Giubileo della Speranza Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
16 - 22 Marzo 2025
Tempo di Quaresima II, Colore viola
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

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Mercoledì 19 marzo 2025

San Giuseppe, la paternità!

Si è veramente padri quando ci si rispecchia nella Paternità di Dio. È per questo dono e per questa virtù speciale che Giuseppe viene scelto dal Padre celeste per essere il padre terreno del Verbo. Ora, nella gloria, egli custodisce e protegge la Chiesa, soccorrendo i moribondi nel loro passaggio al Cielo, sostenendo chi invoca il suo aiuto e accompagnando gli operai nel santificare il proprio lavoro. San Giuseppe guida tutti coloro che cercano di vivere il proprio impegno con rettitudine. È sollecito verso le famiglie in difficoltà, nel loro cammino spesso segnato dalla croce e dalle prove. Con la sua amabile tenerezza paterna si fa Custode e Protettore della vita nascente. Madri in attesa, affidate a lui la vostra gestazione, il parto e la crescita dei vostri figli. Giuseppe se ne prenderà cura, accompagnandoli passo dopo passo, proprio come ha fatto con Gesù e con la sua Santissima Madre. Giusto tra i giusti, dal cuore buono e misericordioso, Giuseppe affronta con angoscia il mistero della maternità di Maria. Non comprendendone l’origine, e sapendo che entrambi sono Vergini, non la espone al giudizio degli uomini né alla condanna, ma, con carità e pietà, stende su di lei il velo della protezione, tutelando così la Venuta di Gesù nel mondo. Quando poi lo Spirito illumina la sua anima rivelandogli l’origine divina del Concepimento, Giuseppe si fa premuroso e attento Custode del Figlio di Dio. Per la sua paternità, santificata dall’opera umana e concretizzata nella missione di Cristo, per i suoi meriti, grande è il potere di San Giuseppe presso l’Altissimo, e molto egli può per noi! Padre è colui che si pone al servizio: la paternità non è mai un potere che domina, non è mai autoritaria, ma è un’autorevolezza fatta di fermezza e di amore, che si dona per proteggere i figli, la sposa, la missione e l’opera affidata da Dio. Oggi più che mai è necessario che questa paternità sia accolta dai governanti, da coloro che guidano la Chiesa, dai responsabili nel mondo del lavoro e dai padri nelle famiglie.
Proposito del giorno: Affida a San Giuseppe tutta la tua persona, la tua famiglia e ogni tua preoccupazione.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano ha detto: «Quanto uno si sarà reso folle per il Signore, altrettanto il Signore lo renderà saggio».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI DEVONO ESSERE I DECANI DEL MONASTERO

Se la comunità è piuttosto numerosa, si scelgano tra i fratelli alcuni di buona reputazione e di santa vita e si costituiscano decani. Essi abbiano cura delle loro decanìe in tutto, secondo i comandamenti di Dio e le direttive dell'abate. Siano scelti a decani quei monaci con cui l'abate possa in tutta fiducia condividere i suoi pesi; e non si scelgano in ordine di anzianità, ma secondo la santità della vita e il grado di dottrina spirituale. Se però tra questi decani qualcuno, montato eventualmente in superbia, venisse trovato degno di biasimo, lo si ammonisca una prima, una seconda e anche una terza volta; se non si corregge, sia rimosso dall'ufficio e al suo posto subentri un altro che ne sia degno. 7La stessa cosa stabiliamo per il priore.

Cap.21,1-7.