Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
07 - 13 Maggio 2006
Tempo di Pasqua IV, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 4

Domenica 07 maggio 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-05-07.html

IV Domenica del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 4, 8-12; Sal.117; 1 Gv 3,1-2; Gv 10, 11-18.

Commento: Il buon pastore offre la vita per le sue pecore.

 Gesù si propone come il buon Pastore. Subito ci appare una bella icona. Suggerisce aperte campagne con pascoli rigogliosi in un ambiente invitante. Tutto in un clima rilassante. Il contatto con la natura propone una simbiosi che allarga lo spirito. Le pecore sono al sicuro, proprio perché c'è il pastore, il buon pastore che vigila costantemente. Gesù prende molto spesso spunto dalla natura per fornire delle immagini che vanno però ben oltre la realtà che Egli richiama. Il buon pastore di Gesù dona la sua vita per le sue pecore. È un gesto generoso, di vero e puro amore; significa donazione completa. Gesù, però non è mai banale nelle sue affermazioni; pone sempre una questione che va oltre. Richiede da noi molta attenzione. Il Buon Pastore dona la sua vita non semplicemente come gesto supremo di amore. Gesù proclama la sua divinità quando dice che Lui stesso ha il potere di offrire la sua vita, per poi riprenderla. Gesù è l'autore della vita; è la Vita stessa. È una dichiarazione ma anche un annuncio ed una profezia sul suo Mistero Pasquale. La sua Passione e Resurrezione non sono, allora, eventi tragici ed ineluttabili di una missione impossibile. Non è lo scontrarsi nella realtà terrena di un piano divino. Non è un infrangersi di una missione preparata da tempo. Il Mistero Pasquale è nella logica di Dio non nella logica dell'uomo. È donazione completa che essendo divina è condivisa dal Padre, come Donatore e dal Figlio, come Donato nello Spirito. È un mistero profondo che è trinitario e che non trova sbavature tra il comando del Padre e l'obbedienza del Figlio; due realtà che coincidono. Non c'è abbandono, non c'è dimenticanza nella Croce; anzi nel silenzio del Padre è presente tutta l'opera Trinitaria. Gesù si proclama vero Dio con l'immagine del Pastore. Non è un Dio nascosto e lontano; le sue pecore conoscono la sua voce. Gesù china la divinità all'uomo per comunicare questo amore infinito; custodisce, difende le sue pecore. Parla loro con amore, infonde fiducia e coraggio. La sua voce è rassicurante; le pecore quando sentono la voce amica del Buon pastore sanno che ormai possono essere tranquille. Gesù si mostra vicino agli uomini; si proclama vero Dio e vero uomo, proprio perché in Lui albergano veri sentimenti umani. Ascoltiamo la sua voce, accettiamo questo Dono di infinito amore per metterci accanto a Lui nella Morte e resurrezione. Sentiamoci veramente sicuri e protetti dalla sua Guida, che ami prevarica sull'uomo.

Antifona d'Ingresso

Dell'amore del Signore è piena la terra; * dalla sua parola furono fatti i cieli. Alleluia. (Sal 32, 5-6)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l'umile gregge dei tuoi fedeli giunga dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Dio, nostro Padre, che in Cristo buon pastore ti prendi cura delle nostre infermità, donaci di ascoltare oggi la sua voce, perché, riuniti in un solo gregge, gustiamo la gioia di essere tuoi figli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 4, 8-12

In quei giorni, Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro:
«Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato.
Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo.
In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.117

RIT: La pietra scartata dai costruttori ora è pietra d'angolo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell'uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.

Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d'angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.

Seconda Lettura

1 Gv 3,1-2

Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.

Alleluia.

VANGELO

Gv 10, 11-18
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Siamo nati per conoscere, amare e servire il Signore. Solo la fedeltà a questa fondamentale vocazione può darci la pace. Preghiamo per essere degni della nostra chiamata.

R. O Pastore eterno, guida e proteggi i tuoi figli.

Perché i pastori della Chiesa, ispirati da vera carità, conoscano ciascuna delle anime loro affidate, avvicinino i lontani, siano pronti a dare la vita per il proprio gregge, preghiamo. R.

Perché quanti hanno udito o udranno la voce del Signore che li chiama a seguirlo per il servizio e l'edificazione del suo popolo, corrispondano docilmente al dono dello Spirito, preghiamo. R.

Perché tutti i figli di Dio sentano in alta misura il valore della vita e della persona umana e non perdano mai il grande dono della libertà che il Cristo ha conquistato, preghiamo. R.

Perché i vescovi, i presbiteri e tutti i ministri della Chiesa che si sono addormentati nel Signore, siano eternamente beati insieme ai fratelli che nel nome di Cristo guidarono ai pascoli della vita eterna, preghiamo. R.

O Padre, che in Cristo tuo Figlio ci hai offerto il modello del vero Pastore che dà la vita per il suo gregge, fà che ascoltiamo sempre la sua voce e camminiamo lietamente sulle sue orme nella via della verità e dell'amore. Per Cristo nostro Signore. R. Amen.

Sulle Offerte

O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
È risorto il buon pastore * che ha dato la vita per le sue pecore, * e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.

—(oppure)—
Io sono il buon pastore e do la mia vita per le pecore. * Alleluia. (Gv 10, 14-15)

Dopo la Comunione

O Dio, pastore buono, custodisci nella tua misericordia il gregge che hai redento con il sangue prezioso del tuo Figlio e conducilo ai pascoli della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 08 maggio 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-05-08.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 11, 1-18; Sal.41-42; Gv 10,11-18 (A).

Commento: Io sono la porta delle pecore...

Così inizia il discorso del Buon Pastore. I profeti lo avevano annunziato, Dio manderà il buon pastore per le sue pecore. Gesù ribalta subito questa aspettativa. Dice di essere la porta per indicare un luogo, una destinazione, una méta per il suo gregge. L'aspettativa messianica non è risolta in una attesa di un evento prodigioso che sconvolge la vita; non è l'attesa di un qualcosa dall'alto che miracolosamente risolve tutti i problemi. L'intervento promesso di Dio si inserisce nella storia ma in modo più profondo; coinvolge tutti. È un cammino, è un programma, è una responsabilità nuova per tutti. È una vera conversione personale e comunitaria che passa attraverso una porta precisa. L'intervento di Dio si apre all'agire umano, chiede collaborazione, chiede un intervento nostro. Non è un muoversi a vuoto; è un agire che è in formato dalla grazia di Dio. È un essere in sintonia con il suo amore. È un realizzare sulla terra il suo disegno che era già iscritto nel dono infinito della creazione. La Porta in Cristo indica il passaggio sicuro nella sua Parola. Con Cristo, in Cristo e per Cristo possiamo realizzare questo passaggio per la nostra vita. Dio si fa presente tra gli uomini per invitare gli uomini ad agire secondo i suoi disegni; ci accompagna con mano delicata, ma ferma e sicura, per i sentieri della vita per arrivare al porto sicuro del suo ovile. È la sicurezza che è la nostra méta e da significato alla nostra vita.

Antifona d'Ingresso

Cristo risorto dai morti non muore più; * la morte non ha più potere su di lui. Alleluia. (Rm 6, 9)

Colletta

O Dio, luce perfetta dei santi, che ci hai donato di celebrare sulla terra i misteri pasquali, fa' che possiamo godere nella vita eterna la pienezza della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 11, 1-18

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. E, quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: "Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!".
Allora Pietro cominciò a raccontare loro, con ordine, dicendo: "Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. Fissandola con attenzione, osservai e vidi in essa quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Sentii anche una voce che mi diceva: "Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!". Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché nulla di profano o di impuro è mai entrato nella mia bocca". Nuovamente la voce dal cielo riprese: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Questo accadde per tre volte e poi tutto fu tirato su di nuovo nel cielo. Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell'uomo. Egli ci raccontò come avesse visto l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli: "Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose per le quali sarai salvato tu con tutta la tua famiglia". Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: "Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo". Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?".
All'udire questo si calmarono e cominciarono a glorificare Dio dicendo: "Dunque anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano perché abbiano la vita!".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.41-42

RIT: L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.

Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
così l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all'altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono il buon pastore, dice il Signore;
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.

Alleluia.

VANGELO

Gv 10,11-18 (A)
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: "Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:

Gv 10, 1-10 (B-C)
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: "In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei".
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

I doni di Dio sono offerti a tutti gli uomini di buona volontà che si aprono alla missione della Chiesa. Preghiamo con fede, dicendo:

Manda i tuoi apostoli, Signore.

Perché la Chiesa diventi la casa della verità, aperta a tutti i popoli. Preghiamo:

Perché ogni uomo incontri dei fratelli che siano cooperatori di Dio nella chiamata alla fede. Preghiamo:

Perché l'esperienza dell'incontro con Dio, per gli uomini di oggi passi attraverso le porte della libertà interiore. Preghiamo:

Perché i sacerdoti nel loro ministero siano guidati soltanto dall'interesse per il bene dei loro fratelli. Preghiamo:

Perché noi che abbiamo ricevuto la fede nel battesimo da bambini, la sviluppiamo attraverso le tappe della nostra esperienza cristiana, fino alla maturità di una vita sovrabbondante di carità. Preghiamo:

Per i nostalgici dei tempi passati.
Per coloro che hanno abbandonato la fede cristiana.

O Dio misericordioso, che non consideri profano tutto quello che hai purificato, fa' che accogliamo i doni del tuo Spirito attraverso tutte le vie che predisponi nella tua provvidenza, senza alcuna chiusura o impedimento. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in festa e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli, o Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera, perché con l'offerta del lavoro umano possiamo essere associati all'opera di Cristo redentore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Venne Gesù, stette in mezzo ai suoi discepoli * e disse loro: «Pace a voi!». Alleluia. (Gv 20, 19)

—(oppure)—
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore * e le mie pecore conoscono me. Alleluia. (Gv 10, 14)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Guarda con bontà, o Signore, il tuo popolo che ti sei degnato di rinnovare con questi sacramenti di vita eterna, e donagli di giungere alla risurrezione incorruttibile del corpo, destinato alla gloria. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Donaci, o Padre, lo spirito di carità, perché nutriti dal Corpo e dal Sangue del tuo Figlio unigenito, siamo in mezzo a tutti gli uomini operatori di quella pace che Cristo ci ha lasciato in dono. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Martedì 09 maggio 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-05-09.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 11, 19-26; Sal.86; Gv 10, 22-30.

Commento: Io e il Padre siamo una cosa sola.

Nella festa delle Dedicazione si trova l'opportunità per interrogare veramente Gesù. Nel brano del Vangelo di oggi sono contrapposte due aspettative: quella umana e quella divina. Due storie di salvezza di confrontano; l'una proviene dai desideri dell'uomo e l'altra dall'amore di Dio. La prima chiede a Dio la soluzione a tutti gli affanni umani; vuole una soluzione facile a problemi che riguardano la più stretta contingenza. Ha una visuale stretta che non sa guardare in profondità gli eventi. Chiede sempre ma non ha la capacità di leggere le risposte. A volte, in questa prospettiva, si pretende senza appello. Si esigono delle risposte pronte e dettate dalle nostre aspettative. Una piccola attesa può far crollare un castello che non era costruito sulla roccia ma sulla sabbie dei desideri umani. Arriva presto la delusione! Il mondo sembra crollare addosso; le difficoltà insormontabili! Tutto fa paura! Guardiamo dentro il nostro cuore, però! È sempre così difficile la vita? Propone sempre situazioni che non possono essere risolte? O piuttosto... non è che siamo noi a non sapere leggere la Storia della Salvezza che ci propone Dio? Le difficoltà potranno diventare anche occasione di maturazione nella fede se affrontate secondo i piani di Dio e non unicamente nelle aspettative umane. La preghiera è uno di questi strumenti per ascoltare la voce del Padre nel nostro cuore.

Antifona d'Ingresso

Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo gloria al Signore: * ha preso possesso del suo regno il nostro Dio, * l'Onnipotente. Alleluia. (Ap 19, 7.6)

Colletta

Dio onnipotente, che ci dai la grazia di celebrare il mistero della risurrezione del tuo Figlio, concedi a noi di testimoniare con la vita la gioia di essere salvati. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 11, 19-26

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore.
Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.
Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.86

RIT: Genti tutte, lodate il Signore.

Sui monti santi egli l'ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio!

Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
Si dirà di Sion:
«L'uno e l'altro in essa sono nati
e lui, l'Altissimo, la mantiene salda».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Gv 10, 22-30
Dal Vangelo secondo  Giovanni

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

In virtù del nome di cristiani, che indica seguaci di Cristo al di là di ogni barriera nazionale o culturale, possiamo rivolgere a Dio una preghiera veramente universale, dicendo:

Convertici a te, Signore.

Per tutti i credenti in Cristo, perché si sentano missionari ed evangelizzatori superando ogni pregiudizio culturale o razziale. Preghiamo:

Per tutti i fratelli di fede che portano il nome di cristiani, perché siano consapevoli del significato e delle esigenze di questo nome missionario. Preghiamo:

Per tutti coloro che in buona fede sono lontani da Cristo, perché sappiano riconoscere le sue opere compiute nel nome del Padre. Preghiamo:

Per i cristiani soltanto di nome ma non di vita, perché siano aiutati dalla fede di comunità veramente credenti, a riscoprire la loro vocazione originaria. Preghiamo:

Per noi qui radunati attorno alla mensa del Signore, perché nell'eucaristia facciamo esperienza viva di Cristo e siamo pronti a seguirlo nella via dell'obbedienza al Padre e dell'amore ai fratelli. Preghiamo:

Per il movimento ecumenico.
Per i sacerdoti, pastori del gregge di Cristo.

O Dio, che attraverso la missione ai pagani hai fatto riscoprire ai credenti l'originalità del loro nome di cristiani, concedi che una rinnovata coscienza missionaria ci apra a nuove esperienze di vita evangelica. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Dio, che in questi santi misteri compi l'opera della nostra redenzione, fa' che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Signore, che hai mandato il tuo Figlio per strapparci dalla morte e da ogni male, accogli con bontà il sacrificio che ti offriamo in rendimento di grazie per la liberazione che abbiamo sperimentato nell'ora della prova. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Cristo doveva patire e risorgere dai morti * per entrare nella sua gloria. Alleluia. (Cf. Lc 24, 46.26)

—(oppure)—
Le mie pecore ascoltano la mia voce, * io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia. (Gv 10, 27)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere, perché la partecipazione al mistero della redenzione sia per noi aiuto nella vita presente e ci ottenga la gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Il divino sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore, rinnovi la nostra vita, perché, sempre uniti a te in comunione di amore, serviamo degnamente la tua gloria. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 10 maggio 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-05-10.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 12,24 - 13,5; Sal.66; Gv 12, 44-50.

Commento: Io come luce sono venuto nel mondo...

Gesù usa molte immagini per proporre il suo mistero. Immagini semplici e comprensibili per esprimere ciò che la mente umana non può afferrare. È il modo di parlare di Gesù che vuol venire incontro a chi lo ascolta. È una delicatezza che è frutto e segno di amore. È rispetto che è donato con atteggiamento quasi di umiltà. Anche in questo possiamo avere insegnamenti da Gesù; come parla, il linguaggio che usa, che desidera la comunione. Usare parole comprensibili significa proprio voler essere nostri compagni. Non è, però un banalizzare le cose. Diventa impegno preciso. Gesù usa questo linguaggio per portarci dove Lui desidera, e farci conoscere realtà nuove ed inaspettate. Ci pone davanti agli occhi panorami che da soli non avremmo mai scoperto! Così è anche per il suo Mistero di Amore. La rivelazione del Padre è quello che ci propone. È qui la fonte dell'Amore che Cristo ci riversa nel suo Spirito. È l'Amore del Padre che ci è donato per la vita Eterna. Ecco la rivelazione del piano di amore che Cristo realizza sulla terra: la vita in Dio che è la vita Eterna. La luce di Cristo ci svela questo panorama. La luce di Gesù è una luce di salvezza e non di condanna perché ci offre la possibilità concreta di salvezza.

Antifona d'Ingresso

Ti loderò, Signore, tra le genti, * e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli. Alleluia. (Cf. Sal 17, 50; 21, 23)

Colletta

O Dio, vita dei tuoi fedeli, gloria degli umili, beatitudine dei giusti, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo, perché coloro che hanno sete dei beni da te promessi siano sempre ricolmati dell'abbondanza dei tuoi doni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 12,24 - 13,5

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.66

RIT: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la luce del mondo, dice il Signore:
chi segue me avrà la luce della vita.

Alleluia.

VANGELO

Gv 12, 44-50
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell'ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Cristo si presenta a noi come rivelatore del Padre. Invochiamo Dio con fiducia, dicendo:

Ascoltaci, o Signore.

Perché coloro che sono inviati ad annunciare il vangelo siano sempre fedeli al loro «mandato», per la crescita del popolo di Dio. Preghiamo:

Perché nella celebrazione del culto liturgico la comunità cristiana si senta impegnata a partecipare alla missione di Cristo nel mondo. Preghiamo:

Perché ogni uomo, che vive nelle tenebre dell'incredulità, possa riscoprire la luce della fede nel Cristo-Parola vivente di Dio. Preghiamo:

Perché i cristiani accostino, conoscano e preghino sempre di più la Sacra Scrittura, Parola perenne del Padre all'umanità. Preghiamo:

Perché noi credenti possiamo testimoniare a tutti che la nostra fede è la forza che salva il mondo. Preghiamo:

Per chi è alla ricerca di Dio.
Per i genitori, primi educatori nella fede.

O Dio, che continui a mandare nel mondo i tuopi messaggeri di verità per annunciare la Parola di salvezza che tu hai comunicato al tuo Figlio, fa' che nessuno per colpa nostra respinga questo messaggio di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio ci hai resi partecipi della tua natura divina, dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità, di testimoniarla con una degna condotta di vita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Santifica, o Signore, i nostri doni e, per l'offerta di questo sacrificio spirituale, concedi che possiamo estendere il tuo amore a tutti i fratelli. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Dice il Signore: * «Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate * e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». Alleluia. (Gv 15, 16)
Oppure:
Il Padre mi ha mandato * e mi ha ordinato cosa devo dire e annunciare. Alleluia. (Cf. Gv 12, 49)

—(oppure)—
Dice il Signore: * «Io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate * e portiate frutto e il vostro frutto rimanga». Alleluia. (Gv 15, 16)
Oppure:
Il Padre mi ha mandato * e mi ha ordinato cosa devo dire e annunciare. Alleluia. (Cf. Gv 12, 49)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, salvezza eterna di chi crede in te, fa' che, confortati da questo sacramento pasquale, giungiamo senza timore alla luce della tua casa. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 11 maggio 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-05-11.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 13, 13-25; Sal.88; Gv 13, 16-20.

Commento: Chi accoglie colui che manderò accoglie me.

San Giovanni ci ha lasciato una grande testimonianza. Nelle sue opere abbiamo la rivelazione di Dio come amore; amore infinito puro e totale. La lavanda dei piedi è parte di questo grande quadro che ci ha lasciato. È un amore di donazione completa. Dio con la sua Morte e Resurrezione del Figlio nello Spirito ha mostrato in modo sorprendente cosa significhi questo amore. La Seconda Persona della Trinità, il Figlio si è incarnato nel seno purissimo di Maria. È Cristo, Figlio di Dio che si dona a noi in Maria. Il Padre donando, nello Spirito Santo il suo Figlio, lo dona a Maria e a noi. È Cristo che si dona a noi sulla Croce. È la realizzazione dell'amore del Padre che effonde il suo Spirito per nostra salvezza. È donazione completa perché è il Dio Trinitario che si è donato completamente. Non è però una donazione chiusa in sé. La stessa lavanda dei piedi diventa insegnamento, diventa un modello per la Chiesa. La donazione di Cristo è totale perché continua nella sua Chiesa e tramite la Chiesa. La rivelazione del Dio Amore diventa impegno di vita, diventa il modello che i cristiani, come singoli e come Comunità dei fedeli, dovrebbero sempre avere come riferimento per la propria vita. La donazione di Dio continua proprio nella Chiesa, nei Sacramenti, con l'opera dello Spirito Santo. Maria nel cenacolo, in preghiera, con gli Apostoli, nel giorno della Pentecoste è la nostra madre ed il nostro modello di come realizzare in noi la donazione del Padre nel Figlio.

Antifona d'Ingresso

O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, * aprivi la strada e abitavi con loro, * la terra tremò e si aprirono i cieli. Alleluia. (Cf. Sal 67, 8-9)

Colletta

O Dio, che innalzi la natura umana al di sopra della dignità delle origini, guarda all'ineffabile mistero del tuo amore, perché in coloro che hai rinnovato nel sacramento del Battesimo siano custoditi i doni della tua grazia e della tua benedizione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 13, 13-25

Dagli Atti degli Apostoli
Salpàti da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfìlia. Ma Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. Essi invece, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagòga nel giorno di sabato, sedettero. Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagòga mandarono a dire loro: "Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!".
Si alzò Paolo e, fatto cenno con la mano, disse: "Uomini d'Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri e rialzò il popolo durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. Quindi sopportò la loro condotta per circa quarant'anni nel deserto, distrusse sette nazioni nella terra di Canaan e concesse loro in eredità quella terra per circa quattrocentocinquanta anni.
Dopo questo diede loro dei giudici, fino al profeta Samuèle. Poi essi chiesero un re e Dio diede loro Sàul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per quarant'anni. E, dopo averlo rimosso, suscitò per loro Davide come re, al quale rese questa testimonianza: "Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri".
Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio inviò, come salvatore per Israele, Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di conversione a tutto il popolo d'Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: "Io non sono quello che voi pensate! Ma ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di slacciare i sandali"".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.88

RIT: Canterò in eterno l'amore del Signore.

Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: "È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà".

"Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l'ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza".

"La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s'innalzerà la sua fronte.
Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza"".

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù Cristo, testimone fedele, primogenito dei morti,
tu ci hai amati e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.

Alleluia.

VANGELO

Gv 13, 16-20
Dal Vangelo secondo  Giovanni

[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro:
"In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: "Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno". Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù ha affermato che l'accoglienza dei suoi inviati corrisponde all'accoglienza della sua stessa persona. Con fiducia preghiamo:

Ascoltaci, o Signore.

Per i membri del popolo ebraico, perché possano riconoscere nel Cristo il compimento di tutta la loro storia salvifica. Preghiamo:

Per tutti coloro che esercitano un'autorità o una missione, perché siano disponibili al servizio dei più umili e bisognosi. Preghiamo:

Per coloro che si sono consacrati a Cristo con la professione dei consigli evangelici, perché sappiano seguire il loro Maestro sulla via del servizio e della croce. Preghiamo:

Per coloro che sono tentati di tradire la loro vocazione e di disertare la loro missione, perché siano perseveranti nelle loro prove. Preghiamo:

Per noi, chiamati a seguire l'esempio del nostro Maestro e Signore nel suo servizio di amore, perché siamo capaci di accoglierci nella nostra vera identità e differenza. Preghiamo:

Per le famiglie che hanno figli handicappati.
Per chi ha abbandonato lo stato sacerdotale o religioso.

O Signore, che conosci coloro che hai scelto per mandarli in missione, fa' che accogliamo con umiltà e fiducia gli apostoli e i profeti di oggi che testimoniano con la loro vita la tua presenza fra noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Salgano a te, o Signore, le nostre preghiere insieme all'offerta di questo sacrificio, perché, purificati dal tuo amore, possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli con benevolenza, o Signore, i doni che la tua famiglia ti offre con gioia e custodiscila sempre con paterno amore. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, * sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Oppure:
Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; * chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Alleluia. (Gv 13, 20)

—(oppure)—
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo. Alleluia. (Mt 28, 20)
Oppure:
Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; * chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Alleluia. (Gv 13, 20)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Dio onnipotente, che nella risurrezione di Cristo ci fai nuove creature per la vita eterna, accresci in noi i frutti del sacramento pasquale e infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
O Padre, che ci hai accolti alla mensa del tuo Figlio, concedi a noi, tuoi fedeli, di testimoniare nella gioia pasquale la sua risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 12 maggio 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-05-12.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: rosso

LETTURE: At 13, 26-33; Sal.2; Gv 14, 1-6.

Commento: Io sono la via, la verità, la vita.

Una frase di Gesù tra le più conosciute e tra le enigmatiche nella semplicità e completezza. Con tre sostantivi Gesù descrive il suo mistero; accosta tra di loro realtà completamente diverse. La via rappresenta la materialità, un essere concreto. La verità indica un concetto astratto, che in Cristo diventa però concretezza in un preciso riferimento. La vita ci proietta in un mistero che non è conoscibile con le uniche facoltà. Gesù non mette semplicemente una, vicina all'altre, queste tre realtà; indica una precisa relazione che trova in Lui il vero fondamento. Senza di Gesù la nostra vita è un rincorrere affannoso di tante strade, che non trovano una vera méta. Tra tante vie che troviamo davanti, la verità in Cristo ci indica un percorso sicuro per la nostra vita. Tra tante verità che il mondo ci propone, in Cristo troviamo l'unica Verità che ci fa percorre la Via per la Vita eterna. La Vita indica che la nostra esistenza non è legata alla sola temporalità e alla contingenza terrena. La Vita Eterna, donata da Cristo è la Vita in Dio, nella comunione del suo Amore Eterno ed infinito. Come fare però per rinnovare la Vita? Lo strumento è la Verità che Cristo ci fornisce. La sua Parola è la vera Parola che rinnova perché contiene l'unica Verità che non muore mai. I suoi insegnamenti, per la Vita sono la Verità. Come usare questi strumenti? Come realizzare questa Parola di Vita Eterna nella nostra esistenza? Gesù, con il suo esempio ci fornisce la strada. Impariamo dalla sua misericordia, dalla sua mitezza, dalla sua disponibilità, dalla sua docilità e scopriamo le virtù da realizzare concretamente.

Antifona d'Ingresso

Ci hai riscattati, Signore, con il tuo sangue, * uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione: * hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro Dio. * Alleluia. (Cf. Ap 5, 9-10)

Colletta

O Dio, autore della nostra libertà e della nostra salvezza, esaudisci le preghiere di chi ti invoca, e fa' che i redenti dal Sangue del tuo Figlio vivano per te e godano della beatitudine eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 13, 26-33

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, [Paolo, giunto ad Antiòchia di Pisìdia, diceva nella sinagoga:]
«Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza.
Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non hanno riconosciuto Gesù e, condannandolo, hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato; pur non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli fosse ucciso.
Dopo aver adempiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo.
E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è realizzata, perché Dio l'ha compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: "Mio figlio sei tu, io oggi ti ho generato"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.2

RIT: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.

«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa montagna».
Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.

Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane.
Le spezzerai con scettro di ferro,
come vaso di argilla le frantumerai».

E ora siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Alleluia.

VANGELO

Gv 14, 1-6
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore Gesù ci rivela il Padre attraverso la sua stessa persona, divenuta per noi verità. Invochiamo Dio con questa supplica:

Aiutaci a camminare sulla tua via, Signore.

Perché il ritorno di Gesù al Padre non rattristi i cuori dei suoi fedeli per la sua assenza fisica, ma li colmi sempre del suo Spirito. Preghiamo:

Perché l'evento pasquale della morte e risurrezione sia al centro della fede e della speranza di tutti i credenti. Preghiamo:

Perché tutti coloro che cercano una via di salvezza nelle varie religioni o filosofie, sappiano scoprire in Cristo l'unica strada che conduce a Dio. Preghiamo:

Perché coloro che vivono nel dolore sperimentino nella fede e nella solidarietà dei fratelli la presenza di Cristo che conforta. Preghiamo:

Perché noi, che abbiamo ricevuto l'assicurazione di un posto preparato nella casa del Padre, tendiamo ogni giorno alla piena comunione con Cristo. Preghiamo:

Per i missionari, annunciatori della salvezza in Cristo Gesù.
Per i giovani, affamati di verità e di vita.

O Padre, che sei la meta finale del nostro cammino, fa' che seguiamo la via del tuo Figlio che ci guida verso di te, rivelandoci la pienezza di vita nella tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, Padre misericordioso, le offerte di questa famiglia, perché con l'aiuto della tua protezione custodisca i doni ricevuti e raggiunga quelli eterni. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Padre, tu hai voluto che tuo Figlio donasse la sua vita per radunare in unità i tuoi figli dispersi: concedi che questa offerta di pace realizzi la comunione tra gli uomini e faccia crescere l'amore fraterno. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Gesù, nostro Signore, * è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe, * ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Alleluia. (Rm 4, 25)
Oppure:
«Io sono la via, la verità e la vita», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 14, 6)

—(oppure)—
Gesù nostro Signore, * è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe, * ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Alleluia. (Rm 4, 25)
* Oppure:
«Io sono la via, la verità e la vita», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 14, 6)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Custodisci con instancabile amore, o Padre, il popolo che hai salvato, perché coloro che sono stati redenti dalla passione del tuo Figlio partecipino alla gioia della sua risurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che ci hai nutriti con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio, prezzo del nostro riscatto, concedi a noi di cooperare, nella libertà e nella concordia, al tuo regno di giustizia e di pace. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 13 maggio 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-05-13.html

IV Settimana del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 13, 44-52; Sal.97; Gv 14, 7-14.

Commento: Chi ha visto me ha visto il Padre.

Gesù Cristo sottolinea spesso la sua figliolanza con Dio Padre. Il richiamo alla paternità divina è un modo reale per dimostrare l'importanza della relazione tra noi esseri umani. Filippo, con la sua richiesta di voler vedere il Padre indica una fede reale ma che vuole essere sbrigativa. Vuole andare subito alla questione fondamentale. Gesù ha parlato tante volte del Padre; ecco allora contempliamolo e tutto si risolve. Non è così, la sua fede è sincera ma non completa. Nelle relazioni tutto è importante; Gesù Cristo come uomo vuole condurci a Dio. Il rispetto di questa mediazione significa completare la fede in modo maturo. Per noi è un messaggio importante. I nostri comportamenti dovrebbero sempre rispecchiare questi sentimenti. Il rispetto altrui, non è solo adempiere un obbligo preciso! È un modo preciso ed inequivocabile di considerarci tutti fratelli e sorelle e tutti portatori di una realtà che non ci appartiene. Il messaggio di Gesù che troviamo nel Vangelo di oggi ha molti riferimenti. Possiamo applicarlo nelle nostre relazioni familiari; nei luoghi di lavoro ed anche nel nostro rapporto con Dio. La fede matura che ci è richiesta significa anche la mediazione della Chiesa che, con le sue debolezze umane è portatrice anche lei di una realtà che non le appartiene. Guardiamo più in avanti, siamo consapevoli che tutti abbiamo bisogno della misericordia di Dio e sappiamo come interpretare il messaggio di Gesù tra noi, nel perdono, nella carità e nella misericordia.

Antifona d'Ingresso

Voi, popolo che Dio si è acquistato, * proclamate le sue opere meravigliose: * dalle tenebre vi ha chiamati alla sua ammirabile luce. * Alleluia. (Cf. 1 Pt 2, 9)

Colletta

O Dio, che nella solennità della Pasqua agisci per la salvezza del mondo, continua a elargire alla Chiesa la tua benevolenza, perché, fedele ai tuoi comandamenti nella vita presente, possa giungere alla pienezza della gioia eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 13, 44-52

Dagli Atti degli Apostoli
Il sabato seguente quasi tutta la città [di Antiòchia] si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo.
Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: "Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra"».
Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero.
La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio.
I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.97

RIT: Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Se rimanete nella mia parola,
siete davvero miei discepoli, dice il Signore,
e conoscerete la verità.

Alleluia.

VANGELO

Gv 14, 7-14
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Conoscere la verità è penetrare nel mistero di Gesù, come Figlio del Padre. Preghiamo insieme, dicendo:

Fratello nostro Gesù, ascoltaci.

Signore, tu sei nel Padre e il Padre è in te: introduci anche noi nel mistero di questo amore. Preghiamo:

Signore, chi vede te vede il Padre: svelaci la presenza amorosa del Padre in ogni avvenimento della vita. Preghiamo:

Signore, chi crede in te compirà le tue stesse opere: concedici di avere il tuo amore verso tutti, in particolare verso i piccoli e gli ultimi. Preghiamo:

Signore, tu sempre esaudisci chi chiede nel tuo nome: ascolta il grido dell'umanità sofferente. Preghiamo:

Signore, tu sei presso il Padre per intercedere per noi: non venga mai meno la nostra fiducia in te. Preghiamo:

Per chi respinge la Parola di Dio.
Per i credenti delle religioni non cristiane.

O Signore, che conosci le profonde aspirazioni del nostro cuore, fa' che il nostro desiderio di vederti si sazi in una preghiera più viva come esperienza del tuo mistero personale. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo e, accogliendo questo sacrificio spirituale, trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere e volgi il tuo sguardo benevolo sui doni che ti offriamo, perché con la forza di questi santi misteri siamo confermati nel tuo amore e nella carità vicendevole. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** In lui, vincitore del peccato e della morte, * l'universo risorge e si rinnova, * e l'uomo ritorna alle sorgenti della vita. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Padre, quelli che mi hai dato * siano anch'essi con me dove sono io, * perché contemplino la gloria * che mi hai dato. Alleluia. (Gv 17, 24)
Oppure:
«Io sono nel Padre e il Padre è in me», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 14, 11)

—(oppure)—
Padre, quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io, * perché contemplino la gloria che mi hai dato. * Alleluia. (Gv 17, 24)
Oppure:
«Io sono nel Padre e il Padre è in me», * dice il Signore. Alleluia. (Gv 14, 11)

Dopo la Comunione

—(antica)—
O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento, ascolta la nostra umile preghiera: il memoriale della Pasqua, che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
O Padre, per la partecipazione a questo sacrificio che il tuo Figlio ci ha comandato di offrire in sua memoria, fa' di tutti noi, uniti a lui, un'offerta perenne per la tua gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Domenica 14 maggio 2006    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2006-05-14.html

V Domenica del Tempo di Pasqua - Colore: bianco

LETTURE: At 9, 26-31; Sal.21; 1 Gv 3, 18-24; Gv 15, 1-8.

Commento: Chi rimane in me fa molto frutto...

L'invito di Gesù è pressante; ci riguarda e ci impegna subito. Non possiamo nasconderci, il suo appello diventa impegno serio per la nostra vita. Gesù ha sempre questo scopo: scuoterci profondamente. Ha compiuto molti miracoli, nella sua vita terrena, ha dato aiuto a molte persone, è vero e già questo ci è di aiuto e di conforto. Il suo esempio diventa un modello; abbiamo concretamente l'esempio di cosa significhi credere in Lui; avere lo stesso suo atteggiamento di attenzione per chi soffre, di misericordia per chi sbaglia, di delicatezza per chi si trova in difficoltà. Gesù ha concretamente realizzato quello che ha sempre annunciato con la sua parola, che è Parola di vita eterna. Nei Vangeli, abbiamo già l'esempio di cosa significhi essere discepoli di Gesù. È vero, Egli non ha mai nascosto le difficoltà di questo impegno! Nella nostra vita, questo lo sperimentiamo ogni giorno. Nella sua Parola non abbiamo solo un esempio, però. Gesù ci fornisce anche gli strumenti per poter vivere concretamente questo annuncio di salvezza. Il frutto della vite è opera della forza della linfa che scorre nei suoi tralci. È questa la forza alla quale possiamo attingere per superare proprio questi momenti di difficoltà. Gesù stesso è la fonte per questa opera di conversione. Approfittiamone, subito. Non lasciamo marcire l'uva sui tralci; è questo l'invito vero di Gesù: non guardare alle nostre sole forze ma rivolgerci a Lui con fiducia e speranza. È il suo modo di insegnare! Sempre ci indica come realizzare quelle verità che ci insegna! Rimanere in Cristo significa proprio questo; rivolgersi a Lui per chiedere a Lui la forza e la grazia che nella nostra vita si compia quella promessa di amore che la sua Parola contiene.

Antifona d'Ingresso

Cantate al Signore un canto nuovo, * perché ha compiuto meraviglie; * agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Alleluia. (Sal 97, 1-2)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente ed eterno, porta a compimento in noi il mistero pasquale, perché quanti ti sei degnato di rinnovare nel Battesimo, con il tuo paterno aiuto portino frutti abbondanti e giungano alla gioia della vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, che ci hai inseriti in Cristo come tralci nella vite vera, confermaci nel tuo Spirito, perché, amandoci gli uni gli altri, diventiamo primizie di un'umanità nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

At 9, 26-31

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo.
Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.21

RIT: A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!

Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.

A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.

Ma io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l'opera del Signore!».

Seconda Lettura

1 Gv 3, 18-24

Dalla prima lettera di San Giovanni Apostolo
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.

Alleluia.

VANGELO

Gv 15, 1-8
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Dio ci ha dato tanti benefici, primo fra tutti il dono della fede. Preghiamo perché ci renda capaci di testimoniare con la coerenza della vita questo valore inestimabile.

R. Accresci in noi la fede, Signore.

Perché la Chiesa di Cristo goda di vera e stabile pace su tutta la terra, e crescendo nell'amore e timore di Dio Padre, sia piena del conforto dello Spirito Santo, preghiamo. R.

Perché i credenti in Cristo non ricadano sotto le potenze del male, ma sempre liberi da ogni compromesso e da ogni paura, professino apertamente il loro credo, preghiamo. R.

Perché l'assemblea domenicale manifesti sempre più la vera natura della Chiesa, che nasce dalla parola di Dio e si edifica nel banchetto eucaristico, per testimoniare la carità fraterna, preghiamo. R.

Perché ogni cristiano, a immagine somiglianze del Padre, abbia un cuore grande, lento all'ira e sempre disponibile al perdono, preghiamo. R.

Perché il Vangelo che abbiamo proclamato con la bocca, metta radici di fede nella nostra vita e produca sostanziosi frutti di giustizia e di santità, preghiamo. R.

O Signore, che ci hai creati e redenti, fà che la nostra fede porti frutti abbondanti di giustizia e di carità, perché il mondo veda le nostre opere buone e glorifichi il tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.

Sulle Offerte

O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio ci hai resi partecipi della tua natura divina, dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità, di testimoniarla con una degna condotta di vita. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * proclamare sempre la tua gloria, o Signore, * e soprattutto esaltarti in questo tempo + nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. ** Offrendo il suo corpo sulla croce, * diede compimento ai sacrifici antichi * e, donandosi per la nostra redenzione, + divenne altare, Agnello e sacerdote. ** Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, * l'umanità esulta su tutta la terra * e le schiere degli angeli e dei santi + cantano senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

«Io sono la vite vera e voi i tralci», dice il Signore. * «Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto». Alleluia. (Cf. Gv 15, 1.5)

Dopo la Comunione

Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore, e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri, donagli di passare dalla nativa fragilità umana alla vita nuova nel Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.