal Signore? In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo piano ai suoi servitori, i profeti. Ruggisce il leone: chi non tremerà? Il Signore Dio ha parlato: chi non profeterà? Vi ho travolti come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra, eravate come un tizzone strappato da un incendio; ma non siete ritornati a me». Oracolo del Signore. Perciò ti tratterò così, Israele! Poiché questo devo fare di te: prepàrati all’incontro con il tuo Dio, o Israele!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 5
RIT: Guidami, Signore, nella tua giustizia.
Tu non sei un Dio che gode del male, non è tuo ospite il malvagio; gli stolti non resistono al tuo sguardo.
Tu hai in odio tutti i malfattori, tu distruggi chi dice menzogne. Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta.
Io, invece, per il tuo grande amore, entro nella tua casa; mi prostro verso il tuo tempio santo nel tuo timore.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola.
Alleluia.
VANGELO
Mt 8, 23-27 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Solo Dio è fonte di pace e conduce la storia degli uomini alla salvezza eterna. Preghiamolo quindi con fede, dicendo:
Dio della pace, ascoltaci.
Perché la Chiesa, sempre rinnovata dalla potenza creatrice di Dio, veda nelle prove e nelle difficoltà l'occasione per rafforzare la propria fede nel Cristo risorto. Preghiamo:
Perché il Signore converta il cuore degli uomini e fermi il braccio dei violenti che sconvolgono la convivenza delle nostre città. Preghiamo:
Perché colui che domina la furia del vento e del mare, porti tranquillità e pace nel cuore di chi vive incapace di amore e di perdono. Preghiamo:
Perché la nostra pigrizia nel seguire fedelmente il Signore, ottenga ogni giorno la sua misericordia che ci invita a conoscerlo e ad amarlo sempre di più. Preghiamo:
Perché l'eucaristia, presenza reale del Cristo tra i suoi, divenga il grido della nostra povertà e del nostro bisogno di salvezza. Preghiamo:
Per chi, con generosità, annuncia Cristo Salvatore. Per chi da tempo attende un segno dal cielo.
Dio della nostra vita, accogli la preghiera della Chiesa che professa fiducia solo in te che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l'opera della redenzione, + fa' che il nostro servizio sacerdotale * sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Benedici il Signore, anima mia, * quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102, 1)
—(oppure)— "Padre, prego perché tutti siano una cosa sola, * perché il mondo creda che tu mi hai mandato", * dice il Signore. (Gv 17, 20-21)
Dopo la Comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore, + sia per noi principio di vita nuova, * perché, uniti a te nell'amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore.
«Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?». Due indemoniati escono dal buio dei sepolcri, pare sia questa la loro dimora nel regno della morte, una caratteristica del loro inferno... e gridano minacciosi verso Gesù: dichiarano di non voler condividere nulla con Lui, che viene invece dal Regno dell'amore e nel loro livore affermano che Egli è anzitempo la causa della loro rovina e motivo di tormento. Chiedono di essere mandati ad invasare una mandria di porci, tra quegli animali che nel mondo giudaico rappresentavano l'essenza stessa dell'impurità. Li attende un precipizio di morte tra i flutti del mare! Un salmista afferma nella sua grande disgrazia: «Un abisso chiama l'abisso al fragore delle tue cascate; tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati». I demoni si sono dati una definizione in lingua latina che ha del demoniaco, recita così e il lettore può leggerla nei due versi, da destra a sinistra e viceversa: «In girum imus nocte et consumimur igni»: «andiamo vagando nelle tenebre della notte e siamo divorati dal fuoco». Ai nostri giorni non si parla più del demonio, si arriva a negarne l'esistenza e non ci accorge che così egli si nasconde ed opera le sue trame contro di noi. Lo si nega anche dinanzi alle più evidenti azioni diaboliche, anche quando il male serpeggia e poi assume dimensioni disastrose e ciò sia a livello personale che collettivo. In due modi essenzialmente agisce: si nasconde per non farsi riconoscere e poi cerca di carpire e nascondere Dio alla vista dell'uomo. È il suo capolavoro! Il Signore Gesù è venuto per sconfiggerlo e scacciarlo per sempre dal nostro mondo: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte». Non dovremmo essere noi a riaprirgli le porte e dargli accoglienza.
Antifona d'Ingresso
Popoli tutti, battete le mani! * Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46, 2)
Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, + fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, * ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Am 5, 14-15. 21-24
Dal libro del profeta Amos. Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e solo così il Signore, Dio degli eserciti, sarà con voi, come voi dite. Odiate il male e amate il bene e ristabilite nei tribunali il diritto; forse il Signore, Dio degli eserciti, avrà pietà del resto di Giuseppe. «Io detesto, respingo le vostre feste solenni e non gradisco le vostre riunioni sacre; anche se voi mi offrite olocausti, io non gradisco le vostre offerte, e le vittime grasse come pacificazione io non le guardo. Lontano da me il frastuono dei vostri canti: il suono delle vostre arpe non posso sentirlo! Piuttosto come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 49
RIT: A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Ascolta, popolo mio, voglio parlare, testimonierò contro di te, Israele! Io sono Dio, il tuo Dio!
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti. Non prenderò vitelli dalla tua casa né capri dai tuoi ovili.
Sono mie tutte le bestie della foresta, animali a migliaia sui monti. Conosco tutti gli uccelli del cielo, è mio ciò che si muove nella campagna.
Se avessi fame, non te lo direi: mio è il mondo e quanto contiene. Mangerò forse la carne dei tori? Berrò forse il sangue dei capri?
Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
Alleluia.
VANGELO
Mt 8, 28-34 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, giunto Gesù all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli e sorelle, l'acqua del battesimo ha inghiottito i nostri peccati e ci ha ridonato la vita nuova dello Spirito Santo. Siamo infatti chiamati a vincere il male e a diffondere il regno di Dio. Preghiamo quindi dicendo:
Signore, liberaci da ogni male.
Dio della vita, la pasqua di Cristo ha sconfitto definitivamente il peccato: libera la Chiesa da ogni tentazione e compromesso con il male, perché annunci con fedeltà e purezza il tuo regno. Preghiamo:
Signore della storia, il tuo Spirito è operante fino alla fine dei tempi: aiuta i governanti a perseguire una politica di pace e di collaborazione tra i popoli. Preghiamo:
Signore misericordioso, la tua bontà supera i cieli: converti i cuori di chi favorisce la diffusione del male nel mondo, perché il tuo popolo viva sereno alla tua presenza. Preghiamo:
Signore, Dio dell'uomo, il tuo amore avvolge ogni persona: sostieni con la tua forza chi è colpito dalla malattia e da ogni dolore e sofferenza, perché anche la loro croce redima il mondo. Preghiamo:
Dio della pasqua, ogni giorno il tuo popolo fa memoria della morte e risurrezione di Cristo: confortalo con il cibo della salvezza, perché non si stanchi mai di riprendere il cammino verso la perfezione. Preghiamo:
Per i bambini che in questi giorni riceveranno il battesimo. Per chi non ha ancora il coraggio di denunciare il male.
Le nostre invocazioni sono povere, Signore, ma il tuo Spirito conceda a noi il coraggio di compiere, in ogni circostanza, la tua volontà. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l'opera della redenzione, + fa' che il nostro servizio sacerdotale * sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Benedici il Signore, anima mia, * quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102, 1)
—(oppure)— "Padre, prego perché tutti siano una cosa sola, * perché il mondo creda che tu mi hai mandato", * dice il Signore. (Gv 17, 20-21)
Dopo la Comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore, + sia per noi principio di vita nuova, * perché, uniti a te nell'amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore.
Lo ricordiamo tutti come l'Apostolo incredulo, come colui che volle mettere la mano al posto della ferita della lancia e il dito al posto dei chiodi. Egli volle così attingere la fede piena alla fonte stessa dell'amore. È importante credere alla altrui testimonianza, ma non possiamo assolutamente condannare chi vuole comprendere il prezzo dell'amore e toccare i segni della grazia. Molto probabilmente Tommaso, più degli altri era rimasto salutarmene scosso dalle parole che il suo Gesù aveva pronunciato non molti giorni prima, nella sera dell'ultima cena: "questo è il mio corpo, questo è il mio sangue sparso per voi". Ora Tommaso vuole comprendere fino in fondo, per quanto è possibile alla fragilità umana, il significato pieno di quel dono. Volendo toccare il corpo di Cristo con i segni della sua passione, egli vuole stabilire una intensa ed indefettibile comunione con Cristo. Egli vuole riconoscere quel corpo, che non aveva visto inchiodato alla croce, ma che desidera legare e fondere con il suo, per essergli poi fedele fino alla morte. I segni dei chiodi e le ferite del costato che egli tocca gli consentono di salire con il suo maestro fino al Calvario, fino alla croce per poi godere nel vederlo vivo e risorto, lì presente dinanzi a lui, ancora pronto a fugare ogni dubbio. L'intensità dell'amore talvolta supplisce alla debolezza della fede. Vediamo infatti nella storia di Tommaso l'esplosione simultanea della fede e dell'amore quando dichiara che Cristo è il suo Signore e il suo Dio: «Mio Signore e mio Dio!». E', tutto considerato, un bel percorso quello che Tommaso compie; egli volge lo sguardo e poi tocca Colui che hanno trafitto. Ci porge un invito che tutti possiamo raccogliere: guardare il crocifisso per immergerci in Cristo, per imprimere nel nostro cuore i germi fecondi della gratitudine della fede e dell'amore.
Antifona d'Ingresso
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto; * ti rendo grazie perché sei stato la mia salvezza. (Sal 117, 28.21)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Esulti la tua Chiesa, Dio onnipotente, nella festa del santo apostolo Tommaso; ci sostenga la sua protezione perché, credendo, abbiamo vita nel nome di Gesù Cristo, tuo Figlio, che egli riconobbe come suo Signore e suo Dio. Egli vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ef 2, 19-22
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 116
RIT: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode.
Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.
VANGELO
Gv 20, 24-29 Dal Vangelo secondo Giovanni
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La sequela di Cristo richiede un continuo cambiamento interiore. Consapevoli di questo, preghiamo insieme, dicendo:
Signore Gesù, accoglici con te.
Perché la Chiesa, creatura della Parola, non si stanchi mai di annunciare con purezza e libertà il vangelo di Cristo, anche quando la sua missione suscita incomprensione e indifferenza. Preghiamo:
Perché i cristiani ricerchino costantemente la via tracciata da Gesù, senza adagiarsi nel poco che hanno raggiunto. Preghiamo:
Perché gli uomini non abbandonino al Signore la soluzione dei problemi del nostro tempo, ma impieghino con generosità le energie della mente e del cuore. Preghiamo:
Perché il dolore di chi soffre sia consapevole partecipazione alla croce di Gesù che salva continuamente il mondo. Preghiamo:
Perché chi vive nella ricchezza ascolti il gemito dei poveri che non hanno casa, non possono vestirsi con eleganza, non hanno da mangiare a sufficienza. Preghiamo:
Per i religiosi che professano il voto di povertà. Per coloro che offrono la vita per la salvezza del mondo.
Accogli, o Signore, queste invocazioni e illumina il cammino che porta a te. L'eucaristia che celebriamo ci inserisca sempre più nella vita del Redentore e Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Ti presentiamo, o Signore, l'offerta del nostro servizio sacerdotale nel ricordo del martirio del santo apostolo Tommaso e ti preghiamo di custodire i tuoi doni in noi che ti offriamo il sacrificio di lode. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, * ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei santi apostoli, * e lo conduci attraverso i tempi sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio * e hai costituito pastori. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Metti la tua mano nel segno dei chiodi e non essere incredulo, ma credente. (Cf. Gv 20, 27)
—(oppure)— "Padre, prego perché tutti siano una cosa sola, * perché il mondo creda che tu mi hai mandato", * dice il Signore. (Gv 17, 20-21)
Dopo la Comunione
O Dio, che in questo sacramento ci fai comunicare realmente al Corpo e al Sangue del tuo Figlio unigenito, concedi a noi di testimoniare con le opere e con la vita colui che, insieme all'apostolo Tommaso, riconosciamo nella fede nostro Signore e nostro Dio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Si chiana sui malati il Signore Gesù. Viene a chiamare a se i dispersi e i lontani affinché si formi un solo ovile sotto un solo pastore. La forza della sua voce non ha limiti, egli chiama chi vuole con toni imperativi per esprimere la sua signoria sull'uomo e l'intensità dell'amore che gli vuole manifestare. Oggi si accosta ad un pubblicano seduto al banco delle imposte. È Matteo che racconta la sua chiamata con sorprendente semplicità: Gesù passando lo vide e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì". Sono tutti interessanti i particolari del racconto: c'è un uomo seduto, legato alla sua realtà umana, al suo mestiere, probabilmente non apprezzato da molti perché lo lega ad un modo pagano di cui tutti aborrono la presenza, c'è Gesù che passa e pone il suo sguardo su di lui. È, da quello che segue, uno sguardo di misericordia e di amore. Ci ricorda un episodio analogo quando, dopo il dialogo con il giovane ricco: "Gesù, fissatolo, lo amò". È una costante in Cristo: il suo sguardo è sempre espressione di compiacenza, di misericordia, di predilezione. Sembra quasi che egli voglia così prima aprirsi un varco nel cuore dell'uomo per poi scandire il suo invito e fare la sua chiamata. Lo deduciamo dalla prontezza della risposta e anche dal convito festoso che segue. Ci sono però i soliti guasta festa, gli scribi e i farisei, i quali chiusi nella loro visione purista ed elitaria, non vogliono comprendere che il Regno di Dio è aperto a tutti senza riserva alcuna. Matteo, protagonista del felice incontro, trae dalla sua storia motivi di insegnamenti perenni ed universali e raccoglie dalla bocca di Cristo la sua dichiarazione finale, che smentisce i contestatori e riapre i cuori di tutti alla festa senza fine: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». Ecco finalmente la grande apertura di cui avevamo bisogno per comprendere appieno la missione di Cristo e la infinita misericordia del Padre. Così è stata abbattuta la barriera del peccato, così abbiamo potuto comprendere il valore e la gioia del perdono, gratuitamente offerto, perché redenti da Cristo. Così si è riaccesa la speranza anche per i più lontani, così le porte del regno si sono riaperte per tutti. Per quei gesti di misericordia abbiamo visto e vediamo ogni giorno ritornare affaticati e logori tanti figli, che si erano allontanati dalla casa paterna; così, come è avvenuto per Matteo, abbiamo scorto nella schiera dei chiamati tanti e tante provenienti da esperienze mondane di ogni genere e recuperati da quello sguardo di Cristo e sollecitati da quel "Seguimi". Ci ha scelti dalla schiera dei malti e dei peccatori perché a nostra volta avessimo il cuore sempre aperto alla misericordia.
Antifona d'Ingresso
Popoli tutti, battete le mani! * Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46, 2)
Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, + fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, * ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Am 8, 4-6. 9-12
Dal libro del profeta Amos. «Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, voi che dite: "Quando sarà passato il novilunio e si potrà vendere il grano? E il sabato, perché si possa smerciare il frumento, diminuendo l'efa e aumentando il siclo e usando bilance false, per comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali? Venderemo anche lo scarto del grano"». «In quel giorno – oracolo del Signore Dio – farò tramontare il sole a mezzogiorno e oscurerò la terra in pieno giorno! Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento: farò vestire ad ogni fianco il sacco, farò radere tutte le teste: ne farò come un lutto per un figlio unico e la sua fine sarà come un giorno d'amarezza. Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore Dio – in cui manderò la fame nel paese; non fame di pane né sete di acqua, ma di ascoltare le parole del Signore». Allora andranno errando da un mare all'altro e vagheranno da settentrione a oriente, per cercare la parola del Signore, ma non la troveranno.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 118
RIT: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. Con tutto il mio cuore ti cerco: non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.
Io mi consumo nel desiderio dei tuoi giudizi in ogni momento. Ho scelto la via della fedeltà, mi sono proposto i tuoi giudizi.
Ecco, desidero i tuoi precetti: fammi vivere nella tua giustizia. Apro anelante la mia bocca, perché ho sete dei tuoi comandi.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.
VANGELO
Mt 9, 9-13 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: "Misericordia io voglio e non sacrifici". Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù siede volentieri alla mensa dei peccatori, perché ama infinitamente l'uomo, e con il suo perdono lo rinnova e lo guarisce. Per la mediazione di Cristo redentore, rivolgiamoci al Padre, dicendo:
Per la tua misericordia, ascoltaci, o Signore.
Per il Papa, i vescovi, i presbiteri: sull'esempio di Cristo siano misericordiosi con i peccatori, vadano alla ricerca dei lontani, diventino missionari degli ultimi e degli abbandonati. Preghiamo:
Per chi è spaventato della gravità delle proprie colpe: sappia guardare con fiducia al Cristo che ha già sconfitto il peccato e la morte. Preghiamo:
Per chi si scandalizza della bontà e della misericordia di Dio: superi l'orgoglio di considerarsi senza peccato e gioisca della gratuità dell'amore. Preghiamo:
Per i coniugi che non riescono a vivere il perdono reciproco: riscoprano la profondità dell'amore che è paziente, benigno, accogliente e misericordioso. Preghiamo:
Per i nostri defunti: sperimentino la grandezza della bontà del Signore e vivano eternamente nella sua pace. Preghiamo:
Per chi abitualmente trae profitto dall'incompetenza altrui. Perché la nostra comunità sia sempre distaccata dal denaro.
La tua gloria, o Signore, è l'uomo vivente; la parola che abbiamo ascoltato fruttifichi dentro di noi e purifichi il nostro cuore perché possiamo, con il Cristo tuo Figlio, rendere gloria a te che sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l'opera della redenzione, + fa' che il nostro servizio sacerdotale * sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Benedici il Signore, anima mia, * quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102, 1)
—(oppure)— "Padre, prego perché tutti siano una cosa sola, * perché il mondo creda che tu mi hai mandato", * dice il Signore. (Gv 17, 20-21)
Dopo la Comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore, + sia per noi principio di vita nuova, * perché, uniti a te nell'amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore.
La privazione temporanea e volontaria del cibo e delle bevande faceva parte dei sacrifici antichi e, con accezioni diverse, mirava alla purificazione dell'uomo per avere poi un approccio più facile ed intimo con i diversi riti in onore della divinità. L'ha praticato lo stesso Gesù per quaranta giorni, lontano dal consorzio umano, nel deserto, prima di intraprendere la sua missione pubblica e chiamare a se i suoi discepoli. Nella concezione cristiana tale significato ha assunto un valore più teologico e profondo: è principalmente la volontaria partecipazione al sacrificio di Cristo, è praticata come pena, come penitenza, come preparazione ai grandi eventi della salvezza, come la quaresima. I discepoli di Giovanni entrano in conflitto con quelli del Signore e gli domandano: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?». L'appunto è rivolto direttamente ai discepoli, ma va a colpire lo stesso Cristo, che è il loro maestro e responsabile dei loro comportamenti. Gesù non esita a dare la spiegazione: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno». Il Signore vuole sublimare il significato e il valore del digiuno e nel contempo indicarne i momenti più opportuni. Gesù si autodefinisce "sposo" e annuncia che l'avvento del Regno che egli annuncia ed incarna con la sua presenza è motivo di gioia e di festa. Si sta quindi celebrando un banchetto nuovo e gli uomini, tutti gli uomini, i discepoli in prima persona sono gli invitati alle nozze. Non è pensabile pensare e proporre il digiuno mentre si celebrano le nozze e si è nel pieno della festa. Solo quando lo sposo non sarà più presente, perché violentemente tolto e condannato alla crudele passione, anche gli apostoli digiuneranno. Allora ecco la nuova concezione del digiuno, è determinato da un'assenza, da un lutto, da un distacco, da una forzata privazione e dall'attesa di un ritorno dello sposo. La gioia cristiana muore con Cristo e risorge con Lui. Ora fin quando non entreremo alle nozze finali nel banchetto celeste, viviamo nell'attesa della beata speranza e il digiuno diventa l'alimento necessario della fede e la testimonianza doverosa della nostra gratitudine verso colui che l'ha praticato ininterrottamente per trentatré anni, restando tra noi nell'umiliazione della carne.
Antifona d'Ingresso
Popoli tutti, battete le mani! * Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46, 2)
Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, + fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, * ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Am 9, 11-15
Dal libro del profeta Amos Così dice il Signore: «In quel giorno rialzerò la capanna di Davide, che è cadente; ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò come ai tempi antichi, perché conquistino il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è stato invocato il mio nome. Oracolo del Signore, che farà tutto questo. Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – in cui chi ara s'incontrerà con chi miete e chi pigia l'uva con chi getta il seme; i monti stilleranno il vino nuovo e le colline si scioglieranno. Muterò le sorti del mio popolo Israele, ricostruiranno le città devastate e vi abiteranno, pianteranno vigne e ne berranno il vino, coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto. Li pianterò nella loro terra e non saranno mai divelti da quel suolo che io ho dato loro».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 84
RIT: Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia.
Amore e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Mt 9, 14-17 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Al Signore della vita e della gloria che ogni giorno ci invita alla mensa del suo Figlio, rivolgiamo le nostre suppliche, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.
Perché la Chiesa, popolo scelto da Dio, trasmetta con semplicità a tutti gli uomini la gioia donatale dalla salvezza di Cristo. Preghiamo:
Perché il popolo ebreo comprenda la novità e la pienezza portata dal cristo, messia e salvatore di tutti gli uomini. Preghiamo:
Perché chi attende giorni meno tristi e dolorosi, trovi nella fede il sostegno per continuare a sperare. Preghiamo:
Perché sappiamo accogliere con ottimismo e spirito di discernimento le nuove forme di vita e di fede che nascono nella Chiesa e nel mondo. Preghiamo:
Perché l'eucaristia che celebriamo divenga il segno di vita nuova e totale donato da Cristo alla nostra comunità. Preghiamo:
Perché la domenica sia veramente festa del Signore. Perché ogni sofferenza divenga attesa del Signore.
Padre misericordioso, che ci fai vivere nella gioia per la presenza incessante del nostro salvatore Gesù Cristo, sostieni il nostro cammino fino alla pasqua eterna, quando celebreremo per sempre le nozze dell'Agnello. Lui è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l'opera della redenzione, + fa' che il nostro servizio sacerdotale * sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Benedici il Signore, anima mia, * quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102, 1)
—(oppure)— "Padre, prego perché tutti siano una cosa sola, * perché il mondo creda che tu mi hai mandato", * dice il Signore. (Gv 17, 20-21)
Dopo la Comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore, + sia per noi principio di vita nuova, * perché, uniti a te nell'amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore.
«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò». Ci giunge sempre propizio quest'invito del Signore, particolarmente in questo periodo dell'anno in cui sentiamo più urgente il bisogno di ristoro e di refrigerio. La stanchezza, l'oppressione fanno parte dell'esperienza umana, ne evidenziano i limiti e la fragilità, e spesso non bastono i nostri ristori per lenirli. Il Signore sa bene del peso del nostro giogo, egli stesso se ne è fatto carico. Vuole perciò liberarci di quel peso che ci opprimerebbe fino ad ucciderci se restasse sulle nostre spalle. Non ci risulta particolarmente difficile trovare un qualche refrigerio al nostro corpo, è arduo però trovare il vero conforto per l'anima quando è oppressa dal male e appesantito dalle avversità. Per questo il Signore ancora una volta ci chiama a se e ci sollecita ad un incontro personale con lui. Ci instilla per questo pensieri di umiltà e di mitezza, le virtù che egli ha praticato in modo sublime e che a noi consentirebbe di affidarci fiduciosamente a lui. La presunzione umana genera l'accumulo dei pesi sulle nostre fragili spalle fino a sommergerci in una tomba infernale costruita con le nostre mani. Ed ecco la preghiera di Gesù per noi: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli». Siamo noi i "piccoli" quando con semplicità di cuore e con sincera umiltà, riconoscendo i nostri limiti, la nostra fragilità, ci affidiamo al Signore nella preghiera assidua e costante, per attingere da lui la forza che non abbiamo. Questa è la via per conoscerlo e amarlo: "nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare". La rivelazione si apre alla nostra migliore comprensione proprio quando facciamo esperienza della bontà di Dio, trovando in lui il vero e completo ristoro. Così il gioco, pesante sulle nostre fragili spalle diventa dolce e il carico delle nostre miserie leggero. "È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione". La vita sacramentaria è quindi la nostra forza: quel "venite a me" lo ascoltiamo con particolare interesse e sollecitudine nel giorno del Signore, quando come singoli e come comunità siamo invitati alla sua mensa.
Antifona d'Ingresso
O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio. * Come il tuo nome, o Dio, * così la tua lode si estende sino ai confini della terra; * è piena di giustizia la tua destra. (Cf. Sal 47, 10-11)
Atto Penitenziale
Il Signore ha detto: Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore.
C: Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi. A: Signore pietà. C: Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— O Padre, che nell'umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l'umanità dalla sua caduta, + dona ai tuoi fedeli una gioia santa, * perché, liberati dalla schiavitù del peccato, godano della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che ti riveli ai piccoli e doni ai poveri l'eredità del tuo regno, rendici miti e umili di cuore, a imitazione di Cristo tuo Figlio, perché, portando con lui il giogo soave della croce, annunciamo al mondo la gioia che viene da te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Zc 9, 9-10
Dal libro del profeta Zaccaria Così dice il Signore: "Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina. Farà sparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme, l'arco di guerra sarà spezzato, annunzierà la pace alle genti, il suo dominio sarà da mare a mare e dal fiume ai confini della terra".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.144
RIT: Benedetto sei tu, Signore, umile re di gloria.
O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome.
Paziente e misericordioso è il Signore, lento all'ira e ricco di grazia. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli, il tuo dominio si estende ad ogni generazione. Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto.
Seconda Lettura
Rm 8, 9. 11-13
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne; poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l'aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli.
Alleluia.
VANGELO
Mt 11, 25-30 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Rivolgiamo la comune preghiera a Dio nostro Padre, perché ci renda veri discepoli e testimoni del Cristo, primizia dell'umanità nuova.
R. O Dio, nostra speranza, ascoltaci.
Per la santa Chiesa pellegrina nel mondo, perché nel fervore della sua fede e della sua testimonianza sia lievito che fermenta la massa, preghiamo. R.
Per quanti soffrono a causa della violenza e dell'oppressione, perché sia loro riconosciuto il diritto a costruire in piena dignità e uguaglianza il loro futuro, secondo il piano di Dio, preghiamo. R.
Per gli uomini che hanno responsabilità educative e sociali, perché promuovano la crescita integrale della persona umana, aperta a Dio e ai fratelli, preghiamo. R.
Per quanti patiscono scandalo a causa della nostra scarsa coerenza, perché mediante la nostra conversione ritrovino fiducia nella potenza del Vangelo, preghiamo. R.
Per noi qui presenti, perché la familiarità quotidiana con la parola di Dio ci renda capaci di valutare con maturo discernimento ciò che Dio vuole nelle concrete situazioni della vita, preghiamo. R.
O Dio, che ami la giustizia, rialza con la tua mano tutti coloro che giacciono nell'ombra della morte; fà che riprendano il cammino della speranza e siano per sempre il tuo vivente canto di gloria. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Ci purifichi, o Signore, quest'offerta che consacriamo al tuo nome, + e ci conduca di giorno in giorno più vicini alle realtà del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla Comunione
—(antica)— Gustate e vedete com'è buono il Signore; * beato l'uomo che in lui si rifugia. (Sal 33, 9)
—(oppure)— "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, * e io vi darò ristoro", dice il Signore. (Mt 11, 28)
Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti con i doni della tua carità senza limiti, + fa' che godiamo i benefici della salvezza * e viviamo sempre in rendimento di grazie. Per Cristo nostro Signore.