Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
19 - 25 Agosto 2007
Tempo Ordinario XX, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 4

Domenica 19 agosto 2007    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2007-08-19.html

XX Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde

LETTURE: Ger 38,4-6.8-10; Sal.39; Eb 12, 1-4; Lc 12, 49-53.

Commento: Il fuoco di Dio è il suo amore.

Un amore che arde e brucia senza mai consumarsi come nel roveto di Mosè sul monte. Gesù, il Verbo incarnato, con la sua venuta ha portato quel fuoco inestinguibile sulla terra quando l'umanità intera stava affogando in un mortale languore. Il male morde, ferisce, talvolta uccide, ma molto più spesso degenera in passiva rassegnazione, colpevole mediocrità, umiliante apatia. Gli orizzonti si accorciano sempre più. Si spegne la speranza. Da questi terribili mali è venuto a liberarci il Signore Gesù. All'abisso del peccato ha fatto riscontro l'immensità dell'amore, quello che conduce alla morte perché è dono totale di vita. E l'amore quando è portato allo stremo ha una forza dirompente, brucia, scuote anche i più atavici e crea anche inevitabili divisioni e persecuzioni. Si contrappongono la violenza cieca di chi rifiuta quell'amore e la violenza dell'amore che perdona e diventa testimonianza di fedeltà. Lo stesso Gesù ne farà la triste esperienza: egli viene a rivelare, testimoniare e predicare l'amore, enuncia il comandamento nuovo, passa per le strade del nostro mondo beneficando tutti, ma poi rimane vittima dell'odio. I suoi seguaci vivranno la stessa storia: testimoni di amore, annunciatori di vita e di risurrezione, spesso diventano vittime delle più assurde condanne. È nata così la schiera dei martiri nella santa chiesa di Dio. Possiamo ben dire che sin dalla sua nascita si tinge di sangue e lo sparge come seme fecondo. È l'effetto di quel fuoco che se accolto produce la santità, se rifiutato spinge all'odio, al male, alla violenza. Così comprendiamo le parole di Gesù: "Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione".

Antifona d'Ingresso

O Dio, nostra difesa, * guarda il volto del tuo consacrato. * Per me un giorno nel tuo tempio * è più che mille altrove. (Cf. Sal 83, 10-11)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, + infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, * perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, * otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, che nella croce del tuo Figlio riveli i segreti dei cuori, donaci occhi puri, perché, tenendo lo sguardo fisso su Gesù, corriamo con perseveranza incontro a lui, nostra salvezza. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ger 38,4-6.8-10

Dal libro del profeta Geremìa
In quei giorni, i capi dissero al re: "Si metta a morte Geremìa, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché quest'uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male". Il re Sedecìa rispose: "Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi".
Essi allora presero Geremìa e lo gettarono nella cisterna di Malchìa, un figlio del re, la quale si trovava nell'atrio della prigione. Calarono Geremìa con corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e così Geremìa affondò nel fango.
Ebed-Mèlec uscì dalla reggia e disse al re: "O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremìa, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame là dentro, perché non c'è più pane nella città". Allora il re diede quest'ordine a Ebed-Mèlec, l'Etiope: "Prendi con te tre uomini di qui e tira su il profeta Geremìa dalla cisterna prima che muoia".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.39

RIT: Signore, vieni presto in mio aiuto.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.

Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,
dal fango della palude;
ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.

Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore
e confideranno nel Signore.

Ma io sono povero e bisognoso:
di me ha cura il Signore.
Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
mio Dio, non tardare.

Seconda Lettura

Eb 12, 1-4

Fratelli, anche noi, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.
Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio.
Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Lc 12, 49-53
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
"Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La bontà del Padre, mediante il Battesimo,
ci ha inseriti nel grande disegno della salvezza.
Supplichiamo il Signore, perché ci aiuti a leggere gli eventi quotidiani
alla luce della sua provvidenza.

R. Sia glorificato il tuo nome, Signore.

Per il popolo santo di Dio,
perché sia per tutta l'umanità primizia della redenzione,
germe fecondo di unità e di speranza, preghiamo. R.

Per i pastori della Chiesa,
perché sappiano raccogliere intorno al Signore l'intera famiglia di Dio
e la servano umilmente con la parola e con l'esempio, preghiamo. R.

Per i responsabili delle nazioni e degli organismi internazionali,
perché cerchino con coscienza retta ciò che giova al progresso
e non si lascino corrompere dalla seduzione del denaro e del potere, preghiamo. R.

Per quanti si adoperano ad alleviare le sofferenze umane,
perché sappiano riconoscere il Cristo
presente nel più piccolo dei fratelli, preghiamo. R.

Per noi qui riuniti intorno all'altare,
perché diventiamo costruttori del regno di Dio in ogni stato di vita,
secondo i doni ricevuti, preghiamo R.

La tua sapienza, o Padre,
ci aiuti a camminare nelle tue vie,
perché nelle vicende del mondo
siamo sempre rivolti alla speranza
che splende in Cristo Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i nostri doni + nei quali si compie il mirabile scambio tra la nostra povertà e la tua grandezza, * perché, offrendoti il pane e il vino che ci hai dato, * possiamo ricevere te stesso. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, + per Gesù Cristo, tuo amatissimo Figlio. ** Egli è la tua parola vivente: * per mezzo di lui hai creato tutte le cose, lo hai mandato a noi salvatore e redentore, * fatto uomo per opera dello Spirito Santo + e nato dalla Vergine Maria. ** Per compiere la tua volontà e acquistarti un popolo santo, * egli, nell'ora della passione, stese le braccia sulla croce, * morendo distrusse la morte + e proclamò la risurrezione. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo a una sola voce + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il Signore è la misericordia * e grande è con lui la redenzione. (Sal 129, 7)

—(oppure)—
"Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, * e quanto vorrei che fosse già acceso!", dice il Signore. (Lc 12, 49)

Dopo la Comunione

O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, + ascolta la nostra umile preghiera: * trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Lunedì 20 agosto 2007    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2007-08-20.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Gdc 2, 11-19; Sal.105; Mt 19, 16-22.

Commento: Se vuoi essere perfetto.

Va subito detto che tendere alla perfezione è un dovere di ogni cristiano, ciascuno nel suo stato di vita. È un comando del Signore: "Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste". È invece mentalità comune che la perfezione che coincide con la santità sia una meta riservata a pochi. Ciò deriva dal fatto che solo alcuni la chiesa elenca nella schiera dei santi e li propone a modello e protezione nostra. Resta però sempre vero che tutti dobbiamo conseguire la meta. Possiamo quindi fare la nostra la richiesta dell'anonimo del Vangelo che chiede a Gesù: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». La risposta di Gesù si articola in due momenti: prima egli ricorda e detta ciò che è essenziale per avere la vita eterna, l'osservanza cioè dei dieci comandamenti, poi indica una via privilegiata che può condurre alla perfezione della santità. Tale via implica il distacco totale ed incondizionato da tutti i beni e le umane sicurezze per seguire Cristo povero, casto ed obbediente. Nel proseguo della conversazione emerge un grosso ostacolo alla sequela di Cristo. È l'attaccamento ai beni di questo mondo o forse ancor più il dubbio circa le garanzie che Gesù stesso offre a coloro che lo seguono. Le ricchezze e le sicurezze di questo mondo per quanto fragili e passeggere possano apparire, esercitano sempre un grande fascino e una grande tentazione per l'uomo. Non ci stupisce più di tanto perciò che quel signore che aveva potuto affermare con verità di aver osservato tutti i comandamenti sin dalla sua infanzia, che anelava ai beni celesti, che voleva scoprirne la via migliore per raggiungerli, se sia poi andato "triste perché possedeva molte ricchezze". Sì, davvero i beni di questo mondo, ci posseggono talvolta e ci appesantiscono vietandoci di volare verso Dio.

Antifona d'Ingresso

Il Signore ha ricolmato san Bernardo dello spirito di intelligenza: * egli servì il popolo di Dio con abbondanza di dottrina.

Colletta

O Dio, che hai suscitato nella Chiesa il santo abate Bernardo, acceso di zelo per la tua casa come lampada che arde e risplende, per sua intercessione concedi a noi lo stesso fervore di spirito, per camminare sempre come figli della luce. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gdc 2, 11-19

Dal libro dei Giudici
In quei giorni, gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d'Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti.
Allora si accese l'ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all'estremo.
Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano. Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così.
Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li salvava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice, perché il Signore si muoveva a compassione per i loro gemiti davanti a quelli che li opprimevano e li maltrattavano. Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro: non desistevano dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.105

RIT: Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

[I nostri padri] non sterminarono i popoli
come aveva ordinato il Signore,
ma si mescolarono con le genti
e impararono ad agire come loro.

Servirono i loro idoli
e questi furono per loro un tranello.
Immolarono i loro figli
e le loro figlie ai falsi dèi.

Si contaminarono con le loro opere,
si prostituirono con le loro azioni.
L'ira del Signore si accese contro il suo popolo
ed egli ebbe in orrore la sua eredità.

Molte volte li aveva liberati,
eppure si ostinarono nei loro progetti
ma egli vide la loro angustia,
quando udì il loro grido.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.

Alleluia.

VANGELO

Mt 19, 16-22
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?».
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, nella certezza che il nostro Padre celeste è sommamente buono, rivolgiamo con fiducia a lui la nostra preghiera, dicendo:

Illumina le nostre scelte, o Signore.

Per la Chiesa santa di Dio, perché viva e annunci con chiarezza e semplicità i valori della legge di Dio. Preghiamo:

Per tutte le persone consacrate a Dio, perché sappiano mostrare la gioia della loro scelta e la libertà della loro rinuncia. Preghiamo:

Per tutti i cristiani, perché si sforzino di perseguire sempre più la perfezione evangelica nell'ambiente e nell'attività in cui vivono. Preghiamo:

Per i giovani, perché non abbiano paura di rispondere alla chiamata del Signore, nella certezza che la gioia da lui donata è maggiore della rinuncia richiesta. Preghiamo:

Per la nostra comunità parrocchiale, perché la fede vissuta e testimoniata sia sorgente di nuove vocazioni religiose. Preghiamo:

Perché ogni uomo si senta amato personalmente da Dio.
Perché i cristiani per primi sappiano rinunciare alla ricchezza.

Ascolta ed esaudisci, o Padre, le preghiere che noi ti rivolgiamo e fa' che, dopo averti incontrato, non ci capiti mai di allontanarci tristi da te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Ti offriamo, o Signore, il sacramento dell'unità e della pace nella memoria di san Bernardo abate che, insigne per la parola e l'azione, operò instancabilmente per la concordia e l 'armonia nella tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Cristo Signore nostro volle la sua Chiesa sale della terra, luce del mondo, città posta sul monte, * perché tutti possano arrivare alla conoscenza della verità * ed essere salvati. ** Per realizzare questa missione tra le genti * hai suscitato nel tuo popolo san N. [santa N.] e gli [le] hai donato una profonda conoscenza dei divini misteri, * perché con la sapienza, da te ispirata, + fosse lampada di vivo fulgore a gloria del tuo nome. ** Illuminati dalla sua dottrina e dalla sua testimonianza, * con animo grato e gioioso ci uniamo ai cori celesti, * per cantare senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. * Rimanete nel mio amore. (Gv 15, 9)

Dopo la Comunione

Il cibo che abbiamo ricevuto compia in noi la sua opera, o Signore, perché, nella memoria di san Bernardo, confermati dal suo esempio e istruiti dal suo insegnamento, siamo rapiti dall'amore del tuo Verbo fatto uomo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Martedì 21 agosto 2007    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2007-08-21.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Gdc 6, 11-24; Sal.84; Mt 19, 23-30.

Commento: Cento volte tanto e la vita eterna.

Gesù stesso fa un amara riflessione sull'episodio del ricco, che non ha il coraggio di seguirlo, nonostante le ottime intenzioni che l'animavano: "Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli". Il ricco che s'identifica necessariamente con chi ha molti beni, ma piuttosto con coloro che sono smodatamente attaccati alle ricchezze fino a farle diventare il proprio idolo. Gli stessi apostoli restano sgomenti all'affermazione del loro maestro e Gesù precisa che con l'aiuto di Dio è possibile staccare il cuore dalle cose della terra e aspirare con tutta l'anima a quelli del cielo. Pietro si ricorda allora della chiamata, delle reti, dei suoi cari, della immediata sequela e chiede: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». Il premio è di un valore infinitamente più grande di qualsiasi umana ricchezza. Si tratta della vita eterna oltre i beni indispensabili durante l'esperienza terrena. È forse per questo speciale tipo di contratto che le persone del mondo invidiano i religiosi che hanno lasciato tutto per il nome di Cristo e sin da questo mondo godono di una grande pace e una profonda serenità. È comunque difficile distogliersi dagli assilli della vita che premono e non ripagano mai adeguatamente. È l'inganno delle umane cose, è un ritmo che coinvolge e spesso travolge, delude ma non illumina. Per questo San Paolo raccomandava ai primi cristiani: "Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra".

Antifona d'Ingresso

Il Signore lo ha scelto come sommo sacerdote, * gli ha aperto i suoi tesori * e lo ha ricolmato di ogni benedizione (T.P. Alleluia).

Colletta

—(antica)—
O Dio, che per difendere la fede cattolica e ristabilire ogni cosa in Cristo hai colmato di celeste sapienza e di apostolica fortezza il santo papa Pio X, fa' che, seguendo il suo insegnamento e il suo esempio, giungiamo al premio eterno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Per un papa:
Dio onnipotente ed eterno, che hai scelto san N. a presiedere l'intero tuo popolo per edificarlo con l'insegnamento e l'esempio, custodisci per sua intercessione i pastori della tua Chiesa e il gregge loro affidato e guidali sulla via della salvezza eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gdc 6, 11-24

Dal libro dei Giudici
In quei giorni, l'angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita. Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel frantoio per sottrarlo ai Madianiti. L'angelo del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!». Gedeone gli rispose: «Perdona, mio signore: se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: "Il Signore non ci ha fatto forse salire dall'Egitto?". Ma ora il Signore ci ha abbandonato e ci ha consegnato nelle mani di Madian».
Allora il Signore si volse a lui e gli disse: «Va' con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?». Gli rispose: «Perdona, mio signore: come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». Il Signore gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo».
Gli disse allora: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che proprio tu mi parli. Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e porti la mia offerta da presentarti». Rispose: «Resterò fino al tuo ritorno».
Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un'efa di farina fece focacce àzzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì. L'angelo di Dio gli disse: «Prendi la carne e le focacce àzzime, posale su questa pietra e vèrsavi il brodo». Egli fece così. Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce àzzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce àzzime, e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.
Gedeone vide che era l'angelo del Signore e disse: «Signore Dio, ho dunque visto l'angelo del Signore faccia a faccia!». Il Signore gli disse: «La pace sia con te, non temere, non morirai!». Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò «Il Signore è pace».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.84

RIT: Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.

Amore e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

Alleluia.

VANGELO

Mt 19, 23-30
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d'Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Dio, che continuamente suscita nella Chiesa pastori santi e sapienti, accolga la nostra unanime preghiera che gli rivolgiamo a nome di tutti i fratelli. Diciamo insieme:

Dio, sorgente di ogni santità, ascoltaci.

Per il papa e per i vescovi posti alla guida della Chiesa, perché siano segni visibili della presenza di amore di Cristo, e promotori di unità tra i cristiani. Preghiamo:

Per i cristiani di ogni paese della terra, perché trovino nei pastori guide amorevoli, in grado di indicare con chiarezza il cammino che porta alla salvezza. Preghiamo:

Per le nostre famiglie, perché anche nel periodo estivo sentano il desiderio di cibarsi della parola divina e dell'eucaristia e diventino così i primi catechisti dei loro figli. Preghiamo:

Per gli anziani e gli ammalati che non possono partecipare frequentemente all'eucaristia, perché siano sempre uniti spiritualmente al Signore, sostegno nelle pene e nella solitudine. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché viva un clima di famiglia con i sacerdoti e con i pastori locali, dimostrandosi generosa nella collaborazione, pronta nei suggerimenti, sincera nell'amicizia e nella fraternità. Preghiamo:

Perché il Signore liberi la sua Chiesa da ogni divisione.
Per la promozione dei laici.

Ti lodiamo, o Dio, che hai voluto prolungare la presenza di Gesù Cristo tra noi nella persona dei pastori. Con il loro esempio e la loro fede, annuncino il volto del tuo Figlio, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Accetta con bontà, o Signore, le nostre offerte e fa' che, seguendo le esortazioni di san Pio X, celebriamo i divini misteri con devozione sincera e li riceviamo con spirito di fede. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Tu doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare la festa [memoria] di san N.: * con i suoi esempi la rafforzi, * con i suoi insegnamenti l'ammaestri, + con la sua intercessione la proteggi. ** Per questo dono della tua benevolenza, * con la moltitudine degli angeli e dei santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

Il buon pastore dà la propria vita per le sue pecore (T.P. Alleluia). (Cf. Gv 10, 11)

Dopo la Comunione

Signore Dio nostro, la mensa eucaristica, alla quale abbiamo partecipato nella memoria del santo papa Pio X, ci renda forti nella fede e concordi nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 22 agosto 2007    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2007-08-22.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Gdc 9, 6-15; Sal.20; Mt 20, 1-16.

Commento: La giustizia di Dio e il suo Amore.

Qualsiasi sindacalista avrebbe inoltrato una vibrante protesta nei confronti del padrone della vigna. Egli infatti chiama operai in diverse ore del giorno per cui alcuni lavorano l'intera giornata e gli ultimi solo poche ore. Tutti però ricevono lo stesso salario. Sembrerebbe una palese ingiustizia, è invece una sublime lezione di amore. Questo, quando sgorga dal cuore stesso di Dio, va sempre oltre i criteri umani anche quelli che sembrerebbero i più legittimi. È perciò temerario pretendere di poter valutare la giustizia divina con quella nostra. A noi manca la misura perfetta del bene, abbiamo soltanto briciole di sapienza e, a proposito di giustizia, la pretendiamo dagli altri e non sempre siamo disposti a praticarla noi. Ci mancano soprattutto le dimensioni dell'amore e la giustizia senza amore non può esistere. Rischiamo poi di diventare gelosi della bontà di Dio e vorremmo spegnerla in nome della nostra legge. Anche il fratello maggiore del figlio che ritorna non comprende i motivi della festa che il Padre ha ordinato. Ci risulta difficile comprendere persino la sorte beata del ladrone che con una semplice preghiera e un pentimento finale si accaparra il paradiso. Troppo facile ci verrebbe da dire. Nulla però è impossibile a Dio. Soltanto Lui sa coniugare perfettamente amore e giustizia. Noi no. È già molto se riusciamo a far tacere il desiderio di vendetta e i morsi della rabbia quando reclamiamo giustizia, soprattutto quando l'offesa e grave e ci ha procurato cocenti dolori. Dovremmo mai dimenticare che Dio con noi non ha applicato la giustizia, ma ci ha usato misericordia per cui ci dice: "Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro celeste".

Antifona d'Ingresso

Alla tua destra è assisa la Regina, tessuto d'oro è il suo vestito. (Cf. Sal 44, 10.14)

Colletta

O Padre, che ci hai dato come Madre e Regina la Vergine Maria, dalla quale nacque Cristo tuo Figlio, per sua intercessione concedi a noi la gloria promessa ai tuoi figli nel regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gdc 9, 6-15

Dal libro dei Giudici
In quei giorni, tutti i signori di Sichem e tutta Bet Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlec, presso la Quercia della Stele, che si trova a Sichem.
Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizìm e, alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!
Si misero in cammino gli alberi
per ungere un re su di essi.
Dissero all'ulivo:
"Regna su di noi".
Rispose loro l'ulivo:
"Rinuncerò al mio olio,
grazie al quale
si onorano dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
Dissero gli alberi al fico:
"Vieni tu, regna su di noi".
Rispose loro il fico:
"Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
Dissero gli alberi alla vite:
"Vieni tu, regna su di noi".
Rispose loro la vite:
"Rinuncerò al mio mosto,
che allieta dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?".
Dissero tutti gli alberi al rovo:
"Vieni tu, regna su di noi".
Rispose il rovo agli alberi:
"Se davvero mi ungete re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.20

RIT: Signore, il re gioisce della tua potenza!

Signore, il re gioisce della tua potenza!
Quanto esulta per la tua vittoria!
Hai esaudito il desiderio del suo cuore,
non hai respinto la richiesta delle sue labbra.

Gli vieni incontro con larghe benedizioni,
gli poni sul capo una corona di oro puro.
Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa,
lunghi giorni in eterno, per sempre.

Grande è la sua gloria per la tua vittoria,
lo ricopri di maestà e di onore,
poiché gli accordi benedizioni per sempre,
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace;
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Alleluia.

VANGELO

Mt 20, 1-16
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: "Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò". Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: "Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?". Gli risposero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Ed egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna".
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e da' loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi". Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo".
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: "Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?".
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Preghiamo Dio che ci ha dato come madre e regina la Vergine Maria, perché ci aiuti a essere sempre suoi figli fedeli. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Perché nella Chiesa la devozione a Maria sia ispiratrice di sentimenti e di operare secondo il cuore di Cristo. Preghiamo:

Perché i governanti superino, mediante il dialogo e le trattative, ogni ostacolo alla pace e alla concordia tra i popoli. Preghiamo:

Perché le divisioni dell'unica Chiesa del Cristo siano lenite e gradualmente superate nell'imitazione dell'umiltà e della piena disponibilità della Vergine Maria. Preghiamo:

Perché gli emarginati e gli oppressori trovino in Maria la forza per la loro liberazione, ricercata con giustizia e senza rancori. Preghiamo:

Perché a noi, qui riuniti nel ricordo di Maria, sia dato di godere Dio, perché crediamo nell'adempimento della sua parola. Preghiamo:

Perché la Vergine sia il modello della nostra comunità.
Perché la famiglia riscopra la preghiera fatta insieme.

Accogli, o Padre santo, queste preghiere per i meriti della madre del tuo Figlio: la tua Chiesa sia fin d'ora arca di salvezza e umile serva della parola del Cristo, che è Dio benedetto nei secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Ti offriamo, o Padre, i nostri doni nella memoria della beata Vergine Maria e a te innalziamo la nostra supplica perché ci soccorra l'umanità del suo Figlio, che si offrì per noi Agnello senza macchia sulla croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * nella ... della beata sempre Vergine Maria. ** Per opera dello Spirito Santo ha concepito il tuo unico Figlio, * e sempre intatta nella sua gloria verginale, ha irradiato sul mondo la luce eterna, * Gesù Cristo, Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua grandezza, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto: * in te si è compiuta la parola del Signore. (Cf. Lc 1, 45)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi sacramenti, concedi a noi, che celebriamo la memoria della beata Vergine Maria, di partecipare al convito eterno. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 23 agosto 2007    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2007-08-23.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Gdc 11, 29-39; Sal.39; Mt 22, 1-14.

Commento: Il banchetto e l'abito nuziale.

Nasce da un bisogno irrefrenabile di comunione da parte di Dio nei nostri confronti l'invito al suo banchetto. Vuole renderci partecipe dei suo beni, ci vuole come suoi commensali. Per questo ci ha fatto somiglianti a se con un innato desiderio di essere sfamati e dissetati nel corpo e nello spirito. Il nostro primo peccato e tutti quelli che ne sono seguiti hanno la stessa radice e la stessa origine: abbiamo scelto noi il banchetto a cui sederci e mangiare e ne siamo rimasti avvelenati dentro. È iniziata immediatamente l'opera risanatrice di Dio: ci ha invitati di nuovo alla mensa della sua parola, ha ripreso il dialogo con noi. Poi il banchetto di nozze! Il Figlio di Dio che sposa la nostra umanità, s'incarna, si dona, s'immola, diventa cibo e bevanda di salvezza per noi. È un banchetto di festa per un ritorno alla casa del Padre perché eravamo perduti e morti e siamo tornati in vita. Ci è stato dato un abito nuovo, un abito nuziale dal giorno del nostro battesimo ed abbiamo assunto l'impegno di conservare limpido quell'abito e di non smetterlo mai. È la veste candida che ci rende degni del banchetto e ci autorizza ad entrare nell'intimità di Dio. Dobbiamo stare desti perché l'invito non ci colga distratti e distolti, senz'abito o impegnati nelle nostre cose e diretti a banchetti non salutari o addirittura venefici. È un assurdo, ma ci può capitare di rifiutare l'invito del Signore perché impegnati nelle nostre vicende quotidiane, magari a bramare le carrube. "Ho paura del Signore che passa!" – soleva ripetersi S. Agostino. Costatiamo che il mondo è pieno di affamati, che dissertano però la mensa del Signore. Il Signore ci chiama spesso al pane di vita. Perché chi non mangia di quel pane e non beve quel sangue non ha la vita. Il festeggiato si fa pane per noi, è Lui ha nutrirci di sé. Siamo noi a godere di quel germe di immortalità che solo al banchetto divino possiamo trovare. Il banchetto è ora la nostra Messa, quella cena eterna che ad ogni festa si ripete. Sono ancora pochi a rispondere all'invito e ancora tantissimi gli affamati di Dio.

Antifona d'Ingresso

O Dio, nostra difesa, * guarda il volto del tuo consacrato. * Per me un giorno nel tuo tempio * è più che mille altrove. (Cf. Sal 83, 10-11)

Colletta

O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, + infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, * perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, * otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gdc 11, 29-39

Dal libro dei Giudici
In quei giorni, lo spirito del Signore venne su Iefte ed egli attraversò Gàlaad e Manasse, passò a Mispa di Gàlaad e da Mispa di Gàlaad raggiunse gli Ammoniti.
Iefte fece voto al Signore e disse: «Se tu consegni nelle mie mani gli Ammoniti, chiunque uscirà per primo dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io lo offrirò in olocausto».
Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterli e il Signore li consegnò nelle sue mani. Egli li sconfisse da Aroèr fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel Cheramìm. Così gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti.
Poi Iefte tornò a Mispa, a casa sua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con tamburelli e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli né altre figlie. Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: «Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi».
Ella gli disse: «Padre mio, se hai dato la tua parola al Signore, fa' di me secondo quanto è uscito dalla tua bocca, perché il Signore ti ha concesso vendetta sugli Ammoniti, tuoi nemici». Poi disse al padre: «Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, perché io vada errando per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne».
Egli le rispose: «Va'!», e la lasciò andare per due mesi. Ella se ne andò con le compagne e pianse sui monti la sua verginità. Alla fine dei due mesi tornò dal padre ed egli compì su di lei il voto che aveva fatto.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.39

RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Beato l'uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore
e non si volge verso chi segue gli idoli
né verso chi segue la menzogna.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.

Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.

Alleluia.

VANGELO

Mt 22, 1-14
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest'ordine: "Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!". Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: "La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze". Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l'abito nuziale. Gli disse: "Amico, come mai sei entrato qui senza l'abito nuziale?". Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: "Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti".
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli, consapevoli che quando accettiamo un invito a festa, rafforziamo il nostro legame di amicizia con chi ci invita, preghiamo il Signore perché siamo generosi nel rispondere alla sua chiamata:

Accogli al tuo banchetto, o Signore.

Per la santa Chiesa, perché offra a tutti gli uomini la possibilità di conoscere e amare il Signore. Preghiamo:

Per i cristiani assenti e non praticanti, perché riscoprano la gioia e la bellezza dell'impegno cristiano. Preghiamo:

Per i giovani, perché non abbiano paura di accettare l'invito al banchetto del Signore, anche se questo comporta ideali grandi e ardui. Preghiamo:

Per le nostre comunità parrocchiali, perché riscoprano il valore della domenica come giorno del Signore. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perché nella nostra partecipazione al banchetto eucaristico, non ci manchi l'abito nuziale di una adeguata disposizione. Preghiamo:

Perché gli interessi della vita non impediscano la pratica della fede.
Perché tutti gli uomini si salvino.

Accogli, o Padre, la preghiera che ti rivolgiamo prima di partecipare con fede alla mensa eucaristica. Fa' che il contatto con tuo Figlio Gesù generi in noi la vita nuova. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i nostri doni + nei quali si compie il mirabile scambio tra la nostra povertà e la tua grandezza, * perché, offrendoti il pane e il vino che ci hai dato, * possiamo ricevere te stesso. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu non hai bisogno della nostra lode, ma per un dono del tuo amore ci chiami a renderti grazie; * i nostri inni di benedizione non accrescono la tua grandezza, * ma ci ottengono la grazia che ci salva, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te il nostro canto * e proclamiamo con gioia + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Con il Signore è la misericordia * e grande è con lui la redenzione. (Sal 129, 7)

Dopo la Comunione

O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, + ascolta la nostra umile preghiera: * trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Venerdì 24 agosto 2007    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2007-08-24.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: Ap 21, 9-14; Sal 144; Gv 1, 45-51.

Commento: Un vero Israelita in cui non c'è falsità.

Gesù proclamando le beatitudini aveva annoverato tra i beati i puri di cuore, motivando: perché vedranno Dio. Natanaele, l'apostolo che oggi festeggiamo, viene definito dal Signore un vero israelita in cui non c'è falsità. Dove non c'è falsità c'è purezza di cuore, la virtù che consentirà all'apostolo di incontrare il Signore e lo induce a fare la sua bella confessione di fede: "Rabbì, tu sei il figlio di Dio, tu sei il re d'Israele". Ecco come Bartolomeo ha trovato il suo Dio e il suo re nella persona del Cristo. Gesù in premio della sua fede gli predice la risurrezione: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo». Ci viene così offerto uno splendido esempio di come incontrare il Signore e poi seguirlo in piena fedeltà. Occorre alimentare la fede, accettare la mediazione di chi può condurci verso Cristo (è Filippo ad indicare il Messia a Natanaele), lasciarsi guardare e riconoscere da lui, vedere in fine in Lui la risposta ultima a tutti i nostri interrogativi. Natanaele, che era un intellettuale onesto, un vero israelita, comprende la novità di Cristo e ne professa esplicitamente la superiorità, riconoscendolo figlio di Dio.

Antifona d'Ingresso

Annunciate di giorno in giorno la salvezza del Signore, * in mezzo alle genti narrate la sua gloria. (Sal 95, 2-3)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

Rafforza in noi, o Padre, la fede che spinse il santo apostolo Bartolomeo ad aderire con animo sincero a Cristo tuo Figlio, e per sua intercessione fa' che la tua Chiesa sia per tutti i popoli sacramento di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ap 21, 9-14

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo.
Uno dei sette angeli mi parlò e disse: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell'Agnello».
L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 144

RIT: I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Rabbì, tu sei il Figlio di Dio,
tu sei il re d'Israele!

Alleluia.

VANGELO

Gv 1, 45-51
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l'albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, rivolgiamo la nostra preghiera unanime e fiduciosa al Dio di ogni consolazione, a colui che rende eterna la vita donata per amore. Preghiamo insieme e diciamo:

Dio degli apostoli e dei martiri, ascoltaci.

Per il Papa, il nostro vescovo, i sacerdoti e collaboratori, perché dal loro insegnamento traspaia l'autenticità della fede. Preghiamo:

Per tutti coloro che cercano Dio con cuore sincero, perché il loro cammino sia guidato e sostenuto da cristiani adulti nella fede, capaci di indicare il Cristo redentore. Preghiamo:

Per i popoli in via di sviluppo, perché nella rivendicazione dei propri diritti evitino la violenza, seguendo la parola e l'esempio di Cristo e dei martiri. Preghiamo:

Per i cristiani perseguitati, perché sostenuti dal ricordo dei martiri, abbiano la certezza che la loro sofferenza e il loro sangue saranno seme di nuovi cristiani e sorgente di salvezza. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché superata la tentazione di un cristianesimo troppo comodo, riprenda il cammino della conversione che la rende discepola del Cristo. Preghiamo:

Perché la Chiesa viva sulla terra ma con gli occhi rivolti al cielo.
Per la speranza dei cristiani.

Ti benediciamo, o Signore, forza dei martiri. Fa' che con san Bartolomeo, possiamo sempre proclamare la nostra fede in Gesù tuo Figlio nel cui nome siamo incamminati verso la santa Gerusalemme. Egli è Dio e vive e regna con te per i secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, questo sacrificio di lode nella festa dell'apostolo san Bartolomeo, e per sua intercessione concedi al popolo cristiano il soccorso della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, * ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei santi apostoli, * e lo conduci attraverso i tempi sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio * e hai costituito pastori. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

«Io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, * perché mangiate e beviate alla mia mensa», dice il Signore. (Lc 22, 29-30)

Dopo la Comunione

Il pegno della salvezza eterna che abbiamo ricevuto, o Signore, nella festa di san Bartolomeo apostolo, ci sia di aiuto per la vita presente e per quella futura. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 25 agosto 2007    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2007-08-25.html

XX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Rt 2,1-3.8-11; 4,13-17; Sal.127; Mt 23, 1-12.

Commento: Dicono e non fanno.

Non esiste maestro peggiore di colui che insegna un comportamento con le parole e lo contraddice palesemente con le azioni. Gli esempi attraggono, le parole sono come pula che il vento disperde. L'incoerenza è sempre un grave peccato, ma quando questa è perpetrata da coloro che siedono sulle cattedre e si ergono a maestri di santità, diventa motivo di peggiore condanna, perché genera lo scandalo anche nei più deboli. Oggi Gesù con parole dure stigmatizza il comportamento degli scribi e dei farisei, i suoi dichiarati e indomabili nemici. Gesù ci insegna come difenderci dai falsi maestri e dai falsi profeti: "Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno". Anzi pretendono ed esigono dagli altri ciò che loro si guardano bene dall'osservare: "Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito". A tale assurda severità aggiungono una ipocrita ostentazione di santità: "Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì"dalla gente". È il regno della falsità e dell'ipocrisia. Il Signore rivolgendosi poi ai suoi raccomanda loro di non fregiarsi di titoli altisonanti e soprattutto di non arrogarsi prerogative che spettano solo alla infinita sapienza divina e che possono sgorgare soltanto dall'amore senza limiti dello stesso Signore. A conclusione del suo discorso Gesù ribadisce un concetto che gli è particolarmente caro e che vuole sempre sia praticato dai suoi discepoli: "Il più grande tra voi sia vostro servo".

Antifona d'Ingresso

O Dio, nostra difesa, * guarda il volto del tuo consacrato. * Per me un giorno nel tuo tempio * è più che mille altrove. (Cf. Sal 83, 10-11)

Colletta

O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, + infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, * perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, * otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rt 2,1-3.8-11; 4,13-17

Dal libro di Rut
Noemi aveva un parente da parte del marito, un uomo altolocato della famiglia di Elimèlec, che si chiamava Booz. Rut, la moabita, disse a Noemi: «Lasciami andare in campagna a spigolare dietro qualcuno nelle cui grazie riuscirò a entrare». Le rispose: «Va' pure, figlia mia». Rut andò e si mise a spigolare nella campagna dietro ai mietitori. Per caso si trovò nella parte di campagna appartenente a Booz, che era della famiglia di Elimèlec.
Booz disse a Rut: «Ascolta, figlia mia, non andare a spigolare in un altro campo. Non allontanarti di qui e sta' insieme alle mie serve. Tieni d'occhio il campo dove mietono e cammina dietro a loro. Ho lasciato detto ai servi di non molestarti. Quando avrai sete, va' a bere dagli orci ciò che i servi hanno attinto».
Allora Rut si prostrò con la faccia a terra e gli disse: «Io sono una straniera: perché sono entrata nelle tue grazie e tu ti interessi di me?». Booz le rispose: «Mi è stato riferito quanto hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai abbandonato tuo padre, tua madre e la tua patria per venire presso gente che prima non conoscevi».
Booz prese in moglie Rut. Egli si unì a lei e il Signore le accordò di concepire: ella partorì un figlio.
E le donne dicevano a Noemi: «Benedetto il Signore, il quale oggi non ti ha fatto mancare uno che esercitasse il diritto di riscatto. Il suo nome sarà ricordato in Israele! Egli sarà il tuo consolatore e il sostegno della tua vecchiaia, perché lo ha partorito tua nuora, che ti ama e che vale per te più di sette figli».
Noemi prese il bambino, se lo pose in grembo e gli fece da nutrice. Le vicine gli cercavano un nome e dicevano: «È nato un figlio a Noemi!». E lo chiamarono Obed. Egli fu il padre di Iesse, padre di Davide.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.127

RIT: Benedetto l'uomo che teme il Signore.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell'intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d'ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com'è benedetto
l'uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Uno solo è il Padre vostro, quello celeste
e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 23, 1-12
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Preghiamo con fiducia il Padre, incoraggiati da Gesù che è venuto a portare il peso di tutte le nostre sofferenze, e diciamo:

Signore nostro Padre, ascoltaci.

Per la santa Chiesa, perché si mostri veramente madre che conosce e comprende la debolezza dei suoi figli. Preghiamo:

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti, perché siano i primi a vivere i contenuti del loro messaggio e si confrontino continuamente con il vangelo. Preghiamo:

Per coloro che possiedono cultura e titoli accademici, perché non li usino per progetti di ambizione o per sopraffare i meno colti, ma si mettano a servizio dei fratelli. Preghiamo:

Per i predicatori, perché si sforzino continuamente di ridurre la distanza tra l'ideale che annunciano e la loro vita cristiana. Preghiamo:

Per tutti noi, perché la fede in Gesù ci aiuti a condividere umilmente le fatiche e le speranze di tutti gli uomini. Preghiamo:

Perché nella nostra comunità venga valutato ogni carisma.
Perché i rapporti umani siano vissuti nella verità.

O Dio, unico padre e unico maestro, ascolta le invocazioni che tu stesso ci hai insegnato, e fa' che ci lasciamo sempre guidare dal vangelo del tuo Figlio, Gesù Cristo nostro Signore, che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i nostri doni + nei quali si compie il mirabile scambio tra la nostra povertà e la tua grandezza, * perché, offrendoti il pane e il vino che ci hai dato, * possiamo ricevere te stesso. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, + per Gesù Cristo, tuo amatissimo Figlio. ** Egli è la tua parola vivente: * per mezzo di lui hai creato tutte le cose, lo hai mandato a noi salvatore e redentore, * fatto uomo per opera dello Spirito Santo + e nato dalla Vergine Maria. ** Per compiere la tua volontà e acquistarti un popolo santo, * egli, nell'ora della passione, stese le braccia sulla croce, * morendo distrusse la morte + e proclamò la risurrezione. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo a una sola voce + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Con il Signore è la misericordia * e grande è con lui la redenzione. (Sal 129, 7)

Dopo la Comunione

O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, + ascolta la nostra umile preghiera: * trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Domenica 26 agosto 2007    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2007-08-26.html

XXI Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde

LETTURE: Is 66, 18-21; Sal 116; Eb 12, 5-7.11-13; Lc 13, 22-30.

Commento: Piccoli e ultimi per entrare nel regno.

La salvezza è per noi credenti in Cristo, la meta ultima di tutta la nostra esistenza. A nulla ci gioverebbe aver conquistato il mondo intero se poi perdiamo la nostra anima. Sarebbe un fallimento totale ed irrimediabile. Siamo però fortemente condizionati dall'idea che per conseguire un premio, per avere successo, per vincere le lotte della vita dobbiamo dotarci di forza e di grandezza, di umana potenza. Rispetto al regno di Dio accade esattamente il contrario. Sono ben altre le condizioni per accedervi. Gesù ci ammonisce più volte, e in diverse parabole, sempre con esempi di facile comprensione. La porta per entrare in Paradiso è stretta e soltanto i piccoli riescono a varcarla. Ci dice ancora: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». Vuol dire che il paradiso non si compra ne con i soldi ne con altri mezzi umani. Ci sollecita infatti a diventare come bambini perché l'innocenza e la semplicità di cuore sono le chiavi per aprire quella porta. In un altro brano dice: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio». San Paolo esortava i primi cristiani a cercare le cose di lassù e non quelle della terra. Il Signore ci indica poi quale deve essere il nostro vero tesoro: "Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano". A proposito degli affanni che ci possono distogliere dai pensieri di vera umiltà, Gesù dice: "Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta". La triste sorpresa per coloro che confidano in se stessi, nelle proprie forze, o cercano Dio solo per farne uno scudo protettivo ci viene invece ben descritta nel Vangelo odierno. Siamo al rendimento dei conti: "Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! Là ci sarà pianto e stridore di denti". Auguriamoci di non sentire mai rivolte a noi queste parole. Chiediamo la vera sapienza cristiana, dono dello Spirito e accettiamo di essere o diventare piccoli per poter varcare quella porta che ci introdurrà nella beatitudine eterna.

Antifona d'Ingresso

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi. * Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. * Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, + concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, * perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che inviti tutti gli uomini al banchetto pasquale della vita nuova, concedi a noi di crescere nel tuo amore passando per la porta stretta della croce, perché, uniti al sacrificio del tuo Figlio, gustiamo il frutto della libertà vera. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 66, 18-21

Dal libro del profeta Isaia.
Così dice il Signore:
"Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.
Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti.
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme - dice il Signore –, come i figli d'Israele portano l'offerta in vasi puri nel tempio del Signore.
Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti, dice il Signore".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 116

RIT: Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Seconda Lettura

Eb 12, 5-7.11-13

Dalla lettera degli Ebrei.
Fratelli, avete già dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli:
"Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui;
perché il Signore corregge colui che egli ama
e percuote chiunque riconosce come figlio".
È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Alleluia.

VANGELO

Lc 13, 22-30
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?".
Disse loro: "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: "Signore, aprici!". Ma egli vi risponderà: "Non so di dove siete". Allora comincerete a dire: "Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze". Ma egli vi dichiarerà: "Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!".
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La parola di Dio che abbiamo ascoltato,
è fondamento della nostra fede,
nutrimento della nostra speranza e lievito di fraternità.

Preghiamo insieme e diciamo:

R. La tua parola, Signore, sia luce al nostro cammino.

Perché la forza dello Spirito ci aiuti a rinunziare agli idoli
che il nuovo paganesimo ha costruito
sotto forma di spreco, di cupidigia, e di disprezzo del prossimo, preghiamo. R.

Perché ci sia data la sapienza del cuore,
al fine di comprendere e soccorrere i "nuovi poveri":
anziani, handicappati, emarginati, preghiamo. R.

Perché tutte le classi sociali,
ritrovando la fiducia nel bene,
costruiscano insieme una società nuova,
aperta alla partecipazione e alla fraternità universale, preghiamo. R.

Perché in un mondo sempre più immerso nel relativo,
la comunità cristiana affermi in modo coerente
i valori assoluti dello spirito, preghiamo. R.

Perché si rafforzi il vincolo di comunione fra tutti i membri della Chiesa,
e così il popolo della nuova alleanza
diventi segno di riconciliazione per l'umanità intera, preghiamo. R.

Stendi la tua mano, o Padre,
sull'umanità affaticata e oppressa;
concedi a noi una fede ricca di memoria
e audace nella testimonianza profetica del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli + con l'unico e perfetto sacrificio di Cristo, * concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell'unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; * tu trai il cibo dalla terra: * vino che allieta il cuore dell'uomo, * pane che sostiene il suo cuore. (Cf. Sal 103, 13-15)
Oppure:
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", dice il Signore. (Gv 6, 54)

—(oppure)—
Ecco, vi sono ultimi che saranno primi, * e vi sono primi che saranno ultimi. (Lc 13, 30)

Dopo la Comunione

Porta a compimento in noi, o Signore, l'opera risanatrice della tua misericordia + e fa' che, interiormente rinnovati, * possiamo piacere a te in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.