Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
07 - 13 Agosto 2005
Tempo Ordinario XIX, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 3

Domenica 07 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-07.html

XIX Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: verde

LETTURE: 1 Re 19,9.11-13; Sal.84; Rm 9, 1-5; Mt 14, 22-33.

Commento: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».

Già gli ebrei nel vecchio testamento imploravano così il Signore: "Risveglia la tua potenza e vieni in nostro soccorso". Ci piace pensare e credere all'onnipotenza di Dio soprattutto se la immaginiamo a nostro uso e consumo. Ricorre frequentemente per i religiosi di ogni tempo la tentazione che induce a pensare che dalla fede e dalla fedeltà debba scaturire quasi come dovuta una adeguata ricompensa. Oppure, ancor peggio, che la nostra fede debba essere continuamente alimentata da prodigi. Ecco la voce stridula di Pietro: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». Gesù acconsente, ma poi dimostra a Pietro e a tutti noi che la fede non serve tanto per camminare sulle acque, ma piuttosto per stare con i piedi per terra e saperci muovere speditamente verso la meta finale della nostra esistenza. Sono le prove della vita, per Pietro la violenza del vento, a saggiare l'autenticità e la fermezza della nostra fede. Non possiamo esaurire la pratica religiosa facendo i cristiani della domenica. La fede deve diventare lampada ai nostri passi luce sul nostro cammino. Cala altrimenti il buio e con il buio anche il più leggero fruscio ci sembra tempestoso e genera in noi la paura. L'intervento di Gesù chiamato dalle fede e invocato dall'imminenza del pericolo, il «Signore, salvami!» di Pietro ci fa scoprire l'atteggiamento premuroso e provvido nei nostri confronti, anche quando la fede vacilla. "Subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Quella mano tesa, quel dolce rimprovero generano la fede negli astanti più che il camminare di Gesù sulle acque. "Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!»".

Antifona d'Ingresso

Volgi lo sguardo, Signore, alla tua alleanza, * non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri. * Alzati, o Dio, difendi la mia causa, * non dimenticare la supplica di chi ti invoca. (Cf. Sal 73, 20.19.22)

Atto Penitenziale

Umili e penitenti come il pubblicano al tempio, accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà anche di noi.

C: Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi.
A: Signore pietà.
C: Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Dio onnipotente ed eterno, + guidati dallo Spirito Santo, osiamo invocarti con il nome di Padre: * fa' crescere nei nostri cuori lo spirito di figli adottivi, + perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, Signore del cielo e della terra, rafforza la nostra fede e donaci un cuore che ascolta, perché sappiamo riconoscere la tua parola nelle profondità dell'uomo, in ogni avvenimento della vita, nel gemito e nel giubilo del creato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Re 19,9.11-13

Dal primo libro dei Re
In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l'Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand'ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: "Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore".
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l'udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all'ingresso della caverna.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.84

RIT: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Seconda Lettura

Rm 9, 1-5

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io spero, Signore.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola.

Alleluia.

VANGELO

Mt 14, 22-33
Dal Vangelo secondo  Matteo

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: "È un fantasma!" e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: "Coraggio, sono io, non abbiate paura!".
Pietro allora gli rispose: "Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque". Ed egli disse: "Vieni!". Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!". E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?".
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: "Davvero tu sei Figlio di Dio!".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore Gesù è il principio della creazione nuova;
in lui ogni uomo si apre alla fiducia e alla speranza.
Con questo spirito rivolgiamo al Padre la nostra preghiera.

R. Venga il tuo regno, Signore.

Per la santa Chiesa pellegrina nel mondo,
perché nel fervore della sua fede e della sua testimonianza
sia lievito che fermenta la massa, preghiamo. R.

Per quanti soffrono a causa della violenza e dell'oppressione,
perché sia loro riconosciuto il diritto a costruire in piena dignità e uguaglianza
il loro futuro, secondo il piano di Dio, preghiamo. R.

Per gli uomini che hanno responsabilità educative e sociali,
perché promuovano la crescita integrale della persona umana,
aperta a Dio e ai fratelli, preghiamo. R.

Per quanti patiscono scandalo a causa della nostra scarsa coerenza,
perché mediante la nostra conversione
ritrovino fiducia nella potenza del Vangelo, preghiamo. R.

Per noi qui presenti,
perché la familiarità quotidiana con la parola di Dio
ci renda capaci di valutare con maturo discernimento
ciò che Dio vuole nelle concrete situazioni della vita, preghiamo. R.

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera
e custodisci in noi i doni del tuo Spirito;
fà che ogni uomo conosca te, unico vero Dio,
e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Accetta con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa: + nella tua misericordia li hai posti nelle nostre mani, * con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente giusto lodarti e ringraziarti, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, * in ogni momento della nostra vita, nella salute e nella malattia, nella sofferenza e nella gioia, * per Cristo tuo servo e nostro redentore. ** Nella sua vita mortale * egli passò beneficando e sanando + tutti coloro che erano prigionieri del male. ** Ancora oggi, come buon samaritano, * si fa prossimo a ogni uomo, piagato nel corpo e nello spirito, * e versa sulle sue ferite + l'olio della consolazione e il vino della speranza. ** Per questo dono della tua grazia, * anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale * del tuo Figlio crocifisso e risorto. ** E noi, insieme agli angeli e ai santi, * cantiamo con voce unanime + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Celebra il Signore, Gerusalemme! * Egli ti sazia con fiore di frumento. (Sal 147, 12.14)

—(oppure)—
I discepoli sulla barca * si prostrarono davanti a lui, dicendo: * "Davvero tu sei Figlio di Dio!". (Mt 14, 33)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai tuoi sacramenti ci salvi, o Signore, + e confermi noi tutti nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 08 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-08.html

XIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Dt 10, 12-22; Sal.147; Mt 17, 22-27.

Commento: La croce e il pesce.

Mentre gli Apostoli pensano in cuor loro che ormai prossimo il momento in cui Cristo instaurerà il Regno, scacciando e annientando gli oppressori, il Maestro annuncia invece la propria distruzione nella morte. Tremendo contrasto tra i disegni di Dio e quelli degli uomini! Tremenda delusione per gli apostoli che vedono così svanire i propri sogni e addirittura debbono immergersi nel mistero della croce. Scandalo e delusione per tutti coloro che vivono la propria religiosità come una garanzia di immunità e di grandezza. Per tutti coloro che rifiutano la croce e non ne sanno scorgere l'immenso valore che lo stesso Iddio gli ha conferito. Per tutti coloro che leggono la storia solo con la logica umana e non sanno varcarne i limiti alla luce della fede. Motivo solo di tristezza e di sgomento per chi vede nella morte soltanto la fine della vita e il chiuso tetro di una tomba. Quel "il terzo giorno risorgerà" deve imprimersi come sigillo e garanzia di immortalità in ogni mente umana, deve diventare il motivo della vita e il conforto della morte attesa come gioioso passaggio verso il premio e l'eternità. In questa prospettiva assumono ben altro valore le leggi umane come il pagare le tasse per il tempio, anche se il Signore, che giustamente si professa "Figlio del Re", a scanso di false interpretazioni e facili accuse, assolve alla sua maniera al presunto debito. La moneta estratta dal ventre del pesce ci fa pensare alla incessante provvidenza divina che sgorga dal cuore stesso di Dio per i suoi figli. Ci fa pensare ancora a Gesù che non disdegna la sua condizione di uomo, che si assoggetta umilmente alle esigenze umane.

Antifona d'Ingresso

In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca, * il Signore lo ha colmato dello spirito di sapienza e d'intelligenza; * gli ha fatto indossare una veste di gloria. (Cf. Sir 15, 5)

Colletta

Guida e proteggi, o Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico: egli, che fu insigne predicatore della tua verità, sia nostro intercessore davanti a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Dt 10, 12-22

Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ora, Israele, che cosa ti chiede il Signore, tuo Dio, se non che tu tema il Signore, tuo Dio, che tu cammini per tutte le sue vie, che tu lo ami, che tu serva il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l'anima, che tu osservi i comandi del Signore e le sue leggi, che oggi ti do per il tuo bene?
Ecco, al Signore, tuo Dio, appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e quanto essa contiene. Ma il Signore predilesse soltanto i tuoi padri, li amò e, dopo di loro, ha scelto fra tutti i popoli la loro discendenza, cioè voi, come avviene oggi.
Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostra cervìce; perché il Signore, vostro Dio, è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all'orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d'Egitto.
Temi il Signore, tuo Dio, servilo, restagli fedele e giura nel suo nome. Egli è la tua lode, egli è il tuo Dio, che ha fatto per te quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto. I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; ora il Signore, tuo Dio, ti ha reso numeroso come le stelle del cielo».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.147

RIT: Celebra il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun'altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 17, 22-27
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, san Domenico era parco di parole: apriva la bocca solo per parlare con Dio nella preghiera o per parlare di Dio ai fratelli. Uniamoci ora alla sua voce, elevando insieme la nostra fervida preghiera e diciamo:

Padre santo, ascoltaci.

Perché la Chiesa di oggi sia vivificata da una nuova fioritura di uomini santi, che portino speranza all'umanità. Preghiamo:

Perché i popoli che hanno goduto direttamente della predicazione di san Domenico e dei suoi frati, possano ora annunciare il messaggio di fede e di amore ereditato. Preghiamo:

Perché tutti i cristiani sentano l'urgenza di essere luce del mondo e sale della terra, divenendo missionari con la parola e con la vita. Preghiamo:

Perché il Signore conceda, a chi alla ricerca della verità, il dono di incontrare la luce di Cristo nel volto dei cristiani. Preghiamo:

Perché comprendiamo, sull'esperienza di san Domenico, che una vita cristiana matura e responsabile va accompagnata ad uno studio accurato e attento della parola di Dio. Preghiamo:

Perché il tempo di ferie faciliti l'ascolto della parola di Dio.
Per l'ordine dei frati domenicani.

O Dio, nostro rifugio e nostra forza, la vita dei santi ci fà sentire piccoli e incapaci. Ci sostenga la fiducia nell'amore ristoratore del tuo Figlio Gesù, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Ascolta con bontà, o Signore, le preghiere che ti presentiamo per l'intercessione di san Domenico, e per la forza di questo sacrificio conferma e proteggi con la tua grazia coloro che difendono la fede. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Nella mirabile testimonianza dei tuoi santi * tu rendi sempre feconda la tua Chiesa * e doni a noi un segno sicuro del tuo amore. ** Il loro grande esempio e la loro fraterna intercessione * ci sostengono nel cammino della vita, * perché si compia in noi il tuo mistero di salvezza. ** E noi, uniti agli angeli e a tutti i santi, * cantiamo con gioia + l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

Ecco il servo fedele e prudente, * che il Signore ha messo a capo della sua famiglia, * per nutrirla al tempo opportuno. (Cf. Lc 12, 42)

Dopo la Comunione

Fa' che accogliamo con viva fede, o Signore, la forza del sacramento di cui ci siamo nutriti nella memoria di san Domenico; egli, che ha fatto fiorire la tua Chiesa con la predicazione, la sostenga con la sua preghiera. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 09 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-09.html

XIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: Os 2,16.17.21-22; Sal 44; Mt 25,1-13.

Commento: Un cuore vigile e una lampada accesa.

Le letture bibliche per le feste dei santi hanno lo scopo di farci comprendere come questi amici di Dio hanno vissuto e incarnato eroicamente la Parola di Dio con perfetta coerenza. Santa Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein, Vergine e martire, è rimasta affascinata da una voce misteriosa che l'ha convinta e avvinta con profondi e inscindibili legami di amore allo Sposo divino. È questa in sintesi la storia della sua conversione e della sua piena adesione a Cristo. «Ecco, la condurrò nel deserto». Sì, proprio da un dialogo e da una proposta divina di intimità sgorga la convinta risposta di un totale dono di sé al Signore. «Parlerò al suo cuore. Mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza». È un vero atto sponsale con cui in antico Dio solennemente legava a se il suo popolo con una alleanza perenne: «Io sono il tuo Dio, tu sei il mio popolo». Era una promessa di reciproca fedeltà sempre mantenuta da Dio, molte volte tradita e disattesa dal popolo eletto. Ora alle anime predilette e pronte a rispondere, il Signore dice amorevolmente: «Ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell'amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore». La sposa che "conosce", ama e si sente amata è vigilante e trepidante quando è in attesa dello sposo, come le vergini sagge del brano evangelico. Poiché la sposa è ignara dell'ora dell'arrivo dell'amato, ha con se ardente la lampada dell'amore e un buon rifornimento di olio, che significa la perseveranza, la vigilanza e la prontezza nell'ascolto. Sono le condizioni per entrare a far parte del gioioso corteo nuziale degli eletti e poi per essere ammessi con l'abito nuziale al festoso banchetto. «Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". Ma egli rispose: "In verità io vi dico: non vi conosco". Dinanzi a Dio non sono mai ammessi colpevoli ritardi: Dobbiamo affermare sempre il suo primato nella nostra vita. «Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora».

S. Teresa Benedetta della Croce, festa.

Antifona d'Ingresso

Non ci sia per me altro vanto * che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, * per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, * come io per il mondo. (Cf. Gal 6, 14)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

Dio dei nostri padri, che hai guidato la santa martire Teresa Benedetta [della Croce] alla conoscenza del tuo Figlio crocifisso e a seguirlo fedelmente fino alla morte, concedi, per sua intercessione, che tutti gli uomini riconoscano Cristo salvatore e giungano, per mezzo di lui, a contemplare in eterno il tuo volto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Os 2,16.17.21-22

Dal libro del profeta Osèa
Così dice il Signore:
«Ecco, la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d'Egitto.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell'amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 44

RIT: Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d'oro è il suo vestito.
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate.

Condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vieni, sposa di Cristo, ricevi la corona,
che il Signore ti ha preparato per la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Mt 25,1-13
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: "Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". Le sagge risposero: "No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene".
Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". Ma egli rispose: "In verità io vi dico: non vi conosco".
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, nella festa di santa Teresa Benedetta della Croce invochiamo il Padre, sorgente di ogni santità, perché ricolmi la Chiesa dei suoi doni.

Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, o Signore.

1. Proteggi, o Padre, il nostro Papa..., il nostro Vescovo e tutti i Pastori della Chiesa, perché confermati nella fede, possano guidare il popolo cristiano sulla via segnata dai tuoi comandamenti. Preghiamo.

2. Conferma, o Padre, nella sequela di Cristo l'Ordine del Carmelo, perché animato dall'esempio di Santa Teresa Benedetta viva il Vangelo della vita fraterna, fedele all'impegno di orazione e sollecito nel servizio della Chiesa. Preghiamo.

3. Per quanti professano la perfezione evangelica, perché nella fedeltà alle promesse fatte raggiungano la pienezza della carità, preghiamo.

4. Per noi qui presenti, perché l'Eucarestia a cui partecipiamo sia alimento e sostegno nel nostro cammino verso Dio, preghiamo.

Signore, che hai promesso di essere presente in mezzo a coloro che sono riuniti nel tuo nome, ascolta le preghiere che ti innalziamo e concedi quanto la nostra debolezza non osa sperare. Per Cristo nostro Signore.

Sulle Offerte

O Padre, che hai portato a compimento i diversi sacrifici dell'antica alleanza nell'unico e perfetto sacrificio offerto dal tuo Figlio nel suo sangue, accetta benigno e trasforma i doni che ti offriamo nella festa della tua santa martire Teresa Benedetta. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Il sangue versato dal santo martire N., a imitazione di Cristo e per la gloria del tuo nome, * manifesta i tuoi prodigi, o Padre, che riveli nei deboli la tua potenza e doni agli inermi la forza del martirio, * per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * a te innalziamo sulla terra il nostro canto * e proclamiamo senza fine + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Anche se vado per una valle oscura, * non temo alcun male, perché tu sei con me. (Sal 22, 4)

Dopo la Comunione

Padre misericordioso, a noi, che veneriamo santa Teresa Benedetta, concedi che i frutti dell'albero della croce infondano forza nei nostri cuori, affinché, aderendo fedelmente a Cristo sulla terra, possiamo gustare dell'albero della vita in paradiso. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 10 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-10.html

XIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: 2 Cor 9, 6-10; Sal 111; Gv 12, 24-26.

Commento: Se il chicco di grano caduto in terra non muore...

La figura di un martire così lontano da noi crea non pochi problemi. Alle già scarse notizie si aggiunga che il suo ricordo si è sedimentato in tradizioni che ne offuscano la veridicità storica. È come se celebrassimo un personaggio mitologico che poco o niente ha a che fare con la fede. È solo la Parola di Dio che può dare spessore a questi santi, ormai messi nel dimenticatoio se non fosse per i vari onomastici che vi si celebrano. Il servizio e il martirio sono due componenti basilari del dinamismo cristiano, attraverso di essi la fede trova la sua pienezza e la sua ragion d'essere. Sarebbe interessante sapere quale risonanza aveva nella vita di questi santi la parola che abbiamo letta e come percepivano il "dare testimonianza", qual era la loro relazione con la morte che essi affrontavano coerentemente con la loro scelta di servizio. Ma ciò che si chiede ad un tempo così lontano, non si può fare a meno di vederlo intorno a noi in molte persone che vivono il loro cristianesimo con slancio e semplicità. Il celebrare i martiri ha senso in quanto in essi celebriamo tutti quei cristiani che nella vita testimoniano Cristo attraverso i piccoli, ma altrettanto dolorosi, martirii quotidiani. Insieme a san Lorenzo ricordiamo i genitori che soffrono per i loro figli senza perdere la speranza in Dio, coloro che sono oppressi dalla malattia e sanno fare del loro dolore una fonte positiva di bene, tutti coloro che pur vivendo situazioni disagiate economiche, fisiche e morali sanno mantenere viva la loro fede. Non è forse anche questo martirio? E se vissuto in unione alle sofferenze di Cristo non diventa servizio a favore di tutti i fratelli? "Se il chicco di grano caduto in terra non muore...".

San Lorenzo M., festa

Antifona d'Ingresso

Questi è il santo diacono Lorenzo, * che diede la sua vita per la Chiesa: * egli meritò la corona del martirio, * per raggiungere in letizia il Signore Gesù Cristo.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

O Dio, l'ardore della tua carità ha reso san Lorenzo fedele nel ministero e glorioso nel martirio: fa' che amiamo ciò che egli ha amato e viviamo ciò che ha insegnato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

2 Cor 9, 6-10

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.
Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. Sta scritto infatti:
«Ha largheggiato, ha dato ai poveri,
la sua giustizia dura in eterno».
Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 111

RIT: Beato l'uomo che teme il Signore.

Beato l'uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.

Felice l'uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.

Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s'innalza nella gloria.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Chi segue me, non camminerà nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita, dice il Signore.

Alleluia.

VANGELO

Gv 12, 24-26
Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore ama chi dona con gioia. Sostenuti dalla intercessione dei martiri, che hanno offerto la vita per il Signore, preghiamo insieme e diciamo:

Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Perché la Chiesa si presenti al mondo sempre più libera dai beni materiali, e riconosca nei poveri l'immagine del suo fondatore. Preghiamo:

Perché il potere politico in ogni paese, stimolato dalla testimonianza cristiana, sia sempre al servizio della giustizia, eliminando le situazioni di sfruttamento e di miseria. Preghiamo:

Perché il diaconato, rimesso in luce come ministero permanente, divenga stimolo per tutti i cristiani alla carità e alla partecipazione attiva alle liturgie. Preghiamo:

Perché la sensibilità cristiana, favorita dalla conoscenza della vita dei santi, sia sorgente di vocazioni al servizio di Dio e dei fratelli. Preghiamo:

Perché impariamo, dalla partecipazione all'eucaristia, a non vivere solo per noi stessi, ma per il Signore e per i fratelli, facendo dono della nostra vita. Preghiamo:

Per la Caritas diocesana.
Per chi, durante le ferie, volontariamente si dedica agli altri.

Padre santo, che hai dato al diacono Lorenzo la forza di proclamarti unico Dio e Signore, accogli le nostre preghiere, perché anche noi confermiamo con la vita, la fede che professiamo con la bocca. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli con bontà, o Signore, i doni che ti offriamo con esultanza nella festa di san Lorenzo e fa' che giovino alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Il sangue versato dal santo martire N., a imitazione di Cristo e per la gloria del tuo nome, * manifesta i tuoi prodigi, o Padre, che riveli nei deboli la tua potenza e doni agli inermi la forza del martirio, * per Cristo Signore nostro. ** E noi, con tutti gli angeli del cielo, * a te innalziamo sulla terra il nostro canto * e proclamiamo senza fine + la tua gloria: **

Antifona alla Comunione

«Se uno mi vuole servire, mi segua, * e dove sono io, là sarà anche il mio servo», dice il Signore. (Gv 12, 26)

Dopo la Comunione

Saziati dai tuoi santi doni, ti preghiamo, o Signore: il servizio sacerdotale, compiuto nella festa di san Lorenzo, accresca in noi la grazia della tua salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 11 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-11.html

XIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Gs 3, 7-10.11.13-17; Sal.113; Mt 18, 21 - 19, 1.

Commento: Un perdono senza limiti.

"Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette". La proposta che Pietro fa a Gesù sembrerebbe già ottima; "quel sette volte" vuole significare tante e tante volte, fino agli estremi limiti della sopportazione, ma non sempre. Gesù deve correggere Pietro e tutti noi. Egli afferma che il perdono non può e non deve essere mai negato ad alcuno. La parabola che segue è illuminante per noi. Suscita sdegno e riprovazione il comportamento di quel servo. Gli viene condonato un debito enorme e poi egli infierisce contro un suo conservo che gli deve soltanto pochi spiccioli. Che ingrato! Ci viene da dire con rabbia. Solo ad una attenta riflessione possiamo giungere alla conclusione che noi stessi assumiamo lo stesso comportamento quando otteniamo gratuitamente e con infinita misericordia il perdono dei nostri grandi debiti contratti con il buon Dio e poi osiamo negare il perdono al nostro prossimo per offese vere o presunte, ma sicuramente sempre di gran lunga inferiori a quelle nostre. Quando si nega l'amore si crea l'inferno già in questo mondo. Senza la legge del perdono allontaniamo Dio dal nostro mondo e facciamo spazio al principe del male, che vuole instaurare il suo regno di odio, di divisioni e di violenze. Diventiamo indegni dell'altare e sacrileghi con Cristo se prima di accedere al sacrificio non premettiamo la piena riconciliazione. Dobbiamo giungere con la forza dell'esperienza e della grazia a gustare la gioia del perdono, a vivere le nostre feste come riconciliazione con Dio e con i fratelli per stabilire tra noi stabilmente la civiltà dell'amore.

Antifona d'Ingresso

Rallegriamoci ed esultiamo: il Signore ha amato * questa vergine santa e gloriosa (T.P. Alleluia).

Colletta

—(antica)—
O Dio, che nella tua misericordia hai ispirato a santa Chiara l'amore per la povertà evangelica, per sua intercessione concedi a noi di seguire Cristo in povertà di spirito, per contemplarti un giorno nel regno dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Oppure, per una vergine fondatrice:
Donaci, Signore Dio nostro, la fiamma di carità che la santa vergine Chiara, sposa a te fedele, fece ardere nel cuore delle sue sorelle a gloria perenne della tua Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gs 3, 7-10.11.13-17

Dal libro di Giosuè
In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, perché sappiano che, come sono stato con Mosè, così sarò con te. Da parte tua, ordina ai sacerdoti che portano l'arca dell'alleanza: "Una volta arrivati alla riva delle acque del Giordano, vi fermerete"».
Disse allora Giosuè agli Israeliti: «Venite qui ad ascoltare gli ordini del Signore, vostro Dio». Disse ancora Giosuè: «Da ciò saprete che in mezzo a voi vi è un Dio vivente: proprio lui caccerà via dinanzi a voi il Cananeo, l'Ittita, l'Eveo, il Perizzita, il Gergeseo, l'Amorreo e il Gebuseo. Ecco, l'arca dell'alleanza del Signore di tutta la terra sta per attraversare il Giordano dinanzi a voi. Quando le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l'arca del Signore di tutta la terra si poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano si divideranno: l'acqua che scorre da monte si fermerà come un solo argine».
Quando il popolo levò le tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti portavano l'arca dell'alleanza davanti al popolo. Appena i portatori dell'arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca si immersero al limite delle acque - il Giordano infatti è colmo fino alle sponde durante tutto il tempo della mietitura –, le acque che scorrevano da monte si fermarono e si levarono come un solo argine molto lungo a partire da Adam, la città che è dalla parte di Sartàn. Le acque che scorrevano verso il mare dell'Aràba, il Mar Morto, si staccarono completamente. Così il popolo attraversò di fronte a Gerico.
I sacerdoti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore stettero fermi all'asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele attraversava all'asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.113

RIT: Trema o terra, davanti al Signore.

Quando Israele uscì dall'Egitto,
la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,
Giuda divenne il suo santuario,
Israele il suo dominio.

Il mare vide e si ritrasse,
il Giordano si volse indietro,
le montagne saltellarono come arieti,
le colline come agnelli di un gregge.

Che hai tu, mare, per fuggire,
e tu, Giordano, per volgerti indietro?
Perché voi, montagne, saltellate come arieti
e voi, colline, come agnelli di un gregge?

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Fa' risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.

Alleluia.

VANGELO

Mt 18, 21 - 19, 1
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?».
E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa". Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: "Restituisci quello che devi!". Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò". Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?". Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò nella regione della Giudea, al di là del Giordano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, per intercessione di Chiara d'Assisi, che Dio ha scelto debole e piccola per confondere i forti e i sapienti, supplichiamo il Signore perché doni anche a noi di trovare la strada della santità. Assieme diciamo:

Donaci, Signore, un cuore nuovo e uno spirito nuovo.

Perché il Signore non lasci mai mancare alla sua Chiesa il segno della verginità consacrata, quale annunzio e profezia del regno dei cieli. Preghiamo:

Perché tutti gli uomini, avvertendo il bisogno di Dio, ricerchino ampi spazi di silenzio, come clima di contemplazione, meditazione e preghiera. Preghiamo:

Perché la luce divina penetri il cuore indurito di chi è nell'abbondanza, invogliando a condividere la propria ricchezza con il povero, con chi è sfruttato e con chi soffre miseria e fame. Preghiamo:

Perché, ravvivando la nostra fede, l'eucaristia ci preservi da ogni male, come preservò la vergine Chiara e le sue sorelle dall'attacco saraceno. Preghiamo:

Perché noi qui presenti, sull'esempio della santa, ci incamminiamo in una vita cristiana pura e povera, per poter vedere e possedere Dio. Preghiamo:

Per le monache della nostra diocesi.
Perché il Signore ci dia il coraggio di rinunciare al superfluo.

Dio ricco di grazia e misericordia, che sull'esempio di Francesco hai ispirato a santa Chiara una vita di totale amore per te, concedi anche a noi, per sua intercessione, di ricercare il solo necessario: Cristo tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

L'offerta di questo sacrificio, o Signore, ci liberi dall'antica schiavitù del peccato, perché, sull'esempio di santa Chiara, possiamo camminare in novità di vita. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l'uomo alla santità dell'origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Le cinque vergini prudenti, insieme alle lampade, * presero con sé l'olio in piccoli vasi. * A mezzanotte si levò un grido: * «Ecco lo sposo! Andate incontro a Cristo Signore». (Cf. Mt 25, 4.6)

Dopo la Comunione

La comunione al Corpo e al Sangue del tuo unigenito Figlio ci liberi, o Padre, dagli affanni delle cose che passano, perché, sull'esempio di santa Chiara, progrediamo in terra nella vera carità e godiamo in cielo della tua visione senza fine. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 12 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-12.html

XIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: bianco

LETTURE: Gs 24, 1-13; Sal.135; Mt 19, 3-12.

Commento: Quello che Dio unisce l'uomo non lo separi...

L'amore di sua natura è unitivo. Quello che unisce due esseri umani di sesso diverso è anche esclusivo e indissolubile. Quella unione sin dal principio per espresso volere del Creatore è destinato alla fecondità e all'aiuto reciproco. La fecondità garantisce la crescita e il moltiplicarsi della specie umana, un compito sublime che mette la creatura in diretta collaborazione con la Fonte stessa della vita. La nostra somiglianza significa concretamente non solo capacità di intendere e di volere, ma anche l'innato moto dell'anima ad amare. Dopo la triste esperienza del peccato gli istinti umani tentano di prendere il sopravvento e far deviare l'amore verso la soddisfazione degli istinti più bassi. Per questo Gesù ha istituito il sacramento del matrimonio affinché ciò che è solo umano e corrotto riceva il sigillo della consacrazione da parte del Signore. Possiamo dire che occorre che quell'alito puro e intenso che Dio ha usato per vivificare il nostro corpo deve ancora soffiare sugli sposi per renderli capaci di amore, di donazione, di sacrificio, di fecondità e di indissolubilità. Tutto ciò è quello che noi chiamiamo "la grazia" del sacramento. È una grazia che deve essere alimentata dalla preghiera costante dei coniugi. Non è sufficiente quella che viene data gratuitamente il giorno della celebrazione del matrimonio. Quella sacra unione de ve essere celebrata e ri – celebrata tante e tante volte. Sono tante le insidie alla fedeltà dei coniugi. Ai nostri giorni forse più che in altri tempi per le facili occasioni di tradimento che accadono. Il rischio più grande, che troppo spesso sta diventando triste realtà, è che l'uomo separa ciò che Dio unisce e allora quella unione che doveva essere fonte di felicità, occasione di aiuto reciproco, scuola di amore per i propri figli, si tramuta in un inferno perché in luogo dell'amore subentra l'odio, la divisione per i coniugi e il disorientamento e il pianto per i figli. Dovremmo aver capito, dopo tante tristi esperienze che l'amore coniugale e come una lampada ad olio, va alimentata affinché non si spenga e l'alimento ottimo è la preghiera fatta insieme.

Antifona d'Ingresso

Volgi lo sguardo, Signore, alla tua alleanza, * non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri. * Alzati, o Dio, difendi la mia causa, * non dimenticare la supplica di chi ti invoca. (Cf. Sal 73, 20.19.22)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + guidati dallo Spirito Santo, osiamo invocarti con il nome di Padre: * fa' crescere nei nostri cuori lo spirito di figli adottivi, + perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gs 24, 1-13

Dal libro di Giosuè
In quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele a Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio. Giosuè disse a tutto il popolo:
«Così dice il Signore, Dio d'Israele: "Nei tempi antichi i vostri padri, tra cui Terach, padre di Abramo e padre di Nacor, abitavano oltre il Fiume. Essi servivano altri dèi. Io presi Abramo, vostro padre, da oltre il Fiume e gli feci percorrere tutta la terra di Canaan. Moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. A Isacco diedi Giacobbe ed Esaù; assegnai a Esaù il possesso della zona montuosa di Seir, mentre Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto.
In seguito mandai Mosè e Aronne e colpii l'Egitto con le mie azioni in mezzo a esso, e poi vi feci uscire. Feci uscire dall'Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mar Rosso, ma essi gridarono al Signore, che pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; sospinsi sopra di loro il mare, che li sommerse: i vostri occhi hanno visto quanto feci in Egitto. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto.
Vi feci entrare nella terra degli Amorrei, che abitavano ad occidente del Giordano. Vi attaccarono, ma io li consegnai in mano vostra; voi prendeste possesso della loro terra e io li distrussi dinanzi a voi. In seguito Balak, figlio di Sippor, re di Moab, si levò e attaccò Israele. Mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse. Ma io non volli ascoltare Balaam ed egli dovette benedirvi. Così vi liberai dalle sue mani.
Attraversaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Vi attaccarono i signori di Gerico, gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Ittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei, ma io li consegnai in mano vostra. Mandai i calabroni davanti a voi, per sgominare i due re amorrei non con la tua spada né con il tuo arco.
Vi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.135

RIT: Il suo amore è per sempre.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
rendete grazie al Dio degli dèi,
rendete grazie al Signore dei signori.

Guidò il suo popolo nel deserto,
colpì grandi sovrani,
uccise sovrani potenti.

Diede in eredità la loro terra,
in eredità a Israele suo servo.
Ci ha liberati dai nostri avversari.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Accogliete la parola di Dio,
non come parola di uomini,
ma, qual è veramente, come parola di Dio.

Alleluia.

VANGELO

Mt 19, 3-12
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: "Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne"? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e di ripudiarla?».
Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all'inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un'altra, commette adulterio».
Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Apriamo con fiducia l'animo a Dio nostro Padre, fonte di amore, perché sostenga la nostra povera capacità di amore. Preghiamo insieme e diciamo:

Insegnaci ad amare, o Signore.

Per la santa Chiesa di Dio, perché ami sempre con castità e fedeltà, Cristo suo sposo. Preghiamo:

Per i coniugi, perché possano sentire che è possibile e bello vivere un amore fedele e indissolubile. Preghiamo:

Per tutte le famiglie provate dall'infedeltà, perché pensando alla bontà di Dio verso il suo popolo infedele, sappiamo far prevalere il perdono e l'amore reciproco. Preghiamo:

Per tutti coloro che hanno consacrato la propria vita al Signore, perché possano vivere con amore maturo il loro celibato. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perché con affetto e comprensione, siamo vicini ai divorziati e a tutti coloro che si trovano in una situazione irregolare per la comunità della Chiesa.
Preghiamo:

Per la dignità della donna.
Per i diffusori di pornografia e di violenza.

Ascolta, o Dio nostro Padre, queste suppliche e, poiché il nostro amore è così povero, donaci lo Spirito del Figlio Gesù Cristo nostro Signore, che vive e regna con te per i secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Accetta con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa: + nella tua misericordia li hai posti nelle nostre mani, * con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Celebra il Signore, Gerusalemme! * Egli ti sazia con fiore di frumento. (Sal 147, 12.14)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai tuoi sacramenti ci salvi, o Signore, + e confermi noi tutti nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 13 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-13.html

XIX Settimana del Tempo Ordinario - Anno I - Colore: rosso

LETTURE: Gs 24, 14-29; Sal.15; Mt 19, 13-15.

Commento: Gesù e i bambini:il fascino dell'innocenza.

È prerogativa dei bambini diventare talvolta insopportabili. La loro erompente vivacità spesso stride con le nostre stanchezze e con il bisogno di quiete. Facciamo fatica a comprendere che è nella loro indole e nel loro stato di crescita l'impossibilità di assecondarci sempre e in tutto. Tutto ciò ci sollecita quasi a scusare il comportamento burbero degli Apostoli. Essi presi da zelo per la tranquillità del loro Maestro, probabilmente stanco del lungo peregrinare, sgridano e vorrebbero allontanare quei bimbi portati a Gesù perché li benedicesse. È virtù di pochi sapersi specchiare nell'innocenza dei bambini e saper godere del loro candore. Il Signore, che li aveva altre volte additati ad esempio, li accoglie con amorevolezza, impone loro le mani in segno di benedizione e poi si conceda da loro. Ricorda poi agi Apostoli e a tutti noi che di essi è il regno di dei cieli. L'apparente fragilità induce spesso all'umiltà e lo stato di indigenza dovuto all'età, rende semplice e pura la loro preghiera. Una delle beatitudini è riferita proprio ai puri di cuore perché è dato loro di vedere il volto di Dio. Gli stessi angeli custodi dei più piccoli stanno sempre davanti a Dio, quasi avessero il bisogno e la gioia di raccontare la bellezza della loro anima pulita e sgombra da ogni male. Il loro cuore e la loro persona è quindi da trattare come un sacrario, con il migliore rispetto e il più puro amore. Gridano vendetta al cospetto di Dio le violenze di ogni genere che vengono perpetrate nei loro confronti. È di inaudita gravità il peccato che infanga la loro anima e il loro corpo. Gesù stesso aveva detto a loro protezione: "Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali!".

Antifona d'Ingresso

Volgi lo sguardo, Signore, alla tua alleanza, * non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri. * Alzati, o Dio, difendi la mia causa, * non dimenticare la supplica di chi ti invoca. (Cf. Sal 73, 20.19.22)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, + guidati dallo Spirito Santo, osiamo invocarti con il nome di Padre: * fa' crescere nei nostri cuori lo spirito di figli adottivi, + perché possiamo entrare nell'eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gs 24, 14-29

Dal libro di Giosuè
In quei giorni, Giosuè disse al popolo: «Ora, dunque, temete il Signore e servitelo con integrità e fedeltà. Eliminate gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume e in Egitto e servite il Signore. Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrei, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore».
Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e gli Amorrei che abitavano la terra. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio».
Giosuè disse al popolo: «Voi non potete servire il Signore, perché è un Dio santo, è un Dio geloso; egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri peccati. Se abbandonerete il Signore e servirete dèi stranieri, egli vi si volterà contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del male e vi annienterà». Il popolo rispose a Giosuè: «No! Noi serviremo il Signore».
Giosuè disse allora al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelti il Signore per servirlo!». Risposero: «Siamo testimoni!».
«Eliminate allora gli dèi degli stranieri, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il vostro cuore al Signore, Dio d'Israele!».
Il popolo rispose a Giosuè: «Noi serviremo il Signore, nostro Dio, e ascolteremo la sua voce!». Giosuè in quel giorno concluse un'alleanza per il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem. Scrisse queste parole nel libro della legge di Dio. Prese una grande pietra e la rizzò là, sotto la quercia che era nel santuario del Signore. Infine, Giosuè disse a tutto il popolo: «Ecco: questa pietra sarà una testimonianza per noi, perché essa ha udito tutte le parole che il Signore ci ha detto; essa servirà quindi da testimonianza per voi, perché non rinneghiate il vostro Dio». Poi Giosuè congedò il popolo, ciascuno alla sua eredità.
Dopo questi fatti, Giosuè figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.15

RIT: Tu sei, Signore, mia parte di eredità.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

Alleluia.

VANGELO

Mt 19, 13-15
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli».
E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Invochiamo con fiducia e semplicità il nostro Padre celeste che apre il regno della sua grazia ai piccoli. Preghiamo insieme e diciamo:

Benedici i tuoi figli, o Signore.

Per la Chiesa nostra madre, perché esprima l'amore di Dio verso i piccoli, gli umili e gli abbandonati. Preghiamo:

Per i paesi sottosviluppati, perché con l'aiuto di tutta l'umanità possano garantire all'infanzia nutrimento ed educazione. Preghiamo:

Per i genitori cristiani, perché non facciano come gli apostoli che allontanavano i bambini da Gesù, ma li aiutino con amore a conoscere e ad amare Dio. Preghiamo:

Per gli istituti e le organizzazioni che lavorano per l'infanzia, perché vivano la loro missione come provvidenza di Dio all'umanità. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perché ci sforziamo di essere più semplici, così da accogliere con gioia e stupore i doni che il Signore ci dà ogni giorno. Preghiamo:

Per le famiglie in difficoltà per una nuova gravidanza.
Per i consultori familiari.

Esaudisci con benevolenza le nostre domande, Signore, e accresci in noi la fiducia filiale nel tuo amore di Padre e nella tua provvidenza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accetta con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa: + nella tua misericordia li hai posti nelle nostre mani, * con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla Comunione

Celebra il Signore, Gerusalemme! * Egli ti sazia con fiore di frumento. (Sal 147, 12.14)

Dopo la Comunione

La partecipazione ai tuoi sacramenti ci salvi, o Signore, + e confermi noi tutti nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 14 agosto 2005    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2005-08-14.html

XX Domenica del Tempo Ordinario - Anno A - Colore: verde

LETTURE: Is 56, 1.6-7; Sal.66; Rm 11, 13-15.29-32; Mt 15, 21-28.

Commento: “Ti sia fatto come desideri”

La fede, quando arde in noi ed è ben alimentata dalla preghiera, è come una luminosissima lampada che ci consente di immergerci nella luce stessa di Dio. Fa nascere in noi la fiducia incondizionata, la certezza che l'amore di Dio viene riversato nei nostri cuori in abbondanza. Siamo certi che quello che il Signore vuole si compie in cielo e sulla terra, ma abbiamo anche la certezza che la nostra preghiera verrà esaudita perché siamo in perfetta sintonia con il Signore: quello che il Signore vuole da noi, noi lo facciamo e quello che noi umilmente chiediamo ci viene accordato. "Sia fatta la Tua volontà" ci fa pregare Gesù nel Padre nostro, quando ciò davvero avviene nella nostra vita, lo stesso Signore è disposto a fare la nostra volontà. A darci cioè quanto chiediamo con fede nella preghiera. Esattamente quello che Gesù dice alla mamma che l'invoca: "Ti sia fatto come desideri". La donna Cananea che incontriamo nel vangelo odierno è uno splendido esempio di preghiera fervida ed appassionata e di fede limpida. L'esempio rifulge particolarmente perché ci viene offerto da una persona che viene dal paganesimo. È bello pensare che l'amore materno è talmente intenso e sacro che quasi naturalmente fa esplodere la preghiera e la fede migliori. Questa mamma che implora la guarigione della propria figlia "crudelmente tormentata da un demonio", la vediamo come un prototipo di tutte le mamme affrante per la salute fisica e spirituale dei propri figli. Ci induce a pensare alla Vergine Madre, addolorata ai piedi della croce. Ci fa ricordare che un granello di fede è sufficiente a spostare le montagne e a strappare autentici miracoli al Signore. Dobbiamo rivolgere una duplice invocazione a Cristo Gesù: "accresci in noi la fede" e "Signore, insegnaci a pregare".

Antifona d'Ingresso

O Dio, nostra difesa, * guarda il volto del tuo consacrato. * Per me un giorno nel tuo tempio * è più che mille altrove. (Cf. Sal 83, 10-11)

Atto Penitenziale

Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.

C: Signore, mandato dal Padre a salvare i contriti di cuore, abbi pietà di noi.
A: Signore pietà.
C: Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che intercedi per noi presso il Padre, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, + infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, * perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, * otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che nell'obbedienza del tuo Figlio hai abbattuto l'inimicizia tra le creature e degli uomini hai fatto un popolo solo, rivestici degli stessi sentimenti di Cristo, affinché diventiamo eco delle sue parole e riflesso della sua pace. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 56, 1.6-7

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
"Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi.
Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.66

RIT: Popoli tutti, lodate il Signore.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Seconda Lettura

Rm 11, 13-15.29-32

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?
Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch'essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch'essi ottengano misericordia.
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.

Alleluia.

VANGELO

Mt 15, 21-28
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio". Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: "Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!". Egli rispose: "Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele".
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: "Signore, aiutami!". Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". "È vero, Signore - disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni".
Allora Gesù le replicò: "Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri". E da quell'istante sua figlia fu guarita.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La bontà del Padre, mediante il Battesimo,
ci ha inseriti nel grande disegno della salvezza.
Supplichiamo il Signore, perché ci aiuti a leggere gli eventi quotidiani
alla luce della sua provvidenza.

R. Sia glorificato il tuo nome, Signore.

Per il popolo santo di Dio,
perché sia per tutta l'umanità primizia della redenzione,
germe fecondo di unità e di speranza, preghiamo. R.

Per i pastori della Chiesa,
perché sappiano raccogliere intorno al Signore l'intera famiglia di Dio
e la servano umilmente con la parola e con l'esempio, preghiamo. R.

Per i responsabili delle nazioni e degli organismi internazionali,
perché cerchino con coscienza retta ciò che giova al progresso
e non si lascino corrompere dalla seduzione del denaro e del potere, preghiamo. R.

Per quanti si adoperano ad alleviare le sofferenze umane,
perché sappiano riconoscere il Cristo
presente nel più piccolo dei fratelli, preghiamo. R.

Per noi qui riuniti intorno all'altare,
perché diventiamo costruttori del regno di Dio in ogni stato di vita,
secondo i doni ricevuti, preghiamo R.

La tua sapienza, o Padre,
ci aiuti a camminare nelle tue vie,
perché nelle vicende del mondo
siamo sempre rivolti alla speranza
che splende in Cristo Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, i nostri doni + nei quali si compie il mirabile scambio tra la nostra povertà e la tua grandezza, * perché, offrendoti il pane e il vino che ci hai dato, * possiamo ricevere te stesso. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, + per Cristo Signore nostro. ** Mirabile è l'opera da lui compiuta nel mistero pasquale: * egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo che egli si è acquistato, * per annunciare in ogni luogo i tuoi prodigi, o Padre, + che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Con il Signore è la misericordia * e grande è con lui la redenzione. (Sal 129, 7)

—(oppure)—
Dice Gesù: "Donna, grande è la tua fede! * Avvenga per te come desideri". (Mt 15, 28)

Dopo la Comunione

O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, + ascolta la nostra umile preghiera: * trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.