I Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: bianco - SOLENNITA': Battesimo del Signore
LETTURE: Is 42, 1-4. 6-7; Sal.28; At 10, 34-38; Mt 3, 13-17.
Commento: Questi è il Figlio mio prediletto!
In conformità alla sensibilità della liturgia, anche papa Giovanni Paolo II, di venerata memoria, ha voluto dare risalto al battesimo di Gesù invitando a meditarlo nei misteri del Rosario. Le letture ci presentano il Signore Gesù come il Figlio di Dio, che è sostenuto dal Padre. Sua caratteristica sarà la dolcezza, quella che renderà "beati" chi la possiede: Beati i miti, perché erediteranno la terra!... Pietro nelle seconda lettura riassume la storia di Gesù che "passò beneficando e sanando tutti coloro che erano sotto il dominio del demonio perché Dio era con Lui". Si può immaginare con quanta commozione egli ricordasse le opere di bene compiute dal Maestro! Matteo ci narra come avvenne il battesimo di Gesù: resistenza da parte di Giovanni, che cede alla richiesta di Gesù, lo Spirito Santo che scende in forma di colomba su di lui mentre una voce dal cielo ammonisce: "Questi è il figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". Ha inizio così, con questa testimonianza, la missione di Gesù con la rivelazione del suo vero essere. D'altra parte egli è senza peccato: non ha bisogno di essere battezzato... ma doveva santificare l'acqua che avrebbe purificato e lavato dai propri peccati noi tutti. Lode e onore a te, Signore Gesù, che ti confondi tra i peccatori... ma il cielo testimonia la tua innocenza e la tua origine divina. Mantienici nell'umiltà quando ci sentiamo divorare dalla febbre della superbia e dell'orgoglio! Lode e onore a te, Salvatore nostro, che per mezzo del tuo Santo Spirito e dell'acqua santificata dalla tua persona, ci hai donato la vera vita!
Antifona d'Ingresso
Battezzato il Signore, si aprirono i cieli * e come una colomba lo Spirito discese su di lui, * e la voce del Padre disse: * «Questi è il mio Figlio, l'amato: * in lui ho posto il mio compiacimento». (Cf. Mt 3, 16-17)
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo amato Figlio mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, concedi ai tuoi figli di adozione, rinati dall'acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Oppure:
O Padre, il tuo Figlio unigenito si è manifestato nella nostra carne mortale: concedi a noi, che lo abbiamo conosciuto come vero uomo, di essere interiormente rinnovati a sua immagine. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 42, 1-4. 6-7
Dal libro del profeta Isaìa Così dice il Signore: «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà il diritto con verità. Non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra, e le isole attendono il suo insegnamento. Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.28
RIT: Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.
Date al Signore, figli di Dio, date al Signore gloria e potenza. Date al Signore la gloria del suo nome, prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
La voce del Signore è sopra le acque, il Signore sulle grandi acque. La voce del Signore è forza, la voce del Signore è potenza.
Tuona il Dio della gloria, nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!». Il Signore è seduto sull'oceano del cielo, il Signore siede re per sempre.
Seconda Lettura
At 10, 34-38
Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti. Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Si aprirono i cieli e la voce del Padre disse: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!».
Alleluia.
VANGELO
Mt 3, 13-17 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
A Dio, che ha manifestato tutto il suo amore donandoci il Figlio suo per mezzo della Vergine Maria, rivolgiamo con fiducia le nostre invocazioni.
R. Confermaci nel tuo Spirito, Signore.
Per tutti i battezzati, per i genitori e i padrini, perché professino gioiosamente la fede in Dio Padre che ci ha creati, in Dio Figlio che ci ha redenti, in Dio Spirito Santo che ci ha santificati, preghiamo. R.
Per tutti i confermati nella santa Cresima con il dono dello Spirito, perché diventino visibilmente somiglianti a Cristo, testimone fedele del Padre, e siano associati alla missione apostolica della Chiesa, preghiamo. R.
Per la famiglia, Chiesa domestica, consacrata dal sacramento del Matrimonio, perché nella fedeltà al patto nuziale e nella partecipazione alla mensa eucaristica manifesti il quotidiano prodigio dell'amore che sempre si rinnova in Cristo sposo e Signore, preghiamo. R.
Per i pastori del popolo di Dio, per tutti i ministri della carità e del Vangelo, per le vergini consacrate, per i catechisti, per i poveri e i sofferenti, perché nell'adesione fiduciosa alla volontà del Padre, costruiscano la Chiesa pellegrina nel mondo, preghiamo. R.
O Padre, che nell'acqua del Battesimo, nell'unzione dello Spirito, nella benedizione nuziale, fai risuonare la tua voce che invita a seguire Cristo tuo Figlio, trasformaci in testimoni luminosi della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Padre, i doni che la Chiesa ti offre celebrando la manifestazione del tuo amato Figlio, e trasformali per noi nel sacrificio perfetto che ha lavato il mondo da ogni colpa. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere a grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel Battesimo di Cristo al Giordano tu hai operato segni prodigiosi per manifestare il mistero del nuovo lavacro: dal cielo hai fatto udire la tua voce, perché il mondo credesse che il tuo Verbo era in mezzo a noi; con lo Spirito che si posava su du lui, come colomba hai consacrato il tuo Servo, con unzione sacerdotale, profetica e regale, perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia; inviato a portare ai poveri il lieto annunzio. E noi, uniti alla potenza dei cieli, con voce incessante proclamiamo la tua lode:
Antifona alla Comunione
—(antica)— Questa è la testimonianza di Giovanni: * «Ho contemplato lo Spirito discendere e rimanere su di lui: * egli è il Figlio di Dio». (Cf. Gv 1, 32.34)
—(oppure)— Giovanni disse: * «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, * e tu vieni da me?». * «Lascia fare per ora – rispose Gesù – * perché conviene che adempiamo ogni giustizia». (Mt 3, 14-15)
Dopo la Comunione
Padre misericordioso, che ci hai saziati con il tuo dono, concedi a noi di ascoltare fedelmente il tuo Figlio unigenito, per chiamarci ed essere realmente tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.
Gesù passa vicino al lago della Galilea, predicando il Regno di Dio. L'evangelista Marco pone in questa cornice la chiamata dei primi quattro discepoli. Egli dipinge un quadro di vita reale, animato dall'operosità di questi pescatori. Gesù passa non indifferente e sceglie i suoi primi apostoli proprio nel pieno della loro attività e nello svolgimento attento e premuroso del loro lavoro. La vocazione, qualsiasi essa sia, è una chiamata di Dio, dono gratuito del suo amore verso di noi ed è la chiamata di un Dio attento a noi ed alle nostre esigenze. La vera vocazione non può prescindere da questo aspetto. La vocazione rappresenta la scelta elettiva di un Dio che ha voluto sentire le sofferenze e le difficoltà dell'uomo e che si fa vicino a lui. La vocazione è il Dio che passa attraverso la nostra vita, la osserva per cambiarla. Può essere un percorso di maturazione che passa attraverso diverse tappe della propria vita o anche un incontro radicale che sembra causale ma che è l'attenzione dello sguardo di Dio su di noi. Una risposta veramente convinta ad un Dio che chiama è quella dell'uomo che risponde al mistero dell'Incarnazione. È la risposta di Maria, generosa e che si pone subito a servizio della propria parente Elisabetta. La vocazione è la chiamata di un Dio attento ai bisogni dell'uomo, allora la risposta a questa chiamata deve essere generosa e premurosa nei confronti dei più deboli.
Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 1, 1-8
Dal primo libro di Samuele. C'era un uomo di Ramatàim, un Sufita delle montagne di Èfraim, chiamato Elkanà, figlio di Ierocàm, figlio di Elìu, figlio di Tocu, figlio di Suf, l'Efraimita. Aveva due mogli, l'una chiamata Anna, l'altra Peninnà. Peninnà aveva figli, mentre Anna non ne aveva. Quest'uomo saliva ogni anno dalla sua città per prostrarsi e sacrificare al Signore degli eserciti a Silo, dove erano i due figli di Eli, Ofni e Fineès, sacerdoti del Signore. Venne il giorno in cui Elkanà offrì il sacrificio. Ora egli soleva dare alla moglie Peninnà e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti. Ad Anna invece dava una parte speciale, poiché egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo. La sua rivale per giunta l'affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo. Così avveniva ogni anno: mentre saliva alla casa del Signore, quella la mortificava; allora Anna si metteva a piangere e non voleva mangiare. Elkanà, suo marito, le diceva: "Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 115
RIT: A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.
Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il regno di Dio è vicino, dice il Signore: convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 1, 14-20 Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo". Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: "Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini". E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il vangelo predicato da Gesù è un annuncio di gioia per chi si converte e crede. Invochiamo il Padre, origine della vita e di ogni bene, dicendo insieme:
Rinnovaci, Signore, con il tuo Santo Spirito.
La tua Chiesa sia un segno vivo di speranza per tutti gli uomini, annunciando un tempo di grazia per convertirsi a te. Noi ti preghiamo:
Il Papa, i vescovi, i sacerdoti seguano il maestro Gesù senza esitazioni né stanchezze, per proclamare il vangelo ai figli di Dio dispersi. Noi ti preghiamo:
I responsabili della società accrescano in quest'anno i loro sforzi per superare le ingiustizie e gli egoismi, e costruire fra gli uomini veri rapporti di pace. Noi ti preghiamo:
Gli ambienti del lavoro e della cultura, dove la parola cristiana risuona a vuoto, comprendano che in Cristo l'uomo trova la sua autentica salvezza. Noi ti preghiamo:
Tutti noi possiamo accogliere con prontezza e generosità la tua Parola, e ciò che ci richiederà per costruire con te il regno. Noi ti preghiamo:
Pr le vocazioni sacerdotali della nostra parrocchia. Per la gente di mare.
Padre che sei nei cieli, Signore del tempo e dell'eternità: ti ringraziamo per il nuovo tempo che ci offri per la nostra conversione a te e al nostra gioia. Rendici tuoi veri figli: te lo chiediamo per Gesù Cristo nello Spirito Santo. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce.(Sal 35;10)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Una dottrina nuova insegnata con autorità.
L'insegnamento di Gesù si pone sempre sul crinale della tradizione, rappresentata dalla legge mosaica, e del nuovo. Egli, ai suoi contemporanei, non ha chiesto di abbandonare la legge di Mosè ma ha sempre cercato una sua applicazione sincera, come vera legge dell'amore. Chi lo ascolta, però, si rende subito conto della novità del suo insegnamento e avverte la presenza di un qualcosa di nuovo ed inaspettato. Non è l'autorità politica con la quale Gesù vuole "imporre" il suo insegnamento. Egli comunque nel suo atteggiamento e con le sue parole, chiede un rispetto come non era successo mai prima di adesso. Si presenta in vesti umanamente umili ma dimostra un dominio sulle cose in modo sorprendente. Agisce con naturalezza compiendo i miracoli più impensati e riesce con le parole a confutare qualsiasi critica gli venga posta. È un'autorità diversa proprio perché riflette il mistero della sua persona di vero uomo e vero Dio. Non è un'autorità che si autoreferenzia presumendosi superiore ma è l'autorità di chi si pone al servizio degli altri. È un messaggio nuovo, quello di Gesù, almeno per come è proposto. È il messianesimo del servo non del riscattatore politico. L'invito, anche per noi è saper dimostrare di essere capaci di servire per solo amore.
Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 1, 9-20
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni Anna si alzò, dopo aver mangiato e bevuto a Silo; in quel momento il sacerdote Eli stava seduto sul suo seggio davanti a uno stipite del tempio del Signore. Ella aveva l'animo amareggiato e si mise a pregare il Signore, piangendo dirottamente. Poi fece questo voto: "Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo". Mentre ella prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca. Le disse Eli: "Fino a quando rimarrai ubriaca? Smaltisci il tuo vino!". Anna rispose: "No, mio signore; io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogando il mio cuore davanti al Signore. Non considerare la tua schiava una donna perversa, poiché finora mi ha fatto parlare l'eccesso del mio dolore e della mia angoscia". Allora Eli le rispose: "Va' in pace e il Dio d'Israele ti conceda quello che gli hai chiesto". Ella replicò: "Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi". Poi la donna se ne andò per la sua via, mangiò e il suo volto non fu più come prima. Il mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore, tornarono a casa a Rama. Elkanà si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei. Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuèle, "perché - diceva - al Signore l'ho richiesto".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
1 Sam 2
RIT: Il mio cuore esulta nel Signore, mio salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore, la mia forza s'innalza grazie al mio Dio. Si apre la mia bocca contro i miei nemici, perché io gioisco per la tua salvezza.
L'arco dei forti s'è spezzato, ma i deboli si sono rivestiti di vigore. I sazi si sono venduti per un pane, hanno smesso di farlo gli affamati. La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire. Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il debole, dall'immondizia rialza il povero, per farli sedere con i nobili e assegnare loro un trono di gloria.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Accogliete la parola di Dio non come parola di uomini, ma, qual è veramente, come parola di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Mc 1, 21-28 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: "Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!". E Gesù gli ordinò severamente: "Taci! Esci da lui!". E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!". La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Al Padre, che ci ha donato in Cristo la sua parola che libera e ridà speranza agli umili, rivolgiamo con fede la nostra preghiera. Insieme diciamo:
La tua parola, Signore, ci renda liberi.
Preghiamo per la Chiesa, per i ministri mandati ad evangelizzare e per tutta la comunità cristiana, affinché sia fedele e coraggiosa nell'annunciare la Parola divina di salvezza:
Preghiamo per i popoli che la sete di potenza e di benessere dell'occidente cristiano mantiene nell'oppressione, affinché scoprano in Cristo un fratello che li guida alla vera libertà:
Preghiamo per le famiglie devastate dal demone della falsità e della divisione, affinché ritrovino la volontà di dialogare e di perdonare:
Preghiamo per i giovani che, nella loro ricerca di libertà e di un mondo nuovo, hanno trovato invece una schiavitù morale, affinché si aprano al Cristo liberatore dell'uomo:
Preghiamo per la nostra comunità, affinché rigenerandosi sempre nell'ascolto della Parola di Dio, diventi un'espressione visibile dell'amore del Padre verso gli infelici:
Per le persone sole e sofferenti. Per gli insegnanti e gli educatori.
Padre buono, a te sale la supplica dei poveri. Convertici e rendici discepoli del tuo Figlio Gesù, perché siamo con lui operatori di pace e fermento di unità. Lui è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** In lui hai voluto rinnovare l'universo, perché noi tutti fossimo partecipi della sua pienezza. * Pur essendo nella condizione di Dio, egli svuotò se stesso, * e con il sangue versato sulla croce + pacificò il cielo e la terra. ** Per questo fu esaltato sopra ogni creatura * e divenne causa di salvezza eterna + per tutti coloro che gli obbediscono. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce.(Sal 35;10)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.
I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco
LETTURE: 1 Sam 3, 1-10. 19-20; Sal 39; Mc 1, 29-39.
Commento: Tutta la città davanti alla porta di casa.
In questo breve brano di vangelo, San Marco - nel suo stile tanto semplice quanto efficace - riesce a racchiudere con una intensità particolare un momento significativo della missione terrena di Cristo. Sembra che sia volontaria una contrapposizione tra l'atteggiamento del popolo, di tutti quelli che cercano Gesù, e dello stesso Gesù. Da un lato vi è quasi una frenesia, un voler portare tutto e tutti davanti a Gesù. Dall'altro la calma e la tranquillità con la quale Gesù risponde in modo preciso a tutte le sollecitazioni, senza farsi travolgere dall'atmosfera concitata, e dando risposta a tutti; dalle situazioni apparentemente più "semplici", come la febbre, ai casi più disperati di indemoniati. Tutti vogliono avvicinarsi a Gesù, tutti gli vogliono parlare per sé o per altri. È bello sorprendersi per questa sollecitudine divina. Chi sta a letto, per un qualcosa che potrebbe essere ritenuto banale, trova comunque chi diventi suo portavoce davanti a Gesù. È un particolare da non trascurare questo che riguarda la suocera di Pietro; a Gesù venivano presentati casi certamente più gravi; Egli risponde con uguale attenzione e sollecitudine. In quella confusione, in quel spingi-spingi, Gesù trova quasi un momento di sospensione nell'avvicinarsi alla malata. San Marco, riprendendo Gesù nella sua fermezza e gentilezza, quasi fa un fermo-immagine in quel momento di confusione. L'incontro con Dio, con Gesù supera certamente le nostre idee di spazio e tempo. È un momento nel quale entra tutto il mondo, così come nell'Ostia Consacrata vi è un Mistero più grande di tutti i mondi.
Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 3, 1-10. 19-20
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, il giovane Samuèle serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. E quel giorno avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. Allora il Signore chiamò: "Samuèle!" ed egli rispose: "Eccomi", poi corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!". Egli rispose: "Non ti ho chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: "Samuèle!"; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Ma quello rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!". In realtà Samuèle fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: "Samuèle!" per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: "Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: "Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta"". Samuèle andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: "Samuèle, Samuèle!". Samuèle rispose subito: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta". Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuèle era stato costituito profeta del Signore.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 39
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Beato l'uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore e non si volge verso chi segue gli idoli né verso chi segue la menzogna.
Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo.
Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo".
Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Mc 1, 29-39 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: "Tutti ti cercano!". Egli disse loro: "Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!". E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Gesù è guaritore dei corpi e salvatore di tutto l'uomo. Egli prega ora con noi il Padre che ci ha dato la vita. e continuamente si prende cura dei suoi figli. Con fiducia preghiamo:
Salvaci, o Signore.
La tua Chiesa, Signore, è lacerata nei cristiani, perseguitata in molti paesi, guastata dai nostri peccati: donale salute e freschezza nuova. Noi ti invochiamo:
Molti popoli, o Padre, non hanno conosciuto l'amore che hai manifestato nel tuo Figlio Gesù, e tuttavia lo cercano con cuore sincero: non abbandonarli. Noi ti invochiamo:
Prima che noi ti cercassimo, tu per primo ci hai chiamato e ci sei venuto vicino per donarci la tua vita: sostienici nel cammino quotidiano. Noi ti invochiamo:
I malati che la scienza umana non può più soccorrere sperano ancora nel tuo aiuto: rafforza il loro animo nella prova. Noi ti invochiamo:
Ricordati dei sofferenti nel corpo e nello spirito che vivono tra noi e che forse ignoriamo: guariscili e illumina la loro pena. Noi ti invochiamo:
Per i medici e gli infermieri. Perché molti ascoltano la chiamata del Signore.
Padre nostro, liberaci dal male che abita nel nostro cuore e che distrugge i nostri corpi, e insegnaci ad alleviare la sofferenza del prossimo. Per Gesù Cristo che ha patito ed è morto per noi e ora vive e regna nei secoli eterni. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce.(Sal 35;10)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.
E' la richiesta del lebbroso davanti a Gesù. Di fronte ad una situazione umanamente disperata, come quella derivante dalla devastazione della lebbra è questa la preghiera che proviene dal cuore del lebbroso del brano odierno del vangelo. È una preghiera che racchiude in sé un preciso atto di fede, da non trascurare. Il lebbroso riconosce a Cristo una autorità ed una superiorità a tutti gli elementi materiali. Egli conosce benissimo della forza e della potenza di Gesù e si rimette completamente a Lui per essere sanato. È un grido di disperazione ma è affidamento fiducioso a Cristo. Atto di fede che vive nella speranza vera di chi si affida completamente all'Altro. La risposta di Gesù è parola, Parola che guarisce immediatamente. La nostra preghiera dovrebbe avere sempre questa doppia caratteristica. È atto di fede e di speranza che supera ogni limite umano e sana tutte le nostre disperazioni ed è anche richiesta fiduciosa. Rivolgiamoci a Gesù perché possa guarire ogni nostra lebbra materiale e soprattutto spirituale. La preghiera è atto di fede e di speranza da vivere nell'amore vero verso di noi ed i nostri fratelli.
Antifona d'Ingresso
Il giusto fiorirà come palma, * crescerà come cedro del Libano; * piantati nella casa del Signore, * fioriranno negli atri del nostro Dio. (Sal 91, 13-14)
Colletta
O Dio, che a sant'Antonio abate hai dato la grazia di servirti nel deserto seguendo un mirabile modello di vita cristiana, per sua intercessione donaci la grazia di rinnegare noi stessi e di amare te sopra ogni cosa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 4, 1-11
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s'erano accampati ad Afek. I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini. Quando il popolo fu rientrato nell'accampamento, gli anziani d'Israele si chiesero: "Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l'arca dell'alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici". Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l'arca dell'alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c'erano con l'arca dell'alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès. Non appena l'arca dell'alleanza del Signore giunse all'accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra. Anche i Filistei udirono l'eco di quell'urlo e dissero: "Che significa quest'urlo così forte nell'accampamento degli Ebrei?". Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l'arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: "È venuto Dio nell'accampamento!", ed esclamavano: "Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l'Egitto nel deserto. Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!". Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d'Israele caddero trentamila fanti. In più l'arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 43
RIT: Salvaci, Signore, per la tua misericordia.
Signore, ci hai respinti e coperti di vergogna, e più non esci con le nostre schiere. Ci hai fatto fuggire di fronte agli avversari e quelli che ci odiano ci hanno depredato.
Hai fatto di noi il disprezzo dei nostri vicini, lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno. Ci hai resi la favola delle genti, su di noi i popoli scuotono il capo.
Svégliati! Perché dormi, Signore? Déstati, non respingerci per sempre! Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione?
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 1, 40-45 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: "Se vuoi, puoi purificarmi!". Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: "Lo voglio, sii purificato!". E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: "Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro". Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Carissimi, con grande fede, rivolgiamo oggi la nostra preghiera a Dio Padre, perché la festa di sant'Antonio abate, padre dei monaci, ci ricordi il primato assoluto di Dio nella nostra vita. Diciamo insieme:
Sii tu, Signore, la nostra gioia.
Perché la Chiesa, tempio del Dio vivente, sia segno per tutto il mondo della trascendenza di Dio. Preghiamo:
Perché nella Chiesa risuoni sempre con vitale freschezza l'appello di Gesù, suscitatore di vocazioni evangeliche radicali. Preghiamo:
Perché i cristiani sappiano presentare al Signore l'offerta di un impegno fattivo per la giustizia. Preghiamo:
Perché chi si sente solo possa imparare, da sant'Antonio abate, la spiritualità di una solitudine che non è isolamento, ma tenerezza e gioia con Dio. Preghiamo:
Perché impariamo a rispettare e stimare le vocazioni eremitiche e contemplative come doni della grazia di Dio per il bene di tutta la Chiesa. Preghiamo:
O Dio, che chiami in disparte ancora tanti uomini e donne riservandoli per te, insegnaci a capire che siamo fatti solamente per lodare, servire ed amare te, unico e sommo bene. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Accogli, o Signore, le offerte del nostro servizio sacerdotale che poniamo sul tuo altare nella memoria di sant'Antonio, e concedi che, liberi dai legami del mondo, troviamo solo in te la nostra ricchezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l'uomo alla santità dell'origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— «Se vuoi essere perfetto, * va', vendi quello che possiedi, * dallo ai poveri e vieni! Seguimi!», dice il Signore. (Mt 19, 21)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
O Signore, che hai reso vittorioso sant'Antonio nel duro scontro con il potere delle tenebre, concedi anche a noi, saziati dai tuoi sacramenti di salvezza, di superare le insidie del maligno. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Il potere sulla terra di rimettere i peccati.
Si può trovare nella fede un tema importante del brano evangelico odierno. La guarigione del lebbroso offre degli spunti importanti riguardo proprio al tema della fede. Si può notare, innanzitutto che essa non è soltanto una questione personale. La fede delle quattro persone che hanno portato il malato davanti a Gesù, ha permesso questo incontro; incontro con Gesù che sana e salva. L'evangelista sottolinea che Gesù stesso nota la fede delle quattro persone e quindi si rivolge al paralitico. Un altro punto importante riguarda l'oggetto della preghiera da rivolgere a Gesù, nella fede. Tutti, in quel momento si sarebbero aspettati che Gesù guarisse il malato. La sua paralisi fisica era evidente e su quella tutti avevano fissato lo sguardo. Forse non siamo troppo lontani dalla realtà a presumere che, in realtà, quel malato era bloccato nel suo letto per un altro tipo di paralisi, non così visibile. Infatti il brano del Vangelo fa supporre che lui non volesse, o addirittura non gradisse, l'intervento di Gesù. Ecco allora come interviene Gesù, provocando lo scandalo, soprattutto in alcuni scribi. Gesù, infatti, pensa prima alla salvezza dell'anima. Non si dimentica delle sofferenze fisiche del malato, ma con questo atteggiamento indica la sua divinità ed esorta tutti a guardare le vere priorità della vita. Il Signore non dimentica mai le esigenze e le necessità di chi gli è intorno e di chi gli si rivolge con fede. Egli risponde sempre con generosità. Tante volte sembra che le nostre preghiere non siano esaudite, in realtà Egli vuole che noi, sempre, nella nostra vita riconosciamo la priorità delle cose.
Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 8, 4-7. 10-22
Dal primo libro di Samuele. In quei giorni, si radunarono tutti gli anziani d'Israele e vennero da Samuèle a Rama. Gli dissero: "Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoli". Agli occhi di Samuèle la proposta dispiacque, perché avevano detto: "Dacci un re che sia nostro giudice". Perciò Samuèle pregò il Signore. Il Signore disse a Samuèle: "Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro". Samuèle riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva chiesto un re. Disse: "Questo sarà il diritto del re che regnerà su di voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, li farà capi di migliaia e capi di cinquantine, li costringerà ad arare i suoi campi, mietere le sue messi e apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. Prenderà pure i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li darà ai suoi ministri. Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi cortigiani e ai suoi ministri. Vi prenderà i servi e le serve, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. Metterà la decima sulle vostre greggi e voi stessi diventerete suoi servi. Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà". Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di Samuèle e disse: "No! Ci sia un re su di noi. Saremo anche noi come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e combatterà le nostre battaglie". Samuèle ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all'orecchio del Signore. Il Signore disse a Samuèle: "Ascoltali: lascia regnare un re su di loro".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 88
RIT: Canterò in eterno l'amore del Signore.
Beato il popolo che ti sa acclamare: camminerà, Signore, alla luce del tuo volto; esulta tutto il giorno nel tuo nome, si esalta nella tua giustizia.
Perché tu sei lo splendore della sua forza e con il tuo favore innalzi la nostra fronte. Perché del Signore è il nostro scudo, il nostro re, del Santo d'Israele.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
VANGELO
Mc 2, 1-12 Dal Vangelo secondo Marco
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: "Figlio, ti sono perdonati i peccati". Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: "Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?". E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua". Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Nel profondo di ogni uomo esiste un bisogno radicale di Dio, di comunione con lui, di essere perdonato e guarito. Preghiamo insieme il Padre che ci ha riconciliati inviando Gesù suo Figlio, dicendo insieme:
Noi ti preghiamo, Dio di misericordia.
Affinché il popolo di Dio viva al proprio interno il perdono e la riconciliazione, per diventare annuncio credibile di Cristo, nostra pace. Preghiamo:
Affinché i pastori della Chiesa e i fedeli mantengano vivo nella società di oggi il senso cristiano del peccato, della responsabilità di ciascuno dinanzi a Dio e all'uomo. Preghiamo:
Affinché i ministri del sacramento della riconciliazione siano per tutti strumenti di vera liberazione interiore e segni della paternità di Dio. Preghiamo:
Affinché le istituzioni assistenziali per gli ammalati e gli anziani siano luoghi di servizio all'uomo, nella partecipazione delicata alla sofferenza delle persone. Preghiamo:
Affinché l'eucaristia, che celebriamo uniti nella fede, diventi forza di riconciliazione nella famiglia e nel lavoro. Preghiamo:
Preghiamo per chi cede alla tentazione della vendetta. Preghiamo per chi sente un profondo bisogno di misericordia.
Signore della bontà e della pace, ti ringraziamo perché in Gesù ci hai perdonati e risanati. Dall'esperienza della tua misericordia cresca in noi l'impegno ad amare tutti i fratelli salvati dal tuo Figlio che ora vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce. (Sal 35;10)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.
I Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde
LETTURE: 1 Sam 9, 1-4.10.17-19: 10,1; Sal 20; Mc 2, 13-17.
Commento: Non per i giusti, ma per i peccatori
La chiamata dell'apostolo Matteo si caratterizza per la sua rapidità. Ad un rapido cenno del Signore, che corrisponde ad un invito preciso, ad un cambiamento di vita, Matteo risponde con una generosità pronta e disponibile. L'essenzialità di questo racconto evangelico fa risaltare, quindi l'iniziativa di Dio come iniziativa di amore. È un amore gratuito che chiede solo una corrispondenza per poter operare. Leggiamo, però in interezza il brano del Vangelo e scopriamo che il senso profondo della chiamata di Matteo non si trova soltanto nell'immediatezza dell'incontro con Gesù. Il pranzo con i pubblicani ed i peccatori non è soltanto l'espressione della gioia umana con la quale si vuol festeggiare questo incontro tra Gesù e Matteo. La presenza di Gesù ci spinge a leggere questo episodio in modo spirituale e scoprire che la chiamata di Gesù ha uno scopo preciso: guarire i malati fisici e spirituali. Gesù chiama per salvare e Gesù chiama per garantire la sua presenza sempre. La chiesa ha il dono di poter continuare questa missione di amore e di salvezza; dono gratuito che implica però un riconoscimento per tutti noi. Per poter salvare e continuare questa missione di Gesù, dovremmo riconoscerci prima di tutto noi stessi bisognoso di salvezza, per poi farne partecipe i fratelli. La chiamata non è privilegio ma è il riconoscersi per quello che veramente siamo e chiedere a Gesù l'aiuto per la nostra vita.
Antifona d'Ingresso
Vidi il Signore su di un trono altissimo; * lo adorava una schiera di angeli * e cantavano insieme: * "Ecco colui che regna per sempre".
Colletta
Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, + i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, * perché veda ciò che deve fare + e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
1 Sam 9, 1-4.10.17-19: 10,1
Dal primo libro di Samuele. C'era un uomo della tribù di Beniamino, chiamato Kis, figlio di Abièl, figlio di Seror, figlio di Becoràt, figlio di Afìach, un Beniaminita, uomo di valore. Costui aveva un figlio chiamato Saul, prestante e bello: non c'era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo. Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono, e Kis disse al figlio Saul: "Su, prendi con te uno dei domestici e parti subito in cerca delle asine". Attraversarono le montagne di Èfraim, passarono al territorio di Salisà, ma non le trovarono. Si recarono allora nel territorio di Saalìm, ma non c'erano; poi percorsero il territorio di Beniamino e non le trovarono. Quando Samuèle vide Saul, il Signore gli confermò: "Ecco l'uomo di cui ti ho parlato: costui reggerà il mio popolo". Saul si accostò a Samuèle in mezzo alla porta e gli chiese: "Indicami per favore la casa del veggente". Samuèle rispose a Saul: "Sono io il veggente. Precedimi su, all'altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e ti darò indicazioni su tutto ciò che hai in mente. Di buon mattino, al sorgere dell'aurora, Samuèle prese l'ampolla dell'olio e la versò sulla testa di Saul.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 20
RIT: Signore, il re gioisce della tua potenza!
Signore, il re gioisce della tua potenza! Quanto esulta per la tua vittoria! Hai esaudito il desiderio del suo cuore, non hai respinto la richiesta delle sue labbra.
Gli vieni incontro con larghe benedizioni, gli poni sul capo una corona di oro puro. Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, lunghi giorni in eterno, per sempre.
Grande è la sua gloria per la tua vittoria, lo ricopri di maestà e di onore, poiché gli accordi benedizioni per sempre, lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione.
Alleluia.
VANGELO
Mc 2, 13-17 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?". Udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Con una preghiera concorde ringraziamo il Padre celeste per averci donato Cristo e lo Spirito, e per ogni dono della sua misericordia che ricordiamo in questa eucaristia. Ripetiamo insieme:
Salvaci, o Signore.
Per Gesù, venuto a chiamare non i giusti, ma i peccatori. Noi ti preghiamo:
Per Gesù che anche oggi si dona come cibo a noi peccatori. Noi ti preghiamo:
Per Gesù, parola divina che penetra fino in fondo all'anima per la sua conversione. Noi ti preghiamo:
Per Gesù che chiama continuamente gli uomini alla sua sequela. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo che ci guida alla verità intera di Gesù. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo, fuoco che purifica e forza di risurrezione. Noi ti preghiamo:
Per lo Spirito Santo che rinnova il cuore dell'uomo. Noi ti preghiamo:
Per la Vergine Maria, segno gioioso dell'umanità liberata dal male. Noi ti preghiamo:
Padre di bontà, che inviti tutti gli uomini al banchetto preparato da Gesù tuo Figlio, ascolta la preghiera di noi peccatori che gioiamo per la salvezza ricevuta e donaci la forza di amarti sempre, nonostante la nostra fragilità. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Ti sia gradita, o Signore, l'offerta del tuo popolo: + santifichi la nostra vita * e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— È in te, Signore, la sorgente della vita: * alla tua luce vediamo la luce. (Sal 35;10)
—(oppure)— "Io sono venuto perché abbiano la vita * e l'abbiano in abbondanza", dice il Signore. (Gv 10,10)
Dopo la Comunione
Dio onnipotente, + che ci nutri con i tuoi sacramenti, * donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore.
II Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: verde
LETTURE: Is 49, 3. 5-6; Sal 39; 1 Cor 1, 1-3; Gv 1, 29-34.
Commento: La rivelazione a Giovanni Battista.
Dopo lo stupendo inno del prologo, il quarto Vangelo, quello di Giovanni introduce gli apostoli nella chiamata di Gesù. L'Evangelista vuole tracciare un grande quadro dove ognuno dei protagonisti dipinge dei tratti per permettere di svelare il Volto di Cristo. Nel voler seguire gli intenti dell'Evangelista troviamo la figura di Giovanni il Battista, che fa quasi da ponte per introdurre gli apostoli. Egli stesso, il Battista, incomincia a tratteggiare la figura di Cristo, riferendosi all'immagine dell'Agnello. Un richiamo ai testi profetici di Isaia e Geremia che in qualche modo preannuncia il Mistero della Morte e Risurrezione di Cristo. Importante è però capire che anche il Battista è stato partecipe ad una rivelazione. Il brano del Vangelo riporta il racconto di Giovanni Battista del Battesimo di Gesù al Giordano. Sono riportati i tratti essenziali del racconto presente negli altri Evangelisti come rivelazione solenne e grandiosa di Gesù nel Mistero trinitario. È presente lo Spirito Santo e la voce del Padre che indica in Gesù il suo Figlio. Troviamo, nel brano odierno, però una sottolineatura come esperienza vissuta nella profondità dell'anima. La voce del Padre non solo annuncia una presenza ma si fa viva nel cuore del Battista. Egli sente presente, in sé la rivelazione di Gesù e ciò gli permettere di assumere in pieno il mandato di precursore. Nel rivelare la missione del Figlio, si realizza il mandato affidato al Battista. Ogni esperienza di Dio che si attua nella nostra vita dovrebbe essere in grado di illuminarla e darne un significato pieno e profondo. Il mistero di Cristo non è semplicemente un dato culturale ma è vitale per noi da realizzare compiutamente e concretamente nell'amore verso i fratelli.
Antifona d'Ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio. * A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 65,4)
Gloria
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.
Colletta
—(antica)— Dio onnipotente ed eterno, + che governi il cielo e la terra, * ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo ** e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che per mezzo di Cristo, Agnello pasquale e luce delle genti, + chiami tutti gli uomini a formare il popolo della nuova alleanza, * conferma in noi la grazia del Battesimo, + perché con la forza del tuo Spirito + proclamiamo il lieto annuncio del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 49, 3. 5-6
Dal libro del profeta Isaìa Il Signore mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria". Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele - poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza - e ha detto: "È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d'Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra".
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 39
RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio.
Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo".
"Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo".
Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
Seconda Lettura
1 Cor 1, 1-3
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Alleluia, Alleluia.
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; a quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Gv 1, 29-34 Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: "Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me". Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele". Giovanni testimoniò dicendo: "Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo". E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio".
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, ogni giorno della nostra vita è una grazia del Signore, un'occasione posta nelle nostre mani per fare del bene e costruire il regno di Dio. Invochiamo il Padre che è nei cieli, perché oggi conceda a ciascuno di noi di camminare nelle sue vie.
R. Aiutaci, Signore, a vivere nella tua amicizia.
Per la santa Chiesa, perché, guidata dallo Spirito del Signore, sappia riconoscere nella vita di tutti i giorni i segni della presenza di Dio, preghiamo. R.
Per i nostri pastori, perché mediante il ministero e la santità personale siano educatori e padri nella fede, preghiamo. R.
Per tutti noi rinati nel Battesimo, perché il Signore ci preservi dal peccato e ci faccia crescere nell'esperienza viva del suo Spirito, preghiamo. R.
Per l'uomo che lavora, perché l'impegno quotidiano necessario al sostentamento della famiglie giovi anche a rendere più giusti e cordiali i rapporti tra tutti i membri della società, preghiamo. R.
Per i bimbi che oggi nascono alla vita, perché siano accolti con amore e tutta la comunità senta che il frutto del grembo è dono di Dio, preghiamo. R.
Assisti, o Padre, i tuoi figli nel cammino di questo giorno e fa' che portino con gioia il peso e la gloria della loro fatica quotidiana. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, + di partecipare con viva fede ai santi misteri, * poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, * si compie l'opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; * morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna * e con la sua risurrezione + ci ha donato la vita immortale. ** Per questo mistero di salvezza, * con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Davanti a me tu prepari una mensa; * il mio calice trabocca. (Sal 22,5) Oppure: Abbiamo conosciuto e creduto * l'amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
—(oppure)— Ecco l'Agnello di Dio, * colui che toglie il peccato del mondo! (Gv 1, 29)
Dopo la Comunione
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, + perché saziati dall'unico pane del cielo, * nell'unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore.