Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
21 - 27 Agosto 2005
Tempo Ordinario XXI, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 1

Domenica 21 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-21.html

XXI Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: verde

LETTURE: Is 22, 19-23; Sal.137; Rm 11, 33-36; Mt 16, 13-20.

Commento: Chi è per te Cristo?

Sono innumerevoli gli autori di immagini, di icone e di scritti che nei secoli hanno tentato di raffigurare Gesù, nel suo volto umano e nei momenti diversi della sua vita tra noi. Tutti sono stati animai da un unico desiderio, quello di far conoscere il vero volto di Gesù, di rispondere all'urgente interrogativo: "Chi è Cristo?". Un'impresa ardua soprattutto tenendo conto che il Signore racchiude in se la natura umana, che lo rende simile ad uno di noi e la natura divina che lo qualifica come figlio di Dio. Oggi lo stesso Gesù ci interpella personalmente rivolgendoci una precisa domanda: "La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?". Noi rendiamo più pressante e personalizzata la domanda: "Chi è per Cristo?". Potremmo immaginare una intervista allargata con la schiera dei credenti e no di oggi. Sicuramente avremmo una varietà di risposte e di immagini tutte diverse tra loro, più o meno fedeli alla vera icona di Cristo. È chiaro che la risposta non dovrebbe tendere ad una semplice descrizione dei tratti somatici del Signore Gesù, ma dovrebbe poter dire come egli è presente in noi nella sua realtà divina e umana. Dovremmo saper dire come egli ci abbia coinvolto nella vita e come lo possediamo nella fede. Pietro, con la sua confessione, sicuramente ci è di aiuto. Egli ha potuto affermare «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» per una speciale illuminazione dello Spirito: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.». così il Signore ci dice chiaramente che la sua persona non può essere compresa con il semplice sguardo umano, ma solo con la stessa luce divina. Viene così anche frenata ogni umana presunzione, vengono ammoniti tutti coloro che hanno volute leggere il Cristo come uno dei tanti personaggi della storia. Egli è essenzialmente il Figlio di Dio, il Verbo fatto carne, il redentore del mondo. È poi significativo che Gesù voglia fondare la sua chiesa sulla fede di Pietro, che deve diventare la fede di tutti coloro che vogliono seguirlo sulla via della salvezza: «E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». La roccia su cui poggia la chiesa e per cui sin dal suo nascere viene definita incrollabile è Cristo stesso, egli però l'affida al suo apostolo e ai successori. Possiamo così scoprire che per la vera la vera immagine del Cristo, dobbiamo avere la stessa fede di Pietro, dobbiamo poter affermare con lui che Cristo è il Figlio del Dio vivente.

Antifona d'Ingresso

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi. * Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. * Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

Atto Penitenziale

Il Signore ha detto: Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore.

C: Signore, che sei venuto a cercare che era perduto, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che sei venuto per dare la tua vita in riscatto per tutti, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che raccogli nell'unità i tuoi figli dispersi, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, + concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, * perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, fonte di sapienza, che sulla solida fede dell'apostolo Pietro hai posto il fondamento della tua Chiesa, dona a quanti riconoscono in Gesù di Nazaret il Figlio del Dio vivente di diventare pietre vive per l'edificazione del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 22, 19-23

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo: "Ti toglierò la carica, ti rovescerò dal tuo posto. In quel giorno avverrà che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa; lo rivestirò con la tua tunica, lo cingerò della tua cintura e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per il casato di Giuda. Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire. Lo conficcherò come un piolo in luogo solido e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.137

RIT: Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l'umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani.

Seconda Lettura

Rm 11, 33-36

O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.

Alleluia.

VANGELO

Mt 16, 13-20
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: "La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?". Risposero: "Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti".
Disse loro: "Ma voi, chi dite che io sia?". Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".
E Gesù gli disse: "Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli".
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La parola di Dio che abbiamo ascoltato,
è fondamento della nostra fede,
nutrimento della nostra speranza e lievito di fraternità.

Preghiamo insieme e diciamo:

R. La tua parola, Signore, sia luce al nostro cammino.

Perché la forza dello Spirito ci aiuti a rinunziare agli idoli
che il nuovo paganesimo ha costruito
sotto forma di spreco, di cupidigia, e di disprezzo del prossimo, preghiamo. R.

Perché ci sia data la sapienza del cuore,
al fine di comprendere e soccorrere i "nuovi poveri":
anziani, handicappati, emarginati, preghiamo. R.

Perché tutte le classi sociali,
ritrovando la fiducia nel bene,
costruiscano insieme una società nuova,
aperta alla partecipazione e alla fraternità universale, preghiamo. R.

Perché in un mondo sempre più immerso nel relativo,
la comunità cristiana affermi in modo coerente
i valori assoluti dello spirito, preghiamo. R.

Perché si rafforzi il vincolo di comunione fra tutti i membri della Chiesa,
e così il popolo della nuova alleanza
diventi segno di riconciliazione per l'umanità intera, preghiamo. R.

Stendi la tua mano, o Padre,
sull'umanità affaticata e oppressa;
concedi a noi una fede ricca di memoria
e audace nella testimonianza profetica del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli + con l'unico e perfetto sacrificio di Cristo, * concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell'unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; * morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna * e con la sua risurrezione + ci ha donato la vita immortale. ** Per questo mistero di salvezza, * con gli Angeli e gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, e con tutte le schiere celesti, * cantiamo senza fine + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; * tu trai il cibo dalla terra: * vino che allieta il cuore dell'uomo, * pane che sostiene il suo cuore. (Cf. Sal 103, 13-15)
Oppure:
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", dice il Signore. (Gv 6, 54)

—(oppure)—
"Voi, chi dite che io sia?". * "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". (Mt 16, 15-16)

Dopo la Comunione

Porta a compimento in noi, o Signore, l'opera risanatrice della tua misericordia + e fa' che, interiormente rinnovati, * possiamo piacere a te in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 22 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-22.html

XXI Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: 1 Ts 1,2-5.8-10; Sal.149; Mt 23, 13-22.

Commento: I guai derivanti dall'infedeltà.

I "guai", che oggi Gesù scaglia con veemenza contro gli scribi e i farisei del suo tempo, si contrappongono alle beatitudini con le quali egli anticipa i motivi e la via del gaudio finale. Essi hanno traviato se stessi e gli altri a cui avrebbero dovuto insegnare le vie di Dio. Ogni defezione è in se riprovevole, ma assume una particolare gravità quando viene perpetrata da chi è posto come guida e maestro di altri. È ancora un aggravante che le deviazioni accadano con il falso supporto dell'ipocrisia. Per questa via subdola essi fanno di tutto per adescare proseliti che poi con il loro cattivo esempio indirizzano verso la perdizione. Gesù li definirà "sepolcri imbiancati" e ciechi. Quei guai oggi riecheggiano minacciosi nel nostro mondo, dovunque si annida ancora la ipocrisia, la falsità e la cecità. È rivolta a chiunque adesca con l'inganno e poi induce al male. Coinvolge sicuramente i falsi pastori che impongono pesi insopportabili agli altri con i loro falsi moralismi mentre essi si dispensano volentieri da ogni regola morale. Nelle parole di Cristo dobbiamo cogliere anche l'esplicita condanna a tutti i formalismi esteriori, che riducono la religiosità ad espressioni solo esterne e superficiali, atti più a carpire il consenso degli altri che a dare il vero culto a Dio. Riafferma Gesù il vero ruolo dei pastori e delle guide: debbono indicare con le parole e con l'esempio la via del Regno dei cieli; debbono indicare la strada della salvezza eterna; debbono riaffermare la sincerità della vita e la libera e sincera adesione a Dio.

Antifona d'Ingresso

Alla tua destra è assisa la Regina, tessuto d'oro è il suo vestito. (Cf. Sal 44, 10.14)

Colletta

O Padre, che ci hai dato come Madre e Regina la Vergine Maria, dalla quale nacque Cristo tuo Figlio, per sua intercessione concedi a noi la gloria promessa ai tuoi figli nel regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Ts 1,2-5.8-10

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési.
Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l'operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
La vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall'ira che viene.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.149

RIT: Il Signore ama il suo popolo.

Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Mt 23, 13-22
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che dite: "Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l'oro del tempio, resta obbligato". Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? E dite ancora: "Se uno giura per l'altare, non conta nulla; se invece uno giura per l'offerta che vi sta sopra, resta obbligato". Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Preghiamo Dio che ci ha dato come madre e regina la Vergine Maria, perché ci aiuti a essere sempre suoi figli fedeli. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Perché nella Chiesa la devozione a Maria sia ispiratrice di sentimenti e di operare secondo il cuore di Cristo. Preghiamo:

Perché i governanti superino, mediante il dialogo e le trattative, ogni ostacolo alla pace e alla concordia tra i popoli. Preghiamo:

Perché le divisioni dell'unica Chiesa del Cristo siano lenite e gradualmente superate nell'imitazione dell'umiltà e della piena disponibilità della Vergine Maria. Preghiamo:

Perché gli emarginati e gli oppressori trovino in Maria la forza per la loro liberazione, ricercata con giustizia e senza rancori. Preghiamo:

Perché a noi, qui riuniti nel ricordo di Maria, sia dato di godere Dio, perché crediamo nell'adempimento della sua parola. Preghiamo:

Perché la Vergine sia il modello della nostra comunità.
Perché la famiglia riscopra la preghiera fatta insieme.

Accogli, o Padre santo, queste preghiere per i meriti della madre del tuo Figlio: la tua Chiesa sia fin d'ora arca di salvezza e umile serva della parola del Cristo, che è Dio benedetto nei secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Ti offriamo, o Padre, i nostri doni nella memoria della beata Vergine Maria e a te innalziamo la nostra supplica perché ci soccorra l'umanità del suo Figlio, che si offrì per noi Agnello senza macchia sulla croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo * nella ... della beata sempre Vergine Maria. ** Per opera dello Spirito Santo ha concepito il tuo unico Figlio, * e sempre intatta nella sua gloria verginale, ha irradiato sul mondo la luce eterna, * Gesù Cristo, Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua grandezza, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto: * in te si è compiuta la parola del Signore. (Cf. Lc 1, 45)

—(oppure)—
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", dice il Signore. (Gv 6, 54)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai nutriti con i tuoi sacramenti, concedi a noi, che celebriamo la memoria della beata Vergine Maria, di partecipare al convito eterno. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 23 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-23.html

XXI Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: 1 Ts 2, 1-8; Sal.138; Mt 23, 23-26.

Commento: La giustizia, la misericordia e la fedeltà.

Continua il discorso dei guai contro gli scribi e i farisei e contro tutti coloro che li imitano nelle loro falsità e le loro ipocrisie. Essi curano l'esteriorità e trasgrediscono palesemente le prescrizioni fondamentali della legge divina. Trascurano la giustizia, la virtù che ci pone integri e praticanti davanti a Dio e testimoni autentici dinanzi agli uomini. La virtù che ci rende giusti con la vera adesione ai precetti del Signore, ci rende veraci e credibili perché portatori di verità, annunciate e vissute. Ci rende ancora veri dinanzi al nostro prossimo a cui indichiamo la strada giusta per andare a Dio. Non essendo in un rapporto di comunione con il Signore si trascura e si viene meno anche alla misericordia: capita l'assurdo di sentir scandire condanne proprio da chi avrebbe più bisogno di perdono e di pietà. Chi non sperimenta la bontà del Signore e sempre portato alla rigidità verso gli altri. Capita anche ai nostri giorni di incontrare confessori "troppo santi" per essere veramente testimoni della divina ed infinita misericordia. Fanno parte della categoria antica degli scribi e dei farisei che imponevano pesi insopportabili agli altri. Infine, presi dalle esteriorità e induriti nel cuore, vengono meno anche alla bella virtù della fedeltà. È la perseveranza nel bene, la costanza negli impegni assunti, il senso del dovere da esplicare nei confronti del Signore e nei confronti del prossimo nei diversi stati di vita. Ai nostri giorni appare particolarmente urgente riscoprire le tre virtù di cui oggi il Signore ci parla. Viviamo infatti momenti in cui pare che la giustizia sia solo una chimera, una meta quasi irraggiungibile. Sappiamo quanta inquietudine genera la mancanza di giustizia anche solo nelle sua attuazioni umane. Proprio dalla mancanza di misericordia e dall'assenza del perdono sgorgano poi le peggiori lotte interminabili e vendette incrociate in diversi strati della nostra società. Dobbiamo poi aggiungere che la prima ad esprimere questa virtù dovrebbero essere la chiesa nella persona dei suoi ministri. L'infedeltà poi sgretola i vincoli migliori e le realtà più sacre del nostro vivere e miete vittime prevalentemente proprio dove l'amore dovrebbe regnare sovrano.

Antifona d'Ingresso

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi. * Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. * Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

Colletta

O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, + concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, * perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Ts 2, 1-8

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Voi stessi, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata inutile. Ma, dopo avere sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
E il nostro invito alla fede non nasce da menzogna, né da disoneste intenzioni e neppure da inganno; ma, come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori.
Mai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone. E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo.
Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.138

RIT: Signore, tu mi scruti e mi conosci.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

La parola di Dio è viva, efficace:
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Alleluia.

VANGELO

Mt 23, 23-26
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull'anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma all'interno sono pieni di avidità e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi pulito!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Preghiamo il Signore Gesù Cristo, e chiediamogli di vivere nella speranza della sua venuta. Diciamo insieme:

Aiutaci, o Signore, a compiere la tua volontà.

O Signore, tu ci insegni che la giustizia, la misericordia e la fedeltà sono i valori più importanti della legge. Fa' che essi diventino la base di ogni umana convivenza. Preghiamo:

O Cristo, figlio di Dio, aiuta i ministri della Chiesa a maturare un atteggiamento oblativo e fraterno nel servizio del tuo popolo. Fa' che compiano tutto per la gloria del tuo nome. Preghiamo:

O Gesù, figlio di Maria e Giuseppe, assisti e conforta coloro che soffrono perché oppressi e strumentalizzati. Accoglili con il tuo amore incondizionato e gratuito. Preghiamo:

O Cristo, figlio di Davide, guida la nostra comunità verso una vera libertà interiore. Ti onori non tanto con le labbra, ma con il cuore. Preghiamo:

O Gesù, figlio dell'uomo, aiuta ognuno di noi a rispecchiare te con il nostro comportamento. Rendici capaci di dialogare con il Padre come facevi tu. Preghiamo:

Perché impariamo ad usare misericordia.
Perché per primi interrompiamo la catena delle raccomandazioni.

O Dio, che nell'incarnazione del tuo Figlio hai riconciliato il mondo con te, conservaci sempre nella tua pace, guardaci con benevolenza e riempici dei tuoi beni. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli + con l'unico e perfetto sacrificio di Cristo, * concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell'unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Uniti nell'amore, celebriamo la morte del tuo Figlio, * con fede viva proclamiamo la sua risurrezione, * attendiamo con ferma speranza + la sua venuta nella gloria. ** Per questo mistero di salvezza, * insieme agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; * tu trai il cibo dalla terra: * vino che allieta il cuore dell'uomo, * pane che sostiene il suo cuore. (Cf. Sal 103, 13-15)

—(oppure)—
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", dice il Signore. (Gv 6, 54)

Dopo la Comunione

Porta a compimento in noi, o Signore, l'opera risanatrice della tua misericordia + e fa' che, interiormente rinnovati, * possiamo piacere a te in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 24 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-24.html

XXI Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: Ap 21, 9-14; Sal 144; Gv 1, 45-51.

Commento: Testimoniamo con intelligenza.

La festa di un apostolo ha sempre nella liturgia il rimando alla Chiesa, oggi, la lettura dell'Apocalisse, nella visione della sposa dell'Agnello, ne mette in risalto tutti i pregi e lo splendore che le viene da Dio stesso (v. 10). Il numero dodici è tra i più frequenti in questo breve brano; il fondamento poi su cui risiede tutta la costruzione sono i dodici apostoli ad indicare che la fede della Chiesa trova la sua ragion d'essere sull'esperienza che essi hanno avuto del Cristo morto e risorto e sulla testimonianza che ne hanno dato. Sappiamo che Bartolomeo è identificato con il personaggio del vangelo di Giovanni il cui nome è Natanaele. Figura ironica e sprezzante, ma altresì pronta a dare credito alle parole di Gesù, il quale lo rimbecca subito dicendogli che quelle cose dette erano quisquiglie in confronto a ciò che avrebbe visto in seguito. Addirittura gli preannuncia una visione di gloria. Abbiamo detto che la risposta di Natanaele a Filippo appare carica di ironia, ma non è del tutto ingiustificata. Infatti, proviamo a immaginare la scena: arriva Filippo e con molta enfasi annuncia di aver trovato il Messia: "Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù figlio di Giuseppe di Nazareth!". Se uno ci facesse una rivelazione simile ex abrupto non risulteremmo molto gentili nella risposta! Da questo episodio insignificante, potremmo essere invitati a riflettere sulle modalità del nostro annunzio. Molti cristiani, sebbene con retta intenzione, quando parlano del Cristo lo fanno con tale enfasi da suscitare in chi li ascolta rifiuto di ciò che dicono, benché sia vero e santo. La semplicità della testimonianza, insieme ad una conoscenza illuminata dall'intelligenza della persona di Cristo, può evitare molte rispostacce e, al contrario, provocare interesse e coinvolgimento. Non facciamo insomma come chi va a visitare malati, anche molto gravi, e dice parole quali: "Come sei fortunato tu, a soffrire per Gesù". La risposta a tale tipo di stupidità, credo sia sulla bocca di tutti noi.

San Bartolomeo, Apostolo

Antifona d'Ingresso

Annunciate di giorno in giorno la salvezza del Signore, * in mezzo alle genti narrate la sua gloria. (Sal 95, 2-3)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

Rafforza in noi, o Padre, la fede che spinse il santo apostolo Bartolomeo ad aderire con animo sincero a Cristo tuo Figlio, e per sua intercessione fa' che la tua Chiesa sia per tutti i popoli sacramento di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ap 21, 9-14

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo.
Uno dei sette angeli mi parlò e disse: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell'Agnello».
L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 144

RIT: I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Rabbì, tu sei il Figlio di Dio,
tu sei il re d'Israele!

Alleluia.

VANGELO

Gv 1, 45-51
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l'albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, rivolgiamo la nostra preghiera unanime e fiduciosa al Dio di ogni consolazione, a colui che rende eterna la vita donata per amore. Preghiamo insieme e diciamo:

Dio degli apostoli e dei martiri, ascoltaci.

Per il Papa, il nostro vescovo, i sacerdoti e collaboratori, perché dal loro insegnamento traspaia l'autenticità della fede. Preghiamo:

Per tutti coloro che cercano Dio con cuore sincero, perché il loro cammino sia guidato e sostenuto da cristiani adulti nella fede, capaci di indicare il Cristo redentore. Preghiamo:

Per i popoli in via di sviluppo, perché nella rivendicazione dei propri diritti evitino la violenza, seguendo la parola e l'esempio di Cristo e dei martiri. Preghiamo:

Per i cristiani perseguitati, perché sostenuti dal ricordo dei martiri, abbiano la certezza che la loro sofferenza e il loro sangue saranno seme di nuovi cristiani e sorgente di salvezza. Preghiamo:

Per la nostra comunità, perché superata la tentazione di un cristianesimo troppo comodo, riprenda il cammino della conversione che la rende discepola del Cristo. Preghiamo:

Perché la Chiesa viva sulla terra ma con gli occhi rivolti al cielo.
Per la speranza dei cristiani.

Ti benediciamo, o Signore, forza dei martiri. Fa' che con san Bartolomeo, possiamo sempre proclamare la nostra fede in Gesù tuo Figlio nel cui nome siamo incamminati verso la santa Gerusalemme. Egli è Dio e vive e regna con te per i secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, questo sacrificio di lode nella festa dell'apostolo san Bartolomeo, e per sua intercessione concedi al popolo cristiano il soccorso della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Pastore eterno, tu non abbandoni il tuo gregge, * ma lo custodisci e proteggi sempre per mezzo dei santi apostoli, * e lo conduci attraverso i tempi sotto la guida di coloro che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio * e hai costituito pastori. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine delle schiere celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
«Io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, * perché mangiate e beviate alla mia mensa», dice il Signore. (Lc 22, 29-30)

—(oppure)—
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", dice il Signore. (Gv 6, 54)

Dopo la Comunione

Il pegno della salvezza eterna che abbiamo ricevuto, o Signore, nella festa di san Bartolomeo apostolo, ci sia di aiuto per la vita presente e per quella futura. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 25 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-25.html

XXI Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: 1 Ts 3, 7-13; Sal.89; Mt 24, 42-51.

Commento: La fede qualcosa di importante.

Il vangelo della liturgia odierna appare quasi lugubre, angosciante, paragonando il Signore ad un ladro che viene nella notte. Talvolta ci costruiamo un'immagine della fede in Dio edulcorata, e oggi vi si indulge fin troppo, ma non riusciamo a capirne la serietà e l'impegno che essa comporta. Mi sembra che le due letture siano un richiamo ad intendere la nostra scelta di fede come momento fondante la nostra stessa esistenza; e siccome alcuni giorni fa mi è pervenuto, da parte di una monaca, uno stralcio di un discorso di E. Bianchi, ve lo propongo a commento delle due letture e provate a considerarlo come una seria riflessione non sulle "cose ultime", ma "sulle cose importanti": «E' sconcertante come oggi la fede sia relegata ad essere una cosa tra le altre, accanto al lavoro, al footing, allo studio, alla dieta. Ci pensavo perché oggi, a causa del tema "fuoco", ricordavo la sistematica reazione di una catechista quando, in occasione del loro ritiro per la cresima che fanno in monastero, racconto ai ragazzini che il fuoco è uno dei simboli della fede e che come il cero pasquale (simbolo di Cristo) si consuma facendo fuoco, così anche noi dovremmo bruciare per la nostra fede. Così poi racconto sempre l'apologo della famosa farfalla che per conoscere il segreto del fuoco decide di immergervisi. "Una sola farfalla ora conosce il mistero del fuoco - dice alla fine della storia la saggia farfalla al raduno delle altre farfalle - ma lei sola ora lo sa e lo comprende". Beh ogni volta che racconto la storia alla fine mi devo sorbire la catechista che si sente in dovere di "ridimensionare" i ragazzini e non sconvolgerli troppo, dicendo che noi non dobbiamo pensare che la fede vuol dire consumarsi, morire, ma che invece è una bella cosa che fa calore, che splende... e così se i ragazzini se un attimo (forse!) hanno pensato di trovarsi di fronte ad una cosa seria, subito dopo il "sano intervento ridimensionatore" tirano un sospiro di sollievo perché capiscono che possono inserire la fede dopo il nuoto e prima dei cartoni animati. Beh io credo che questa cosa alla fine la scontiamo, se appunto Dio è fuoco divorante. Porsi il problema della morte, della nostra morte, è l'unico modo per porsi il vero problema del senso della vita (che infatti oggi spesso sfugge). Ci chiediamo più come e per che cosa vogliamo vivere e morire (che non è solo proprio il morire ultimo ma quel consumarsi, bruciare, ardere!)? Per che cosa consumiamo le nostre energie?».

Antifona d'Ingresso

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi. * Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. * Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

Colletta

O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, + concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, * perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Ts 3, 7-13

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, in mezzo a tutte le nostre necessità e tribolazioni, ci sentiamo consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede. Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore.
Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, noi che con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e completare ciò che manca alla vostra fede?
Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù guidare il nostro cammino verso di voi!
Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell'amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.89

RIT: Saziaci, Signore, con il tuo amore.

Tu fai ritornare l'uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell'uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l'opera delle nostre mani,
l'opera delle nostre mani rendi salda.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell'ora che non immaginate,
viene il Figlio dell'uomo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 24, 42-51
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: "Il mio padrone tarda", e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l'aspetta e a un'ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore ci esorta a vigilare e a pregare per essere pronti all'arrivo dello sposo ed entrare con lui nel convito eterno. Sicuri che egli ricompenserà generosamente la nostra vigile attesa, preghiamo:

Venga il tuo regno, Signore.

O Signore, spesso tu vegliavi e pregavi nella notte. Rischiara, con la tua luce, i momenti bui della vita umana. Preghiamo:

O Gesù, hai scelto ciò che è stolto davanti agli uomini per confondere la forza dei sapienti. Fa' che la tua Chiesa sia sempre disposta ad accettare la via della croce, vera potenza di Dio. Preghiamo:

O Cristo, che ci aspetti oltre la morte, infondi forza ai moribondi e consolali con la beata speranza dell'incontro con te. Preghiamo:

O Gesù salvatore, ci hai insegnato ad essere attenti ai segni della tua venuta. Aiuta la nostra comunità ad essere come il servo fedele e prudente. Preghiamo:

O Cristo, figlio dell'uomo, che nella tua vita terrena non avevi dove posare il capo. Insegnaci ad amare i beni della terra, sempre orientati verso i beni celesti. Preghiamo:

Per chi è stato chiamato ad un ministero di guida.
Perché dedichiamo gratuitamente tempo alla preghiera.

O Dio onnipotente, che nel tuo Figlio hai preparato un regno di beatitudine per tutti gli uomini, santifica questo nostro tempo con la tua benedizione, perché ci prepariamo felicemente all'incontro con te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli + con l'unico e perfetto sacrificio di Cristo, * concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell'unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente giusto renderti grazie, * Signore, Padre santo, + Dio dell'alleanza e della pace. ** Tu hai chiamato e fatto uscire Abramo dalla sua terra per costituirlo padre di tutte le genti. * Hai suscitato Mosè per liberare il tuo popolo + e guidarlo alla terra promessa. ** Nella pienezza dei tempi hai mandato il tuo Figlio, ospite e pellegrino in mezzo a noi, per redimerci dal peccato e dalla morte * e hai donato il tuo Spirito per fare di tutte le nazioni un solo popolo nuovo, * che ha come fine il tuo regno, come condizione la libertà dei tuoi figli, + come statuto il precetto dell'amore. ** Per questi doni della tua benevolenza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo con gioia + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; * tu trai il cibo dalla terra: * vino che allieta il cuore dell'uomo, * pane che sostiene il suo cuore. (Cf. Sal 103, 13-15)

—(oppure)—
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", dice il Signore. (Gv 6, 54)

Dopo la Comunione

Porta a compimento in noi, o Signore, l'opera risanatrice della tua misericordia + e fa' che, interiormente rinnovati, * possiamo piacere a te in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 26 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-26.html

XXI Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: 1 Ts 4, 1-8; Sal.96; Mt 25, 1-13.

Commento: Vigilare

Ancora un vangelo sulla vigilanza. Lo stare pronti di cui parla Matteo non sembra, in questo caso, una fonte di angoscia, anzi tutto il quadretto è quasi idilliaco e vi si respira un'aria di festa nuziale. È interessante mettere a confronto il vangelo con la lettera ai Tessalonicesi nella sua interezza: sono il diverso svolgimento di un medesimo tema. La lettera si presenta come un richiamo dell'apostolo ai cristiani di Tessalonica affinché non si scoraggino nella loro fede, infatti essi attendevano come imminente la venuta di Cristo e non attuandosi l'evento molti ne erano sconcertati. E il testo di Matteo è un ammonimento allo stare svegli, pronti, preparati. Due brani che trattano entrambi della speranza che si attui il Regno e dell'attesa che deve essere comunque vigile. Occorre, dunque, essere previdenti, approntare quanto è necessario. E la vita cristiana non è solo "una bella cosa che fa calore, che splende", come scriveva E. Bianchi nel brano proposto ieri, ma serietà di una scelta che ci obbliga a compiere determinati doveri e ad avere un comportamento morale privo di ambiguità in cui dobbiamo cercare sempre di piacere a Dio (cf v. 1 di 1Tess). Il partecipare alla festa nuziale è legato alla nostra capacità e buona volontà di approntare quanto è necessario per entrarvi. Nessuno può sentirsi escluso dal dare il suo contributo, nessuno può prendersi il lusso di sentire che Dio lo chiama alla santità e scegliere diversamente.

Antifona d'Ingresso

Signore, tendi l'orecchio, rispondimi. * Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. * Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3)

Colletta

O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, + concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, * perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Ts 4, 1-8

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate –, possiate progredire ancora di più.
Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall'impurità, che ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, senza lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno in questo campo offenda o inganni il proprio fratello, perché il Signore punisce tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e ribadito.
Dio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.96

RIT: Gioite, giusti, nel Signore.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.

I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Odiate il male, voi che amate il Signore:
egli custodisce la vita dei suoi fedeli,
li libererà dalle mani dei malvagi.

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell'uomo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 25, 1-13
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: "Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". Le sagge risposero: "No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene".
Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". Ma egli rispose: "In verità io vi dico: non vi conosco".
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il cristiano è colui che sa vegliare nel cuore della notte in attesa dello Sposo. Preghiamo il Signore perché ci aiuti a riconoscerlo ogni volta che egli ci visita con la sua grazia, dicendo:

Ascoltaci, o Signore.

Perché tutti gli uomini si impegnino con passione e tenacia a trasformare il mondo, secondo il compito che Dio ha lor affidato. Preghiamo:

Perché i cristiani valorizzino il corpo come strumento di amore e di comunione interpersonale, e non di piacere egoistico. Preghiamo:

Perché tutti coloro che vivono senza radici e senza meta, si sentano accolti da quel Dio che attende chi non è atteso da nessuno. Preghiamo:

Perché i cristiani non si vergognino della croce di Cristo, ma la accettino come una sorgente di speranza e di pace. Preghiamo:

Perché, nella preghiera, non cerchiamo di piegare Dio ai nostri bisogni, ma siamo sempre aperti a capire la sua volontà. Preghiamo:

Per i monasteri di clausura.
Perché rinnoviamo ogni giorno la nostra adesione a Cristo.

Dio di ogni bontà, che hai disposto ogni cosa per la felicità e il bene dei tuoi figli, liberaci da tutto ciò che ci impedisce di incontrarci ogni giorno con te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli + con l'unico e perfetto sacrificio di Cristo, * concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell'unità e della pace. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente giusto lodarti e ringraziarti, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, * in ogni momento della nostra vita, nella salute e nella malattia, nella sofferenza e nella gioia, * per Cristo tuo servo e nostro redentore. ** Nella sua vita mortale * egli passò beneficando e sanando + tutti coloro che erano prigionieri del male. ** Ancora oggi, come buon samaritano, * si fa prossimo a ogni uomo, piagato nel corpo e nello spirito, * e versa sulle sue ferite + l'olio della consolazione e il vino della speranza. ** Per questo dono della tua grazia, * anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale * del tuo Figlio crocifisso e risorto. ** E noi, insieme agli angeli e ai santi, * cantiamo con voce unanime + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; * tu trai il cibo dalla terra: * vino che allieta il cuore dell'uomo, * pane che sostiene il suo cuore. (Cf. Sal 103, 13-15)

—(oppure)—
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", dice il Signore. (Gv 6, 54)

Dopo la Comunione

Porta a compimento in noi, o Signore, l'opera risanatrice della tua misericordia + e fa' che, interiormente rinnovati, * possiamo piacere a te in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 27 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-27.html

XXI Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: 1 Ts 4, 9-11; Sal.97; Mt 25, 14-30.

Commento: I talenti, doni da fruttificare

Nell'attesa del Signore che viene non dobbiamo restare inoperosi e sfaccendati. Non ci è lecito neanche nascondere, con il pretesto di una falsa umiltà, nascondere il prezioso talento che il buon Dio ci ha affidato. Sin dalla creazione egli ha dotato l'uomo di doni particolari affinché diventi il custode e il continuatore della sua opera. Oltre però a quest'impegno che riguarda tutta l'umanità, ad ognuno di noi ha dato un certo numero di talenti, secondo un suo arcano disegno. I talenti sono i doni di anima e di corpo che ci rendono concretamente capaci di operare per la gloria di Dio e per il bene nostro e del nostro prossimo. Ai suoi occhi non è importante che noi stiamo ad arrovellarci il cervello per valutare quali e quanti sono i suoi doni, ciò che conta che tutti, pochi o tanti, siano messi doverosamente a frutto e ciò anche perché egli ci premia con la stessa misura sia se abbiamo fatto fruttificare un solo talento, sia se ne abbiamo moltiplicati cinque: "Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone". Il premio è la gioia, che ha una duplice manifestazione: sulla terra è la gratificazione che sgorga dall'operare il bene, nel cielo è la beatitudine eterna. Scopriamo poi che ancora una volta la fedeltà al Signore trae origine dall'amore che abbiamo verso di lui, come l'infedeltà ha le sue radici nel concezione erronea che abbiamo del nostro Dio e Signore: "Signore, - sono le parole del servo infedele - so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo". Forse sono ancora tanti che pensano a Dio come un uomo duro e troppo esigente per cui nei suoi confronti nutrono solo paura e non amore.

Antifona d'Ingresso

Degna di lode è la donna che teme il Signore. * I suoi figli la proclamano beata * e suo marito ne tesse l'elogio (T.P. Alleluia). (Cf. Pr 31, 30.28)

Colletta

—(antica)—
O Dio, consolatore degli afflitti, che nella tua misericordia hai esaudito le pie lacrime di santa Monica con la conversione del figlio Agostino, per la loro comune intercessione donaci di piangere i nostri peccati e di ottenere la grazia del tuo perdono. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, che ogni anno ci allieti con la memoria di santa N., concedi a noi che la veneriamo in questa celebrazione di imitarla nella santità della vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Ts 4, 9-11

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e questo lo fate verso tutti i fratelli dell'intera Macedònia.
Ma vi esortiamo, fratelli, a progredire ancora di più e a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.97

RIT: Il Signore viene a giudicare i popoli con rettitudine.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne.

Davanti al Signore che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Alleluia.

VANGELO

Mt 25, 14-30
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". "Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo".
Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti"».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore arricchisce la nostra vita di molteplici doni. Preghiamo perché ci aiuti a valorizzarli a beneficio nostro e dei fratelli. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

O Signore, aiuta gli uomini a formare una sola famiglia, nella valorizzazione delle ricchezze proprie di ogni popolo e di ogni cultura. Preghiamo:

O Signore, manda alla tua Chiesa uomini capaci, con la parola e l'esempio, di stimolare la crescita e lo sviluppo umano e cristiano dei tuoi fedeli. Preghiamo:

O Signore, assisti coloro che cercano lavoro, perché possano realizzare il fondamentale diritto dell'autonomia e dignità personali. Preghiamo:

O Signore, insegna alla nostra comunità lo spirito dell'accoglienza, particolarmente verso le persone meno provviste di doni naturali, e quindi più bisognose di sostegno e di aiuto. Preghiamo:

O Signore, fa' che nessuno di noi si spaventi o si scoraggi per i propri limiti, ma aiutaci a capire che è proprio nella nostra debolezza che esprimi la tua potenza. Preghiamo:

Perché i cristiani non si estraneino dal mondo.
Per chi non ha fiducia nelle proprie capacità.

O Dio, che nella tua bontà hai fatto bene tutte le cose, infondi in noi sentimenti di speranza e di fiducia perché affrontiamo serenamente gli impegni della vita e maturiamo frutti per l'eternità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Le offerte che ti presentiamo, o Signore, nella memoria di santa N., ci ottengano il perdono e la salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella festosa assemblea dei santi risplende la tua gloria, * e il loro trionfo + celebra i doni della tua misericordia. ** Nella vita di san N. [dei santi N. e N.] ci offri un esempio, * nella comunione con lui [con loro] un vincolo di amore fraterno, * nella sua [loro] intercessione + aiuto e sostegno. ** Confortati da così grande testimonianza, * affrontiamo il buon combattimento della fede, * per condividere al di là della morte la stessa corona di gloria, + per Cristo Signore nostro. ** E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli e a tutti i santi del cielo, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Il regno dei cieli è simile a un mercante * in cerca di perle preziose; * trovata una perla di grande valore, * vende tutti i suoi averi e la compra (T.P. Alleluia). (Mt 13, 45-46)

—(oppure)—
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue * ha la vita eterna * e io lo risusciterò nell'ultimo giorno", dice il Signore. (Gv 6, 54)

Dopo la Comunione

L'azione del tuo sacramento, Dio onnipotente, in questa memoria di santa N. ci illumini e ci infiammi, perché, ardenti di santi desideri, portiamo frutti abbondanti di opere buone. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 28 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-28.html

XXII Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: verde

LETTURE: Ger 20, 7-9; Sal.62; Rm 12, 1-2; Mt 16, 21-27.

Commento: Dalla croce di Cristo alla nostra croce quotidiana.

Gesù indubbiamente esercitava un fascino irresistibile sui suoi discepoli. Non potevano non compiacersi della santità del loro Maestro. La sua dottrina suscitava ammirazione nelle folle che l'ascoltavano: "Egli parlava con autorità e non come i loro scribi"; accompagnava e confermava con segni e prodigi l'annuncio delle sue verità. Tutto lasciava presagire un futuro di gloria e un approdo trionfante. Possiamo perciò immaginare l'incredulità, lo sconforto, la profonda delusione degli apostoli quando dopo aver sentito parlare di Regno, ora ascoltano dalle labbra del Signore un annuncio di una passione e di una morte crudele ed ingiusta. L'intervento maldestro di Pietro, da poco proclamato beato per la sua splendida professione di fede, questa volta gli merita un severo rimbrotto e addirittura l'appellativo di "satana". Mentre ha proclamato Gesù, "Figlio dei Dio vivente" perché il Padre gli lo ha rivelato, ora non pensa più "secondo Dio, ma secondo gli uomini". "lo scandalo della croce" comincia a mietere le sue prime vittime! Del resto se gli apostoli non entrano con la forza della fede e l'illuminazione dello Spirito Santo, nel mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo, non potranno capire quello che Gesù sta per scandire loro come programma di vita: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". Se Egli non ci avesse preceduto e non ci avesse insegnato il significato redentivo della croce, nessuno lo avrebbe seguito. Arriva invece a convincerci che: "Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà". L'esempio di Cristo, la luce dello Spirito Santo ci fanno vedere che ormai per sempre noi passiamo dalla morte alla vita, dal sepolcro alla risurrezione. È la vera intelligenza cristiana che ci rende capaci di operare una vera gerarchia di valori sia nel tempo che nell'eternità: "Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?".

Antifona d'Ingresso

Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno: * tu sei buono, o Signore, e perdoni, * sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 85, 3.5)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente, unica fonte di ogni dono perfetto, + infondi nei nostri cuori l'amore per il tuo nome, * accresci la nostra dedizione a te, + fa' maturare ogni germe di bene * e custodiscilo con vigile cura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che guardi con amore ai tuoi figli, ispiraci pensieri secondo il tuo cuore, perché non ci conformiamo alla mentalità di questo mondo, ma, seguendo le orme di Cristo, scegliamo sempre le vie che accrescono la vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ger 20, 7-9

Dal libro del profeta Geremìa
Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto violenza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno;
ognuno si beffa di me.
Quando parlo, devo gridare,
devo urlare: "Violenza! Oppressione!".
Così la parola del Signore è diventata per me
causa di vergogna e di scherno tutto il giorno.
Mi dicevo: "Non penserò più a lui,
non parlerò più nel suo nome!".
Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente,
trattenuto nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.62

RIT: Ha sete di te, Signore, l'anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall'aurora io ti cerco,
ha sete di te l'anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz'acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia:
la tua destra mi sostiene.

Seconda Lettura

Rm 12, 1-2

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, vi esorto, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.

Alleluia.

VANGELO

Mt 16, 21-27
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: "Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai". Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Va' dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!".
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell'uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Dio, nostro Padre,
è vicino a quanti lo cercano con cuore sincero.
Animati da questa fiducia, preghiamo insieme e diciamo:

R. Si compia, Signore, la tua volontà.

Perché la Chiesa sia sempre più comunità di fede,
di preghiera e di carità fraterna, preghiamo. R.

Perché non manchino uomini e donne
pronti ad accogliere la chiamata di Dio, preghiamo. R.

Perché Dio faccia cadere le armi dalla mano dei violenti, preghiamo. R.

Perché la città degli uomini
diventi un luogo di convivenza pacifica e cordiale, preghiamo. R.

Perché lo Spirito del Signore porti salute agli infermi,
consolazione agli afflitti,
speranza e pace al mondo intero, preghiamo. R.

Dio misericordioso,
sempre attento alle situazioni della nostra vita,
esaudisci le preghiere dei tuoi figli
e aiutaci a riconoscere nella fede
i segni del tuo premuroso intervento.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

L'offerta che ti presentiamo + ci ottenga la tua benedizione, o Signore, * perché si compia in noi con la potenza del tuo Spirito la salvezza che celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno + per Cristo Signore nostro. ** Egli, nascendo da Maria Vergine, ha rinnovato l'umanità decaduta; * soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; * risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; * salendo a te, o Padre, + ci ha dischiuso le porte del regno dei cieli. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo senza fine + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Quanto è grande la tua bontà, Signore! * La riservi per coloro che ti temono. (Sal 30, 20)
Oppure:
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. * Beati i perseguitati per la giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5, 9-10)

—(oppure)—
Il Figlio dell'uomo sta per venire nella gloria del Padre suo * con i suoi angeli, * e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni. (Mt 16, 27)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai saziati con il pane del cielo, + fa' che questo nutrimento del tuo amore rafforzi i nostri cuori * e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.