Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
27 Novembre - 03 Dicembre 2005
Tempo di Avvento I, Colore viola
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 1

Domenica 27 novembre 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-11-27.html

I Domenica del Tempo di Avvento - Colore: viola - SOLENNITA': I Domenica di Avvento

LETTURE: Is 63, 16-17.19; 64, 1-7; Sal.79; 1 Cor 1, 3-9; Mc 13, 33-37.

Commento: Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!

Il Vangelo, che ci propone la vita e l'insegnamento di Gesù, ha un valore che supera qualsiasi barriera temporale e spaziale. In ogni versetto del Vangelo è contenuta questa legge che diventa per noi fonte di vita perché troviamo nei Vangeli, e nell'insegnamento della chiesa, tutto quanto ci serve. Raramente, però Gesù esplicitamente si rivolge direttamente anche a noi. Quanto allora dobbiamo prendere in considerazione, oggi le sue parole che riguardano la vigilanza. Vigilare; è una parola rivolta a tutti, che Gesù annuncia a tutti. È una sola parola ma che ha in sé il Suo insegnamento. La misericordia del Padre sarà sempre pronta ad accogliere nel suo abbraccio di salvezza chiunque chiede di ritornare nella Sua casa! Vegliare significa essere sicuri di questa misericordia, che si è attuata nella Morte e Resurrezione di Cristo; è porsi nella relazione giusta con Dio, che passa nel nostro relazionarsi con il prossimo. Vegliare è il programma della vita del cristiano che ha piena fiducia nel Dio che salva. Vegliate! è un imperativo grammaticale, che diventa imperativo per la nostra vita. Gesù ce lo chiede non con arroganza, ma è la sua proposta che diventa imperativo per la forza del suo amore! Egli si è donato completamente a noi e in questa sua esortazione vi è tutta la forza redentrice della Morte e Resurrezione, vi è la salvezza che Egli ci porta e che vuole operativa: è la salvezza completa che è per "tutti"! Vi pone tutto il suo amore, tutta la carica dell'essere sceso come nostro fratello ma che richiede orecchie attente, cuore pronto, intelligenza vivace per essere accolta nella vita.

Antifona d'Ingresso

A te, Signore, innalzo l'anima mia, * mio Dio, in te confido: che io non resti deluso! * Non trionfino su di me i miei nemici! * Chiunque in te spera non resti deluso. (Sal 24, 1-3)

Atto Penitenziale

Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.

C: Pietà di noi, Signore.
A: Contro di te abbiamo peccato.
C: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
A: E donaci la tua salvezza

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, nostro Padre, + suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, * perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria * a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, nostro Padre, nella tua fedeltà ricordati di noi, opera delle tue mani, e donaci l'aiuto della tua grazia, perché, resi forti nello spirito, attendiamo vigilanti la gloriosa venuta di Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 63, 16-17.19; 64, 1-7

Dal libro del profeta Isaìa
Tu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti. Mai si udì parlare da tempi lontani, orecchio non ha sentito, occhio non ha visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi confida in lui.
Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
Siamo divenuti tutti come una cosa impura, e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;
tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.79

RIT: Signore, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Tu, pastore d'Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell'uomo che per te hai reso forte.

Sia la tua mano sull'uomo della tua destra,
sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

Seconda Lettura

1 Cor 1, 3-9

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.

Alleluia.

VANGELO

Mc 13, 33-37
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Nell'attesa del Redentore,
rivolgiamo le nostre suppliche al Padre che è nei cieli,
perché venga incontro alle nostre necessità
e a quelle di tutti gli uomini.

Visita il tuo popolo, Signore.

Per la Chiesa pellegrina nel mondo,
perché faccia parte a tutti gli uomini
della speranza che illumina il suo cammino
e risvegli in loro l'attesa della salvezza, preghiamo. R.

Per coloro nei quali la durezza della vita ha spento ogni speranza,
perché la nostra preghiera e la nostra fraternità
facciano rifiorire la fiducia
e la volontà di impegnarsi per un domani migliore, preghiamo. R.

Per le nostre comunità cristiane,
perché la vicinanza del Signore ci stimoli a vincere l'egoismo e la menzogna
per vivere nella verità e nell'amore, preghiamo. R.

Per le giovani generazioni,
perché vedano nel Cristo il modello dell'umanità nuova,
a cui devono ispirarsi per le grandi scelte della vita, preghiamo. R.

Per tutti noi,
perché nella realtà quotidiana ci incontriamo con il Signore
che un giorno verrà come giudice della storia, preghiamo. R.

Tu ci riveli, o Padre,
che quanto più grande è la nostra attesa,
tanto più ricco sarà il tuo dono;
accogli queste nostre suppliche
e accresci in noi con la venuta del tuo Figlio
il bene inestimabile della speranza.
Per Cristo nostro Signore.

Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, il pane e il vino, + dono della tua benevolenza, * e concedi che il nostro sacrificio spirituale + compiuto nel tempo * sia per noi pegno della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Al suo primo avvento nell'umiltà della condizione umana * egli portò a compimento la promessa antica * e ci aprì la via + dell'eterna salvezza. ** Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, * ci chiamerà a possedere il regno promesso * che ora osiamo sperare + vigilanti nell'attesa. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il Signore donerà il suo bene * e la nostra terra darà il suo frutto. (Sal 84, 13)

—(oppure)—
Vegliate, perché non sapete né il giorno né l'ora. (Cf. Mc 13, 33)

Dopo la Comunione

La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, o Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 28 novembre 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-11-28.html

I Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Is 2, 1-5 (B-C); Sal.121; Mt 8, 5-11.

Commento: Io verrò e lo curerò...

In una epoca come la nostra segnata dalla incertezza, l'attesa può sembrare inutile perché insopportabile la situazione odierna. Ci troviamo nel tempo dell'assenza di Dio pensando che abbia abbandonato la sua casa, gli uomini. E si l'attesa sembra inutile, la preghiera o andare a messa può essere ritenuto come perdita di tempo nel senso che non è esaudita e la fede può essere vista come illusione. In tale situazione, che fare? Affidarsi alla buona sorte o credere sperando in un mondo nuovo che sarà restaurato dal Colui che viene? Affidarsi alla buona sorte è togliere ogni possibilità di un incontro proficuo e non aiuta poi a compiere il cammino interiore. Credere e sperare è un atteggiamento che ci vuole per rispondere all'invito del profeta. Il profeta Isaia si rivolge al popolo, lo invita di camminare, a salire per incontrare il Signore perché è lui che può indicare la via per camminare per i suoi sentieri. Questo cammino è metaforico che indica il percorso del cuore per andare incontro al Signore dentro il cuore e con il cuore. È un andare con l'anima per incontrare il giudice che viene, lo si incontra nel suo tempio che è Gesù stesso, Colui che attendiamo. Egli è il tempio del Padre perché abita in lui il Padre e in lui si incontra con il Padre, con Dio. Il profeta Isaia annunzia l'era messianica come un tempo di giustizia e di pace. Per vivere quest'era di giustizia e di pace del Signore che viene, non ci occorre affidarsi alla buona sorte perché non permette di camminare anzi mantiene seduto, immobile, ma credere, sperare per camminare. La domanda che si può fare è come camminare per incontrare il Messia che viene per stabilire il regno di giustizia e di pace? Siamo tentati dal vivere frenetico, dal fare che ci può distogliere da ogni voler camminare perché resi pesanti dalle vicende quotidiane. Camminare è un impegno interiore per questo ci vuole la fede. Il cammino da fare è un cammino della fede, nella fede con il cuore. Solo con la fede che si va incontro al Messia che viene, solo con la fede lo si può incontrare e nella fede che si rivela e agisce la potenza di Dio. La fede rende vigilante colui che è in attesa per un incontro fruttuoso. L'atteggiamento del centurione di cui ci parla il vangelo è fondamentale. Egli ha una fede più grande e Gesù lo riconosce ed è questa stessa fede che ha fatto si che possa andargli incontro. Ogni giorno deve essere un passo e ogni passo deve includere tutta la vita non solo una parte e deve caratterizzare il cammino della fede.

Antifona d'Ingresso

Ascoltate, genti, la parola del Signore, * annunciatela alle isole più lontane: * Coraggio, non temete! * Ecco, giunge il vostro Dio. (Cf. Ger 31, 10; Is 35, 4)

Atto Penitenziale

Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.

C: Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi.
A: Signore pietà.
C: Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Il tuo aiuto, o Padre, ci renda perseveranti nel bene in attesa di Cristo tuo Figlio; quando egli verrà e busserà alla porta, ci trovi vigilanti nella preghiera, operosi nella carità fraterna ed esultanti nella lode. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 2, 1-5 (B-C)

Dal libro del profeta Isaìa
Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s'innalzerà sopra i colli
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
"Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri".
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un'altra nazione,
non impareranno più l'arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

Parola di Dio.


oppure, se questa lettura è già stata proclamata nella I domenica di Avvento (Anno A), può essere sostituita dalla seguente:

Is 4,2-6
Dal libro del Profeta Isaìa
In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti d'Israele. Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo: quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme.
Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio, allora creerà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutti i luoghi delle sue assemblee una nube di fumo durante il giorno e un bagliore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché la gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione, come una tenda sarà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro la bufera e contro la pioggia.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

Is 4,2-6 (anno A)

Dal libro del Profeta Isaìa
In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti d'Israele. Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo: quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme.
Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio, allora creerà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutti i luoghi delle sue assemblee una nube di fumo durante il giorno e un bagliore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché la gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione, come una tenda sarà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro la bufera e contro la pioggia.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.121

RIT: Andiamo con gioia incontro al Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
"Andremo alla casa del Signore!".
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: "Su di te sia pace!".
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Signore, nostro Dio, vieni a liberarci:
fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Alleluia.

VANGELO

Mt 8, 5-11
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: "Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente". Gli disse: "Verrò e lo guarirò".
Ma il centurione rispose: "Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa".
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: "In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore conosce il cuore di ogni uomo ed opera per la salvezza di tutti. Certi della sua misericordia e del suo amore, gli diciamo con fede:

Veglia sui nostri passi, Signore.

Illumina, sostieni e accompagna la tua Chiesa, o Signore, perché possa guidare i passi dei tuoi fedeli per i sentieri che conducono a te. Preghiamo:

Illumina, o Signore, i governanti del mondo, perché abbandonino la corsa alle armi ed usino delle risorse naturali per il progresso civile e morale dei popoli. Preghiamo:

Illumina, o Signore, gli ammalati di questa comunità ed aumenta la fede nei loro cuori, perché non restino delusi quanti t'invocano con fiducia. Preghiamo:

Illumina, o Signore, la mente dei tuoi fedeli, perché accogliendo i germi di bontà e di fede presenti in ogni popolo, ne facciano motivo di gratitudine e di arricchimento personale. Preghiamo:

Illumina, o Signore, le famiglie cristiane, perché vivano il loro mistero di grazia e siano testimoni del tuo amore per ogni creatura. Preghiamo:

Per quanti sono impegnati nelle forze dell'ordine.
Per quanti vivono l'obiezione di coscienza.

O Padre, accogli benigno le suppliche che ti presentiamo. La prossima venuta del tuo Figlio ci trovi vigilanti e pronti, rinnovati giorno dopo giorno dalla speranza di sedere con te alla mensa del regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e concedi che il nostro sacrificio spirituale compiuto nel tempo sia per noi pegno della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli, o Signore, il sacrificio del tuo popolo, perché i doni che offriamo alla tua gloria siano per noi sorgente di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Al suo primo avvento nell'umiltà della condizione umana * egli portò a compimento la promessa antica * e ci aprì la via + dell'eterna salvezza. ** Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, * ci chiamerà a possedere il regno promesso * che ora osiamo sperare + vigilanti nell'attesa. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Vieni, o Signore, a visitarci nella pace, * perché possiamo gioire davanti a te con cuore integro. (Cf. Sal 105, 4-5; Is 38, 3)
Oppure:
Molti verranno dall'oriente e dall'occidente * e siederanno a mensa * con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli. (Mt 8, 11)

—(oppure)—
Vieni, o Signore, a visitarci nella pace, * perché possiamo gioire davanti a te con cuore integro. (Cf. Sal 105, 4-5; Is 38, 3)
Oppure:
Molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa * con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli. (Mt 8, 11)

Dopo la Comunione

—(antica)—
La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, o Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Il sacramento che abbiamo ricevuto, o Padre, ci renda vigilanti e alimenti le lampade della nostra fede, perché possiamo attendere la venuta del tuo Figlio ed essere introdotti al banchetto delle nozze eterne. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 29 novembre 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-11-29.html

I Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Is 11, 1-10; Sal.71; Lc 10, 21-24.

Commento: Hai nascosto le cose ai dotti e l'hai rivelate agli umili...

La pericope ci presenta e ci precisa alcuni tratti essenziali del Messia futuro: di essere di ceppo davidico perché Iesse è il padre di Davide; sarà riempito dello spirito profetico, farà regnare tra gli uomini la giustizia, sarà un riflesso terrestre della santità del Signore, ristabilirà la pace paradisiaca nel senso che il lupo dimorerà insieme con l'agnello e la pantera si sdraierà accanto al capretto e via dicendo. Prima l'uomo si ribellato contro Dio a adesso il profeta annunzia che ci sarà una svolta. Benché la rivolta dell'uomo contro Dio aveva spezzato l'armonia tra l'uomo e Dio e tra l'uomo e la natura, ma non solo anche tra l'uomo e l'uomo, l'armonia di prima si ristabilirà con il regno messianico. Se prima i profeti hanno annunziato le guerre, le invasioni, distruzioni, il regno messianico ristabilirà l'equilibrio perché Colui che viene è portatore del perdono, riconcilierà a se tutte le cose, romperà l'inimicizia per una convivenza fraterna senza guerre. La conseguenza della sua venuta è la pace, la fertilità del suolo. La nuova alleanza è una alleanza di pace e di giustizia. Il regno di pace tra gli uomini si estende fino al mondo animale incluso il serpente responsabile del peccato originale. L'era messianica è descritta simbolicamente con un ritorno alla pace paradisiaca. Ciò è avvenuto con la nascita di Gesù come compimento e risposta. In lui troviamo le virtù dei suoi antenati come la saggezza e l'intelligenza di Salomone, la prudenza e la valentia di Davide, la conoscenza e il timore di Dio dei patriarchi e dei profeti come Mosè , Giacobbe e Abramo. Gesù è portatore delle cose nascoste quelle che i profeti hanno annunziato. Hanno desiderato vederle ma non le hanno viste. Per noi è una grazia di vedere queste cose nella persona di Cristo, è lui che le rivela agli uomini. Egli si rivela agli uomini semplici, umili, sono loro che accolgono e comprendono il mistero di Gesù. Che ha gli occhi e vede è beato. Gli occhi e gli orecchi della fede rendono beato colui che crede. Adesso occorre preparare gli occhi e gli orecchi della fede per ascoltare colui che viene, essere disposti ad accoglierlo nell'umiltà con un cuore docile. A Natale, si passa dal pensare al vedere cioè dall'invisibile al visibile, ciò che era nascosto si rivela in un bambino, è in lui il tesoro del mistero del Padre.

Antifona d'Ingresso

Ecco, il Signore verrà * e con lui tutti i suoi santi: * in quel giorno risplenderà una grande luce. (Cf. Zc 14, 5.7)

Colletta

Accogli, o Padre, le preghiere della tua Chiesa e soccorrici nelle fatiche e nelle prove della vita; la venuta di Cristo tuo Figlio ci liberi dal male antico che è in noi e ci conforti con la sua presenza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 11, 1-10

Dal libro del profeta Isaia.
In quel giorno,
un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d'intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l'orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno avverrà
che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli.
Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.71

RIT: Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Ecco, viene il Signore nostro Dio con potenza grande,
illuminerà gli occhi dei suoi servi.

Alleluia.

VANGELO

Lc 10, 21-24
Dal Vangelo secondo  Luca

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: "Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo".
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: "Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Dio si rivela ai semplici e ai piccoli. Desiderosi di accogliere e comprendere il suo mistero, lo preghiamo dicendo:

Signore, donaci occhi che vedono.

Signore, tu sei la nostra pace: concedi alla tua Chiesa di essere comunità convertita e riconciliata. Preghiamo:

Signore, tu hai un disegno d'amore per ogni uomo: concedici di scoprire in esso la nostra dignità e la fonte della nostra fratellanza. Preghiamo:

Signore, i lupi continuano a divorare gli agnelli: blocca la mano al prepotente e sostieni chi patisce ingiustizia. Preghiamo:

Signore, hai ridato vigore al tronco di Jesse: fa' nascere dalla nostra epoca, intaccata da virus di morte, nuovi germogli di speranza e di vita. Preghiamo:

Signore, hai fatto dei piccoli gli interlocutori prediletti del tuo regno: fa' che tutti i bambini trovino amore, accoglienza, protezione e rispetto. Preghiamo:

Per quanti hanno il compito di amministrare la giustizia.
Per quanti sono in ricerca di capire e di vedere.

Padre santo, che con la venuta del tuo Figlio ci hai ricolmato dei doni dello Spirito, rendici tuoi veri discepoli per annunciare ai poveri la salvezza, la libertà ai prigionieri e al mondo intero la pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Guarda con benevolenza, o Signore, alle preghiere e al sacrificio che umilmente ti presentiamo: all'estrema povertà dei nostri meriti supplisca l'aiuto della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere, e rendici liberi da ogni colpa, perché dai misteri che celebriamo, per l'azione purificatrice della tua grazia, otteniamo la pienezza del perdono. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Al suo primo avvento nell'umiltà della condizione umana * egli portò a compimento la promessa antica * e ci aprì la via + dell'eterna salvezza. ** Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, * ci chiamerà a possedere il regno promesso * che ora osiamo sperare + vigilanti nell'attesa. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il giudice giusto darà la corona di giustizia * a coloro che hanno atteso con amore la sua venuta. (Cf. 2 Tm 4, 8)
Oppure:
Ti rendo lode, o Padre, * perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti * e le hai rivelate ai piccoli. (Lc 10, 21)

—(oppure)—
Il giudice giusto darà la corona di giustizia * a coloro che hanno atteso con amore la sua venuta. (Cf. 2 Tm 4, 8)
Oppure:
Ti rendo lode, o Padre, * perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti * e le hai rivelate ai piccoli. (Lc 10, 21)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Saziati del cibo spirituale, o Signore, a te innalziamo la nostra supplica: per la partecipazione a questo sacramento, insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra e a tenere fisso lo sguardo su quelli del cielo. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Nutriti dell'unico pane, ti supplichiamo, o Signore, di confermarci sempre nel tuo amore, perché possiamo camminare in novità di vita. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 30 novembre 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-11-30.html

I Settimana del Tempo di Avvento - Colore: rosso

LETTURE: Rm 10, 9-18; Sal 18; Mt 4, 18-22.

Commento: Vi farò pescatori di uomini.

È difficile per noi immaginare come un voce, un invito, un richiamo possa essere decisivo per la vita di una persona. Solo pensando al fascino che Gesù esercitava con tutta la sua persona, e con la sua divina autorità, riusciamo a comprendere come semplici e rozzi pescatori, abbiano potuto, senza esitazione, lasciate le reti, e con esse tutte le loro umane sicurezze, mettersi alla sua sequela. È evidente che l'eco di quanto il Maestro di Nazaret andava facendo e dicendo, fosse arrivato anche sulle spiagge del lago di Tiberiade, anche agli orecchi e al cuore dei due fratelli pescatori Pietro e Andrea. Resta comunque vero che per giungere alla determinazione di "lasciare tutto", cambiare completamente vita, occorre una grandissima fiducia in colui che chiama. A maggior ragione se si pensa che Gesù non fa promesse, non dà sicurezze, non offre compensi, anzi ad uno scriba che esprime il desiderio di volerlo seguire dice: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
A Pietro e ad Andrea ha da scandire solo una proposta, non di immediata comprensione: "Vi farò pescatori di uomini". "Ed essi subito, lasciate le reti lo seguirono". Gesù non si ferma! "Andando oltre vide altri due fratelli". Davvero è andata oltre quella voce suadente: quanti e quante hanno sentito lo stesso invito di Andrea e con la stessa sollecitudine, hanno lasciato tutto per seguirlo. Questo ricordo degli apostoli ci sprona a rendere grazie per la chiamata e per tutte le chiamate. Ringraziamo perché sul fondamento degli apostoli poggia la nostra fede. Ringraziamo tutti coloro che in modi e momenti diversi offrono la stessa loro preziosa testimonianza. Ringraziamo il buon Dio se ciascuno di noi si sente concretamente impegnato a vivere ed annunciare la stessa fede trasmessa da Andrea a da tutti gli apostoli.

Antifona d'Ingresso

Mentre camminava lungo il mare di Galilea, * il Signore vide due fratelli, Pietro e Andrea, e disse loro: * «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini». (Cf. Mt 4, 18-19)

Atto Penitenziale

Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucarestia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

C: Signore, che sei venuto a cercare che era perduto, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che sei venuto per dare la tua vita in riscatto per tutti, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che raccogli nell'unità i tuoi figli dispersi, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

Umilmente ti invochiamo, o Signore: il santo apostolo Andrea, che fu annunciatore del Vangelo e guida per la tua Chiesa, sia presso di te nostro perenne intercessore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Rm 10, 9-18

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!».
Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall'ascolto e l'ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt'altro:
«Per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 18

RIT: Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Venite dietro a me,
vi farò pescatori di uomini.

Alleluia.

VANGELO

Mt 4, 18-22
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Dio Padre misericordioso
ci ha edificati come tempio vivo dello Spirito
sul fondamento degli Apostoli.
Innalziamo a lui le nostre invocazioni per tutta l'umanità.

R. Rivela al mondo la tua salvezza, Signore.

Per la Chiesa che ti sei acquistata con la croce del tuo Figlio
e hai edificato sulla testimonianza degli Apostoli,
perché, spoglia di oro e di argento,
offra al mondo l'unica ricchezza che possiede:
Cristo crocifisso e risorto, preghiamo. R.

Per tutti i discepoli del Vangelo,
perché sull'insegnamento degli Apostoli
si trovino uniti in una sola fede,
in un solo Signore, in un solo Battesimo, preghiamo. R.

Per le gravi disuguaglianze che colpiscono l'umanità,
perché le risorse della terra
non siano disperse negli sprechi e nelle armi di distruzione,
ma l'abbondanza dei popoli ricchi supplisca all'indigenza dei poveri, preghiamo. R.

Per tutti coloro che soffrono persecuzione a causa del nome di Gesù,
perché il loro sacrificio
sia germe di una nuova primavera di vita cristiana, preghiamo. R.

Per la nostra comunità radunata nel ricordo degli Apostoli,
perché spezzando il pane con letizia e semplicità di cuore,
lodi il Signore e attiri nuovi fratelli nella Chiesa, preghiamo. R.

Concedi al tuo popolo, o Signore,
di ascoltare con religiosa attenzione
e di proclamare con fiducia evangelica
la parola tramessa dagli Apostoli,
perché si affretti l'ora
dell'unità di tutte le genti nel Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Dio onnipotente, nella festa di sant'Andrea portiamo questi doni al tuo altare; fa' che, offrendoli, siamo a te graditi e, ricevendoli da te santificati, otteniamo la vita. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Guarda con bontà, o Signore, l'offerta che presentiamo al tuo altare, perché a noi ottenga il perdono e al tuo nome renda gloria. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Tu hai stabilito la tua Chiesa sul fondamento degli apostoli, * perché sulla terra sia segno visibile della tua santità nei secoli * e trasmetta a tutti gli uomini + gli insegnamenti che sono via al cielo. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti a tutte le schiere degli angeli, * ora e sempre, con cuore riconoscente, + proclamiamo nel canto la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Disse Andrea a Simone, suo fratello: * «Abbiamo trovato il Messia, il Cristo». E lo condusse da Gesù. (Cf. Gv 1, 41-42)

—(oppure)—
Ecco, il Signore nostro viene con potenza, perché si aprano gli occhi dei suoi servi. (Cf. Is 40, 10; 35, 5)
Oppure:
Sento compassione per la folla: * non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino. (Mt 15, 32)

Dopo la Comunione

—(antica)—
La comunione al tuo sacramento, o Signore, ci fortifichi, perché, portando in noi i patimenti di Cristo sull'esempio del santo apostolo Andrea, possiamo vivere con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Custodisci in noi il tuo dono, o Signore, e il sacramento che abbiamo ricevuto dalla tua bontà diventi per noi sorgente di salvezza e di pace. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 01 dicembre 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-12-01.html

I Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Is 26, 1-6; Sal.117; Mt 7, 21.24-27.

Commento: Non solo a parole ma con i fatti...

Il tema di ieri era centrato sulla prontezza dei discepoli come risposta all'invito di Gesù. Oggi l'evangelista Matteo mette accento sul credere, su chi fa la professione di fede ed è fiducioso di fare la volontà di Dio. L'essere discepolo di Cristo non si attua solo nel professare il suo nome, ma nel fare la volontà del Padre. Il formalismo non aiuta nel cammino, ci vuole la concretezza nella vita, il mettere in pratica ciò che ci chiede. La fede è anzitutto una questione del cuore e non delle labbra, non è il problema della mente, ma dell'intimità dell'anima. È facile cadere in un formalismo, di dirsi cioè discepolo di Cristo senza esserlo con la propria vita, una dissociazione tra parole e vita, tra bocca e cuore. A parole è facile essere discepoli del Signore, ma con il cuore quello che le labbra dicono viene smentito, bastano alcune situazioni difficili e si dimentica di essere ancora discepoli. Ma un discepolo è chiamato a fondare saldamente la sua casa, il suo cuore su Cristo, affidarsi a lui e mettere in pratica le sue parole perché è facendo così che si entra nel regno dei cieli, si compie la volontà del Padre. Per costruire la propria casa sulla roccia, l'ideale sarebbe quello di confidare in Dio evitando la superbia perché discepolo non è colui che è superbo, che sa che tutto, ma colui che a Dio si affida e in Lui confida. Chi non si affida costruisce la sua casa sulla sabbia, che non può resistere alle tentazioni e alle prove, crolla rovinosamente. Egli, il Signore si lascia trovare, ma va anche invocato nel momento in cui è vicino, mentre lo attendiamo.

Antifona d'Ingresso

Tu sei vicino, o Signore, e tutte le tue vie sono verità; * fin dal principio, dalle tue testimonianze ho conosciuto che in eterno tu sei. (Cf. Sal 118, 151-152)

Atto Penitenziale

All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.

C: Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Risveglia la tua potenza, o Signore, e con grande forza vieni in nostro soccorso, perché la tua grazia vinca le resistenze dei nostri peccati e affretti il momento della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 26, 1-6

Dal libro del profeta Isaia.
In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda:
«Abbiamo una città forte;
mura e bastioni egli ha posto a salvezza.
Aprite le porte:
entri una nazione giusta,
che si mantiene fedele.
La sua volontà è salda;
tu le assicurerai la pace,
pace perché in te confida.
Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna,
perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto,
ha rovesciato la città eccelsa,
l'ha rovesciata fino a terra,
l'ha rasa al suolo.
I piedi la calpestano:
sono i piedi degli oppressi,
i passi dei poveri».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.117

RIT: Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell'uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.

Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.

Alleluia.

VANGELO

Mt 7, 21.24-27
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Padre ha reso Cristo pietra angolare, roccia eterna, sostegno della vita di ogni uomo. Aggrappati alla sua forza, umilmente lo preghiamo dicendo:

Noi confidiamo in te, Signore.

Fa' che la tua Chiesa, Signore, radicata profondamente in Cristo, attinga da lui gli insegnamenti per la sua missione nel mondo. Preghiamo:

Illumina, o Signore, i capi dei popoli, perché con saggezza sappiano costruire l'avvenire del mondo sui valori duraturi della pace e della fratellanza. Preghiamo:

Concedi, o Signore, ai carcerati, ai drogati e a quanti hanno perso la fiducia negli uomini, il coraggio e la fede di ricostruire la loro vita in Cristo, rinnovatore di ogni cosa. Preghiamo:

Dona, o Signore, alla nostra comunità parrocchiale la forza di ricercare la tua volontà anche nelle scelte ordinarie della vita pastorale. Preghiamo:

Fà crollare, o Signore, le illusioni di quanti impostano la loro esistenza sulla vacuità, e dona loro sete e fame dei veri valori. Preghiamo:

Per le vocazioni della nostra diocesi.
Per l'impegno parrocchiale nella catechesi degli adulti.

Ti chiediamo, o Padre, di rafforzare in questo tempo di avvento la nostra fede, perché essa non vacilli nella prova e nella tentazione, ma diventi più salda e coerente. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e concedi che il nostro sacrificio spirituale compiuto nel tempo sia per noi pegno della redenzione eterna. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Volgi il tuo sguardo su di noi, o Signore, perché l'offerta di questo sacrificio, che toglie i peccati del mondo, giovi alla salvezza del tuo popolo. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Al suo primo avvento nell'umiltà della condizione umana * egli portò a compimento la promessa antica * e ci aprì la via + dell'eterna salvezza. ** Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, * ci chiamerà a possedere il regno promesso * che ora osiamo sperare + vigilanti nell'attesa. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Viviamo in questo mondo con giustizia e pietà, * nell'attesa che si compia la beata speranza * e venga nella gloria il nostro Dio. (Cf. Tt 2, 12-13)
Oppure:
Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», * entrerà nel regno dei cieli, * ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7, 21)

—(oppure)—
Viviamo in questo mondo con giustizia e pietà, * nell'attesa che si compia la beata speranza e venga nella gloria il nostro Dio. (Cf. Tt 2, 12-13)
Oppure:
Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, * ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7, 21)

Dopo la Comunione

—(antica)—
La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, o Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
O Padre, la forza del tuo Spirito, operante in questi santi misteri, sia per noi sostegno nella vita presente e pegno sicuro della felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 02 dicembre 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-12-02.html

I Settimana del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Is 29, 17-24; Sal.26; Mt 9, 27-31.

Commento: Il Signore è la mia speranza...

Il Signore è la mia speranza, tale è il ritornello che ci introduce nel vivo del tema di oggi. Le condizioni umane, la finitezza, la debolezza non sono un aiuto per l'uomo che vuole vivere una vita che sia fuori dei parametri dell'esistenza. Esse possono fare che si dimentichi questo ritornello del salmista. L'uomo di fronte alle vicende della vita, dell'esperienza della sua finitezza, può perdere il motivo di sperare in un futuro migliore cadendo così nella disperazione, che porta alla chiusura degli occhi dinanzi alla realtà della redenzione che sarà realizzata in Cristo e con Cristo. Il profeta Isaia ci dona un motivo di non disperare di fronte ad ogni situazione della vita, ma sperare in quel mondo nuovo, nonostante le infermità spirituali, la nostra realtà di peccaminosità.
La facilità con la quale l'uomo, il cristiano si dispera è motivo di riflessione. Oggi è facile disperare e difficile sperare perché è l'era dell'incertezza. La cecità guadagna gli occhi e l'oscurità copre la faccia e la sordità regna negli orecchi e così "hanno gli occhi e non vedono, hanno gli orecchi e non odono". Si diventa come uno che non sente e non risponde. Il salmista ci dice di sperare nel Signore, un invito questo che può sembrare non facile. Bisogna essere forti e rinfrancarsi il cuore per resistere quando tutto sembra essere problematico. La vita nella fede deve trovare il luogo dove rinfrancarsi: si può rinfrancare in Cristo e in lui sperare la liberazione. Si vive credendo e si crede sperando in Colui che viene. È lui, proprio lui la salvezza, la liberazione dalle nostre infermità, sia spirituali che fisiche è il medico delle nostre anime. Ciò che il profeta Isaia annunzia si avvera in Cristo e con Cristo che ridona la vista ai ciechi. La cecità è simbolo delle infermità spirituali che chiudono gli occhi per non vedere più ciò che si può vedere con il dono della fede. Il peccato non permette di vedere perché offusca la vista, allontana da Dio, e per riacquistare la vista, l'esigenza è quella di riconoscere il proprio peccato, decidere di andare incontro al Signore. L'evangelista Matteo ci parla di due ciechi, che riconoscendo i propri peccati attraverso le parole: "Figlio di Davide, abbi pietà di noi". Ci sono due indicazioni in questa affermazione. La prima è di mostrare o meglio di indicare la provenienza di Colui che viene, la sua discendenza. Egli viene dalla discendenza di Davide. Essa indica anche la sua missione, quella di perdonare affinché il peccatore riprenda vita, il cieco ci veda. È Colui che risponde alle suppliche di chi lo cerca, lo implora con fede. Egli è luce per far si che colui che si trova nella cecità possa vedere perché alla sua luce vediamo la luce (Salmo 35, 10) nel senso che è sorgente della vita e in lui tutti riprendono a vivere, a vedere; l'invisibile diventa visibile è l'inudibile diventa udibile. Il discendente di Davide è Gesù, Colui che apre gli occhi dei ciechi. Chi crede, a Natale i suoi occhi si apriranno per vedere quello che era nascosto. Gli occhi di cui si parla sono gli occhi della fede, gli occhi del cuore che vedono e riconoscono, gli occhi della fede che credono. La fede rende il cuore come un frutteto per il fatto che riceverà il Signore che viene nella fede. La fede rende disponibile il cuore di ospitare il Signore che viene e il suo cuore vedrà quel Signore per essere toccato e gli occhi vedranno perché solo con la sua luce si vede la luce.

Antifona d'Ingresso

Ecco, il Signore verrà con splendore * a visitare il suo popolo nella pace * per fargli dono della vita eterna.

Atto Penitenziale

Gesù Cristo, il giusto, intercede per noi e ci riconcilia con il Padre. Apriamo il nostro spirito al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore.

C: Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

Risveglia la tua potenza e vieni, Signore Gesù: dai pericoli che ci minacciano a causa dei nostri peccati la tua protezione ci liberi, il tuo soccorso ci salvi. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 29, 17-24

Dal libro del profeta Isaia.
Così dice il Signore Dio:
«Certo, ancora un po'
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall'oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d'Israele.
Perché il tiranno non sarà più, sparirà l'arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
"D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
poiché vedendo i suoi figli l'opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d'Israele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.26

RIT: Il Signore è la mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è la luce del mondo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 9, 27-31
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Per mezzo del suo Figlio, Dio ridona la vista ai ciechi, l'udito ai sordi e la gioia agli afflitti. Con il desiderio di essere noi pure guariti dal male e trasformati in uomini nuovi, lo preghiamo dicendo:

Signore, liberaci dal male.

Perché la Chiesa, luce delle genti, testimoni che in Cristo ogni tenebra è vinta, ogni colpa perdonata, ogni morte redenta. Preghiamo:

Perché tutti i cristiani avvertano come compito specifico l'impegno per il superamento di ogni ingiustizia. Preghiamo:

Perché nel mondo crollino le dittature e ogni altra forma di governo che non rispettano la libertà e la dignità dell'uomo. Preghiamo:

Perché noi fedeli, che spesso crediamo di vedere, ricerchiamo umilmente e attentamente la verità, consapevoli di non possederla mai compiutamente. Preghiamo:

Perché la cecità fisica dei non vedenti, accettata e unita alla sofferenza di Cristo, diventi testimonianza di luce per i non credenti. Preghiamo:

Per quanti si occupano dei malati.
Per quanti si preparano alla prima comunione e alla cresima.

O Padre, che hai pietà e misericordia di ogni uomo, ascolta le nostre suppliche e donaci di credere fermamente in te, che sempre ci illumini e ci salvi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Guarda con benevolenza, o Signore, alle preghiere e al sacrificio che umilmente ti presentiamo: all'estrema povertà dei nostri meriti supplisca l'aiuto della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Accogli, o Signore, il sacrificio di riconciliazione e di lode che offriamo alla tua maestà, perché ci ottenga il perdono dei peccati e trasformi la nostra vita in perenne rendimento di grazie. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Al suo primo avvento nell'umiltà della condizione umana * egli portò a compimento la promessa antica * e ci aprì la via + dell'eterna salvezza. ** Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, * ci chiamerà a possedere il regno promesso * che ora osiamo sperare + vigilanti nell'attesa. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo: * egli trasfigurerà il nostro corpo mortale * a immagine del suo corpo glorioso. (Cf. Fil 3, 20-21)
Oppure:
Gesù toccò gli occhi ai ciechi e disse: * «Avvenga per voi secondo la vostra fede». * E si aprirono loro gli occhi. (Mt 9, 29-30)

—(oppure)—
Aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo: * egli trasfigurerà il nostro corpo mortale * a immagine del suo corpo glorioso. (Cf. Fil 3, 20-21)
Oppure:
Gesù toccò gli occhi ai ciechi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». * E si aprirono loro gli occhi. (Mt 9, 29-30)

Dopo la Comunione

—(antica)—
Saziati del cibo spirituale, o Signore, a te innalziamo la nostra supplica: per la partecipazione a questo sacramento, insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra e a tenere fisso lo sguardo su quelli del cielo. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Signore, che ci hai colmato con i tuoi doni, fa' che la loro grazia ci guarisca e il loro aiuto ci protegga. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 03 dicembre 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-12-03.html

I Settimana del Tempo di Avvento - Colore: bianco

LETTURE: Is 30, 19-21.23-26; Sal.146; Mt 9, 35-10,1.6-8.

Commento: Il vero maestro...

La fedeltà di Dio non viene mai meno. Dio sa di essere fedele alle sue promesse, sa rispondere a colui che lo invoca con cuore sincero. Egli fa promesse e le compie, vede la miseria del suo popolo e agisce. Il popolo d'Israele implora e Dio risponde mandando il suo unico Figlio, il vero maestro. È motivo di consolazione per Sion di avere il maestro vero. L'invito è di non piangere perché Dio ha visto la miseria del suo popolo che non ha un maestro che l'istruisce, che avrà un attenzione particolare nei suoi confronti. Se prima il maestro era nascosto, adesso cioè a Natale, quel maestro si rivelerà. Non ci sarà più il velo perché "non si terrà più nascosto il tuo maestro" come ci dice il profeta Isaia nel brano del giorno. Si passa dall'invisibile al visibile, sarà una esperienza tra uomo e vero Uomo. Gli occhi vedranno il maestro e gli orecchi sentiranno la sua parola. Il suo svelarsi porta l'abbondanza di beni su tutto il creato. Non c'è nessuna parte del mondo, del creato non sia raggiunto da questi beni. La sua redenzione include tutto il mondo, il creato. Tutto ciò avviene quando ci si mette nell'atteggiamento di accoglienza. Il Natale è questo momento di accoglienza dei beni in quel maestro che nascerà, che si rivelerà nella semplicità. Per accogliere, l'atteggiamento richiesto è l'attesa non nell'incredulità, ma nella fede. Così si diventa beato. Il ritornello del salmo dice: Beati coloro che aspettano il Signore. Per noi è difficile l'attesa. Ci stanchiamo prima del giorno dell'arrivo perdendo il ritmo dell'attesa, della vigilanza. Chi aspetta nella vigilanza sarà guarito dalle sua infermità.
L'evangelista Matteo ci presenta la realizzazione di quello che il profeta Isaia aveva detto. Gesù è quel vero maestro perché insegna non solo a parole ma anche con la vita: Egli così insegnerà le verità salvifiche. Gesù è il maestro che risponde alle suppliche provando compassione: Egli non è solo maestro ma anche il pastore che va a cercare le pecore smarrite. La sua venuta infatti è per incontrare l'uomo, per cercare chi si è perduto, per liberare il popolo oppresso senza pastore che si preoccuperà delle folle che vanno di qua e di là senza riferimento. Gesù manda i discepoli per preparare il terreno, il luogo, affinché sia fertile il terreno dove il regno dei cieli dovrà crescere. Quel terreno fertile è il cuore che deve essere disposto all'accoglienza del regno. Necessita cioè la conversione del cuore, un cuore libero dal superfluo per essere reso pronto al dono. Il dono grande, immenso è il Natale: un dono da ricevere nella fede e da porgere con amore agli altri.

Antifona d'Ingresso

Ti loderò, Signore, tra le genti, e annuncerò il tuo nome ai miei fratelli. (Cf. Sal 17, 50; 21, 23)

Atto Penitenziale

Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

C: Signore, che sei la pienezza di verità e di grazia, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che ti sei fatto povero per arricchirci, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che sei venuto a fare di noi il tuo popolo santo, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

O Dio, che hai chiamato alla fede molti popoli con la predicazione di san Francesco Saverio, concedi che il cuore dei tuoi fedeli arda dello stesso fervore missionario e che la santa Chiesa si allieti su tutta la terra di nuovi figli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 30, 19-21.23-26

Dal libro del profeta Isaia.
Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme,
tu non dovrai più piangere.
A un tuo grido di supplica [il Signore] ti farà grazia;
appena udrà, ti darà risposta.
Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione
e l'acqua della tribolazione,
non si terrà più nascosto il tuo maestro;
i tuoi occhi vedranno il tuo maestro,
i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te:
«Questa è la strada, percorretela»,
caso mai andiate a destra o a sinistra.
Allora egli concederà la pioggia per il seme
che avrai seminato nel terreno,
e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso;
in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato.
I buoi e gli asini che lavorano la terra
mangeranno biada saporita,
ventilata con la pala e con il vaglio.
Su ogni monte e su ogni colle elevato
scorreranno canali e torrenti d'acqua
nel giorno della grande strage,
quando cadranno le torri.
La luce della luna sarà come la luce del sole
e la luce del sole sarà sette volte di più,
come la luce di sette giorni,
quando il Signore curerà la piaga del suo popolo
e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.146

RIT: Beati coloro che aspettano il Signore.

È bello cantare inni al nostro Dio,
è dolce innalzare la lode.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d'Israele.

Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.
Egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.

Grande è il Signore nostro,
grande nella sua potenza;
la sua sapienza non si può calcolare.
Il Signore sostiene i poveri,
ma abbassa fino a terra i malvagi.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il Signore è nostro giudice,
nostro legislatore, nostro re:
egli ci salverà.

Alleluia.

VANGELO

Mt 9, 35-10,1.6-8
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore viene per mantenere le sue promesse: egli porta consolazione e pace a chi lo accoglie con fede. Per questo diciamo insieme:

Consola il tuo popolo, Signore.

Signore, la tua Chiesa gusta ogni giorno il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione: donale forza, perché ti sia fedele nel cammino della passione. Preghiamo:

Signore, il tuo popolo ha fame della Parola che salva: non fargli mancare maestri e testimoni del tuo vangelo. Preghiamo:

Signore, il male dilaga nel mondo e i piccoli e i poveri ne sono le prime vittime: scuoti le nostre coscienze, perché ci impegniamo in prima persona. Preghiamo:

Signore, di fronte alle disgrazie e alle prove della vita spesso restiamo smarriti e sconvolti: donaci di credere che, per la tua grazia, niente è perduto nella vita dell'uomo. Preghiamo:

Signore, nel nostro mondo nessuno fa nulla per nulla: aiuta la nostra comunità parrocchiale a dar prova di gratuità e di vero amore. Preghiamo:

Per i malati incurabili.
Per gli animatori della pastorale parrocchiale.

Accogli, o Padre, la nostra preghiera e fa' che sappiamo impegnarci lealmente ogni giorno nell'annuncio del vangelo, perché sia sperimentata attorno a noi la presenza del Signore che salva. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

—(antica)—
Accogli, o Signore, i doni che ti presentiamo nella memoria di san Francesco Saverio, che raggiunse terre lontane sospinto dallo zelo per la salvezza degli uomini, e concedi anche a noi di essere efficaci testimoni del Vangelo, per venire incontro a te con molti fratelli. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
L'offerta di questo sacrificio, o Signore, ci liberi dall'antica schiavitù del peccato, perché possiamo camminare in novità di vita. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Tu doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare la festa [memoria] di san N.: * con i suoi esempi la rafforzi, * con i suoi insegnamenti l'ammaestri, + con la sua intercessione la proteggi. ** Per questo dono della tua benevolenza, * con la moltitudine degli angeli e dei santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce, * quello che ascoltate all'orecchio, annunciatelo dalle terrazze. (Mt 10, 27)

—(oppure)—
«Ecco, io vengo presto e ho con me il mio salario», * dice il Signore, «per rendere a ciascuno secondo le sue opere». (Ap 22, 12)
Oppure:
Il regno dei cieli è vicino. * Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. (Mt 10, 7.8)

Dopo la Comunione

—(antica)—
I tuoi santi misteri, o Dio, accendano in noi l'ardore di carità che infiammò il cuore di san Francesco Saverio per la salvezza delle anime, perché, camminando più fedelmente nella nostra vocazione, conseguiamo insieme a lui il premio promesso ai buoni operai del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

—(oppure)—
Ci hai nutriti, Dio onnipotente, al tuo santo convito; fa' che ti onoriamo con fedele servizio e ci prodighiamo verso tutti con carità instancabile. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 04 dicembre 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-12-04.html

II Domenica del Tempo di Avvento - Colore: viola

LETTURE: Is 40, 1-5.9-11; Sal.84; 2 Pt 3, 8-14; Mc 1, 1-8.

Commento: Mostraci, Signore la tua misericordia...

Preparate le strade del Signore. Questo è l'appello che ci richiama a prendere consapevolezza del modo in cui possiamo vivere questo momento di attesa. Il profeta annunzia un mondo rinnovato perché intravede la liberazione del popolo dalla schiavitù dell'esilio e un ritorno dalla patria. Che significa per noi questo esilio? Prima della venuta del Signore, siamo anche noi in esilio perché il peccato ci porta lontano da Dio e ci fa vivere nella schiavitù. L'Apostolo Paolo ci parla della schiavitù del peccato. La venuta del Figlio di Dio nel mondo toglie questa situazione di esilio e così siamo liberati. In questa situazione di attesa, non si ammette la rassegnazione, la passività. Nell'attesa di un mondo rinnovato, andiamo continuamente ondeggiando tra il facile entusiasmo e la passività rassegnata. Incapaci di comprendere e di accettare la necessità delle lente maturazioni nel tempo, passiamo costantemente dall'impazienza di volere tutto e subito, al desolante "a che serve sognare"? Sperare non è sognare e credere non è illudersi. Si attende nella fede sperando. L'attesa a questo punto suppone la depurazione dei nostri desideri, di purificazione di tutte le illusioni che ci possono impedire di accedere al regno dell'amore. Il vero entusiasmo cristiano si esprime in questo lavoro paziente di purificazione, di conversione del cuore. In questo, la nostra pazienza non può essere utopia o cessa di essere utopia e diventa realistica e così la nostra pazienza diventa attiva e la nostra attesa caratterizzata dall'attività del nostro cuore alla preparazione all'incontro con il Signore che viene. Con questo cuore preparato, mostraci, Signore la tua misericordia e donaci la tua salvezza.
Ciò che ritengo sottolineare è questo: Dio viene soltanto attraverso il sentiero dell'uomo convertito, Dio entra nel cuore convertito. L'evangelista Marco ci presenta la figura di Giovanni Battista che riprende l'invito del profeta Isaia. C'è un richiamo alla conversione. Giovanni Battista predica il battesimo di conversione. Convertirsi è invertire la marcia, cambiare direzione. Il peccato ci porta in una direzione sbagliata, si prende la altra strada opposta da quella che conduce a Dio. La conversione è ritornare a Dio, riprendere la buona strada che porta verso Lui. Convertirsi è fare ritorno come il popolo d'Israele. Non basta rientrare dall'esilio del peccato senza volere ritornare al Signore, o ancora perdere la pazienza per ritornare alla passività di cui parla Pietro nella seconda lettura. I primi cristiani, che attendevano il grande giorno del Signore, quando si sono accorti che l'Atteso non veniva, tardava a venire si sono lasciati all'impazienza. Bisogna togliere in noi ogni idea illusoria di pensare che la venuta del Signore deve eliminare tutte le condizioni esistenziali che fanno parte della vita umana. Il problema è di non perdere la fede, non perdere la speranza perché Egli viene e non tarderà. Occorre solo saper aspettare. Egli verrà come un ladro, occorre solo credere, sperare in Colui che viene, che viene per ciascuno, ma ciascuno deve prepararsi per accoglierlo nella purezza del cuore pentito.

Antifona d'Ingresso

Popolo di Sion, il Signore verrà a salvare le genti, * e farà udire la sua voce maestosa * nella letizia del vostro cuore. (Cf. Is 30, 19.30)

Atto Penitenziale

All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.

C: Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio grande e misericordioso, fa' che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio, ma la sapienza che viene dal cielo ci guidi alla comunione con il Cristo, nostro Salvatore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, Padre di ogni consolazione, che all'umanità pellegrina nel tempo hai promesso nuovi cieli e terra nuova, parla oggi al cuore del tuo popolo, perché, in purezza di fede e santità di vita, possa camminare verso il giorno in cui ti manifesterai pienamente e ogni uomo vedrà la tua salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 40, 1-5.9-11

Dal libro del profeta Isaìa
«Consolate, consolate il mio popolo - dice il vostro Dio –.
Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato».
Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.84

RIT: Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Seconda Lettura

2 Pt 3, 8-14

Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo

Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

Alleluia.

VANGELO

Mc 1, 1-8
Dal Vangelo secondo  Marco

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi,
invochiamo Dio, datore di ogni bene,
perché ci aiuti ad accogliere nella fede
la venuta del Salvatore.

Venga il tuo regno, Signore.

Per la Chiesa diffusa nel mondo,
perché in atteggiamento costante di povertà e di servizio,
testimoni a tutti che Gesù è il Signore, preghiamo. R.

Per i popoli che non conoscono il Vangelo,
perché la solidarietà delle comunità cristiane
li prepari ad accogliere il Salvatore, preghiamo. R.

Per la giustizia e la pace nel mondo,
perché gli egoismi, le chiusure e gli interessi di parte
cedano il posto alla vera fraternità, preghiamo. R.

Per i poveri, gli oppressi, gli sfruttati,
perché la loro causa trovi un giusto riconoscimento
in una società più aperta e sensibile, preghiamo. R.

Per noi qui presenti,
Perché nell'attesa del Signore ci convertiamo a una scelta di vita
in cui l'uomo valga soprattutto per quello che è
e non per quanto possiede, preghiamo. R.

Venga in nostro aiuto il tuo Santo Spirito,
o Dio fonte della vita,
e il nostro impegno evangelico
diventi germe dei nuovi cieli e della nuova terra
che il Cristo verrà a instaurare nell'ultimo giorno.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

Sulle Offerte

Guarda con benevolenza, o Signore, alle preghiere e al sacrificio che umilmente ti presentiamo: all'estrema povertà dei nostri meriti supplisca l'aiuto della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Al suo primo avvento nell'umiltà della condizione umana * egli portò a compimento la promessa antica * e ci aprì la via + dell'eterna salvezza. ** Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, * ci chiamerà a possedere il regno promesso * che ora osiamo sperare + vigilanti nell'attesa. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Sorgi, o Gerusalemme, sta' in piedi sull'altura, * osserva la gioia che ti viene da Dio. (Bar 5, 5; 4, 36)

—(oppure)—
Voce di uno che grida nel deserto: * Preparate la via del Signore, * raddrizzate i suoi sentieri! (Mt 3, 3; Mc 1, 3; Lc 3, 4)

Dopo la Comunione

Saziati del cibo spirituale, o Signore, a te innalziamo la nostra supplica: per la partecipazione a questo sacramento, insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra e a tenere fisso lo sguardo su quelli del cielo. Per Cristo nostro Signore.