Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
29 Febbraio - 06 Marzo 2004
Tempo di Quaresima I, Colore viola
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 1

Domenica 29 febbraio 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-02-29.html

I Domenica del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Dt 26, 4-10; Sal 90; Rm 10, 8-13; Lc 4, 1-13.

Commento: Le tentazioni di Gesù

Gesù tentato nel deserto All'inizio della sua missione pubblica Gesù è tentato dal diavolo, ma egli pregando e digiunando nel deserto per quaranta giorni riesce a resistergli. L'episodio di Gesù, pieno di Spirito Santo, evidenzia la sua opera messianica di vera salvezza e non legata a prospettive terrene.
In quest'episodio, però, leggiamo un insegnamento universale che va oltre i confini del tempo.
E' il messaggio che la Chiesa ci vuol dare in questa Prima domenica di quaresima. Tutti noi siamo sempre e continuamente tentati dalle attrattive di questo mondo e da ideali che, poi risultano essere, non conformi alla nostra reale natura umana. L'appagamento di desideri volubili, non fa altro che sminuire la nostra vera dignità di esseri umani. Dove poniamo il fine della nostra esistenza? Nelle cose materiali ? Nel Potere? Nei nostri desideri carnali? In questo caso le tentazioni produrranno, in noi, effetti devastanti di cui ci pentiremo subito.
La conversione alla quale c'invita la Chiesa in questo periodo di quaresima deve farci riflettere sui nostri fini ultimi.
I beni materiali sono da considerare, allora strumenti per fini non solo terreni. Le responsabilità che la vita ci affiderà saranno manifestazione di un servizio di carità verso gli altri. I nostri desideri intimi, poi devono essere sempre rispondenti alle nostre reali esigenze umane e da verificare anche nei nostri rapporti interpersonali con il rispetto della dignità altrui. Sappiamo sfruttare, quindi questo periodo di conversione con la preghiera e la mortificazione. Nel doveroso impegno dei nostri impegni familiari e civili, cerchiamo di trovare il giusto clima allontanando per un attimo tutto quello che ci può distrarre. Quello che potrà sembrare un periodo di penitenza potrà essere invece una vera scoperta di valori autenticamente cristiani ed umani, attenti ai bisogni nostri e altrui da sviluppare nella carità. Piccole rinunce porteranno, quindi, immensi doni e benefici!

Antifona d'Ingresso

Mi invocherà e io gli darò risposta; * nell'angoscia io sarò con lui, lo libererò e lo renderò glorioso. * Lo sazierò di lunghi giorni e gli farò vedere la mia salvezza. (Sal 90, 15-16)

Atto Penitenziale

Nel giorno in cui celebriamo la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, anche noi siamo chiamati a morire al peccato per risorgere alla vita nuova. Riconosciamoci bisognosi della misericordia del Padre.

C: Pietà di noi, Signore.
A: Contro di te abbiamo peccato.
C: Mostraci, Signore, la tua misericordia.
A: E donaci la tua salvezza

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Signore misericordioso, che sempre ascolti la preghiera del tuo popolo, tendi verso di noi la tua mano, perché, nutriti con il pane della Parola e fortificati dallo Spirito, vinciamo le seduzioni del maligno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Dt 26, 4-10

Dal libro del Deuteronomio.
Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all'altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: "Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato". Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 90

RIT: Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.

Chi abita al riparo dell'Altissimo
passerà la notte all'ombra dell'Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell'angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».

Seconda Lettura

Rm 10, 8-13

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Lc 4, 1-13
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l'uomo"».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Si apre davanti a noi il cammino della Quaresima,
con le sue tappe, le sue leggi, i suoi traguardi.
E' un grande impegno per tutti.
E' il tempo prezioso, la primavera dello Spirito,
la grande scuola della fede.
Chiediamo al Signore che ci renda docili alla sua Parola,
per giungere completamente trasformati alla santa Pasqua.

R. Guidaci, Signore, con il tuo Spirito.

Perché in questa Quaresima impariamo a seguire il nostro maestro e modello,
Gesù Cristo, uomo nuovo,
progetto di una umanità riconciliata con il Padre, preghiamo. R.

Perché, specialmente in questo tempo,
riscopriamo la domenica come un giorno diverso dagli altri:
il giorno del Signore, il giorno della comunità,
il giorno della riconciliazione e dell'amicizia aperta a tutti i fratelli, preghiamo. R.

Perché in ognuno di questi quaranta giorni troviamo spazio e tempo
da dedicare alla preghiera e alla meditazione della Parola,
per conoscere ciò che Dio vuole da noi e attuarlo nella nostra vita, preghiamo. R.

Perché ogni famiglia scopra la dimensione domestica della Quaresima:
apra il libro del Vangelo, crei occasioni di preghiera comune
e, cordialmente unita nella carità,
faccia di ogni casa un luogo di accoglienza fraterna, preghiamo. R.

Perché l'itinerario della Quaresima abbia per ciascuno di noi
il suo culmine nel rito della penitenza e nella comunione pasquale,
come segni sacramentali della nostra conversione, preghiamo. R.

O Signore, che ci offri ancora una volta
un tempo propizio per ricuperare il vero senso della vita
e riconciliarci con te e con i fratelli,
fà che tutti insieme, sulle orme di Gesù,
camminiamo giorno per giorno verso la gioia pasquale.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Si rinnovi, o Signore, la nostra vita e con il tuo aiuto si ispiri sempre più al sacrificio che santifica l'inizio della Quaresima, tempo favorevole per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, * perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, * attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova + in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Il Signore, Dio tuo, adorerai; a lui solo renderai culto. (Lc 4, 8)

Dopo la Comunione

Ci hai saziati, o Signore, con il pane del cielo che alimenta la fede, accresce la speranza e rafforza la carità: insegnaci ad aver fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo

Scenda, o Signore, sul tuo popolo l'abbondanza della tua benedizione, perché cresca la sua speranza nella prova, sia rafforzato il suo vigore nella tentazione e gli sia donata la salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 01 marzo 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-03-01.html

I Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Lv 19, 1-2. 11-18; Sal. 18; Mt 25, 31-46.

Commento: La nostra vita allo specchio

C'è un momento finale dinanzi al quale il Signore anticipatamente ci pone, che da soli non avremmo potuto mai prevedere o immaginare. Ci trasferisce in un'altra dimensione, quando il Figlio dell'uomo, Cristo Signore, ci si porrà dinanzi come giusto giudice di tutte le genti. Egli vuole anzitutto raccogliere i frutti della redenzione e dare il meritato premio a coloro che gli sono rimasti fedeli, chiama infatti i suoi "Benedetti dal Padre". C'è una inevitabile selezione tra capri e pecore; l'individuazione avviene in base ad un esame sull'amore che abbiamo espresso nei confronti di Cristo o sul rifiuto della sua persona. È interessante costatare come la persona del Cristo s'identifichi con le estreme debolezze degli uomini: tutti noi sin da bambini siamo stati educati alla fede orientata verso l'eucaristia. Sin dalla prima comunione abbiamo fermamente creduto che Gesù si nasconda in un ostia consacrata, la via che egli stesso ha scelto per donarsi totalmente a noi. Non altrettanto è avvenuto nei confronti del Cristo nascosto nell'affamato, nell'assetato, nel forestiero, nell'ignudo, nel malato e nel carcerato. Eppure proprio su questa fede e su questo amore saremmo giudicati e per questo saremo premiati e introdotti nel regno di Dio o cacciati via nel regno dell'odio e della morte. Vuole insegnarci il Signore Gesù sin da ora, che esiste un indissolubile legame tra l'eucaristia sacramentale e quella legata alle estreme povertà degli uomini: li unisce l'elemento esenziale del sacramento che è l'amore legato ai segni: la candida ostia e le miserie umane. Dobbiamo guardare con pari intensità di fede le due eucaristie. Non ci è consentito ricevere il Cristo come cibo e bevanda di salvezza e poi non dare amore concreto allo stesso Cristo nascosto nel povero che incontriamo sulle nostre strade. È lui il povero, l'assetato, il forestiero, il nudo, il malato, il carcerato: "Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi". È quindi un dovere consequenziale per noi credenti, inondati gratuitamente dall'amore da Cristo, ridargli amore e gratitudine in coloro nei quali Egli s'identifica, solo così adempiremo il comandamento nuovo, che ci orienta a Dio e al nostro prossimo.

Antifona d'Ingresso

Ecco, come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni, * così i nostri occhi al Signore nostro Dio, * finché abbia pietà di noi. (Sal 122, 2)

Colletta

Convertici a te, o Dio, nostra salvezza, e formaci alla scuola della tua sapienza, perché l'impegno quaresimale porti frutto nella nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Lv 19, 1-2. 11-18

Dal libro del Levìtico

Il Signore parlò a Mosè e disse:
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: "Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
Non ruberete né userete inganno o menzogna a danno del prossimo.
Non giurerete il falso servendovi del mio nome: profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.
Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; non tratterrai il salario del bracciante al tuo servizio fino al mattino dopo.
Non maledirai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore.
Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero né userai preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il Signore.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d'un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore"».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal. 18

RIT: Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Ecco ora il momento favorevole,
ecco ora il giorno della salvezza!

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Mt 25, 31-46
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me".
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore santo e misericordioso è il nostro Dio, e noi siamo il suo popolo, Chiesa che edifica e anima con il suo Spirito di santità. Invochiamo il suo aiuto, per essere santi secondo la sua Parola, dicendo:

Donaci il tuo Spirito di santità.

Per il Papa che visita la Chiesa sparsa in tutto il mondo: lo Spirito di Dio lo renda forte contro la violenza e l'oppressione, instancabile nell'annuncio missionario del vangelo, solidale con i poveri. Preghiamo:

Per i governanti e le classi politiche: illuminati dai comandamenti che sono spirito e vita, operino per la diffusione degli autentici valori dell'uomo e per il consolidamento del bene comune. Preghiamo:

Per le persone che soffrono e muoiono di fame, sete, freddo, malattie, violenza, guerre, droga: la loro speranza di vita possa contare sempre sul nostro amore. Preghiamo:

Per la nostra Chiesa locale: la sua sollecitudine pastorale per i poveri sia condivisa nelle comunità e nelle famiglie cristiane. Preghiamo:

Per noi, che nell'eucaristia celebriamo il sacramento della fratellanza cristiana: la nostra vita sia eucaristia per gli altri amando il prossimo come noi stessi. Preghiamo:

Per chi è senza lavoro e senza casa.
Per le comunità di accoglienza degli emarginati e dei poveri.

O Padre, che mandi incontro a noi nella persona dei poveri lo stesso tuo Figlio, disponi i nostri cuori all'accoglienza e al dono dell'amore, liberandoli dalla freddezza e dall'egoismo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Ti sia gradito, o Signore, il nostro sacrificio di lode, perché santifichi la nostra vita con l'azione della tua grazia e dalla tua misericordia ci ottenga il perdono delle nostre colpe. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai stabilito per i tuoi figli un tempo di rinnovamento spirituale * perché si convertano a te con tutto il cuore * e, liberi dai fermenti del peccato, + vivano le vicende di questo mondo sempre rivolti ai beni eterni. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto * a uno solo di questi fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. * Venite, benedetti del Padre mio; * ricevete in eredità il regno preparato per voi * fin dalla creazione del mondo. (Mt 25, 40.34)

Dopo la Comunione

La partecipazione a questo sacramento, o Signore, ci sostenga nel corpo e nello spirito, perché, completamente rinnovati, possiamo gloriarci della pienezza del tuo dono. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 02 marzo 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-03-02.html

I Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Is 55, 10-11; Sal.33; Mt 6, 7-15.

Commento: Voi dunque pregate così

È frequente sentire persone che affermano di non saper pregare; effettivamente non è facile scoprire le vere dimensioni della preghiera. Per praticarla nel modo migliore si richiedono tante e tali virtù e una tale intensità di amore, per cui è facile dover costatare di esserne, almeno parzialmente, privi. È anche vero però che il modo migliore per imparare a pregare consiste nell'esercitarsi in questa arte con la migliore perseveranza. Gesù ci offre oggi un modello sublime di preghiera, il Padre Nostro. È la preghiera di Gesù che è diventata la nostra preghiera per eccellenza, a cui si ispirano tutte le preghiere, sia quelle della chiesa, sia quelle dei singoli fedeli. Non è fatta di molte parole, non arrivano a trenta, ma ci offre la via diritta per giungere fino al cuore di Dio per riconoscerlo come Padre e smuovere immediatamente il nostro amore filiale verso di lui e verso i nostri fratelli. Indirizza poi le nostre intenzioni agli ideali più sublimi che riguardano la santificazione del nome di Dio, l'avvento del suo regno tra noi e la piena realizzazione del suo volere, con la stessa perfezione con cui è vissuta e realizzata in cielo. Tutto ciò richiede e implica l'affermazione, con tutta la nostra vita, del primato assoluto di Dio, la nostra umile sudditanza, il nostro amore incondizionato per lui. Nella seconda parte rivolgiamo al Padre celeste le nostre richieste, quelle legate alla nostra esistenza terrena e derivanti dalla nostra umana fragilità: chiediamo infatti: "Il nostro pane quotidiano", tutto ciò che ci occorre per vivere dignitosamente, affidandoci poi alla sua misericordiosa bontà imploriamo: "Rimetti a noi i nostri debiti" e di conseguenza ci assumiamo doverosamente le nostre responsabilità e il nostro personale impegno a usare a nostra volta misericordia verso il nostro prossimo: "come noi li rimettiamo ai nostri debitori". Consapevoli poi, per quotidiana esperienza delle insidie del male e delle trame del maligno, chiediamo a Dio che ci liberi e non permetta che cediamo alla tentazione. Dalla preghiera di Gesù emerge anche un'altra bella realtà: la preghiera quando è vera, quando e modellata su quella si Cristo, ci offre, tra l'altro, il miglior programma di vita da realizzare in noi.

Antifona d'Ingresso

Signore, tu sei stato per noi un rifugio * di generazione in generazione. * Tu sei, da sempre e per sempre. (Sal 89, 1-2)

Colletta

Volgi il tuo sguardo, o Signore, a questa tua famiglia, e fa' che, superando con la penitenza ogni forma di egoismo, risplenda ai tuoi occhi per il desiderio di te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Is 55, 10-11

Dal libro del profeta Isaia.
Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.33

RIT: Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Mt 6, 7-15
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il tuo Spirito, Signore, è la parola interiore della nostra preghiera. Per questo tuo Spirito diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa, segno della presenza orante del Cristo nel mondo, perché invitando alla preghiera liturgica e alla preghiera personale, aiuti l'uomo ad adorare Dio in spirito e verità. Preghiamo:

Per le persone della cultura, della scienza, dell'arte e dello spettacolo, perché sperimentino la preghiera come sublimazione del pensiero e del sentimento, nel dialogo con Dio autore e ispiratore di ogni cosa. Preghiamo:

Per i fedeli che esprimono il sentimento religioso nelle forme della pietà popolare, perché, con la guida della Chiesa, pratichino le loro devozioni per dare gloria a Dio. Preghiamo:

Per le famiglie cristiane, perché siano Chiesa che prega e che duca al senso religioso della vita. Preghiamo:

Per noi che nell'eucaristia sperimentiamo l'efficacia della Parola di Dio, perché dalla terra irrigata della nostra vita germini il canto della lode e del ringraziamento per i benefici della salvezza. Preghiamo:

Per coloro che non sanno pregare.
Per le comunità di vita contemplativa della nostra Chiesa locale.

O Dio, Padre del cielo e della terra, che conosci i nostri bisogni e non ti accontenti di parole vuote, fa' che la nostra preghiera sia simile a quella del tuo Figlio, che cercava in tutto la tua volontà. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accetta, Dio creatore, i doni che abbiamo ricevuto dalla tua paterna generosità, e trasforma il pane e il vino che ci hai dato per la nostra vita di ogni giorno in sacramento di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, * perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, * attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova + in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. ** E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, * ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, * cantiamo con voce incessante + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Quando t'invoco, rispondimi, Dio mia giustizia! * Nell'angoscia mi hai dato sollievo; * pietà di me, ascolta la mia preghiera. (Sal 4, 2)

—(oppure)—
Padre, sia fatta la tua volontà. (Mt 6, 10)

Dopo la Comunione

Per la partecipazione ai tuoi misteri insegnaci, o Signore, a moderare i desideri terreni e ad amare i beni del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 03 marzo 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-03-03.html

I Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Gio 3, 1-10; Sal.50; Lc 11, 29-32.

Commento: Il vero segno di Dio

I nemici del Signore gli hanno lanciato contro ancora una volta, una pesantissima accusa chiaramente blasfema: egli avrebbe scacciato il demonio in nome di Beelzebul, principe dei demoni. Poi pretenderebbero un segno atto a confermare che egli è invece il messia, l'inviato di Dio. Il Signore definisce malvagia quella generazione, perché, accecata nei suoi pregiudizi, non vede e non vuol vedere nella persona del Cristo e neanche nelle sue opere, il segno vivente della presenza di Dio. Dovranno perciò attendere la sua morte per vedere in modo inconfutabile il segno di Giona, realizzato in pienezza in Cristo nella sua gloriosa risurrezione. Perfino dal mondo pagano arriverà un giudizio e una condanna contro quei nemici increduli e presuntuosi. L'atteggiamento peggiore che possiamo assumere nei confronti di Dio è proprio la sfida alla sua onnipotenza; la pretesa assurda che per credere Egli debba operare prodigi e segni su nostra richiesta, secondo i nostri schemi mentali, minacciando poi l'incredulità quando le nostre richieste e le nostre attese restassero deluse. È un tentativo di assoggettare il Signore alle nostre più stupide esigenze, illudendoci magari di pregarlo. Anche gli astanti ai piedi della croce e uno dei ladroni lanceranno a Gesù, inchiodato e morente sulla croce, la stessa sfida: «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!». È difficile per noi comprendere che l'onnipotenza divina non ha le stesse caratteristiche della potenza e prepotenza degli uomini: quella di Dio è guidata dal suo infinito amore e dalla sua infinita sapienza, quella nostra è spettacolo, sopraffazione, vendetta e perfino violenza verso i più deboli. Sicuramente non possiamo chiedere segni speciali a Dio a certificazione della nostra fede, quasi a voler avere certezza piena sui suoi misteri. Egli già ci ha detto e dato tutto quanto ci occorre per credere il Lui e amarlo con tutte le nostre forze.

Antifona d'Ingresso

Ricordati, Signore, della tua misericordia * e del tuo amore che è da sempre. * Non trionfino su di noi i nemici. * Da ogni angoscia salvaci, Dio d'Israele. (Cf. Sal 24, 6.2.22)

Colletta

Guarda, o Signore, il popolo a te consacrato, e fa' che, mortificando il corpo con l'astinenza, si rinnovi con il frutto delle buone opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gio 3, 1-10

Dal libro del profeta Giona.
In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va' a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.50

RIT: Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore,
perché sono misericordioso e pietoso.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Lc 11, 29-32
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

O Signore, che non fai mancare la tua grazia a quelli che la cercano con cuore sincero, ascolta la preghiera della tua Chiesa, che vive nella città secolare dell'uomo. Preghiamo insieme e diciamo:

Mostraci il tuo volto, Signore.

Perché la Chiesa, maestra di verità, accompagni con la luce del suo insegnamento il cammino dell'uomo verso Dio. Preghiamo:

Perché gli uomini, superando le tentazioni dell'ateismo e dell'indifferenza religiosa, chiedano umilmente a Dio di poter risolvere nella fede i grandi interrogativi della vita. Preghiamo:

Perché i cristiani che soffrono la limitazione della libertà religiosa trovino, nell'impegno della Chiesa per i diritti dell'uomo, aiuto per la loro perseveranza. Preghiamo:

Perché le comunità ecclesiali esprimano con appropriate iniziative pastorali la sollecitudine per chi ha abbandonato la pratica religiosa, o vive in situazioni irregolari. Preghiamo:

Perché questa eucaristia, che supera infinitamente la grandezza di Giona e di Salomone, ci scuota dal nostro torpore, facendoci sentire l'urgenza della conversione e della riconciliazione. Preghiamo:

Per i catechisti incaricati dell'educazione religiosa nelle scuole.
Per i non credenti che cercano il dialogo e l'amicizia con la Chiesa.

O Dio, che porti a conversione coloro che ascoltano la tua Parola, fa' che, abbandonando ogni opera malvagia, osserviamo con gioia i tuoi comandamenti per meritare il dono della salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Ti offriamo, o Signore, i doni che ci hai dato perché siano consacrati al tuo nome; rendili per noi sacramento di salvezza e farmaco di vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu hai stabilito per i tuoi figli un tempo di rinnovamento spirituale * perché si convertano a te con tutto il cuore * e, liberi dai fermenti del peccato, + vivano le vicende di questo mondo sempre rivolti ai beni eterni. ** Per questo dono della tua benevolenza, * uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo l'inno della tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Gioiscano quanti in te si rifugiano, o Signore: * esultino senza fine perché tu sei con loro. (Cf. Sal 5, 12)

—(oppure)—
Come Giona fu un segno per quelli di Ninive, * così il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. (Lc 11, 30)

Dopo la Comunione

O Dio, che sempre ci nutri con i tuoi sacramenti, per questi doni della tua bontà guidaci alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 04 marzo 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-03-04.html

I Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Est 14, 1. 3-5. 12-14; Sal.137; Mt 7, 7-12.

Commento: Chiedete, bussate

Non è umiliante per noi qualificarci nei confronti di Dio come dei poveri mendicanti; non possiamo fare a meno infatti di confrontare la sua onnipotenza con la nostra estrema povertà. Guidati dalla fede, lo riconosciamo come nostro creatore e Signore, come la fonte inesauribile di ogni bene e come norma sicura per ogni nostro comportamento. La nostra esperienza di credenti ci convince che egli è Padre e che ci ama di un amore senza limiti, reso visibile dalla persona di Cristo. La sua presenza tra noi, la sua passione, la sua morte e la sua risurrezione, hanno reso evidente la misericordia divina per noi. È da questi principi che traiamo i motivi della nostra fiducia e della nostra preghiera verso il buon Dio. Siamo certo che egli ci ascolta e si prende cura di ciascuno di noi con amore di Padre. Gesù viene a confermarci in questa nostra fede: "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto". Vuole inculcarci innanzitutto la perseveranza nella preghiera e non farla diventare soltanto grida isolate in momenti di emergenza e di estremo bisogno. Dobbiamo pregare sempre, senza stancarci mai, nella consapevolezza che tutta la nostra vita può e deve diventare preghiera, sia quando sediamo comodamente nei banchi di chiesa, sia quando siamo intenti a svolgere le nostre diverse mansioni. Alla preghiera delle labbra e del cuore fa seguito quella delle nostre braccia, ancora protese verso Lui. Possiamo e dobbiamo chiedere "qualsiasi cosa" al Signore, ma non dobbiamo mai dimenticarci che egli, sapientemente vuole darci solo "cose buone", proprio come farebbe un buon padre terreno nei confronti dei propri figli. Nella preghiera ci deve perciò accompagnare costantemente un umile fiducia e un legittimo sospetto che forse non siamo sempre in grado di chiedere cose buone secondo la visione di Dio e di conseguenza, può capitare, e capita che la risposta di Dio alle nostre preghiere non coincida con le nostre richieste. Del resto il primo motivo della nostra preghiera è sempre quello che Gesù stesso ci ha suggerito nel Padre Nostro, che si compia cioè in noi la santissima volontà di Dio. Lo stesso Gesù nel dramma della sua agonia nel Getsemani così invoca il Padre: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». Quel "come vuoi tu", riferito a Dio, dovrebbe risuonare fiduciosamente al termine di ogni nostra richiesta, anche la più urgente!

Antifona d'Ingresso

Porgi l'orecchio, Signore, alle mie parole: * intendi il mio lamento. * Sii attento alla voce del mio grido, mio re e mio Dio. (Sal 5, 2-3)

Colletta

Ispiraci, o Padre, pensieri e propositi santi e donaci la forza di attuarli prontamente, e poiché non possiamo esistere senza di te, fa' che viviamo secondo il tuo volere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Est 14, 1. 3-5. 12-14

Dal libro di Ester.
In quei giorni, la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un'angoscia mortale. Si prostrò a terra con le sue ancelle da mattina a sera e disse: «Tu sei benedetto, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe. Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all'infuori di te, o Signore, perché un grande pericolo mi sovrasta.
Io ho sentito dai libri dei miei antenati, Signore, che tu liberi fino all'ultimo tutti coloro che compiono la tua volontà. Ora, Signore, mio Dio, aiuta me che sono sola e non ho nessuno all'infuori di te.
Vieni in soccorso a me, che sono orfana, e poni sulle mie labbra una parola opportuna davanti al leone, e rendimi gradita a lui. Volgi il suo cuore all'odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti sono d'accordo con lui. Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici, volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.137

RIT: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l'opera delle tue mani.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Crea in me, o Dio un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Mt 7, 7-12
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

O Signore, che riveli nella storia dell'uomo il disegno della tua provvidenza e ci ami al di sopra di ogni misura, guarda alle necessità del tuo popolo e ascolta il grido della sua preghiera. Diciamo insieme:

Ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa annunci sempre che Dio attua con amore unico e ineffabile la sua provvidenza verso di noi, inviandoci il suo Figlio diletto come Salvatore. Preghiamo:

Perché gli uomini scoprano nella preghiera la gioia di essere figli di Dio. Preghiamo:

Perché le persone provate dalla vita e abbandonate a se stesse, sull'esempio di Ester, ricorrano fiduciose a Dio, che riempie il vuoto della solitudine con la potenza dell'amore. Preghiamo:

Perché le comunità ecclesiali, che continuano nel tempo l'insegnamento di Gesù sulla preghiera, creino con l'esempio e con appropriate iniziative pastorali, il clima spirituale favorevole al dialogo con Dio. Preghiamo:

Perché questa eucaristia, che esprime in maniera perfetta la nostra domanda di salvezza, irradi la sua grazia su tutta la giornata, rendendo efficace ogni altra preghiera. Preghiamo:

Per le persone della nostra parrocchia prive di affetto e di aiuto.
Per tutti coloro che si sentono non accettati dagli altri.

O Dio, nostro Padre, tu ci esaudisci donandoci il tuo Figlio Gesù, che è l'unica cosa veramente buona per noi; fa' che, pur chiedendo e bussando, non cadiamo nella tentazione di volere ciò che tu non vuoi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli nella tua bontà, o Dio, le preghiere e le offerte che ti presentiamo e converti a te i nostri cuori. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu vuoi che ti glorifichiamo con la penitenza quaresimale, * perché la vittoria sul nostro peccato ci renda disponibili alle necessità dei poveri * a imitazione della tua bontà infinita. ** E noi, uniti a tutti gli angeli, * cantiamo a una sola voce + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Chi chiede riceve, chi cerca trova, * a chi bussa sarà aperto. (Mt 7, 8)

Dopo la Comunione

Signore nostro Dio, questi santi misteri, che hai affidato alla tua Chiesa come forza e vigore nel cammino della salvezza, ci siano di aiuto per la vita presente e per quella futura. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 05 marzo 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-03-05.html

I Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Ez 18, 21-28; Sal.129; Mt 5, 20-26.

Commento: Oltre i limiti della legge

"Avete inteso…, ma io vi dico..." Gesù si propone come una sconvolgente novità. Egli non viene ad abolire la legge, ma a darne compimento. Sicuramente non possiamo prendere a modello la "giustizia" farisaica, che si fonda sulla scrupolosa osservanza della legge nei suoi aspetti formali ed esteriori, ma non ne percepisce e pratica lo spirito. Gesù stimmatizza i loro comportamenti e arriva a definirli sepolcri imbiancati. La vera religiosità è animata dalla fede e dall'amore ed è tutta orientata alla gloria di Dio e all'assidua ricerca della sua santissima volontà. Gli stessi comandamenti di Dio possono essere deformati, sminuendo il loro vero significato e le implicazione morali che ne derivano. Si può uccidere il prossimo anche senza privarlo della vita fisica e perciò anche soltanto l'insulto deve essere ritenuto lesivo del precetto dell'amore e meritevole di condanna. Questo tipo di mancanza, assai frequente, se non adeguatamente riparato, rischia di invalidare anche i momenti migliori della nostra esperienza religiosa. Per cui se stiamo andando a portare la nostra offerta al Signore e la coscienza ci rimprovera un comportamento scorretto nei confronti del nostro prossimo o un risentimento da parte di qualche nostro fratello, nei nostri confronti, dobbiamo prima cercare la riconciliazione e poi tornare a portare il nostro dono. L'esempio che Gesù ci riferisce è facilmente applicabile alla partecipazione alle nostre liturgie ed in particolare a quella eucaristica. Talvolta non è sufficiente il rapido esame di coscienza che il celebrante c'invita a fare prima della celebrazione per scoprire la nostra vera situazione nei confronti di Dio e del nostro prossimo. Non è sufficiente neanche lo scambio del segno della pace prima di accedere alla mensa eucaristica. Bisognerebbe ristabilire prima la pace piena e poi venire, veramente liberi, a godere della piena comunione con il Signore. Soltanto così siamo capaci di comprendere e vivere la vera giustizia, ciò che è giusto non secondo l'umana accezione, ma secondo il volere divino. Questo è il culto che dobbiamo a Dio, questo è il candore che deve adornare la nostra anima prima di entrare nel banchetto di Dio. C'è da temere che siano ancora molti i profanatori del tempio perché incapaci di perdono e di riconciliazione.

Antifona d'Ingresso

Salva, o Signore, il mio cuore angosciato, * vedi la mia povertà e la mia fatica * e perdona tutti i miei peccati. (Cf. Sal 24, 17-18)

Colletta

Concedi, o Signore, alla tua Chiesa di prepararsi interiormente alla celebrazione della Pasqua, perché il comune impegno nella mortificazione corporale porti a tutti noi un vero rinnovamento dello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ez 18, 21-28

Dal libro del profeta Ezechiele.
Così dice il Signore Dio:
«Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio - oracolo del Signore - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l'empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.
Voi dite: "Non è retto il modo di agire del Signore". Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.129

RIT: Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola.
L'anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all'aurora.

Più che le sentinelle all'aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Mt 5, 20-26
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai"; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: "Stupido", dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: "Pazzo", sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore è fonte di vita e di gioia per i peccatori che si pentono. Per questo, rivolgiamo a lui le nostre preghiere, che esprimono l'ansia di riconciliazione della Chiesa e del mondo. Preghiamo insieme dicendo:

Rendici capaci di riconciliazione, Signore.

Perché la Chiesa, che proclama la lieta novella della riconciliazione, sappia evitare con umiltà gli atteggiamenti e le parole che possono disturbare i germi di fede dell'uomo. Preghiamo:

Perché i governanti dei popoli si convincano che non si dà vera civiltà senza il riferimento a Dio. Preghiamo:

Perché coloro che si pentono e si dissociano dalla violenza e dalla criminalità, sperimentino nel perdono cristiano la possibilità di una vita nuova. Preghiamo:

Perché l'esercizio del perdono, in famiglia o nella società, riveli il fascino e la potenza dell'amore di Dio che tutto scusa e tutto comprende. Preghiamo:

Perché la conversione del cuore, sollecitata da questa eucaristia e dalla penitenza quaresimale, trasformi le nostre parole e le nostre opere. Preghiamo:

Per le persone e le famiglie che non sanno come giungere alla riconciliazione.
Per le persone che abbiamo escluso per sempre dalla nostra vita.

O Dio, non c'è cosa che ti stia a cuore più della vita, della dignità e della reputazione dell'uomo, tanto che perdoni volentieri al malvagio che si pente e lo fai rivivere; concedi a tutti noi la grazia di amarci e di rimanere uniti a te nell'osservanza della tua Parola. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Accogli, o Signore, questo sacrificio che nella tua grande misericordia hai istituito perché abbiamo pace con te e otteniamo il dono della salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Con il digiuno quaresimale tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito, * infondi la forza e doni il premio, + per Cristo Signore nostro. ** Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, * le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore; * a te inneggiano i cieli dei cieli e i Serafini, + uniti in eterna esultanza. ** Al loro canto concedi, o Signore, * che si uniscano le nostre umili voci + nell'inno di lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Io non godo della morte del malvagio, * ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva. (Ez 33, 11)

—(oppure)—
Se un tuo fratello ha qualcosa contro di te, * va' prima a riconciliarti con lui. (Cf. Mt 5, 23-24)

Dopo la Comunione

Questi santi sacramenti che abbiamo ricevuto ci rinnovino profondamente, o Signore, perché liberi dalla corruzione del peccato entriamo in comunione con il tuo mistero di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 06 marzo 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-03-06.html

I Settimana del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Dt 26, 16-19; Sal.118; Mt 5, 43-48.

Commento: Amare i nemici

In una grande teofania il Signore sul monte Sinai, aveva scritto con il suo dito il Decalogo, quelle dieci parole, con cui intendeva stabilire un patto ed una alleanza con Mosè e con il suo popolo. Molte false interpretazioni e limitazioni erano succedute a quella rivelazione divina al punto che lo stesso Cristo dirà, rimproverando scribi e farisei, che le tradizioni degli uomini avevano preso il posto della legge di Dio. L'amore al Signore e al prossimo, il primo dei comandamenti, aveva subito le più gravi mutilazioni. Per cui Gesù, volendo correggere tanti errori e dare compimento alla legge, fino a poterci parlare di perfezione, comincia col dire: "Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti". Quindi per essere figli di Dio, nei fatti e non solo a parole, dobbiamo assumere l'impegno di amare tutti e perfino i nostri nemici e la nostra preghiera, per essere autentica espressione di amore, dovrà includere anche i nostri persecutori. La motivazione di questo arduo impegno deriva dal fatto che Dio per primo estende il suo amore a tutti indistintamente, prediligendo proprio gli ingiusti e i peccatori: il sole splende su tutti e la pioggia non si trattiene dal fecondare la terra dei cattivi. L'arte di amare, già difficile di per se, diventa davvero la prova del fuoco per il cristiano, quando la persona da amare è un nemico o addirittura un persecutore. Ci affascina l'esempio di Cristo, che morente sulla croce, grida il suo perdono ai suoi crocifissori, ma non serve a spegnere il nostro orgoglio e a mortificare la nostra traballante logica, se la grazia di Dio non ci pervade completamente. L'amore che Cristo ci propone è un apice ed una perfezione, che possiamo attuare solo ed elusivamente con la forza dell'intervento divino.

Antifona d'Ingresso

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; * la testimonianza del Signore è stabile, * rende saggio il semplice. (Sal 18, 8)

Atto Penitenziale

Il Signore ha detto: Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra. Riconosciamoci tutti peccatori e perdoniamoci a vicenda dal profondo del cuore.

C e A: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

C: Signore pietà.
A: Signore pietà.
C: Cristo pietà.
A: Cristo pietà.
C: Signore pietà.
A: Signore pietà.

Colletta

Padre di eterna misericordia, converti a te i nostri cuori, perché nella ricerca dell'unico bene necessario e nelle opere di carità fraterna siamo sempre consacrati alla tua lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Dt 26, 16-19

Dal libro del Deuteronomio.
Mosè parlò al popolo, e disse:
«Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme. Osservale e mettile in pratica con tutto il cuore e con tutta l'anima.
Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che egli sarà Dio per te, ma solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce.
Il Signore ti ha fatto dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi.
Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal.118

RIT: Beato chi cammina nella legge del Signore.

Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.

Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.

Ti loderò con cuore sincero,
quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.
Voglio osservare i tuoi decreti:
non abbandonarmi mai.

Canto al Vangelo

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Ecco ora il momento favorevole,
ecco ora il giorno della salvezza!

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO

Mt 5, 43-48
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore che ci ha scelti come suo popolo, donandoci la legge perfetta dell'amore, perché divenissimo simili a lui che è l'amore, ora ci viene incontro e ascolta la nostra umile preghiera. Per questo diciamo:

Insegnaci ad amare, Signore.

Per il Papa, i vescovi e i sacerdoti che, come Mosè, hanno il compito di far conoscere la legge dell'amore cristiano: siano loro i primi a praticarla con l'umiltà e il coraggio dei pastori del gregge. Preghiamo:

Per le società lacerate da divisioni e conflitti: il messaggio di Gesù sull'amore dei nemici favorisca la ricerca di nuovi rapporti di giustizia e di pace. Preghiamo:

Per il mondo della sofferenza che invoca amore e solidarietà: trovino nella nostra comunità lo spazio della speranza e della vita. Preghiamo:

Per i gruppi delle comunità ecclesiali: vivano la carità e promuovano servizi efficaci con la gratuità del vangelo. Preghiamo:

Per noi che rinnoviamo il sacrificio della croce: sappiamo offrire amore e pace ai nostri vicini. Preghiamo.

Per quelli che rifiutano la legge di Dio credendola estranea all'uomo.
Per coloro che all'amore preferiscono la forza, il prestigio, l'onore, ecc.

O Dio, noi siamo qualcosa di particolare per te, perché siamo il tuo popolo; aiutaci ad imitarti nel dono dell'amore, perché ogni nostro fratello, anche il nemico, diventi qualcosa di particolare per noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Signore Dio nostro, l'offerta di questi santi misteri ci renda degni di ricevere il dono della tua salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente giusto benedire il tuo nome, Padre santo, ricco di misericordia, * nel nostro itinerario verso la luce pasquale sulle orme di Cristo, * maestro e modello + dell'umanità riconciliata nell'amore. ** Tu riapri alla Chiesa la strada dell'esodo attraverso il deserto quaresimale, * perché ai piedi della santa montagna, con il cuore contrito e umiliato, prenda coscienza della sua vocazione di popolo dell'alleanza, * convocato per la tua lode nell'ascolto della tua parola + e nell'esperienza gioiosa dei tuoi prodigi. ** Per questi segni di salvezza, * insieme agli angeli, ministri della tua gloria, * proclamiamo nel canto + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

«Siate perfetti * come è perfetto il Padre vostro celeste», dice il Signore. (Mt 5, 48)

Dopo la Comunione

Non manchi mai la tua benevolenza, o Signore, a coloro che nutri con questi divini misteri, e poiché ci hai accolti alla scuola della tua sapienza, continua ad assisterci con il tuo paterno aiuto. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 07 marzo 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-03-07.html

II Domenica del Tempo di Quaresima - Colore: viola

LETTURE: Gn 15, 5-12. 17-18; Sal 26; Fil 3, 17 - 4,1; Lc 9, 28-36.

Commento: Trasfigurato sul monte

Crea negli apostoli comprensibile sbigottimento, paura, e la più amara delusione dover sentire reiteratamente da Gesù che egli dovrà essere preso dagli uomini, essere giudicato iniquamente, essere condannato a morte con il supplizio della croce. L'idea che si erano fatta del loro maestro era esattamente l'opposto: immaginavano e vagheggiavano, con Giuda in prima fila, la instaurazione di un regno, la liberazione dal nemico, la riconquista di un prestigio, già vissuto in passato per una evidente predilezione divina. Mentre Gesù infatti parlava di morte un giorno sorprese i suoi, che lo seguivano, a discutere chi di loro dovesse essere il primo nel regno futuro. Ci fu anche un intervento maldestro di una mamma che raccomandava a Gesù i suoi figli, Giacomo e Giovanni, perché sedessero una destra e uno a sinistra nel suo regno. Appare evidente che già in loro, ma capita ancora a molti di noi, la morte di croce costituisca motivo di scandalo: già S. Paolo parlava dello "scandalo della croce". Come comprendere ed accettare che il Messia, l'inviato di Dio, il liberatore, debba subire l'ignominia della croce e una morte tanto violenta? Ecco perché oggi, mentre viviamo l'esperienza quaresimale, insieme ai tre fortunati testimoni, Pietro, Giacomo e Giovanni, prima che Gesù intraprenda la salita del monte Calvario, carico del legno della croce, ci trasferisce su un altro monte, sul Tabor, per offrirci un segno della sua gloria e preannunciarci l'evento finale, dopo la sua morte, la sua gloriosa risurrezione. Sappiamo che quella celestiale visione non sarà sufficiente a smorzare del tutto la paura nei giorni della passione; soltanto quando tutti gli eventi avranno avuto il loro compimento, Gesù sarà veramente risorto e lo Spirito Santo avrà inondato della sua luce i dodici, radunati con Maria nel cenacolo, ricorderanno e capiranno tutta la portata di quella visione. Solo allora Pietro potrà annunciare con profonda convinzione: "poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova". Soltanto quando i dubbiosi e gli spauriti apostoli saranno trasformati dallo Spirito in testimoni impavidi e diranno concordi «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone», affronteranno la missione di annunciare quell'evento al mondo intero. È in questa prospettiva di fede che molti fedeli hanno maturato una intensa e profonda devozione al Volto di Cristo. Hanno imparato a contemplarne i segni evidenti di una intensissima passione di amore, senza mai smettere la certezza della trasfigurazione gloriosa. Molti ne traggono motivo, con vera intelligenza spirituale, per saper leggere in quel Volto, la passione dell'uomo, dell'intera umanità, il volto di ogni uomo è lì raffigurato nella sofferenza e nella speranza, nel dolore più intenso e nell'anticipazione della gloria futura.

Antifona d'Ingresso

Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!». * Il tuo volto, o Signore, io cerco, non nascondermi il tuo volto. (Sal 26, 8-9)
Oppure:
Ricordati, Signore, della tua misericordia * e del tuo amore che è da sempre. * Non trionfino su di noi i nemici. * Da ogni angoscia salvaci, Dio d'Israele. (Cf. Sal 24, 6.2.22)

Atto Penitenziale

All'inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli.

C: Signore, che nell'acqua e nello Spirito ci hai rigenerato a tua immagine, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.
C: Cristo, che mandi il tuo Spirito a creare in noi un cuore nuovo, abbi pietà di noi.
A: Cristo, pietà.
C: Signore, che ci fai partecipi del tuo corpo e del tuo sangue, abbi pietà di noi.
A: Signore, pietà.

C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna.
A: Amen.

Colletta

—(antica)—
O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio, guidaci con la tua parola, perché purificati interiormente, possiamo godere la visione della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Padre, che hai fatto risplendere la tua gloria sul volto del tuo Figlio in preghiera, donaci un cuore docile alla sua parola perché possiamo seguirlo sulla via della croce ed essere trasfigurati a immagine del suo corpo glorioso. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gn 15, 5-12. 17-18

Dal libro della Genesi.
In quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono.
Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest'alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza
io do questa terra,
dal fiume d'Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 26

RIT: Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Seconda Lettura

Fil 3, 17 - 4,1

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.
Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l'esempio che avete in noi. Perché molti - ve l'ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto - si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Lode e onore a te, Signore Gesù

Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l'amato: ascoltatelo!».

Lode e onore a te, Signore Gesù

VANGELO

Lc 9, 28-36
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All'entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Fratelli carissimi, in questo tempo di Quaresima il Signore ci invita a rinnovarci nei pensieri e nelle opere. Preghiamo insieme, perché egli accompagni il cammino della nostra conversione con l'abbondanza della sua grazia.

R. Rinnova, Signore, i segni della tua misericordia.

Per il popolo cristiano, perché lo Spirito di Cristo lo guidi a riscoprire le radici della propria fede e a vivere senza compromessi gli impegni del Battesimo, preghiamo. R.

Per il nostro vescovo, i presbiteri e i diaconi, perché con l'esempio e il servizio pastorale facciano giungere ai vicini e ai lontani la voce di Cristo che invita a convertirsi e a credere al Vangelo, preghiamo. R.

Per coloro che reggono le nazioni e le sorti dei popoli, perché si convertano a pensieri e progetti di pace, e le immense energie della terra siano utilizzate per soccorrere le moltitudini che ancora languiscono nella miseria e nella fame, preghiamo.

Per i genitori e i padrini che attraverso l'itinerario catecumenale accompagnano i loro figli a ricevere il Battesimo, perché, sostenuti dalla nostra testimonianza, diventino educatori e modelli nella fede, preghiamo. R.

Per noi qui riuniti in assemblea, perché dal Cristo, vincitore del maligno, attingiamo la forza per non inginocchiarci davanti ai falsi idoli del mondo e per affidarci unicamente alla Parola che salva, preghiamo. R.

O Dio, generoso verso quanti ti invocano, esaudisci la preghiera che il tuo stesso Spirito operante dentro di noi esprime nella santa assemblea della tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

Sulle Offerte

Questa offerta, Padre misericordioso, ci ottenga il perdono dei nostri peccati e ci santifichi nel corpo e nello spirito, perché possiamo celebrare degnamente le feste pasquali. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Tu vuoi che ti glorifichiamo con la penitenza quaresimale, * perché la vittoria sul nostro peccato ci renda disponibili alle necessità dei poveri * a imitazione della tua bontà infinita. ** E noi, uniti a tutti gli angeli, * cantiamo a una sola voce + l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

Questi è il Figlio mio, l'amato: * in lui ho posto il mio compiacimento. * Ascoltatelo. (Mt 17, 5)

Dopo la Comunione

Per la partecipazione ai tuoi gloriosi misteri vogliamo renderti grazie, o Signore, perché a noi ancora pellegrini sulla terra fai pregustare i beni del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Orazione sul popolo

Benedici sempre i tuoi fedeli, o Padre, + perché, aderendo al Vangelo del tuo Figlio unigenito, * possano desiderare e raggiungere la gloria manifestata agli apostoli in tutta la sua bellezza. Per Cristo nostro Signore.