Commento: Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.
Le piaghe alle mani e al costato identificano Gesù e lo fanno riconoscere nel suo primo saluto alla comunità dei discepoli, ancora timorosa e sbigottita. Certamente la fede nella risurrezione fa fatica a prendere consistenza. E' una verità inimmaginabile per la mente umana. E' l'evento che completerà la nuova creazione, che Gesù è venuto a costituire per l'umanità. Allora è plausibile ritrovarci anche noi dalla parte di Tommaso all'annuncio degli altri: "Abbiamo visto il Signore". Perché si crei questa sicurezza occorre smontare o sfumare le nostre convinzioni, giacché il disfacimento del corpo, il nostro annientamento costituiscono una vera tomba sepolcrale. Riconosciamo sì l'immortalità dell'anima, tuttavia, la sua impalpabilità, il suo essere spirituale ci porta nell'astratto. L'esigenza di Tommaso di "vedere per credere" per sé è legittima. Non si crede per leggerezza. Ma è disapprovabile il suo modo di pretendere, di condizionare il suo credere a una richiesta di un segno tangibile, rifiutando anche apertamente la testimonianza unanime della sua comunità. "Se non vedete segni e prodigi non credete", era stato già un lamento precedente di Gesù. Il Maestro, pur riservando una beatitudine particolare per coloro che credono: "beati quelli che pur non avendo visto crederanno", si accosta benevolmente a questo fuggitivo discepolo "otto giorni dopo", per illuminarlo con la sua presenza e con la sua parola. Tommaso si sente umiliato a tale vista e professa energicamente più degli altri la sua fede: "Mio Signore e mio Dio". Questo credo pasquale è l'attestato più alto della risurrezione. A questa fede si può giungere per vie più o meno diritte, ma per la maggior parte dei casi per vie contorte, come Tommaso. "Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli", li fa ancora il Signore nel tempo, che è occasione di salvezza, "perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché credendo, abbiate la vita eterna nel suo nome".
Ottava di Pasqua
Antifona d'Ingresso
Come bambini appena nati * desiderate il genuino latte spirituale: * vi farà crescere verso la salvezza. Alleluia. (Cf. 1 Pt 2, 2) Oppure: Entrate nella gioia e nella gloria e rendete grazie a Dio, * che vi ha chiamato al regno dei cieli. Alleluia. (Cf. 4Esd 2, 36-37 (Volg.))
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio di eterna misericordia, che ogni anno nella festa di Pasqua ravvivi la fede del tuo popolo santo, accresci in noi la grazia che ci hai donato, perché tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Signore Dio nostro, che nella tua grande misericordia ci hai rigenerati a una speranza viva, accresci in noi la fede nel Cristo risorto, perché credendo in lui abbiamo la vita nel suo nome. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 2, 42-47
Dagli Atti degli Apostoli [Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 117
RIT: Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre».
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, ma il Signore è stato il mio aiuto. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto prodezze.
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo!
Seconda Lettura
1 Pt 1, 3-9
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un'eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell'ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po' di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell'oro - destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.
VANGELO
Gv 20, 19-31 Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano idiscepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre, perché la comunità cristiana, confermata nella fede, renda ragione della propria speranza davanti a tutti gli uomini.
R. Santifica nella verità la tua Chiesa, o Padre.
Per tutto il popolo cristiano, convocato nel giorno del Signore, Pasqua della settimana, perché manifesti la presenza di Gesù risorto con la gioia di vivere in uno stesso luogo e con lo stesso cuore, preghiamo. R.
Per la nostra comunità, perché cresca insieme ai neo-battezzati, come vera famiglia di Dio, assidua all'ascolto della Parola, perseverante nella preghiera, testimoniante nella carità fraterna, preghiamo. R.
Per tutti coloro che vivono l'esperienza del dolore, perché non si lascino vincere dallo sconforto, ma per la forza della fede e la solidarietà dei fratelli sentano che il Signore è vicino a ciascuno di loro, preghiamo. R.
Per il cristiano che dubita, per l'incredulo che vorrebbe credere, e per tutti coloro che cercano con amore la verità, perché illuminati dalla grazia pasquale riconoscano che non c'è altro nome al di fuori di Cristo in cui essere salvi, preghiamo. R.
Per noi qui presenti, perché ci lasciamo evangelizzare con cuore docile, e diventiamo risonanza viva della Parola che salva, preghiamo. R.
O Dio, nostro Padre, principio e fonte di ogni dono, lo Spirito del tuo Figlio risorto ci introduca nella pienezza della verità pasquale e ispiri i gesti e le parole per testimoniarla nella realtà umana del nostro tempo. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni del tuo popolo [e di questi nuovi battezzati]: tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo, guidaci alla beatitudine eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; * tendi la tua mano e mettila nel mio fianco, * e non essere incredulo, ma credente! Alleluia. (Gv 20, 27)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale che abbiamo ricevuto sia sempre operante nei nostri cuori. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto.
Celebrare la festa dell'Annunciazione del Signore nel tempo pasquale potrebbe sembrare a prima vista anacronistico, ma non lo è. Il mistero dell'incarnazione del Verbo è finalizzato al mistero pasquale. "Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Allora ho detto: Ecco io vengo per fare, o Dio, la tua volontà". Nella liturgia odierna l'incarnazione è il grande segno dato all'umanità da parte di Dio. Maria è la prima e l'espressione più alta di questa umanità che si mantiene disponibile al mistero di Dio e concretizza nella sua persona la speranza del nuovo Israele. "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". Allo stesso tempo, Maria è la terra promessa, arricchita da Dio, come fanno intendere le parole dell'angelo, che proclama: "Il Signore è con te, egli ti ha colmata di grazia". Ella così diviene l'arca della nuova alleanza, il segno della presenza di Dio in mezzo ai fratelli. Maria, nella sua disponibilità, accoglie Dio, diviene discepola della sua Parola e strumento della sua opera. Al come potrà realizzare tutto quello che le viene annunciato, l'angelo l'assicura, dicendo: "Lo Spirito Santo verrà su di te, e l'Onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà". La forza di Dio che trasforma gli uomini da terrestri in celesti, s'impadronisce di Maria e la trasforma in madre di Gesù, uomo Dio. Nell'incarnazione del Verbo eterno nel grembo di Maria e nella sua nascita a Betlemme, Dio sembra che abbia velato la sua grandezza e la sua gloria. Non è vero! Nel farsi piccolo a Betlemme e a Nazaret e nel ridursi nelle condizioni di un malfattore crocifisso, Dio ha rivelato il vero senso della sua gloria e della sua potenza universale. Il Signore lo porrà sul trono di David, ed egli regnerà per sempre sul popolo d'Israele. Questa pienezza benefica, opera di Dio, è già significativa in Maria, immagine della nuova umanità. L'"avvenga di me", fatto anche nostro, cambierà tutta la nostra storia personale.
Antifona d'Ingresso
Cristo risorto dai morti non muore più; * la morte non ha più potere su di lui. Alleluia. (Rm 6, 9)
Colletta
Dio onnipotente, a noi che, rinnovati dai sacramenti pasquali, abbiamo abbandonato la somiglianza con il primo uomo, concedi di essere conformati alla tua immagine di creatore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 4, 23-31
Dagli Atti degli Apostoli. In quei giorni, rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani. Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo: «Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano, tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: "Perché le nazioni si agitarono e i popoli tramarono cose vane? Si sollevarono i re della terra e i prìncipi si allearono insieme contro il Signore e contro il suo Cristo"; davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato, con le nazioni e i popoli d'Israele, si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato, per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano deciso che avvenisse. E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola, stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù». Quand'ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.2
RIT: Beato chi si rifugia in te, Signore.
Perché le genti sono in tumulto e i popoli cospirano invano? Insorgono i re della terra e i prìncipi congiurano insieme contro il Signore e il suo consacrato: «Spezziamo le loro catene, gettiamo via da noi il loro giogo!».
Ride colui che sta nei cieli, il Signore si fa beffe di loro. Egli parla nella sua ira, li spaventa con la sua collera: «Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion, mia santa montagna».
Voglio annunciare il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Chiedimi e ti darò in eredità le genti e in tuo dominio le terre più lontane. Le spezzerai con scettro di ferro, come vaso di argilla le frantumerai».
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio
Alleluia.
VANGELO
Gv 3, 1-8 Dal Vangelo secondo Giovanni
Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La nostra realtà di rigenerati dallo Spirito nelle acque battesimali per una vita nuova, che ci rende partecipi del regno di Dio, costituisce il titolo più grande della nostra dignità. Invochiamo con fede il Signore, dicendo:
Fa' che diventiamo ciò che siamo, Signore.
Per tutti i rinati dall'acqua e dallo Spirito, perché siano fedeli e coerenti alla loro dignità battesimale. Preghiamo:
Per tutti coloro che, come Nicodemo, cercano la verità, perché riconoscano in Cristo l'unico maestro che compie i segni di Dio. Preghiamo:
Per le famiglie cristiane che hanno battezzato i loro figli, perché assumano coerentemente gli impegni di educazione alla fede e di esemplarità di vita. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché, consapevole che lo Spirito agisce in tutti, sappia vedere, apprezzare e valorizzare i doni di ogni suo membro. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché la nostra preghiera individuale si ispiri sempre al modello della preghiera biblica e liturgica, per ottenere l'efficacia del dono dello Spirito. Preghiamo:
Per i bimbi che oggi nascono alla vita. Per gli insegnanti.
O Dio nostro Padre, che ci hai rivelato per mezzo del tuo unico Figlio, generato dal tuo amore, il mistero e la grandezza della nostra rinascita dallo Spirito, concedici di essere fedeli alla nostra dignità di tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Ti presentiamo con gioia, o Signore, i doni della redenzione eterna e ti preghiamo: concedi a noi di venerarli e di offrirli con fede, perché siano fonte di salvezza per tutti i rinati nel Battesimo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Venne Gesù, stette in mezzo ai suoi discepoli * e disse loro: «Pace a voi!». Alleluia. (Gv 20, 19) Oppure: Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Alleluia. (Gv 3, 5)
—(oppure)— Venne Gesù, stette in mezzo ai suoi discepoli e disse loro: «Pace a voi!». Alleluia. (Gv 20, 19) Oppure: Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Alleluia. (Gv 3, 5)
Dopo la Comunione
—(antica)— Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo * che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna, e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo, destinato alla gloria. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Conferma, o Dio, l'opera della redenzione e proteggi coloro che hai chiamato a far parte della santa Chiesa mediante i sacramenti della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo.
Gesù chiarisce che il nascere dall'alto non può limitarsi al senso di una vaga religiosità. Il discorso della salvezza è un discorso che pone al centro dell'attenzione e della scelta di ciascuno la persona viva, concreta di Cristo, con tutto ciò che la stessa persona porta in sé e per l'uomo. Gesù dice a Nicodemo: "Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?". Infatti l'erudito Nicodemo doveva conoscere che le Scritture parlavano già di una rigenerazione d'Israele e di tutti gli uomini mediante lo Spirito di Dio. E' importante capire il senso di queste parole. Gesù dichiara che l'uomo non si può salvare con una spiritualità a suo piacimento anche se vi attende con serietà. Occorre che dall'alto, ossia da Dio, venga la salvezza. Chi ce la porterà? "Nessuno è mai asceso al cielo, se non il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo". E' questo "nascere di nuovo, rinascere dall'alto" che Gesù è venuto ad annunciare e a realizzare. Egli, il solo, che è venuto da Dio, può portare agli uomini questa rinascita. Questa è la rivelazione cristiana. Questa è la vocazione di ogni uomo: divenire veramente uomo nell'Uomo, disceso dal cielo, Cristo. Tutto questo si precisa quando Gesù preannuncia il mistero della croce. "Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così sarà innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna". Essere innalzato, nel discorso di Gesù, significa precisamente essere crocifisso, essere immolato. Così siamo afferrati dalla totalità del suo amore, che ci sublima, ci purifica e ci colloca nella vita stessa del Padre. Nel silenzio e nella fede molte cose possono nascere in noi.
Antifona d'Ingresso
Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo gloria al Signore: * ha preso possesso del suo regno il nostro Dio, l'Onnipotente. Alleluia.
Colletta
Dio onnipotente, donaci di proclamare la potenza del Signore risorto, per possedere in pienezza i doni che abbiamo ricevuto come pegno di vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 4, 32-37
Dagli Atti degli Apostoli. La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa "figlio dell'esortazione", un levìta originario di Cipro, padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.92
RIT: Il Signore regna, si riveste di maestà.
Il Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cinge di forza.
È stabile il mondo, non potrà vacillare. Stabile è il tuo trono da sempre, dall'eternità tu sei.
Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti! La santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Gv 3, 7-15 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Cristo, innalzato sulla croce come agnello immolato e vessillo di gloria, ci invita a rivolgere il nostro sguardo di fede verso di lui. Diciamo insieme:
Per la tua gloriosa passione, salvaci, Signore.
Perché i credenti in Cristo non si scandalizzino della croce, ma sappiano da essa attingere la vita eterna. Preghiamo:
Perché i popoli che non credono in Cristo, a motivo della sua croce, comprendano il valore salvifico di questo grande gesto di amore per gli uomini. Preghiamo:
Perché i religiosi e le religiose siano per la Chiesa e per il mondo segno visibile di comunione fraterna e di condivisione piena dei beni spirituali e materiali. Preghiamo:
Perché nel mondo diviso fra ricchi e poveri si diffonda maggiormente la solidarietà e la condivisione dei beni terreni come testimonianza di amore. Preghiamo:
Perché noi qui presenti sentiamo con maggiore urgenza il bisogno di rendere testimonianza alla nostra fede con grande forza e con gesti concreti di amore fraterno. Preghiamo:
Signore, che continui a rivelare a noi i segreti del tuo amore attraverso le Sacre Scritture, fa' che penetriamo nel mistero della tua croce gloriosa con una fede sempre più pura e viva. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— La tua benevolenza, o Dio, preceda e accompagni con sollecitudine i tuoi fedeli e li conduca a ricevere degnamente questi divini misteri. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Cristo doveva patire e risorgere dai morti * per entrare nella sua gloria. Alleluia. (Cf. Lc 24, 46.26) Oppure: Nessuno è mai salito al cielo, * se non colui che è disceso dal cielo, * il Figlio dell'uomo. Alleluia. (Gv 3, 13)
—(oppure)— Cristo doveva patire e risorgere dai morti * per entrare nella sua gloria. Alleluia. (Cf. Lc 24, 46.26) Oppure: Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, * il Figlio dell'uomo. Alleluia. (Gv 3, 13)
Dopo la Comunione
—(antica)— Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere, perché la partecipazione al mistero della redenzione sia per noi aiuto nella vita presente e ci ottenga la gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Per la forza di questo sacramento donaci, o Signore, di testimoniare con la vita il glorioso mistero della morte e della risurrezione del tuo Figlio, che abbiamo annunciato in questa celebrazione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento: Dio ha così amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, affinché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
Leggiamo oggi dal Vangelo di Giovanni ancora una parte dell'incontro di Gesù con Nicodemo. "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna". Il progetto di Dio è uno solo: amarci per salvarci, attraverso il sacrificio della croce del suo Figlio Unigenito. Con totale gratuità Dio ha mostrato al mondo sino a che punto lo ami. L'apostolo Paolo, consapevole di ciò, esclama: "siamo stati comprati a caro prezzo". Ora l'affermazione, che tutto ciò avviene affinché "chiunque crede in lui abbia la vita eterna", suggerisce all'evangelista alcune considerazioni circa il ruolo di Cristo. Egli ci rivela l'amore del Padre per il mondo, quindi è venuto per salvare e non per condannare. Cristo è il riflesso della luce del Padre, come diciamo nella nostra professione di fede: "Luce da luce". Tutti questi titoli dati a Gesù manifestano l'amore di Dio per l'umanità. Tale amore è detto in greco agàpe, e indica quell'amore col quale si vuole bene a una persona per se stessa, non per l'interesse che se ne può trarre. Nell'atto di fede in Gesù, il Figlio, si realizza in noi il giudizio ultimo: chi crede sinceramente a ciò che Gesù dice, ha già accesso alla vita divina, che il Padre ci comunica mediante il Figlio. Chi non crede invece, va verso la condanna eterna. Di fronte alla rivelazione del Figlio, ciascuna persona è posta nella libertà di scegliere la sua definitiva destinazione. Alle opere malvagie di chi ha preferito le tenebre alla luce, si contrappongono le opere di chi si è lasciato illuminare dalla luce. Costoro "operano la verità" cioè agiscono secondo la rivelazione accolta, e così si manifesta anche esteriormente che in essi opera Dio medesimo. Grande luce gettano queste parole sul mistero della salvezza. Tale mistero si compie nel segreto rapporto tra Dio e l'uomo.
Antifona d'Ingresso
Ti loderò, Signore, tra le genti, * e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli. Alleluia. (Cf. Sal 17, 50; 21, 23)
Colletta
O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio hai ristabilito l'uomo nella dignità perduta e gli hai dato la speranza della risurrezione, fa' che accogliamo nell'amore il mistero celebrato ogni anno nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 5, 17-26
Dagli Atti degli Apostoli. In quei giorni, si levò il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducèi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica. Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: «Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita». Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare. Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè tutto il senato dei figli d'Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: «Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno». Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo». Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.33
RIT: Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce.
L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Gv 3, 16-21 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Cristo è la grande luce che ci rivela l'amore del Padre per gli uomini e ci provoca ad un giudizio di verità sul nostro agire. Rivolgiamoci al Padre dicendo:
Per il tuo amore per Cristo, salvaci, Dio nostro.
Ti preghiamo, Padre, per i cristiani perseguitati, per le vittime di ogni ingiustizia e invidia umana: per la tua forza siano fedeli alla loro fede e alla loro coscienza.
Ti preghiamo per coloro che hanno di te l'idea errata di giudice vendicatore: scoprano che tu sei Padre e che ci hai tanto amato da consegnare Cristo tuo figlio per la vita del mondo.
Ti preghiamo per tutti i credenti: comprendano che Cristo è giudizio luminoso dell'autenticità e del valore delle loro opere.
Ti preghiamo per quanti sono preposti ai mezzi di comunicazione sociale: siano sempre umili cercatori e servitori della verità.
Ti preghiamo per noi, che chiami a compiere la verità con opere disinteressate e trasparenti: ci sentiamo sempre più responsabili di questa nostra vocazione.
Per chi agisce con violenza. Per i nostri morti.
O Signore Gesù, che ci chiami a fare ogni giorno la scelta fra la luce e le tenebre, fa' che le nostre opere siano compiute in Dio con quella fedeltà alla verità che sei tu stesso, Sapienza eterna del Padre, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio ci hai resi partecipi della tua natura divina, dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità, di testimoniarla con una degna condotta di vita. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Con i doni della Chiesa accetta, o Signore, come sacrificio a te gradito, noi tuoi servi, configurati a immagine del tuo Figlio, e confermati con il sigillo dello Spirito. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Dice il Signore: * «Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate * e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». Alleluia. (Gv 15, 16) Oppure: La luce è venuta nel mondo. * Chi fa la verità viene alla luce. Alleluia. (Cf. Gv 3, 19.21)
—(oppure)— Dice il Signore: * «Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate * e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». Alleluia. (Gv 15, 16) Oppure: La luce è venuta nel mondo. Chi fa la verità viene alla luce. Alleluia. (Cf. Gv 3, 19.21)
Dopo la Comunione
—(antica)— Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
—(oppure)— Concedi, o Padre, che, nutriti con il sacramento del Corpo e del Sangue del tuo Figlio, cresciamo nella comunione del suo Spirito e nell'amore dei fratelli, fino a raggiungere nella carità operosa la pienezza del Corpo di Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento: Chi crede nel Figlio avrà la vita eterna, chi non obbedisce al Figlio non la vedrà.
Oggi il Vangelo ci fa ascoltare una testimonianza di Gesù, il quale si lamenta che molti non l'accettano. "Egli attesta ciò che ha veduto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza". Chi ne accetta la testimonianza si pone in rapporto diretto con il Padre, in quanto ne riconosce la verità nelle parole dell'Inviato e ne vive anche la comunione. "Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa", ossia gli ha comunicato l'autorità e il potere. Ciò è vero, ma l'evangelista vuole sottolineare che il Figlio di cui si parla è Gesù storico, il Messia Salvatore che ha subito la morte di croce per la salvezza dell'umanità. E questo Gesù, vero Dio e vero uomo, che rivela la sua profonda esperienza di intima comunione con il Padre e con lo Spirito Santo, afferma il suo diritto a essere ascoltato e creduto. "Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non crede al Figlio non vedrà la vita". Il Vangelo parla chiaro: per Dio i credenti e i non credenti in Gesù non sono affatto la stessa cosa. Dio pone una profonda differenza tra coloro che accettano e seguono il suo Figlio, che egli ci ha mandato, perché lo accettassimo e lo seguissimo. E' in lui e per mezzo di lui che ci dona la sua stessa vita. "L'ira di Dio rimane su di lui", ossia su coloro che pur avendo conosciuto questo Figlio, continuano a vivere e a comportarsi come se non lo avessero conosciuto mai. L'ira di Dio non è per se stessa una minaccia irrimediabile, è il rifiuto di Gesù come salvatore, rischio in parte che possiamo correre tutti. Che cosa faremo allora di fronte a questo richiamo così perentorio? Non dovremmo puntare certo il dito contro l'uno o contro l'altro dicendo: "L'ira di Dio si scatena sul mondo per colpa tua". Dovremmo credere profondamente a quanto ci viene detto dal Signore. E' lui che dà la vita e la morte. Tu che credi, cerca di rendere credibile la tua fede, perché altri si accostino alla vita.
Antifona d'Ingresso
O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, * aprivi la strada e abitavi con loro, * la terra tremò e si aprirono i cieli. Alleluia. (Cf. Sal 67, 8-9)
Colletta
O Dio, che hai compiuto il sacrificio della Pasqua per la salvezza del mondo, ascolta le preghiere del tuo popolo: Cristo, Sommo Sacerdote che intercede per noi, come vero uomo ci doni la riconciliazione e come vero Dio ci liberi dal peccato. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 5, 27-33
Dagli Atti degli Apostoli. In quei giorni, [il comandante e gli inservienti] condussero gli apostoli e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest'uomo». Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono». All'udire queste cose essi si infuriarono e volevano metterli a morte.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.33
RIT: Ascolta, Signore, il grido del povero.
Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia.
Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano i giusti e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.
Alleluia.
VANGELO
Gv 3, 31-36 Dal Vangelo secondo Giovanni
Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
L'amore del Padre, che ha dato in mano ogni cosa al Figlio per renderlo testimone della sua Parola, ci è comunicato già nella professione di fede pasquale. Così preghiamo con fiducia:
Ravviva la nostra fede, Dio di amore.
Per tutti i credenti in Cristo, perché la loro fede sia una vera testimonianza dell'amore del Padre per il Figlio e del dono del suo Spirito. Preghiamo:
Per coloro che aderiscono a religioni monoteistiche, perché la luce dello Spirito apra il loro cuore a riconoscere l'unico rivelatore di Dio nel suo Figlio incarnato. Preghiamo:
Per le giovani generazioni tentate di indifferenza religiosa o di apostasia, perché sappiano rivolgersi a colui che Dio ha mandato. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché traduca in opere la sua fede e, spezzando il pane dell'eucaristia, i pari a condividere anche il pane terreno con chi è nell'indigenza e nel dolore. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché sappiamo alimentare ogni giorno la nostra fede in Cristo come rapporto di amore verso il Padre e come accoglienza dello Spirito senza misura. Preghiamo:
Per coloro che esercitano il ministero del diaconato. Per chi non ha nessuno che gli parla di Dio.
O Dio misericordioso, che ci hai reso partecipi della testimonianza divina donataci dal tuo Figlio, affidandogli le tue stesse parole: fa' che la nostra fede diventi ogni giorno più feconda per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Salgano a te, o Signore, le nostre preghiere insieme all'offerta di questo sacrificio, perché, purificati dal tuo amore, possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli con l'unico e perfetto sacrificio di Cristo, concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell'unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20) Oppure: Colui che Dio ha mandato * annuncia le parole di Dio * e dona lo Spirito senza misura. Alleluia. (Cf. Gv 3, 34)
—(oppure)— Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20) Oppure: Colui che Dio ha mandato annuncia le parole di Dio * e dona lo Spirito senza misura. Alleluia. (Cf. Gv 3, 34)
Dopo la Comunione
—(antica)— Dio onnipotente, che nella risurrezione di Cristo ci fai nuove creature per la vita eterna, accresci in noi i frutti del sacramento pasquale e infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Guarda, o Padre, i tuoi fedeli che hai nutrito di Cristo, pane vivo, perché, con la luce della fede e con la forza della carità, costruiscano e allietino la tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Li distribuì a coloro che erano seduti finché ne vollero.
La pagina del Vangelo di oggi è indubbiamente gioiosa: siamo vicini alla Pasqua, è primavera nella Palestina, la scena degli uomini saziati è una scena festiva e piena di allegrezza. "Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì fra quelli che si erano seduti". Ma dobbiamo ricordare che la venuta di Gesù non si ferma qui. Giovanni infatti non si premura di evidenziare il ruolo attivo che Gesù fa svolgere ai discepoli, nell'attirare l'attenzione sulla condizione precaria della folla affamata, nel collaborare a cercare una soluzione "c'è qui un ragazzo con cinque pani e due pesci", nel distribuire il pane alla gente. L'attenzione dell'evangelista invece è tutta rivolta a ciò che fa e dice Gesù, spingendoci oltre il segno prodigioso. Ma la folla e gli stessi discepoli, non capiscono, e l'incredulità attraverserà l'intero capitolo. D'altra parte ci sono molti indizi che faciliterebbero una diversa intuizione. Gesù è sulla montagna come Mosè, la vicinanza della Pasqua, il mettersi seduti per mangiare, il rendere grazie (gesti conviviali), la raccolta degli avanzi. Il fatto suscita solo stupore tra la gente che di fronte al segno ha un'unica convinzione: "Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo". Giusta affermazione! Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo". C'è in questo comportamento di Gesù una sapienza sulla quale non dovremmo mai finire di riflettere. Come in tutti i segni miracolosi, tutto comincia dal profondo desiderio che Gesù ha di beneficare e nel medesimo tempo di annunciare dei beni ancora maggiori. Nel caso particolare vuole preparare il cuore dei suoi ascoltatori ad accogliere lui stesso come pane di vita. Più avanti dirà, a conferma di questo, che la manna nel deserto non è stata il pane del cielo, ma sarà lui la vera manna che il Padre manderà dal cielo. Ecco perché Gesù non voleva creare equivoci nelle sue attività prodigiose. E' la situazione di fede in cui noi tutti ci troviamo. Gesù è venuto per dispensare se stesso per la nostra fame.
Antifona d'Ingresso
Ci hai riscattati, Signore, con il tuo sangue, * uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione: * hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro Dio. Alleluia. (Cf. Ap 5, 9-10)
Colletta
O Dio, speranza e luce di chi ti cerca con cuore sincero, donaci di innalzare una preghiera a te gradita e di esaltarti sempre con il servizio della lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 5, 34-42
Dagli Atti degli Apostoli. In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!». Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.26
RIT: Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 1-15 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nel contesto pasquale, il Signore Gesù si rivela come colui che offre il banchetto per la vita eterna al popolo pellegrinante nel deserto. Invochiamo da Dio la fame e la sete di lui, perché ci sazi, dicendo:
Donaci il tuo pane, Signore.
Per i ministri della Chiesa, perché siano fedeli dispensatori degli alimenti divini ai credenti nel banchetto eucaristico. Preghiamo:
Per i popoli afflitti dalla fame e dalla sete, perché siano aiutati dal progresso e dalla solidarietà a risolvere i loro gravi problemi di sussistenza. Preghiamo:
Per tutti coloro che ricevono per la prima volta il cibo eucaristico, perché camminino con la forza di questo pane verso la vita eterna. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché sappiamo rinnovare lo spirito e lo stile delle nostre celebrazioni eucaristiche, per farne un alimento più fecondo di vita spirituale e di carità fraterna. Preghiamo:
Per i morenti, perché abbiano la grazia di ricevere l'eucaristia come viatico nel loro passaggio da questa vita al Padre. Preghiamo:
Per i ministri straordinari dell'eucaristia. Per i chierichetti.
O Padre provvidente e misericordioso, che hai voluto accompagnarci nel cammino di questa vita col nutrimento divino che il tuo Figlio ci ha lasciato come memoriale perenne della sua pasqua, rendici fedeli discepoli della sua Parola di verità. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Accogli, Padre misericordioso, le offerte di questa famiglia, perché con l'aiuto della tua protezione custodisca i doni ricevuti e raggiunga quelli eterni. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Per questo memoriale dell'immenso amore del tuo Figlio ti chiediamo umilmente, o Padre, che il frutto della sua opera redentrice, per il ministero della tua Chiesa, giovi alla salvezza del mondo intero. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Gesù, nostro Signore, * è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe, * ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Alleluia. (Rm 4, 25) Oppure: Gesù prese i pani, * rese grazie, ne distribuì a quelli che erano seduti, * quanti ne volevano. Alleluia. (Cf. Gv 6, 11)
—(oppure)— Gesù nostro Signore, è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe, ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Alleluia. (Rm 4, 25) Oppure: Gesù prese i pani, * rese grazie, ne distribuì a quelli che erano seduti, * quanti ne volevano. Alleluia. (Cf. Gv 6, 11)
Dopo la Comunione
—(antica)— Custodisci con instancabile amore, o Padre, il popolo che hai salvato, perché coloro che sono stati redenti dalla passione del tuo Figlio partecipino alla gioia della sua risurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che sempre nutri e fortifichi la Chiesa con i tuoi sacramenti, concedi a noi, saziati al convito del cielo, di seguire gli insegnamenti del tuo amore, per essere nel mondo lievito di vita e strumento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Vedono Gesù camminare sul mare ed ebbero paura.
E' una pagina di Vangelo che fa sempre bene leggere, perché anima profondamente la nostra speranza. La descrizione della situazione iniziale ci pone in un contesto ecclesiale: i discepoli, lasciati soli, sono nelle tenebre, sono esposti all'assalto di forze avverse. Anche loro, come ogni uomo, troveranno sicurezza e protezione solo in Gesù. "Il mare era agitato perché soffiava un forte vento". I fatti ci insegnano che molto spesso veramente il mare è agitato. L'esistenza è quella che è; abbiamo problemi, difficoltà, sofferenze di ogni genere e continuiamo a sentirci soli. A questo punto la nostra fede può porsi delle domande a cui non sa dare una adeguata risposta. Dov'è Gesù? Perché Dio non interviene nelle nostre cose o nelle situazioni difficili di tanti poveracci? "Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e che si avvicinava alla barca, ed ebbero paura". Ai discepoli affaticati e spaventati che lo vedono giungere, il Signore dice: "Io sono". E' una frase tipica con la quale Gesù rivela il suo vero essere, qualificandosi come presente e operante per il bene dei suoi, come già nell'Antico Testamento Dio si era rivelato a Mosè, accingendosi a compiere la grande opera di liberazione. Gli apostoli avevano bisogno di un segno per riconoscere la divinità e non restare invischiati in concezioni messianiche terrestri. D'altra parte dovevano perdonargli di non voler essere re, secondo le loro aspirazioni; dovevano prepararsi all'estremo insuccesso della croce. Il miracolo dei pani rievoca e compie quello della manna. Il camminare sulle acque, richiama il passaggio del Mar Rosso. E Gesù stesso ne fornisce l'interpretazione, dicendo: "Io sono". Nelle vicende umane la fede deve sempre far risuonare: "Io sono".
Antifona d'Ingresso
Voi, popolo che Dio si è acquistato, * proclamate le sue opere meravigliose: * dalle tenebre vi ha chiamati alla sua ammirabile luce. * Alleluia. (Cf. 1 Pt 2, 9)
Colletta
O Dio, che nei misteri pasquali hai aperto ai tuoi fedeli la porta della misericordia, volgi il tuo sguardo su di noi e abbi pietà, perché, seguendo la via della tua volontà, per tua grazia non ci allontaniamo mai dal sentiero della vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Oppure: Cancella, o Padre, il documento scritto contro di noi per la legge del peccato, già revocato nel mistero pasquale con la risurrezione del Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 6, 1-7
Dagli Atti degli Apostoli. In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola». Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani. E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.32
RIT: Su di noi sia il tuo amore, Signore.
Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Perché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell'amore del Signore è piena la terra.
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo, e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 16-21 Dal Vangelo secondo Giovanni
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l'altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù si è rivelato come il nuovo condottiero del suo popolo, che lo guida attraverso le acque di un nuovo esodo pasquale. A lui rivolgiamo la nostra supplica, dicendo:
Guidaci Signore, sulla via della vita.
Per i ministri della Parola e della preghiera nella Chiesa, perché siano sempre fedeli al loro servizio senza cedimenti o confusioni. Preghiamo:
Per i laici che sono chiamati ai vari ministeri nel servizio della carità, perché siano veri servitori del popolo di Dio nello spirito del vangelo. Preghiamo:
Per gli uomini impegnati nelle varie opere sociali e nel progresso tecnico-scientifico, perché facciano convergere i loro progetti verso il vero bene dell'uomo, senza porre intralci alla diffusione del vangelo. Preghiamo:
Per gli sposi cristiani, perché scoprano che, nel progetto di Dio, il loro matrimonio è vocazione all'amore, alla vita e al servizio. Preghiamo:
Per noi credenti chiamati sempre a rinnovare il nostro atto di fede nella persona divina di Cristo, perché sappiamo testimoniare il suo mistero di presenza e insieme di assenza che ci interpella ogni giorno. Preghiamo:
Per chi non ha più fiducia in niente e in nessuno. Per chi è tentato di affidarsi a falsi maestri.
Signore, che continui a manifestare la tua presenza operante in mezzo a noi attraverso i ministeri da te istituiti nella Chiesa, fa' che anche noi ci sentiamo partecipi della missione apostolica dando spazio alla preghiera, all'ascolto della Parola e al servizio della carità. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
—(antica)— Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo e, accogliendo questo sacrificio spirituale, trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— Accogli con amore, Padre santo, i doni che ti offriamo e concedi ai tuoi fedeli di seguire il tuo Figlio con animo lieto e libertà di spirito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Padre, quelli che mi hai dato * siano anch'essi con me dove sono io, * perché contemplino la gloria che mi hai dato. Alleluia. (Gv 17, 24)
—(oppure)— I discepoli presero Gesù sulla barca * e subito la barca toccò la riva. Alleluia. (Cf. Gv 6, 21)
Dopo la Comunione
—(antica)— O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento, ascolta la nostra umile preghiera: il memoriale della Pasqua, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità. Per Cristo nostro Signore.
—(oppure)— O Dio, che in questo mirabile sacramento comunichi alla Chiesa forza e consolazione, dona al tuo popolo di aderire a Cristo nella celebrazione di questi santi misteri perché, attraverso il lavoro quotidiano, edifichi nella libertà il tuo regno che rimane in eterno. Per Cristo nostro Signore.
LETTURE: At 2, 14. 22-33; Sal 15; 1 Pt 1, 17-21; Lc 24, 13-35.
Commento: Spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Il brano si apre con una nota apparentemente cronologica: "In quello stesso giorno, il primo della settimana". L'appunto invece è strettamente liturgico, era il giorno della convocazione eucaristica della comunità che faceva memoria della risurrezione del Signore, già precisata al tempo degli apostoli. Gesù, dopo aver rimproverato i due discepoli delusi e disorientati dagli ultimi avvenimenti, "cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui". E' questo il modo di leggere le sacre pagine, metodo seguito nell'antico dai rabbini e poi dai Padri della Chiesa: cogliere il senso profondo delle Scritture e di applicarlo agli avvenimenti del proprio presente. La comprensione delle scritture introduce nel mistero del Signore, ma non per questo lo dona, perché la partecipazione ad esso non è un fatto solo di conoscenza. Però ci si rende conto che "il Cristo doveva sopportare queste sofferenze per entrare nella sua gloria" e, solo così, si supera lo scandalo della croce, il suo e il nostro. La comprensione, non la semplice lettura, tuttavia porta nel contemplarla gioia e serenità nell'animo. "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi, quando ci spiegava le Scritture?". Senza la luce della Parola il mondo è buio e la notte, come fu notte quando Giuda lasciò il Cenacolo, scende nel cuore dei credenti. Ma l'esperienza dell'incontro con il Risorto tocca il suo apice nel sacramento, nella "frazione del pane". E' qui che "si aprirono i loro occhi e lo riconobbero". Le Scritture illuminano il cammino dei credenti, il sacramento realtà di grazia mette i discepoli in comunione di vita con il Risorto. Si direbbe che quei tre viandanti hanno celebrato insieme la messa: prima con la liturgia della parola; poi "quando furono a tavola, Gesù spezzò il pane e lo diede loro" come nell'ultima Cena, come in ogni eucaristia. "Ma lui sparì dalla loro vista". Nel tempo presente l'esperienza cristiana è vera e autentica, ma siamo ancora nel cammino, nell'attesa della beata speranza.
Antifona d'Ingresso
Acclamate Dio, voi tutti della terra, * cantate la gloria del suo nome, * dategli gloria con la lode. Alleluia. (Sal 65, 1-2)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Esulti sempre il tuo popolo, o Dio, per la rinnovata giovinezza dello spirito, e come ora si allieta per la ritrovata dignità filiale, così attenda nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio, che in questo giorno santo raduni la tua Chiesa pellegrina nel mondo, donaci di riconoscere il Cristo crocifisso e risorto che apre il nostro cuore all'intelligenza delle Scritture e si rivela a noi nello spezzare il pane. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 2, 14. 22-33
Dagli Atti degli Apostoli [Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l'avete crocifisso e l'avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Dice infatti Davide a suo riguardo: "Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli inferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza". Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: "questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne subì la corruzione". Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 15
RIT: Mostraci, Signore, il sentiero della vita.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.
Seconda Lettura
1 Pt 1, 17-21
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo Carissimi, se chiamate Padre colui che, senza fare preferenze, giudica ciascuno secondo le proprie opere, comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri. Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia. Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Signore Gesù, facci comprendere le Scritture; arde il nostro cuore mentre ci parli.
Alleluia.
VANGELO
Lc 24, 13-35 Dal Vangelo secondo Luca
Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Il regno dei cieli è opera gratuita del Signore, ma anche nostro solidale impegno; preghiamo perché ogni uomo partecipi responsabilmente alla causa della salvezza.
R. Venga il tuo regno, Signore.
Perché la comunità cristiana custodisca la fede pasquale dei padri e dia testimonianza del rinnovamento nello Spirito attraverso le opere di giustizia e di pace, preghiamo. R.
Perché ogni famiglia condivida i doni di verità e di grazia che ha ricevuto e anche nell'uso dei beni materiali renda ragione della speranza che splende nel Cristo risorto, preghiamo. R.
Perché ogni cristiano che riconosce il Cristo nella Parola e nel Pane spezzato, sappia vederlo sulle strade del mondo, lo soccorra ferito e bisognoso, lo accolga povero e forestiero, preghiamo. R.
Perché tutti i rinati nel Battesimo rifiutino ogni forma di violenza e di menzogna, e aderiscano alla regalità del Cristo Signore nei pensieri e nelle opere, preghiamo. R.
Perché, conclusa la celebrazione liturgica della Messa, sia tutta la nostra vita ad annunziare nel mondo la riconciliazione e la pace, preghiamo. R.
O Dio, nostro Padre, che in Cristo risorto hai dato inizio alla creazione nuova, fà che i figli della Chiesa, con la grazia dello Spirito Santo, annunzino la perenne novità del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Egli continua a offrirsi per noi * e intercede come nostro avvocato; * immolato sulla croce, più non muore, + e con i segni della passione vive immortale. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
I discepoli riconobbero Gesù, * il Signore, nello spezzare il pane. * Alleluia. (Cf. Lc 24, 35)
Dopo la Comunione
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna, e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo, destinato alla gloria. Per Cristo nostro Signore.