II Domenica del Tempo di Quaresima - Colore: viola
LETTURE: Gn 15, 5-12. 17-18; Sal 26; Fil 3, 17 - 4,1; Lc 9, 28-36.
Commento: Questi è il mio Figlio diletto: ascoltatelo
Il celebre racconto delle promesse divine rivolte ad Abramo si era iniziato con una disposizione categorica: "Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò". Questo ordine di rinunziare ad ogni vincolo sociale e familiare è stato imitato nel corso dei secoli da quanti hanno accettato di dedicarsi totalmente a Dio in una scelta di vita consacrata. Nella narrazione trasmessa dal libro della Genesi, i tre settori di azione di Dio erano stati indicati: la promessa di una posterità innumerevole; quanti accetteranno la storia della salvezza saranno figli della promessa; infine, nella discendenza di Abramo e dei figli della promessa, saranno incluse tutte "le famiglie della terra". Giunto a destinazione, Abramo offre un sacrificio, che lo mette in una relazione giusta con Dio, con un rito di giuramento: Dio si impegna in modo irrevocabile. La Quaresima ci aiuta ad approfondire le radici della vocazione Il Signore è mia luce e mia salvezza. Il breve estratto della lettera di S.Paolo ai Filippesi è un riassunto di una catechesi battesimale in uso agli inizi della Chiesa. Alcuni sono nemici della Croce di Gesù e sono intenti alle cose della terra; altri hanno scelto la patria dei cieli. Per questi, Cristo salvatore trasfigurerà il corpo mortale "in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose". Il cristiano rivive l'incarnazione, la morte e la risurrezione del Signore: la spiritualità quaresimale è centrata sul ruolo di Cristo nella storia sacra, e ci fa desiderare di raggiungere la mèta: la fedeltà conduce a quell'incontro. Il centro della Quaresima è Gesù Cristo, maestro di vita e redentore. Lo vediamo nell'episodio della trasfigurazione. In quel brano è presente la prima professione di fede di S. Pietro e l'annuncio da parte di Gesù della sua passione e della necessità di seguirlo portando la croce. I ricordi delle antiche manifestazioni divine dichiarano implicitamente che Gesù, accompagnato da Mosè ed Elia, realizza la pienezza della Legge e dei Profeti, e pertanto egli è la guida dell'umanità verso una pienezza di fede in Dio. Gesù sale sul monte per pregare in disparte: nel colloquio con il Padre avviene la conferma del suo destino. La nube luminosa, con la voce divina, attesta che Dio è presente per ratificare la missione del "Figlio mio l'eletto; ascoltatelo". Scendendo dal monte, il cammino si riprende nella fede; ormai ascoltare Cristo significa obbedire alla sua voce. Lo stesso S. Benedetto incoraggia: "Ascolta, o figlio, gli insegnamenti del maestro e tendi l'orecchio del tuo cuore, accogli volentieri l'ammonimento del padre affettuoso ed eseguiscilo con impegno" (Regola, prologo).
Antifona d'Ingresso
Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!». * Il tuo volto, o Signore, io cerco, non nascondermi il tuo volto. (Sal 26, 8-9) Oppure: Ricordati, Signore, della tua misericordia * e del tuo amore che è da sempre. * Non trionfino su di noi i nemici. * Da ogni angoscia salvaci, Dio d'Israele. (Cf. Sal 24, 6.2.22)
Atto Penitenziale
All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.
C: Signore, che nell'acqua e nello Spirito ci hai rigenerato a tua immagine, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che mandi il tuo Spirito a creare in noi un cuore nuovo, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che ci fai partecipi del tuo corpo e del tuo sangue, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
—(antica)— O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, guidaci con la tua parola, perché purificati interiormente, possiamo godere la visione della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Padre, che hai fatto risplendere la tua gloria sul volto del tuo Figlio in preghiera, donaci un cuore docile alla sua parola perché possiamo seguirlo sulla via della croce ed essere trasfigurati a immagine del suo corpo glorioso. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Gn 15, 5-12. 17-18
Dal libro della Genesi. In quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo». Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò. Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest'alleanza con Abram: «Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 26
RIT: Il Signore è mia luce e mia salvezza.
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura?
Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me, rispondimi! Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!». Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Seconda Lettura
Fil 3, 17 - 4,1
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi. Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l'esempio che avete in noi. Perché molti - ve l'ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto - si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra. La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose. Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: «Questi è il mio Figlio, l'amato: ascoltatelo!».
Lode e onore a te, Signore Gesù
VANGELO
Lc 9, 28-36 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli carissimi, in questo tempo di Quaresima il Signore ci invita a rinnovarci nei pensieri e nelle opere. Preghiamo insieme, perché egli accompagni il cammino della nostra conversione con l'abbondanza della sua grazia.
R. Rinnova, Signore, i segni della tua misericordia.
Per il popolo cristiano, perché lo Spirito di Cristo lo guidi a riscoprire le radici della propria fede e a vivere senza compromessi gli impegni del Battesimo, preghiamo. R.
Per il nostro vescovo, i presbiteri e i diaconi, perché con l'esempio e il servizio pastorale facciano giungere ai vicini e ai lontani la voce di Cristo che invita a convertirsi e a credere al Vangelo, preghiamo. R.
Per coloro che reggono le nazioni e le sorti dei popoli, perché si convertano a pensieri e progetti di pace, e le immense energie della terra siano utilizzate per soccorrere le moltitudini che ancora languiscono nella miseria e nella fame, preghiamo.
Per i genitori e i padrini che attraverso l'itinerario catecumenale accompagnano i loro figli a ricevere il Battesimo, perché, sostenuti dalla nostra testimonianza, diventino educatori e modelli nella fede, preghiamo. R.
Per noi qui riuniti in assemblea, perché dal Cristo, vincitore del maligno, attingiamo la forza per non inginocchiarci davanti ai falsi idoli del mondo e per affidarci unicamente alla Parola che salva, preghiamo. R.
O Dio, generoso verso quanti ti invocano, esaudisci la preghiera che il tuo stesso Spirito operante dentro di noi esprime nella santa assemblea della tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Questa offerta, Padre misericordioso, ci ottenga il perdono dei nostri peccati e ci santifichi nel corpo e nello spirito, perché possiamo celebrare degnamente le feste pasquali. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu vuoi che ti glorifichiamo con la penitenza quaresimale, * perché la vittoria sul nostro peccato ci renda disponibili alle necessità dei poveri * a imitazione della tua bontà infinita. ** E noi, uniti a tutti gli angeli, * cantiamo a una sola voce + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Questi è il Figlio mio, l'amato: * in lui ho posto il mio compiacimento. * Ascoltatelo. (Mt 17, 5)
Dopo la Comunione
Per la partecipazione ai tuoi gloriosi misteri vogliamo renderti grazie, o Signore, perché a noi ancora pellegrini sulla terra fai pregustare i beni del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Benedici sempre i tuoi fedeli, o Padre, + perché, aderendo al Vangelo del tuo Figlio unigenito, * possano desiderare e raggiungere la gloria manifestata agli apostoli in tutta la sua bellezza. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Siate misericordiosi, com'è misericordioso il Padre
Il profeta Daniele si rivolge con fiducia a Dio, manifestandogli la consapevolezza delle infedeltà collettive all'alleanza. "Non abbiamo ascoltato la voce del Signore Dio nostro, né seguito quelle leggi che egli ci aveva date per mezzo dei suoi servi, dei profeti". Il riconoscimento del peccato comunitario non si chiude nella disperazione, ma si apre alla fiducia, perché "al Signore Dio nostro la misericordia e il perdono". Questa à una delle tante definizioni di Dio: ristabilire la linearità dell'amicizia soprannaturale, e quindi la dignità di ogni uomo in stato di ricerca di Dio. L'invito alla misericordia e al perdono reciproco è espresso dall'evangelista Luca, in conclusione della proclamazione delle Beatitudini. Sembra essere una risposta alla preghiera di Daniele: "per riparare ciò di cui riconoscete di essere colpevoli, perdonate, e saprete che perdono anch'io". La Quaresima sarebbe un'occasione propizia per sradicare i rancori, le rotture, le antipatie, per rinsaldarci nel perdono, perché Dio si definisce perdono e accoglienza. Ciò corrisponde ad una domanda del Padre Nostro. Lo Spirito di Dio ci aiuta; l'urgenza di essere perdonati anche noi ci stimola ad accettare la Beatitudine dei misericordiosi, perché si tratta sempre di imitare Dio Padre. "Perdonaci, Signore, nella tua misericordia".
Antifona d'Ingresso
Riscattami, o Signore, e abbi pietà di me. * Il mio piede è sul retto sentiero; * benedirò il Signore in mezzo all'assemblea. (Cf. Sal 25, 11-12)
Colletta
O Dio, che hai ordinato la penitenza del corpo come medicina dell'anima, fa' che ci asteniamo da ogni peccato per avere la forza di osservare i comandamenti del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Dn 9, 4-10
Dal libro del profeta Daniele Signore Dio, grande e tremendo, che sei fedele all'alleanza e benevolo verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali nel tuo nome hanno parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancora oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i delitti che hanno commesso contro di te. Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; al Signore, nostro Dio, la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, né seguito quelle leggi che egli ci aveva dato per mezzo dei suoi servi, i profeti.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.78
RIT: Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.
Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati: presto ci venga incontro la tua misericordia, perché siamo così poveri!
Aiutaci, o Dio, nostra salvezza, per la gloria del tuo nome; liberaci e perdona i nostri peccati a motivo del tuo nome.
Giunga fino a te il gemito dei prigionieri; con la grandezza del tuo braccio salva i condannati a morte.
E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo, ti renderemo grazie per sempre; di generazione in generazione narreremo la tua lode.
Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù
VANGELO
Lc 6, 36-38 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore che nella santa Quaresima chiama a conversione il suo popolo, perché riconosca e confessi le colpe, ora guarda a noi con particolare sollecitudine ascoltando la nostra supplica:
Perdona, Signore, le nostre colpe.
Per la Chiesa che parla alle coscienze degli uomini, perché il suo messaggio sia accolto con favore e contribuisca al discernimento della verità. Preghiamo:
Per l'uomo che è tentato di costruirsi una morale personale, perché con umiltà si metta in ascolto e in dialogo con Dio e con gli altri. Preghiamo:
Per quanti, specialmente fra i giovani, hanno perso il senso del peccato, perché riconoscano l'opportunità di lasciarsi nuovamente evangelizzare. Preghiamo:
Per i bambini della prima confessione, perché nell'incontro sacramentale con il sacerdote sperimentino la gioia dell'incontro con Dio Padre. Preghiamo:
Per noi che abbiamo iniziato questa eucaristia confessando i nostri peccati, perché, liberati da ogni male, perseveriamo nella grazia divina sicuri da ogni turbamento. Preghiamo:
Per i fedeli che ritornano al sacramento della riconciliazione dopo molti anni. Per il sacerdote che accoglie, ascolta, riconcilia, esorta il peccatore convertito.
O Dio, che non misuri il tuo perdono secondo le nostre categorie, aiutaci a non giudicare e condannare, ma a praticare la misericordia e il perdono. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
O Signore, che ci doni la grazia di servirti nei santi misteri, accogli nella tua bontà le nostre preghiere e liberaci dalle seduzioni del peccato. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, * perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, * attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova + in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
«Siate misericordiosi, * come è misericordioso il Padre vostro», * dice il Signore. (Lc 6, 36)
Dopo la Comunione
Ci purifichi da ogni colpa, o Signore, questa comunione al tuo sacramento e ci renda partecipi della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Conferma, o Signore, i cuori dei tuoi fedeli + e sostienili con il vigore della tua grazia * perché siano perseveranti nella preghiera * e sinceri nella carità fraterna. Per Cristo nostro Signore.
Isaia invita ad evitare il ritualismo, con uno sforzo di rispetto delle situazioni umane altrui (solidarietà e giustizia). Da questa premessa dipende l'autenticità della preghiera. Il profeta insiste nel consigliare a tutti di accettare la penitenza e la conversione, in stato di ascolto della Parola del Signore. Ognuno è destinatario della parola divina che ci giudicherà. In Quaresima, riflettiamo su ciò che abbiamo fatto con il Vangelo, nella nostra vita personale e in comunità ecclesiale. Il cammino verso Dio è segnato inevitabilmente da una esperienza di peccato, di fragilità e di debolezza. In questa condizione, siamo in grado di apprezzare la profondità della misericordia di Dio. S.Benedetto scrive: "Il settimo gradino dell'umiltà si sale se non solo ci si definisce inferiore e più spregevole di tutti, ma anche se lo si crede nell'intimo del proprio cuore, dando prova di umiltà" (Regola,c.7). Nel Vangelo Matteo svela l'incoerenza e l'orgoglio ostentato, e mette in guardia contro l'ambizione. La ricerca di un prestigio personale è una forma di idolatria. In Quaresima, come in qualsiasi momento dell'anno liturgico, il nostro sguardo deve essere fissato sul Maestro divino, modello di accettazione umile della volontà del Padre. Questo tempo è propizio per comportarci con determinazione da cristiani adulti, che camminano verso il Padre, accompagnati dal Cristo maestro di umiltà e di servizio. "Mostraci, Signore, la via della salvezza": occorre pensare più a Cristo, e meno a noi stessi. Il collegamento vitale con Cristo ci crea "cristiani".
Antifona d'Ingresso
Conserva la luce ai miei occhi, o Signore, * perché non mi sorprenda il sonno della morte * e il mio nemico non dica: «L'ho vinto!».
Colletta
Custodisci con continua benevolenza, o Padre, la tua Chiesa e poiché, a causa della debolezza umana, non può sostenersi senza di te, il tuo aiuto la liberi sempre da ogni pericolo e la guidi alla salvezza eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 1, 10.16-20
Dal libro del profeta Isaìa Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio all'insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra! «Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova». «Su, venite e discutiamo – dice il Signore. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.49
RIT: A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti. Non prenderò vitelli dalla tua casa né capri dai tuoi ovili.
Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?
Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa. Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù
Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore, e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
Lode e onore a te, Signore Gesù
VANGELO
Mt 23, 1-12 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Dio, unico nostro Padre, da cui trae origine ogni paternità sulla terra, si china su di noi e accoglie la nostra preghiera. Diciamo insieme:
Donaci un cuore umile, Signore.
Perché i ministri di Dio e della Chiesa preferiscano servire che essere serviti, dimostrando che vi è una sola autorità, quella del Padre celeste, e un solo insegnamento, quello del Figlio Gesù. Preghiamo:
Perché coloro che hanno responsabilità nell'ambito culturale, politico, economico, sociale, adempiano la loro missione con umiltà e spirito di servizio. Preghiamo:
Perché i paesi poveri possano ricorrere agli aiuti internazionali senza dover accettare egemonie e soprusi. Preghiamo:
Perché i giovani considerino l'impegno politico come legittima vocazione dei laici cristiani. Preghiamo:
Perché questa eucaristia, che ricorda l'ultima cena in cui Gesù lavò i piedi agli apostoli, liberi il nostro cuore da ogni chiusura e ci renda capaci di amare il prossimo. Preghiamo:
Per i genitori e gli insegnamenti che esercitano la difficile arte dell'educazione. Per gli animatori di associazioni, gruppi, attività.
O Dio, che abbassi i superbi e innalzi gli umili, fa' che nella corrispondenza alla vocazione battesimale, non cerchiamo l'affermazione di noi stessi, ma ciò che è giusto davanti a te e giova al bene dei fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Per la potenza di questo mistero di riconciliazione compi in noi, o Signore, la tua opera di salvezza, perché ci guarisca dai mali di questo mondo e ci conduca ai beni del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai stabilito per i tuoi figli un tempo di rinnovamento spirituale * perché si convertano a te con tutto il cuore * e, liberi dai fermenti del peccato, + vivano le vicende di questo mondo sempre rivolti ai beni eterni. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Annuncerò tutte le tue meraviglie. * In te gioisco ed esulto, * canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 9, 2-3)
—(oppure)— Chi si esalta sarà umiliato * e chi si umilia sarà esaltato. (Cf. Mt 23, 12)
Dopo la Comunione
La partecipazione alla tua mensa, o Signore, ci faccia progredire nell'impegno di vita cristiana e ci ottenga il continuo aiuto della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Accogli con benevolenza, o Signore, + le suppliche dei tuoi fedeli * e guarisci le loro debolezze, + perché, ottenuta la grazia del perdono, * gioiscano sempre della tua benedizione. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Non abbandonarci, Signore, Dio nostro, vieni in nostro aiuto.
Geremia, figura profetica di Cristo, è oggetto di un complotto ed è minacciato per la fedeltà alla propria vocazione e per la sua disponibilità a intercedere a favore degli altri. La liturgia quaresimale presenta Gesù in una prospettiva analoga: non sarà accettato il suo messaggio di perdono, di verità, di aiuto; ma egli non invocherà vendetta, perché offre la sua vita per tutti, senza distinzione. La sua salita verso Gerusalemme è l'ultima tappa verso la passione e il Calvario. Mentre i figli di Zebedeo (Giacomo e Giovanni) insistono per un futuro di potere e di dominio, Gesù ripete il significato della sua missione: bere il calice, cioè pagare di persona per i peccatori. Chi ambisce i primi posti, deve essere disposto ad offrire la propria vita in riscatto spirituale. Il mistero della Passione continua nella sua forza storica e teologica; secondo l'invito di S. Paolo, ognuno collabora a realizzare i frutti della Passione (Col.1, 24). Si può a buon diritto parlare di com-passione che si realizza laddove viviamo in profonda sintonia con il Signore. Nuovamente lo spirito della Quaresima è segnato dall'orientamento cristologico; sarebbe riduttivo concentrarlo prevalentemente sullo sforzo moraleggiante.
Antifona d'Ingresso
Non abbandonarmi, Signore, mio Dio, * da me non stare lontano; * vieni presto in mio aiuto, * o Signore, mia salvezza. (Sal 37, 22-23)
Colletta
Custodisci, o Padre, la tua famiglia nell'impegno delle buone opere; confortala con il tuo aiuto nel cammino della vita e guidala al possesso dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ger 18,18-20
Dal libro del profeta Geremìa [I nemici del profeta] dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremìa, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti. Venite, ostacoliamolo quando parla, non badiamo a tutte le sue parole». Prestami ascolto, Signore, e odi la voce di chi è in lite con me. Si rende forse male per bene? Hanno scavato per me una fossa. Ricòrdati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da loro la tua ira.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.30
RIT: Salvami, Signore, per la tua misericordia.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa. Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Ascolto la calunnia di molti: «Terrore all'intorno!», quando insieme contro di me congiurano, tramano per togliermi la vita.
Ma io confido in te, Signore; dico: «Tu sei il mio Dio, i miei giorni sono nelle tue mani». Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori.
Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù
Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me, avrà la luce della vita.
Lode e onore a te, Signore Gesù
VANGELO
Mt 20, 17-28 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà». Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La Parola ascoltata svela le trame della violenza contro i deboli e gli innocenti, e preannuncia gli eventi della liturgia pasquale. Pensando alla croce di Cristo, albero di vita, rivolgiamo a Dio la nostra preghiera:
Libera la nostra vita, Signore.
Perché la cultura della vita, che cresce con la civiltà dell'amore, diventi fondamento dell'educazione di ogni uomo, nella famiglia e nella società. Preghiamo:
Perché il vangelo della vita, annunciato dalla Chiesa, apra le coscienze degli uomini alla speranza e alla gioia, liberandole dagli egoismi e dalla paura. Preghiamo:
Perché i giovani, che la Chiesa non cessa di amare e di responsabilizzare, progettino il loro avvenire guardando a Cristo, pienezza di vita. Preghiamo:
Perché le persone violente riflettano sul loro rifiuto della vita, alla luce del bisogno di riconciliazione, che Dio ha messo nel cuore do ogni uomo. Preghiamo:
Perché noi, che nell'eucaristia celebriamo il sacrificio di Cristo che dona la sua vita divina, offriamo piena collaborazione alle istituzioni che in qualunque modo difendono e promuovono la vita. Preghiamo:
Per le vittime del terrorismo, delle criminalità e dell'eversione. Per chi soffre a causa delle violenze della vita quotidiana.
O Dio, che hai vinto la violenza della morte con la risurrezione del tuo Figlio Gesù, libera la vita dalle minacce e dalla violenza che la opprimono, e donaci la grazia di diventare servi gli uni degli altri, a imitazione di Gesù, nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Volgi con bontà lo sguardo, o Signore, alle offerte che ti presentiamo, e per questo santo scambio di doni liberaci dal dominio del peccato. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu vuoi che ti glorifichiamo con la penitenza quaresimale, * perché la vittoria sul nostro peccato ci renda disponibili alle necessità dei poveri * a imitazione della tua bontà infinita. ** E noi, uniti a tutti gli angeli, * cantiamo a una sola voce + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, * ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. (Cf. Mt 20, 28)
Dopo la Comunione
Signore Dio nostro, questo sacramento, che ci hai donato come pegno di vita immortale, sia per noi sorgente inesauribile di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Concedi ai tuoi figli, o Padre, + l'abbondanza della tua grazia, * dona loro la salute del corpo e dello spirito, la pienezza della carità fraterna * e la gioia di esserti sempre fedeli. Per Cristo nostro Signore.
Commento: Perché hanno già ricevuto il loro salario...
In antitesi, Geremia descrive l'empio (che trova ogni appoggio su valori terreni) e il credente (che confida nel Signore). Il primo cresce in un terreno arido, mentre il secondo gode della vicinanza dell'acqua. Geremia prosegue il suo ragionamento dimostrando l'importanza del "cuore", considerato nucleo decisionale e affettivo di ogni comportamento. Tutto dipende dal principio direttivo che orienta la condotta e motiva le azioni; con la luce dello Spirito Santo, il battezzato è invitato a decidere, a riprendere in mano i suoi principi e i suoi valori, per raggiungere una genuina maturità spirituale, anche nella preghiera. La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro non si limita a giudicare il significato delle ricchezza. Se il ricco è anonimo, il povero invece riceve una identità: Lazzaro (in ebraico: Dio aiuta). Ma la parabola illustra anche il significato del tempo, che è descritto nella sua fase finale, in compagnia di Abramo (padre della nostra fede), di Mosè e dei Profeti (scrittori della Parola di Dio). Il povero è immerso nei doni della salvezza, mentre il ricco è isolato; nemmeno un miracolo di risurrezione sarebbe capace di scuotere la durezza di un cuore chiuso nei suoi interessi terrestri. Attraverso la riflessione biblica, la nostra vita si avvicina sempre di più al modello unico: Cristo Signore, fattosi povero per arricchirci con la sua povertà.
Antifona d'Ingresso
Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore; * vedi se percorro una via di iniquità * e guidami sulla via della vita. (Cf. Sal 138, 23-24)
Atto Penitenziale
All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.
C: Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi. A: Signore pietà. C: Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
O Dio, che ami l'innocenza e la ridoni a chi l'ha perduta, volgi verso di te i nostri cuori perché, animati dal tuo Spirito, possiamo rimanere saldi nella fede e operosi nella carità fraterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Ger 17, 5-10
Dal libro del profeta Geremìa Così dice il Signore: «Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell'anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti. Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce! Chi lo può conoscere? Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.1
RIT: Beato l'uomo che confida nel Signore.
Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.
Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza.
Lode e onore a te, Signore Gesù
VANGELO
Lc 16, 19-31 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: "Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma". Ma Abramo rispose: "Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi". E quello replicò: "Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento". Ma Abramo rispose: "Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro". E lui replicò: "No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno". Abramo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti"».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La parabola evangelica ascoltata, rivela il tragico inganno di chi confida solo in se stesso e nei suoi beni. Al Signore, che scruta il cuore e lo converte con la sua Parola, rivolgiamo la nostra preghiera, dicendo insieme:
Converti i nostri cuori all'amore, Signore.
Perché la Chiesa, che vede in ogni uomo l'immagine di Cristo, non cessi di denunciare il peccato personale e sociale dell'egoismo, e di proporre l'ideale evangelico della fraternità e solidarietà. Preghiamo:
Perché la cooperazione allo sviluppo del terzomondo, sia condivisa da un numero crescente di professionisti, tecnici e lavoratori. Preghiamo:
Perché nessuno dimentichi la maledizione che incombe sull'uomo che confida in se stesso, e chiude il proprio cuore alle persone indifese e abbandonate. Preghiamo:
Perché il risveglio religioso nelle comunità ecclesiali alimenti la tensione dei cristiani verso la carità e la giustizia in un impegno morale rigoroso e coerente. Preghiamo:
Perché l'esempio di Gesù, che spezza il pane per tutti, sia imitato non solo in questa eucaristia, ma anche nella vita quotidiana. Preghiamo:
Per le famiglie in difficoltà a causa dell'inadeguatezza del loro reddito. Per la conversione delle persone, che sprecano ricchezze per cose superflue.
O Dio, padre dei poveri, rendici sensibili alla tua Parola e alle necessità dei fratelli, perché l'attesa di occasioni o segni straordinari non ritardi la nostra conversione a quell'amore che viene da te, e ci fa condividere tutto con chi non ha niente. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
Per questo sacrificio, o Signore, santifica il nostro impegno di conversione e fa' che alla pratica esteriore della Quaresima corrisponda una vera trasformazione interiore. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il digiuno quaresimale tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito, * infondi la forza e doni il premio, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Beato chi è integro nella sua via * e cammina nella legge del Signore. (Sal 118, 1)
—(oppure)— Se non ascoltano Mosè e i Profeti, * non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti. (Lc 16, 31)
Dopo la Comunione
Questo sacramento, o Dio, continui ad agire in noi e porti frutto nella nostra vita. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Assisti, o Signore, i tuoi fedeli + che implorano l'aiuto della tua grazia * per ottenere difesa e protezione. Per Cristo nostro Signore.
II Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola
LETTURE: Gen 37, 3-4. 12-13. 17-28; Sal.104; Mt 21, 33-43.45.
Commento: Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie.
La prima lettura riunisce soltanto alcuni versetti della tradizione biblica relativa al futuro patriarca Giuseppe venduto dai suoi fratelli a mercanti madianiti. Il racconto globale illustra l'azione della Provvidenza divina. Nell'ambito del percorso quaresimale, Giuseppe perseguitato è una figura di Cristo che offre la vita per i fratelli. Questi non sono sprofondati nella corresponsabilità del loro delitto, ma tutti ritroveranno la pace nel bacio conclusivo del loro padre. La tradizione patristica ha sempre interpretato quella pagina biblica in modo cristologico, provocando una riflessione sul Cristo umiliato e rigettato, ma chiamato a vita nuova e alla glorificazione eterna dal Padre. La parabola di Matteo trova il suo punto centrale nell'annotazione "da ultimo mandò loro il proprio figlio". Questa era l'ultima possibilità di accettare una collaborazione con il proprietario della vigna, mettendosi a disposizione del figlio. I dignitari del Tempio e i farisei capiscono la narrazione, e percepiscono che per la gente Gesù è un profeta credibile e degno di ascolto. Ormai tutto sembra bloccato: la presenza di Gesù, inviato da Dio per la salvezza dell'umanità, è misconosciuta e respinta. La tragedia storica, che corrisponde ad un rifiuto teologico, è ormai inevitabile. Di giorno in giorno, la liturgia insiste, in modo crescente, sul Redentore, annunziato dai profeti nella sua identità di Servo sofferente.
Antifona d'Ingresso
In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso. * Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, * perché sei tu la mia difesa. (Sal 30, 2.5)
Atto Penitenziale
Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore.
C: Signore, che sei venuto a cercare che era perduto, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che sei venuto per dare la tua vita in riscatto per tutti, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che raccogli nell'unità i tuoi figli dispersi, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà.
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
Dio onnipotente e misericordioso, donaci di essere intimamente purificati dall'impegno penitenziale della Quaresima per giungere alla Pasqua con spirito rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Gen 37, 3-4. 12-13. 17-28
Dal libro della Gènesi. Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica con maniche lunghe. I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non riuscivano a parlargli amichevolmente. I suoi fratelli erano andati a pascolare il gregge del loro padre a Sichem. Israele disse a Giuseppe: «Sai che i tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro». Allora Giuseppe ripartì in cerca dei suoi fratelli e li trovò a Dotan. Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono contro di lui per farlo morire. Si dissero l'un l'altro: «Eccolo! È arrivato il signore dei sogni! Orsù, uccidiamolo e gettiamolo in una cisterna! Poi diremo: "Una bestia feroce l'ha divorato!". Così vedremo che ne sarà dei suoi sogni!». Ma Ruben sentì e, volendo salvarlo dalle loro mani, disse: «Non togliamogli la vita». Poi disse loro: «Non spargete il sangue, gettatelo in questa cisterna che è nel deserto, ma non colpitelo con la vostra mano»: egli intendeva salvarlo dalle loro mani e ricondurlo a suo padre. Quando Giuseppe fu arrivato presso i suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua tunica, quella tunica con le maniche lunghe che egli indossava, lo afferrarono e lo gettarono nella cisterna: era una cisterna vuota, senz'acqua. Poi sedettero per prendere cibo. Quand'ecco, alzando gli occhi, videro arrivare una carovana di Ismaeliti provenienti da Gàlaad, con i cammelli carichi di rèsina, balsamo e làudano, che andavano a portare in Egitto. Allora Giuda disse ai fratelli: «Che guadagno c'è a uccidere il nostro fratello e a coprire il suo sangue? Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne». I suoi fratelli gli diedero ascolto. Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d'argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.104
RIT: Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie.
Il Signore chiamò la carestia su quella terra, togliendo il sostegno del pane. Davanti a loro mandò un uomo, Giuseppe, venduto come schiavo.
Gli strinsero i piedi con ceppi, il ferro gli serrò la gola, finché non si avverò la sua parola e l'oracolo del Signore ne provò l'innocenza.
Il re mandò a scioglierlo, il capo dei popoli lo fece liberare; lo costituì signore del suo palazzo, capo di tutti i suoi averi.
Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù
VANGELO
Mt 21, 33-43.45 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: "Avranno rispetto per mio figlio!". Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: "Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!". Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi"? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
La storia di Giuseppe e dei suoi fratelli rivela la volontà del Signore di capovolgere in bene il male fatto contro gli innocenti. La sua compassione, per chi soffre senza colpa ci incoraggia a rivolgergli la nostra preghiera dicendo insieme:
Ascoltaci, o Signore.
Perché il Papa, i vescovi e i sacerdoti, ai quali è affidata la Chiesa, vigna del Signore, non vengano meno alla missione di far fruttificare il regno di Dio tra gli uomini. Preghiamo:
Perché l'esperienza di Giuseppe rafforzi nelle persone deluse e scoraggiate la convinzione che Dio trae il bene anche dal male. Preghiamo:
Perché soprattutto i cristiani, incontrando uno straniero immigrato nel nostro paese, si ricordino che nessuno è straniero davanti a Dio, e che a tutti Dio dona la sua terra. Preghiamo:
Perché il dolore dei profughi e degli esiliati sia mitigato dalla pronta accoglienza dei paesi ospitanti. Preghiamo:
Perché la tenerezza paterna di Dio, frequentemente sperimentata nei sacramenti e nella preghiera, ci aiuti a rimanere sereni e fiduciosi nelle prove della vita. Preghiamo:
Per chi si allontana da Dio perché colpito da qualche disgrazia. Per chi, per disperazione, non chiede più aiuto a nessuno.
O Dio, padre buono, che metti a fondamento della tua Chiesa la pietra scartata dagli uomini, Cristo tuo Figlio, fa' che noi, accogliendo gli ultimi e condividendo la loro sofferenza, testimoniamo la tua predilezione per i deboli e i poveri. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle Offerte
La tua benevolenza, o Dio, preceda e accompagni sempre i tuoi fedeli sulla via della fede e li prepari a celebrare degnamente questi misteri. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto benedire il tuo nome, Padre santo, ricco di misericordia, * nel nostro itinerario verso la luce pasquale sulle orme di Cristo, * maestro e modello + dell'umanità riconciliata nell'amore. ** Tu riapri alla Chiesa la strada dell'esodo attraverso il deserto quaresimale, * perché ai piedi della santa montagna, con il cuore contrito e umiliato, prenda coscienza della sua vocazione di popolo dell'alleanza, * convocato per la tua lode nell'ascolto della tua parola + e nell'esperienza gioiosa dei tuoi prodigi. ** Per questi segni di salvezza, * insieme agli angeli, ministri della tua gloria, * proclamiamo nel canto + la tua lode: **
Antifona alla Comunione
—(antica)— Dio ci ha amati e ha mandato il suo Figlio, * vittima di espiazione per i nostri peccati. (Cf. 1 Gv 4, 10)
—(oppure)— La pietra scartata dai costruttori * è divenuta la pietra d'angolo. (Cf. Mt 21, 42)
Dopo la Comunione
Il pegno dell'eterna salvezza, che abbiamo ricevuto in questi sacramenti, ci aiuti, o Signore, a progredire nel cammino verso di te, per giungere al possesso dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Dona al tuo popolo, o Signore,la salvezza dell'anima e del corpo, + perché, perseverando nelle opere buone, * sia sempre difeso dalla tua protezione. Per Cristo nostro Signore.
II Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola
LETTURE: Mic 7, 14-15. 18-20; Sal.102; Lc 15, 1-3. 11-32.
Commento: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te!
Michea invita il Signore a prendere in mano il destino del Popolo, come già avvenuto in passato con l'uscita dall'Egitto. Perdonando i peccati, Dio si impegna a conservare l'antica sua benevolenza, iniziata con Abramo e con i padri, fin dai tempi antichi. Il presente testo illustra la sostanza di una Storia che è Storia sacra, nelle quale tutto rivela la presenza e l'azione di Dio. Tutte le epoche storiche, per il credente, trasmettono un messaggio di fede e di speranza; nessuno è abbandonato, perché Dio è fedele. Nel Vangelo Luca propone la parabola dei due figli che sono oggetto dell'amore e della misericordia del padre. Il figlio minore ha preferito elaborare la vita secondo un suo progetto che, presto, gli cancellerà la sua identità di famiglia, se non addirittura quella di uomo libero. La decisione di ricuperare il suo essere lo orienta nuovamente verso il proprio padre; questo elimina ogni distanza, perché era rimasto sempre in attesa, e lo accoglie in una atmosfera di festa. In questo modo Gesù rivela la condotta di Dio Padre; purtroppo il "figlio maggiore" (farisei e scribi) non accetta di vedere reintegrato, nella casa di famiglia, colui che aveva sbagliato e successivamente si era ravveduto. La Quaresima ci insegna a non rassegnarci e a non considerare definitivo un allontanamento da Dio o una indifferenza nei confronti della comunità.
Antifona d'Ingresso
Misericordioso e pietoso è il Signore, * lento all'ira e grande nell'amore. * Buono è il Signore verso tutti, * la sua tenerezza si espande su tutte le creature. (Sal 144, 8-9)
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.
C: Pietà di noi, Signore. A: Contro di te abbiamo peccato. C: Mostraci, Signore, la tua misericordia. A: E donaci la tua salvezza
C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen.
Colletta
O Dio, che con i tuoi gloriosi doni di salvezza ci rendi partecipi sulla terra dei beni del cielo, guidaci nelle vicende della vita e accompagnaci alla splendida luce della tua dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Mic 7, 14-15. 18-20
Dal libro del profeta Michèa Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredità, che sta solitario nella foresta tra fertili campagne; pascolino in Basan e in Gàlaad come nei tempi antichi. Come quando sei uscito dalla terra d'Egitto, mostraci cose prodigiose. Quale dio è come te, che toglie l'iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità? Egli non serba per sempre la sua ira, ma si compiace di manifestare il suo amore. Egli tornerà ad avere pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà, ad Abramo il tuo amore, come hai giurato ai nostri padri fin dai tempi antichi.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal.102
RIT: Misericordioso e pietoso è il Signore.
Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia.
Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono; quanto dista l'oriente dall'occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe.
Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù
Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te.
Lode e onore a te, Signore Gesù
VANGELO
Lc 15, 1-3. 11-32 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: "Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta". Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: "Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo". Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: "Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso". Gli rispose il padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Preghiera dei Fedeli
Il Signore, padre buono e misericordioso, perdona tutti i nostri peccati. Convertiti dal suo abbraccio amoroso, rivolgiamogli la nostra supplica, dicendo:
Signore, pietà.
Per la Chiesa che ha la missione di riconciliare con Dio la comunità degli uomini: sperimenti in se stessa la riconciliazione evangelica e si presenti al mondo lacerato dal peccato, segno credibile di conversione e di unità. Preghiamo:
Per coloro che non comprendono la tenerezza di Dio verso i peccatori o ritengono impossibile il perdono: i cristiani siano per essi una concreta attuazione della parabola evangelica. Preghiamo:
Per la famiglia, che è irradiazione della paternità e maternità di Dio: educhi i figli al perdono e alla comunione nella gioia. Preghiamo:
Per le persone disorientate dalle proposte negative della società: trovino nel progetto di Dio sull'uomo il riferimento sicuro per la propria vita. Preghiamo:
Per noi che abbiamo ascoltato il vangelo della misericordia: esso ci dia la forza di alzarci e di incamminarci verso la riconciliazione pasquale. Preghiamo:
Perché accogliamo l'invito a perdonare per essere perdonati. Per i giovani che anche oggi si allontanano da casa.
O Padre che ci converti, non minacciando castighi ma rivelandoci la tua bontà e misericordia, fa' che, rifiutato il cibo immondo del peccato, ci alimentiamo al banchetto dell'eucaristia quaresimale per esser trasformati in Cristo, che è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Sulle Offerte
Il sacrificio che ti offriamo, o Signore, infonda in noi una forza di redenzione che ci preservi dalle umane intemperanze e ci disponga a ricevere i doni della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente giusto benedire il tuo nome, Padre santo, ricco di misericordia, * nel nostro itinerario verso la luce pasquale sulle orme di Cristo, * maestro e modello + dell'umanità riconciliata nell'amore. ** Tu riapri alla Chiesa la strada dell'esodo attraverso il deserto quaresimale, * perché ai piedi della santa montagna, con il cuore contrito e umiliato, prenda coscienza della sua vocazione di popolo dell'alleanza, * convocato per la tua lode nell'ascolto della tua parola + e nell'esperienza gioiosa dei tuoi prodigi. ** Per questi segni di salvezza, * insieme agli angeli, ministri della tua gloria, * proclamiamo nel canto + la tua lode: **
Antifona alla Comunione
Figlio, bisognava far festa e rallegrarsi, * perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, * era perduto ed è stato ritrovato. (Lc 15, 32)
Dopo la Comunione
Il sacramento che abbiamo ricevuto, o Signore, agisca nelle profondità del nostro cuore, e ci renda partecipi della sua forza. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Nella tua misericordia, o Signore, + porgi l'orecchio alla voce di coloro che ti supplicano, * e perché tu possa esaudire i loro desideri, * fa' che chiedano quanto ti è gradito. Per Cristo nostro Signore.
III Domenica del Tempo di Quaresima - Colore: viola
LETTURE: Es 3, 1-8. 13-15; Sal 102; 1 Cor 10, 1-6. 10-12; Lc 13, 1-9.
Commento: Il tempo si è fatto breve...
La narrazione della vocazione di Mosè implica anche la rivelazione del nome di Dio: "Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe". La curiosità provocata dal prodigio del roveto ardente spinge Mosè ad avvicinarsi; dal roveto, Dio chiama Mosé per due volte. Al patriarca, che manifesta disponibilità, il Signore rivela un progetto di liberazione, da comunicare al popolo. E in seguito, ad una domanda di Mosè, Dio dichiara il proprio nome: "Io sono colui che sono", e aggiunge: "Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi". In realtà, forse Mosè non avrà capito la frase "Io sono colui che sono", cioè sono colui che fa esistere, colui che ti è presente, colui che sarò, e come tale mi manifesterò. Informato sull'identità di Dio, Mosè accetta di annunziare la salvezza, trasmettendo le parole divine: "Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese, verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele". Si entra decisamente nella spiritualità pasquale: la liberazione profetica di Israele dall'Egitto è la prefigurazione della libertà offerta da Cristo attraverso i sacramenti. S.Paolo ricorda ai Corinzi il comportamento degli Israeliti nel deserto, le mormorazioni contro Mosè e contro il Signore; quei cristiani sono edotti sul divieto di mormorare. Inoltre si ricorda il miracolo dell'acqua uscita dalla roccia, "e quella roccia era il Cristo". L'interpretazione degli eventi è pienamente cristologica; si allude al battesimo. In questa domenica di Quaresima, la fede è formata con una riflessione sulla liberazione dall'Egitto e sull'acqua uscita da una roccia che accompagnava il popolo: questo testo è essenziale per formare i catecumeni, i futuri cristiani e rafforzare la fede pasquale dei battezzati. Con l'evangelista Luca si riflette invece sui segni dei tempi, con un tentativo di capire episodi violenti della storia di Israele, e questo prendendo spunto dalla parabola del fico sterile. Per i profeti, il fico era il simbolo dell'infedeltà di Israele, e dell'attesa dei frutti. Il Signore concede ancora un po'di tempo per fruttificare. La Quaresima è un tempo di grazia che Dio ci presenta per conformare la nostra fede all'evento pasquale.: non bisogna perdere tempo ! O, cone le parole bibliche: "Il tempo si è fatto breve"...
Antifona d'Ingresso
I miei occhi sono sempre rivolti al Signore: * egli libera dal laccio il mio piede. * Volgiti a me e abbi pietà, perché sono povero e solo. (Cf. Sal 24, 15-16) Oppure: Quando mostrerò la mia santità in voi, * vi radunerò da ogni terra; vi aspergerò con acqua pura * e sarete purificati da tutte le vostre impurità * e metterò dentro di voi uno spirito nuovo. (Cf. Ez 36, 23-26)
Colletta
—(antica)— O Dio, fonte di misericordia e di ogni bene, che hai proposto a rimedio dei peccati il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna, accogli la confessione della nostra miseria perché, oppressi dal peso della colpa, siamo sempre sollevati dalla tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
—(oppure)— O Dio dei nostri padri, che ascolti il grido degli oppressi, concedi ai tuoi fedeli di riconoscere nelle vicende della storia il tuo invito alla conversione, per aderire sempre più saldamente a Cristo, roccia della nostra salvezza. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Es 3, 1-8. 13-15
Dal libro dell'Èsodo. In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio. Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell'Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele». Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi". Mi diranno: "Qual è il suo nome?". E io che cosa risponderò loro?». Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: "Io Sono mi ha mandato a voi"». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: "Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi". Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione».
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale
Sal 102
RIT: Il Signore ha pietà del suo popolo.
Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia.
Il Signore compie cose giuste, difende i diritti di tutti gli oppressi. Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie, le sue opere ai figli d'Israele.
Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all'ira e grande nell'amore. Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.
Seconda Lettura
1 Cor 10, 1-6. 10-12
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto. Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono. Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro, e caddero vittime dello sterminatore. Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.
C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù
Convertitevi, dice il Signore, il regno dei cieli è vicino.
Lode e onore a te, Signore Gesù
VANGELO
Lc 13, 1-9 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: "Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest'albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?". Ma quello gli rispose: "Padrone, lascialo ancora quest'anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l'avvenire; se no, lo taglierai"».
C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.
Professione di Fede
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Preghiera dei Fedeli
Fratelli, chiediamo al Padre la sapienza dello Spirito, perché ci aiuti a capire che la nostra conversione sarà autentica, se ci prenderemo a cuore le necessità morali e materiali dei nostri fratelli.
R. Illumina i tuoi figli, Signore.
Per tutta la Chiesa, perché sempre più chiaramente si manifesti come luogo della riconciliazione, del servizio fraterno e del culto in spirito e verità, preghiamo. R.
Per i popoli e gli individui oppressi da ogni forma di violenza, perché quanti credono nella parola liberatrice di Dio li aiutino a ritrovare dignità, giustizia e pace, preghiamo. R.
Per gli indifferenti, gli atei, i senza speranza, perché trovino in noi, seguaci di Cristo, l'umile testimonianza di una fede che svela il senso dell'uomo e della vita, preghiamo. R.
Per i malati nel corpo e nello spirito, perché il Signore Gesù li illumini e li sollevi, e doni loro serenità e fiducia, preghiamo. R.
Per noi qui presenti, perché raccogliamo le occasioni che questo tempo ci offre: l'Eucaristia nei giorni feriali, le stazioni quaresimali, le veglie, i digiuni e le opere di carità fraterna, preghiamo. R.
Dio di sapienza e di misericordia, aiutaci a far scaturire da questa scuola quaresimale dei discepoli di Gesù i gesti e le parole di una conversione sincera e di una carità cordiale ed efficace. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Sulle Offerte
Per questo sacrificio di riconciliazione, o Padre, rimetti i nostri debiti e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu vuoi che ti glorifichiamo con la penitenza quaresimale, * perché la vittoria sul nostro peccato ci renda disponibili alle necessità dei poveri * a imitazione della tua bontà infinita. ** E noi, uniti a tutti gli angeli, * cantiamo a una sola voce + l'inno della tua gloria: **
Antifona alla Comunione
«Se non vi convertite, perirete tutti», dice il Signore. (Lc 13, 5) Oppure: Anche il passero trova una casa * e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, * presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. * Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 83, 4-5)
Dopo la Comunione
O Dio, che ci nutri in questa vita con il pane del cielo, pegno della tua gloria, fa' che manifestiamo nelle nostre opere la realtà presente nel sacramento che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Guida, o Signore, i cuori dei tuoi fedeli: nella tua bontà concedi loro la grazia di rimanere nel tuo amore e nella carità fraterna per adempiere la pienezza dei tuoi comandamenti. Per Cristo nostro Signore.