Domenica di Pasqua della Risurrezione - Colore: bianco - SOLENNITA': Domenica di Pasqua della Risurrezione
LETTURE: At 10, 34. 37-43; Sal. 117; Col 3, 1-4; Gv 20, 1-9.
Commento: Cristo, luce del mondo
Nella veglia pasquale il triduo raggiunge il suo culmine sacramentale. Infatti nel nucleo più originale della Pasqua, questa veglia è come una sintesi di tutta la liturgia annuale, perché, attraverso una prolungata celebrazione della Parola e poi della Luce e dell'Acqua, ricupera tutta la ricchezza del simbolismo, che ci permette di accostarci realmente al mistero. L'introduzione della liturgia della luce (benedizione del fuoco e del cero pasquale) con il canto dell'annuncio della resurrezione ci introduce nella nuova ed eterna alleanza ricostituita fra Dio e l'umanità in Cristo Gesù. La luce è la prima opera della creazione. Ora dal fuoco-luce si accende il cero pasquale, simbolo della luce di Cristo, luce che ha attraversato le tenebre del mondo, della storia e del peccato. La storia della salvezza viene rievocata a tappe nelle letture bibliche in chiave pasquale. La creazione diviene ora ricreazione dalla risurrezione del Signore. Il sacrificio di Abramo è figura del sacrificio di Cristo, vero agnello che toglie il peccato del mondo. L'alleanza, figura nuziale fra Dio e il popolo, è destinata ora a divenire una comunità di discepoli con il Signore. La benedizione dell'acqua del fonte, che richiama il compimento di tanti riferimenti biblici, ci prepara alla celebrazione del Battesimo, o almeno alla rinnovazione dei nostri impegni battesimali. Cristo è risalito dalle acque della morte come noi risorgeremo dal sepolcro, divenuto come il seno materno, fecondo di vita nuova. La commensalità col Risorto diventa per noi il segno sacramentale più efficace per un cammino verso il nostro compimento. Alleluia! Il Signore della vita è risorto. Come Simon Pietro e l'altro discepolo corriamo anche noi verso quel sepolcro vuoto. Davanti ad esso è stata proclamata la grande rivelazione angelica alle donne, lì accorse per prime: "E' risorto! Non è qui!" La celebrazione eucaristica del Risorto ci invita a comprendere che l'oggetto della nostra fede non è solo "confessare con le labbra che Gesù è il Signore", ma anche a credere col cuore, che la salvezza, che proviene dal Risorto, passa attraverso questo memoriale della Pasqua del Cristo. Il Risorto ci ha donato la vita, ma ci comunica anche il potere di dare anche noi la vita ai fratelli per amore, a imitazione sua, "l'amore di Cristo ci spinge verso l'altro".
Domenica della Risurrezione
Antifona d'Ingresso
Messa del giorno Sono risorto, o Padre, e sono sempre con te. Alleluia. * Hai posto su di me la tua mano. Alleluia. * È stupenda per me la tua saggezza. Alleluia, alleluia. (Cf. Sal 138, 18.5-6) Oppure: Il Signore è veramente risorto. Alleluia. * A lui gloria e potenza * nei secoli eterni. Alleluia, alleluia. (Cf. Lc 24, 34; Ap 1, 6)
Atto Penitenziale
Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo Figlio unigenito, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la risurrezione del Signore, di rinascere nella luce della vita, rinnovati dal tuo Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 10, 34. 37-43
Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 117
RIT: Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore.
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi.
Seconda Lettura
Col 3, 1-4
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
SEQUENZA Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode. L'Agnello ha redento il suo gregge, l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?». «La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea».
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato: facciamo festa nel Signore.
Alleluia.
VANGELO
Gv 20, 1-9 Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
In questo giorno santissimo, in cui la potenza dello Spirito ci crea come uomini nuovi a immagine del Signore risorto e fa di tutti noi il suo popolo santo, innalziamo la nostra preghiera unanime, perché la gioia della Pasqua si estenda nel mondo intero.
R. Per la santa risurrezione del tuo Figlio, ascoltaci, o Padre.
Per la Chiesa di Dio, perché abbia sempre più viva coscienza di essere la comunità pasquale, generata dal Cristo umiliato sulla croce e glorificato nella risurrezione, preghiamo. R.
Per tutti i battezzati, perché nell'aspersione del sangue e dell'acqua, che scaturiscano dal costato di Cristo, rinnovino la grazia della loro rinascita nello Spirito, preghiamo. R.
Per l'umanità intera, perché si diffonda nel mondo il lieto annunzio che in Cristo si è fatta pace fra l'uomo e Dio, l'uomo e se stesso, l'uomo e i suoi fratelli, preghiamo. R.
Per le nostre famiglie, perché in ogni casa si celebri nella sincerità e nella verità l'evento pasquale, e si condivida il dono del Signore con la festosa ospitalità ai piccoli, ai poveri e ai sofferenti, preghiamo. R.
Per tutte le sorelle e i fratelli defunti, perché fin da ora siano commensali al banchetto eterno, nell'attesa della risurrezione dei corpi alla fine dei tempi, preghiamo. R.
O Padre, che nella risurrezione del tuo Figlio dissolvi ogni paura e rendi possibile ciò che il nostro cuore non osa sperare, concedi ad ogni uomo che si dice cristiano di rinnovarsi nel pensiero e nelle opere con la fede di chi nel Battesimo si sente risorto. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Esultanti per la gioia pasquale, ti offriamo, o Signore, questo sacrificio nel quale mirabilmente rinasce e si nutre la tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. E' lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, è lui che morendo distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l'umanità esulta su tutta la terra, e con l'assemblea degli angeli e dei santi canta l'inno della tua gloria:
Antifona alla Comunione
—(antica)— Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Alleluia. * Celebriamo dunque la festa * con azzimi di sincerità e di verità. Alleluia, alleluia. (1 Cor 5, 7-8) Oppure: Il primo giorno della settimana, * Maria di Magdala si recò al sepolcro di mattino, * e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro. Alleluia. (Gv 20, 1) Oppure: Gesù, il crocifisso, è risorto, come aveva predetto. Alleluia. (Cf. Mt 28, 5.6; Mc 16, 6; Lc 24, 6)
—(oppure)— Oppure alla sera, se si legge il Vangelo dei discepoli di Emmaus: Resta con noi, Signore, perché si fa sera * e il giorno è ormai al tramonto. Alleluia. (Lc 24, 29)
Dopo la Comunione
Proteggi sempre la tua Chiesa, Dio onnipotente, con l'inesauribile forza del tuo amore, perché, rinnovata dai sacramenti pasquali, giunga alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
In questo santo giorno di Pasqua, + Dio onnipotente vi benedica * e, nella sua misericordia, vi difenda da ogni insidia del peccato. R/. Amen.
Dio che vi rinnova per la vita eterna, + nella risurrezione del suo Figlio unigenito, * vi conceda il premio dell'immortalità futura. R/. Amen.
Voi, che dopo i giorni della passione del Signore + celebrate nella gioia la festa di Pasqua, * possiate giungere con animo esultante alla festa senza fine. R/. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente, + Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R/. Amen.
Andate in pace. Alleluia, alleluia. Oppure: La Messa è finita: andate in pace. Alleluia, alleluia. Oppure: Portate a tutti la gioia del Signore risorto. Andate in pace. Alleluia, alleluia.
Commento: Annunziate ai miei fratelli: vadano in Galilea, là mi vedranno.
Il testo liturgico si compone di due scene: l'apparizione di Gesù alle donne con il loro annuncio ai discepoli e il rifiuto delle autorità religiose ufficiali di credere alla risurrezione di Gesù, mettendo a tacere il diffondersi dell'annuncio delle donne. Di fatto i due racconti si richiamano alla risurrezione e al sepolcro vuoto. Ma le due narrazioni sono legate soprattutto da un elemento di contrasto. Le donne hanno visto il sepolcro vuoto e l'angelo biancovestito e, mentre erano sul cammino del ritorno, incontrarono Gesù, che veniva verso di loro ed esse lo adorarono. Gesù disse loro: "Non temete, andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno". Anche le guardie hanno visto l'angelo della risurrezione sotto una potente forza da soccombere di paura e così dovettero rendere alle autorità religiose una inconfondibile testimonianza dell'accaduto. E che risposta ricevono? "Dite che i suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato, mentre voi dormivate". Quanto di più falso e di inconsistente si potesse dire! All'opposto sia per le donne che per le guardie il testo evangelico parla di 'timore' che nella bibbia indica la percezione da parte dell'uomo della presenza di Dio. Dunque, le donne e le guardie si sono trovate di fronte alla medesima realtà della risurrezione, e tuttavia le une hanno creduto, le altre, costrette, no. Come dire che la ragione può sempre trovare in buona o cattiva fede una via per rifiutare il Cristo risorto. Egli è, infatti, una realtà alla quale hanno accesso solo la fede semplice e il cuore puro. Infine, che dire della predilezione del Signore Gesù, che nelle sue prime apparizioni pasquali, ha privilegiato le donne? Quando la cultura del tempo e le tradizioni erano sull'altra sponda?
Ottava di Pasqua
Antifona d'Ingresso
Il Signore vi ha fatto entrare in una terra * dove scorrono latte e miele; * la legge del Signore sia sempre sulla vostra bocca. Alleluia. (Cf. Es 13, 5.9) Oppure: Il Signore è risorto, come aveva predetto; * rallegriamoci ed esultiamo: * egli regna in eterno. Alleluia.
Colletta
O Padre, che fai crescere la tua Chiesa donandole sempre nuovi figli, concedi ai tuoi fedeli di custodire nella vita il sacramento che hanno ricevuto nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 2, 14. 22-32
Dagli Atti degli Apostoli. [Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole: Gesù di Nàzaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l'avete crocifisso e l'avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Dice infatti Davide a suo riguardo: "Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli ínferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza". Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli ínferi, né la sua carne subì la corruzione. Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.15
RIT: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu, solo in te è il mio bene». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli ínferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
VANGELO
Mt 28, 8-15 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: "I suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo". E se mai la cosa venisse all'orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore si è manifestato alle donne venute al sepolcro e inviate a portare agli apostoli il messaggio pasquale. Anche noi possiamo incontrare il Risorto nella preghiera che gli rivolgiamo con grande gioia, dicendo:
Rendici capaci di riconoscerti, Signore.
Perché la Chiesa, che custodisce la fede pasquale trasmessa dagli apostoli, sia sempre fedele ad annunciare con coraggio il messaggio pasquale a tutti i popoli. Preghiamo:
Perché il popolo, che fu un giorno eletto come destinatario delle profezie della rivelazione divina, sappia riconoscere nel Cristo l'uomo accreditato da Dio per mezzo di miracoli, prodigi e segni. Preghiamo:
Perché i cristiani, che in questi giorni hanno incontrato Cristo nei sacramenti pasquali, sappiano scoprire la sua presenza viva in ogni persona che accostano. Preghiamo:
Perché tutti gli uomini, che ricercano la verità e vivono con rettitudine morale, non si lascino mai deviare dalla menzogna dei falsi testimoni di oggi. Preghiamo:
Perché noi credenti, che abbiamo accolto con gioia la buona novella della risurrezione del Signore, sappiamo vincere ogni menzogna e compromesso che ci inducono a negare nella pratica la nostra fede. Preghiamo:
Per le donne impegnate nell'attività parrocchiale. Per quanti sono stati provati in questi giorni da un lutto.
Signore risorto, anche a noi ti sei rivelato nelle Sacre Scritture e nei segni operati nella Chiesa dei tuoi santi e credenti: rendici capaci di essere tuoi testimoni di fronte ad ogni tentazione che ci allontana da te. Tu sei Dio e vivi e regni per i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli con bontà, o Signore, i doni del tuo popolo: tu, che lo hai chiamato alla fede e rigenerato nel Battesimo, guidalo alla beatitudine eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in [questa notte / giorno / tempo] + nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, * è lui che morendo ha distrutto la morte * e risorgendo + ha ridato a noi la vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Cristo risorto dai morti non muore più; * la morte non ha più potere su di lui. Alleluia. (Rm 6, 9)
—(oppure)— Le donne si avvicinarono a Gesù, * gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Alleluia. (Cf. Mt 28, 9)
Dopo la Comunione
La grazia di questo sacramento pasquale, o Signore, ricolmi i nostri cuori, perché coloro che hai fatto entrare nella via della salvezza eterna siano resi degni dei tuoi doni. Per Cristo nostro Signore.
Il Vangelo ci intrattiene nel clima festoso della Pasqua. Maria di Magdala stava presso il sepolcro e piangeva. Mentre piangeva si chinò verso il sepolcro e vide all'interno, dove era stato posto il corpo di Gesù, due angeli in bianche vesti. Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore". La risposta non c'è, ma lei vede dietro a sé un altro uomo, a cui fa la stessa domanda. Ma l'incontro fra i due ancora non avviene. Lei cerca appassionatamente il cadavere del suo amato Maestro, lui cerca una persona, Maria. Agostino avrebbe detto: "Signore, io ti cerco, perché, tu, mi cerchi!" Ma non appena Gesù la chiama per nome, Maria lo riconosce: cade come un velo dai suoi occhi, il cuore intuisce e lo chiama con tutto il trasporto della sua anima: Maestro! Nella sua qualità di buon pastore, Gesù conosce le sue pecore, una ad una nel profondo del loro essere e le chiama per nome, perché gli appartengono, e le vuole incontrare così come sono. Prima che fosse chiamata per nome Maria lo vedeva come si vede un giardiniere, appena si è sentita chiamare, lo ha visto come Signore della sua vita. Dal primo al secondo momento Gesù non era cambiato, si era illuminata la sua fede per la parola rivoltale, per cui vide. La risurrezione da un fatto fisico ora, per lei, era diventata un avvenimento dell'anima. Si pensa molto al primo miracolo, poco al secondo, cioè all'evento di fede, che è invece quello che direttamente ci riguarda, e ci tocca spesso. "Va' dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro". E' il primo annuncio pasquale che Maria deve portare ai fratelli. E nell'annuncio vi è anche espressa la nuova condizione dei credenti: il Padre di Gesù diventa Padre loro, il Dio che ha strappato Gesù dal regno dei morti diventa il Dio della loro salvezza.
Ottava di Pasqua
Antifona d'Ingresso
L'acqua della sapienza li ha dissetati, * li ha resi saldi e non verrà mai meno: * a loro sarà data gloria eterna. Alleluia. (Cf. Sir 15, 3-4)
Colletta
O Dio, che ci hai donato i sacramenti pasquali, assisti questo popolo con la tua grazia, perché, raggiunta la libertà perfetta, possa godere in cielo quella gioia che ora pregusta sulla terra. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 2, 36-41
Dagli Atti degli Apostoli. [Nel giorno di Pentecoste,] Pietro diceva ai Giudei: «Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.32
RIT: Dell'amore del Signore è piena la terra.
Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell'amore del Signore è piena la terra.
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.
L'anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
VANGELO
Gv 20, 11-18 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Maria stava all'esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore Gesù si rivela alla Maddalena piangente mentre lo cerca appassionatamente. Lasciamoci anche noi chiamare per nome da lui, invocandolo col titolo familiare di rabbuni, dicendogli:
Signore Gesù, «mio maestro», ascolta la nostra preghiera.
Per la Chiesa, perché la sua predicazione sia sempre fedele al messaggio apostolico incentrato nella fede nel Signore crocifisso e risorto. Preghiamo:
Per tutti gli uomini, perché l'annuncio del vangelo risuoni come potenza di conversione per trafiggerli nel cuore, ponendo così in questione tutta la vita. Preghiamo:
Per ogni donna cristiana, perché sull'esempio della Maddalena riscopra la sua missione nella Chiesa, di annuncio e di testimonianza personale della fede ai fratelli. Preghiamo:
Per quanti sono provati nella loro fede, perché non cedano al dubbio e allo smarrimento, ma ricerchino con insistenza la luce in Gesù salvatore. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché accogliamo la parola annunciata e viviamo la nostra fede in comunione con coloro che sono stati già chiamati dalla grazia. Preghiamo:
Fa' che ogni giorno, Signore, ci lasciamo chiamare per nome da te, come chiamasti Maria Maddalena, perché ti possiamo testimoniare come Dio della vita, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, Padre misericordioso, le offerte di questa famiglia, perché con l'aiuto della tua protezione custodisca i doni ricevuti e raggiunga quelli eterni. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in [questa notte / giorno / tempo] + nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, * è lui che morendo ha distrutto la morte * e risorgendo + ha ridato a noi la vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, * dove Cristo siede alla destra di Dio; * gustate le cose di lassù. Alleluia. (Cf. Col 3, 1-2)
—(oppure)— Maria di Magdala andò ad annunciare ai discepoli: * «Ho visto il Signore!». Alleluia. (Gv 20, 18)
Dopo la Comunione
Esaudisci, Dio onnipotente, le nostre preghiere e guida alla beatitudine eterna questa tua famiglia che hai ricolmato della grazia del Battesimo. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Lo riconobbero allo spezzare del pane...
Ci viene presentata dall'evangelista Luca una narrazione di rara bellezza, sotto l'aspetto letterario e di annuncio catechetico. E' l'episodio dei due discepoli di Emmaus, ormai completamente allo spando, diretti verso casa, delusi di essere stati con Gesù. "Speravamo che egli fosse Colui che doveva redimere Israele". Eppure sapevano tutto di lui, ma non si erano affatto lasciati afferrare da questo giovane e per tanti versi straordinario Maestro. Sono pure al corrente degli ultimi avvenimenti, sono aggiornati su alcune visioni, che riguardavano lui, che alcune donne dicevano di averlo visto vivo, ma forse esse dicono allo sconosciuto - vaneggiavano per il forte desiderio di rivederlo. Ora essi sono in cammino, lasciando alle spalle una esperienza esaltante da dimenticare, e non si sono per nulla incuriositi per quanto stava accadendo. "Gesù si accostò da semplice viandante, e prese a camminare con loro". Li ascolta interessato, chiedendo loro il perché di tanta tristezza, così a modo di conoscere il loro disagio. Ora può anche rimproverarli su alcune cose che dovevano già sapere. "O tardi di cuore a credere a tutto quello che hanno detto i profeti! Non doveva forse il Messia patire tali cose, ed entrare poi nella sua gloria?" E mentre camminano verso Emmaus, Gesù da Mosè e da tutti i profeti fa percorrere ai due il cammino scritturistico che lo riguardava. La narrazione fu così convincente, che i due discepoli rimasero affascinati da costringere il loro compagno di viaggio a fermarsi con loro. Gesù acconsentì e quando fu a tavola "prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, e subito si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero". Ecco un altro di quegli attimi intensi, indescrivibili, nei quali Gesù improvvisamente diventa il Gesù della fede, il tutto dell'esistenza umana, il compagno indispensabile del cammino. E' un'esperienza che si fa quando, come quei due discepoli, si accoglie e si ascolta il Signore tramite la sua parola. E quella sera inaspettatamente giungono fino a sedere a tavola per spezzare il pane con lui, ormai convinti di condividere la loro stessa vita con il Maestro. Non sono più per Emmaus, ritornano a Gerusalemme, ed era notte, non più per loro, nel cuore palpitava la Vita, quella stessa del Risorto. "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre discorreva con noi lungo la via?"
Ottava di Pasqua
Antifona d'Ingresso
Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno * preparato per voi fin dalla creazione del mondo. Alleluia. (Mt 25, 34)
Colletta
O Dio, che ci dai la gioia di rivivere ogni anno la risurrezione del Signore, fa' che mediante la liturgia pasquale che celebriamo nel tempo possiamo giungere alla gioia eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 3, 1-10
Dagli Atti degli Apostoli. In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio. Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un'elemosina. Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa. Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l'elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.104
RIT: Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto.
Voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto. È lui il Signore, nostro Dio: su tutta la terra i suoi giudizi.
Si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni, dell'alleanza stabilita con Abramo e del suo giuramento a Isacco.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 24, 13-35 Dal Vangelo secondo Luca
Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La fede è riconoscimento della presenza del Cristo operante nella presenza eucaristica. La nostra supplica si esprime con le parole stesse dei discepoli di Emmaus:
Resta con noi, Signore.
Signore Gesù, per la forza del tuo nome lo storpio fu guarito: dona alla tua Chiesa di impegnarsi a sollevare nel tuo nome e con la tua carità ogni miseria umana. Preghiamo:
Signore Gesù, gli apostoli sono stati strumento della tua potenza: dona, a tutti coloro che invocano aiuto e guarigione, di poter incontrare persone che li aiutino a risollevarsi anche nello spirito. Preghiamo:
Signore Gesù, ti sei messo al fianco dei discepoli sfiduciati e smarriti: dona ai tuoi sacerdoti di non scoraggiarsi di fronte agli insuccessi e alle difficoltà. Preghiamo:
Signore Gesù, hai spiegato ai discepoli di Emmaus le Scritture e ti sei rivelato loro nello spezzare il pane: dona alle nostre comunità di riconoscerti nella Parola annunciata e nel pane spezzato nelle nostre liturgie eucaristiche. Preghiamo:
Signore Gesù, hai trasformato il cuore deluso e freddo dei discepoli: dona a noi qui presenti di saper attingere dalle nostre eucaristie quell'ardore che riscalda il nostro cuore fino a renderci apostoli tra i nostri fratelli. Preghiamo:
Per quanti sono in viaggio. Per i bambini della prima comunione.
O Signore, fa' che ogni partecipazione all'eucaristia ci faccia divenire ciò che riceviamo: una vita donata agli altri, unita al tuo corpo che per noi e per tutti è stato spezzato e crocifisso ed è ora vivente per sempre. Tu che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, il sacrificio della nostra redenzione e nella tua misericordia opera in noi la salvezza del corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in [questa notte / giorno / tempo] + nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, * è lui che morendo ha distrutto la morte * e risorgendo + ha ridato a noi la vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
I discepoli riconobbero Gesù, * il Signore, nello spezzare il pane. * Alleluia. (Cf. Lc 24, 35)
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, questa partecipazione al mistero pasquale del tuo Figlio ci liberi dai fermenti dell'antico peccato e ci trasformi in nuove creature. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Il Cristo doveva patire e risorgere dai morti il terzo giorno
Assistiamo, in questo brano evangelico, ad un commovente tentativo di Gesù Risorto, di stabilire la sua perfetta identità tra la sua precedente vita e quella attuale: "Guardate!... Toccate!... Avete qui qualcosa da mangiare!... Sono proprio io"! Perché Gesù si è espresso così? Perché è un fatto naturale, umano: si è più propensi a credere ciò che si vede o si tocca, e molto meno a ciò che non si vede e non si tocca. Questa specie di materialismo pratico, che ci corre nel sangue, evidentemente deve essere superato, se vogliamo dare la 'dovuta' importanza alla presenza di Dio nel mondo e in noi. Nessuna radicale diversità tra Gesù storico e il Gesù della fede, tra il figlio di Maria, morto sulla croce e il Signore, annunciato dai profeti. "Il Messia dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno". Entrato nella gloria con la sua risurrezione, Gesù è altro ed è lo stesso. Il passaggio dalla precarietà della vita terrena, quasi schiavitù, alla libertà dei figli di Dio, dalle tenebre alla gloria, avviene nello stesso Figlio dell'uomo. Egli giustamente ora si preoccupa di dimostrarlo, mangiando con loro, facendosi toccare le cicatrici da coloro che poi dovranno diffondere nel mondo il grande 'kerigma' annuncio pasquale. "Questi erano i discorsi che vi facevo quando ancora mi trovavo con voi: che dovevano compiersi tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi. Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture". Se il Gesù risorto non fosse identico al Servo sofferente del Getsemani, la gloria che ci è promessa non ci riguarderebbe. Se tra i due Gesù non ci fosse l'identità, ricadremo totalmente nelle tenebre, e la nostra speranza, il nostro futuro sarebbero un illusorio sogno. La comunità cristiana vive alla presenza del suo Signore, il Gesù crocifisso e risorto.
Ottava di Pasqua
Antifona d'Ingresso
Si leva un coro di lodi alla tua vittoria, o Signore, * perché la sapienza ha aperto la bocca dei muti * e ha reso eloquente la voce dei piccoli. Alleluia. (Cf. Sap 10, 20-21)
Colletta
O Padre, che da ogni parte della terra hai riunito i popoli nella confessione del tuo nome, concedi che tutti i tuoi figli, nati a nuova vita nelle acque del Battesimo e animati dall'unica fede, esprimano nelle opere l'unico amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 3, 11-26
Dagli Atti degli Apostoli. In quei giorni, mentre lo storpio guarito tratteneva Pietro e Giovanni, tutto il popolo, fuori di sé per lo stupore, accorse verso di loro al portico detto di Salomone. Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d'Israele, perché vi meravigliate di questo e perché continuate a fissarci come se per nostro potere o per la nostra religiosità avessimo fatto camminare quest'uomo? Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l'autore della vita, ma Dio l'ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. E per la fede riposta in lui, il nome di Gesù ha dato vigore a quest'uomo che voi vedete e conoscete; la fede che viene da lui ha dato a quest'uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi. Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi colui che vi aveva destinato come Cristo, cioè Gesù. Bisogna che il cielo lo accolga fino ai tempi della ricostituzione di tutte le cose, delle quali Dio ha parlato per bocca dei suoi santi profeti fin dall'antichità. Mosè infatti disse: "Il Signore vostro Dio farà sorgere per voi, dai vostri fratelli, un profeta come me; voi lo ascolterete in tutto quello che egli vi dirà. E avverrà: chiunque non ascolterà quel profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo". E tutti i profeti, a cominciare da Samuèle e da quanti parlarono in seguito, annunciarono anch'essi questi giorni. Voi siete i figli dei profeti e dell'alleanza che Dio stabilì con i vostri padri, quando disse ad Abramo: "Nella tua discendenza saranno benedette tutte le nazioni della terra". Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l'ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione, perché ciascuno di voi si allontani dalle sue iniquità».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.8
RIT: O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi.
Tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna, gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 24, 35-48 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La fede cristiana è la comprensione del Cristo nel suo mistero pasquale di morte e risurrezione. Invochiamo la luce e la misericordia di Dio per tutti, dicendo:
Dio dei nostri padri, benedici il tuo popolo.
Per la Chiesa dei credenti nel Signore risorto, perché viva in continua azione di grazie, per sentirsi erede delle benedizioni profetiche, ora in essa adempiute. Preghiamo:
Per tutti coloro che non credono alle divine Scritture, perché il Signore apra loro gli occhi a comprendere il mistero di Cristo morto e risorto. Preghiamo:
Per noi, che facciamo tante volte l'esperienza di essere commensali di Cristo nel banchetto eucaristico, perché sappiamo riconoscerlo come il compimento di tutte le Scritture. Preghiamo:
Per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, e per coloro che sono tentati di sfiducia, perché la logica della croce appaia nella sua luce consolatrice. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché si faccia carico di quanti vivono ai margini della fede e della vita cristiana con la preghiera, l'interessamento e la comprensione. Preghiamo:
Per i catechisti della parrocchia. Per chi è in cerca di lavoro.
O Dio dei nostri padri, che hai disposto gli eventi della storia per prefigurare il mistero del tuo Figlio divenuto per noi Servo sofferente e Signore glorificato, rendici degni della grazia che ci hai donato con la fede nel Cristo che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, nella tua bontà il sacrificio che ti offriamo per coloro che sono nati a vita nuova e per noi che siamo bisognosi del tuo sollecito aiuto. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in [questa notte / giorno / tempo] + nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, * è lui che morendo ha distrutto la morte * e risorgendo + ha ridato a noi la vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Voi, popolo che Dio si è acquistato, * proclamate le sue opere meravigliose: * dalle tenebre vi ha chiamati alla sua ammirabile luce. Alleluia. (Cf. 1 Pt 2, 9)
—(oppure)— Così sta scritto: * «Il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno». Alleluia. (Lc 24, 46)
Dopo la Comunione
Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere, perché la partecipazione al mistero della redenzione sia per noi aiuto nella vita presente e ci ottenga la gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Gesù si avvicina, prende il pane e lo dà ad essi, e così il pesce...
Ci viene narrata da Giovanni un'altra manifestazione del Risorto. Sette discepoli erano andati a pescare, ma per quanto si dessero da fare durante la notte, non presero nulla. Sul far del mattino Gesù dalla spiaggia, non l'avevano riconosciuto, disse loro: "Figlioli, non avete qualcosa da mangiare?" Risposero: "No". E indicò loro dove avrebbero trovato il pesce. Avvenne una pesca prodigiosa. Allora Giovanni intuì e gridò: "E' il Maestro!" E Simon Pietro subito si tuffò in mare, e nuotando in fretta, giunge prima dinanzi a Gesù, poi vennero anche gli altri con le barche piene di pesci. Gesù risorto è il Gesù che prende l'iniziativa per non lasciarci soli. Egli sa come è facile per noi rinchiuderci nella vita che facciamo, dimenticando le cose più importanti. I discepoli non si erano riuniti a pregare, ma erano semplicemente andati a pescare per procurasi da mangiare. Proprio in un momento come questo, Gesù appare. E' chiara dunque la sua volontà di non essere dimenticato. Ma Gesù fa di più. Quando i discepoli giunsero alla riva, se ne stavano imbarazzati con lui, non osando tuttavia domandargli: "Tu chi sei?". Erano grandemente stupiti, e per la strepitosa pesca, non potevano pensare che non fosse lui. Gesù, dice Giovanni, si avvicinò, prese il pane che era preparato e lo diede a loro, e così pure del pesce". E' evidente che Dio va adorato. E' evidente che noi siamo peccatori. Ma Gesù risorto intende mettersi con noi in un rapporto diverso, che è un rapporto di fraternità, di comunione e di servizio. I discepoli lo riconobbero non soltanto perché i loro occhi si aprirono alla fede, ma perché il loro cuore conobbe una volta di più quel maestro che avevano già imparato ad amare proprio per la sua mansuetudine. Non potrebbe essere anche la nostra esperienza?
Ottava di Pasqua
Antifona d'Ingresso
Il Signore li condusse sicuri e diede loro speranza. * I loro nemici li sommerse il mare. Alleluia. (Cf. Sal 77, 53)
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che nel mistero pasquale hai offerto all'umanità il patto della riconciliazione, donaci di testimoniare nelle opere il mistero che celebriamo nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 4, 1-12
Dagli Atti degli Apostoli. In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila. Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?». Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.117
RIT: La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo.
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre».
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo!
Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore. Il Signore è Dio, egli ci illumina.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
VANGELO
Gv 21 1-14 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore Gesù si rivela oggi come la pietra angolare di ogni costruzione, ed è il nome unico che deve essere invocato per essere salvati. Ripetiamo con fede:
Nel tuo nome salvaci, Signore.
Per il Papa e i vescovi, perché nel loro ministero apostolico annuncino con franchezza la verità e promuovono la giustizia, resistendo a ogni pressione contraria. Preghiamo:
Per tutti i credenti, perché abbiano il coraggio di professare la loro fede unica nel Cristo risorto, davanti ad ogni potere e autorità. Preghiamo:
Per coloro che confidano in salvezze illusorie o edifici destinati a perire, perché comprendano l'unicità del valore salvifico del Cristo morto e risorto per tutti. Preghiamo:
Per ogni uomo che si affatica nel lavoro quotidiano e nella ricerca del bene, perché sappia rivolgersi a Colui che può aiutare a vincere le difficoltà e gli insuccessi. Preghiamo:
Per noi qui presenti, che spesso siamo invitati ad essere commensali del Signore Gesù, perché, ricevendo il pane moltiplicato del suo corpo, sappiamo riconoscere in esso il Signore che si manifesta. Preghiamo:
Per chi ha esperienza dell'insuccesso nella vita. Per gli operai sottoposti ai lavori più faticosi.
O Signore, tu ti sei rivelato nella vittoria sul male attraverso la pesca miracolosa, trasformata in un pasto fraterno con i tuoi discepoli; fa' che ci sentiamo beneficiari di questo trionfo, ogni volta che da te riceviamo il pane che ci sazia per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Nella tua bontà, o Signore, porta a compimento in noi questo santo scambio dei doni pasquali, perché dall'amore per le realtà terrene siamo condotti al desiderio delle realtà del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in [questa notte / giorno / tempo] + nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, * è lui che morendo ha distrutto la morte * e risorgendo + ha ridato a noi la vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Gesù disse ai suoi discepoli: «Venite a mangiare». * Prese il pane e lo diede loro. Alleluia. (Gv 21, 12-13)
Dopo la Comunione
Custodisci con instancabile amore, o Padre, il popolo che hai salvato, perché coloro che sono stati redenti dalla passione del tuo Figlio partecipino alla gioia della sua risurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento: Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo...
La fede degli undici nella risurrezione di Gesù è fondata sulle ripetute apparizioni del risorto, ma è stato per tutti un cammino molto lento. Infatti pur costatando l'assenza del corpo del Maestro dalla tomba, e ricevendo numerose e qualificate assicurazioni di apparizioni, singolarmente e dal gruppo delle donne, i discepoli non vi prestarono tanta considerazione. "In fine Gesù apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò dell'incredulità e durezza di cuore, per non aver creduto a quelli che lo avevano veduto risuscitato dai morti". A questo meritato rimprovero, immediatamente fa seguito un solenne comando. Gesù dice loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura". Sulle prime può apparire molto strano questo passo: affidare la propagazione della fede a degli increduli, affidare la predicazione a coloro che hanno dubitato. Sarebbero gli uomini meno idonei a tale compito. C'è tuttavia un significato ben preciso in tutto ciò. Al di là del fatto che questi uomini, come avrebbero fatto tanti altri, hanno dubitato, e giustamente dovevano essere rimproverati, ma viene ora richiesto un loro coinvolgimento che non c'era stato prima. Il tempo non è dato perché lo si scruti secondo le proiezioni umane, ma perché lo si viva nella testimonianza e nella vitalità del Risorto. E' al Signore che appartiene la storia. E' lui il garante della salvezza dell'umanità. Noi siamo, per grazia, i suoi collaboratori. Dove? Fino ai confini del mondo, abitazione dell'uomo. Di più. La nostra fede cresce nella misura in cui la facciamo oggetto serio del nostro coinvolgimento in Cristo. Siamo tanto più cristiani quanto più diventiamo missionari, mandati. "Come il Padre ha mandato me, così io mando voi".
Ottava di Pasqua
Antifona d'Ingresso
Il Signore ha liberato il suo popolo con esultanza, * i suoi eletti con canti di gioia. Alleluia. (Cf. Sal 104, 43)
Colletta
O Padre, che nella tua immensa bontà estendi a tutti i popoli il dono della fede, guarda i tuoi figli di elezione, perché coloro che sono rinati nel Battesimo siano rivestiti dell'immortalità beata. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 4, 13-21
Dagli Atti degli Apostoli. In quei giorni, i capi, gli anziani e gli scribi, vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesù. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l'uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare. Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo: «Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo. Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome». Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l'accaduto.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.117
RIT: Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto.
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto prodezze.
La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. Il Signore mi ha castigato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte.
Apritemi le porte della giustizia: vi entrerò per ringraziare il Signore. È questa la porta del Signore: per essa entrano i giusti. Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 16, 9-15 Dal Vangelo secondo Marco
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La sicurezza e il coraggio della testimonianza della fede sono frutto della grazia del Risorto, accolta con docilità umile e obbediente. Preghiamo insieme e diciamo:
Infondi coraggio alla nostra fede, o Signore.
Per la Chiesa, perché i successori degli apostoli, che hanno ricevuto la missione di annunciare il vangelo, siano sempre docili alla potenza dello Spirito del Risorto. Preghiamo:
Per gli uomini di governo, perché prendano decisioni conformi ai disegni di Dio e servano veramente la persona umana. Preghiamo:
Per tutti gli uomini a cui Cristo invia i suoi missionari, perché sappiano riconoscere i veri apostoli del Risorto, distinti da qualunque altro messaggio di dottrina religiosa o di propaganda ideologica. Preghiamo:
Per coloro che sono tentati di silenzio, di rispetto umano, di fronte alle persecuzioni attuali della fede cristiana, perché lo Spirito li sostenga col coraggio e con la franchezza propria dell'esperienza del Risorto. Preghiamo:
Per noi qui presenti, perché sappiamo attingere dalla comunione eucaristica la forza necessaria per l'annuncio missionario della nostra fede. Preghiamo:
Per quanti nella parrocchia non credono più in Dio. Per gli obiettori di coscienza.
Signore, tu conosci la nostra durezza di cuore che spesso si traduce in incredulità o indifferenza; fa' che la luce della fede pasquale ci illumini e riscaldi, fino a spingerci alla diffusione coraggiosa del tuo vangelo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in [questa notte / giorno / tempo] + nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, * è lui che morendo ha distrutto la morte * e risorgendo + ha ridato a noi la vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Quanti siete stati battezzati in Cristo * vi siete rivestiti di Cristo. Alleluia. (Gal 3, 27)
—(oppure)— Andate in tutto il mondo * e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Alleluia. (Mc 16, 15)
Dopo la Comunione
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo che hai rinnovato con i sacramenti pasquali, e guidalo al giorno della risurrezione, nel quale la nostra carne mortale sarà glorificata. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto.
Le piaghe alle mani e al costato identificano Gesù e lo fanno riconoscere nel suo primo saluto alla comunità dei discepoli, ancora timorosa e sbigottita. Certamente la fede nella risurrezione fa fatica a prendere consistenza. E' una verità inimmaginabile per la mente umana. E' l'evento che completerà la nuova creazione, che Gesù è venuto a costituire per l'umanità. Allora è plausibile ritrovarci anche noi dalla parte di Tommaso all'annuncio degli altri: "Abbiamo visto il Signore". Perché si crei questa sicurezza occorre smontare o sfumare le nostre convinzioni, giacché il disfacimento del corpo, il nostro annientamento costituiscono una vera tomba sepolcrale. Riconosciamo sì l'immortalità dell'anima, tuttavia, la sua impalpabilità, il suo essere spirituale ci porta nell'astratto. L'esigenza di Tommaso di "vedere per credere" per sé è legittima. Non si crede per leggerezza. Ma è disapprovabile il suo modo di pretendere, di condizionare il suo credere a una richiesta di un segno tangibile, rifiutando anche apertamente la testimonianza unanime della sua comunità. "Se non vedete segni e prodigi non credete", era stato già un lamento precedente di Gesù. Il Maestro, pur riservando una beatitudine particolare per coloro che credono: "beati quelli che pur non avendo visto crederanno", si accosta benevolmente a questo fuggitivo discepolo "otto giorni dopo", per illuminarlo con la sua presenza e con la sua parola. Tommaso si sente umiliato a tale vista e professa energicamente più degli altri la sua fede: "Mio Signore e mio Dio". Questo credo pasquale è l'attestato più alto della risurrezione. A questa fede si può giungere per vie più o meno diritte, ma per la maggior parte dei casi per vie contorte, come Tommaso. "Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli", li fa ancora il Signore nel tempo, che è occasione di salvezza, "perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché credendo, abbiate la vita eterna nel suo nome".
Ottava di Pasqua
Antifona d'Ingresso
Come bambini appena nati * desiderate il genuino latte spirituale: * vi farà crescere verso la salvezza. Alleluia. (Cf. 1 Pt 2, 2) Oppure: Entrate nella gioia e nella gloria e rendete grazie a Dio, * che vi ha chiamato al regno dei cieli. Alleluia. (Cf. 4Esd 2, 36-37 (Volg.))
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio di eterna misericordia, che ogni anno nella festa di Pasqua ravvivi la fede del tuo popolo santo, accresci in noi la grazia che ci hai donato, perché tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— Signore Dio nostro, che nella tua grande misericordia ci hai rigenerati a una speranza viva, accresci in noi la fede nel Cristo risorto, perché credendo in lui abbiamo la vita nel suo nome. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
At 2, 42-47
Dagli Atti degli Apostoli [Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal. 117
RIT: Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre».
Mi avevano spinto con forza per farmi cadere, ma il Signore è stato il mio aiuto. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti: la destra del Signore ha fatto prodezze.
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo!
Seconda Lettura
1 Pt 1, 3-9
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un'eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell'ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po' di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell'oro - destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.
VANGELO
Gv 20, 19-31 Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano idiscepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre, perché la comunità cristiana, confermata nella fede, renda ragione della propria speranza davanti a tutti gli uomini.
R. Santifica nella verità la tua Chiesa, o Padre.
Per tutto il popolo cristiano, convocato nel giorno del Signore, Pasqua della settimana, perché manifesti la presenza di Gesù risorto con la gioia di vivere in uno stesso luogo e con lo stesso cuore, preghiamo. R.
Per la nostra comunità, perché cresca insieme ai neo-battezzati, come vera famiglia di Dio, assidua all'ascolto della Parola, perseverante nella preghiera, testimoniante nella carità fraterna, preghiamo. R.
Per tutti coloro che vivono l'esperienza del dolore, perché non si lascino vincere dallo sconforto, ma per la forza della fede e la solidarietà dei fratelli sentano che il Signore è vicino a ciascuno di loro, preghiamo. R.
Per il cristiano che dubita, per l'incredulo che vorrebbe credere, e per tutti coloro che cercano con amore la verità, perché illuminati dalla grazia pasquale riconoscano che non c'è altro nome al di fuori di Cristo in cui essere salvi, preghiamo. R.
Per noi qui presenti, perché ci lasciamo evangelizzare con cuore docile, e diventiamo risonanza viva della Parola che salva, preghiamo. R.
O Dio, nostro Padre, principio e fonte di ogni dono, lo Spirito del tuo Figlio risorto ci introduca nella pienezza della verità pasquale e ispiri i gesti e le parole per testimoniarla nella realtà umana del nostro tempo. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, i doni del tuo popolo [e di questi nuovi battezzati]: tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo, guidaci alla beatitudine eterna. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, * e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. * In lui morto è redenta la nostra morte, + in lui risorto tutta la vita risorge. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; * tendi la tua mano e mettila nel mio fianco, * e non essere incredulo, ma credente! Alleluia. (Gv 20, 27)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale che abbiamo ricevuto sia sempre operante nei nostri cuori. Per Cristo nostro Signore.