Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
19 - 25 Gennaio 2025
Tempo Ordinario II, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Domenica 19 gennaio 2025

Cristo, segno della potenza di Dio Padre.

Il popolo d'Israele non è più lasciato nell'abbandono a motivo delle sue colpe e infedeltà: l'amore di Dio lo riprende e si compiace in lui. Ora un vincolo sponsale lega Dio con il suo popolo. Questo vincolo diventerà perfetto e indissolubile quando l'umanità sarà congiunta con Gesù, il Figlio di Dio, lo Sposo della Chiesa. C'è un solo Spirito, che tiene unita tutta la comunità cristiana. Dall'unico Spirito derivano i vari doni, o, come dice San Paolo, i vari carismi e grazie: chi ne ha l'una, chi ne ha l'altra. Ma sono doni che vanno spesi per l'utilità comune, per il bene di tutti. Con la presenza alle nozze di Cana, Gesù prefigura la sua presenza nelle nozze cristiane con il sacramento che santifica l'amore. Il miracolo trasforma l'acqua in vino: la legge con i suoi riti di purificazione, è sostituita dal vino del nuovo Testamento. Il miracolo di Cana è il primo segno che inizia la manifestazione di una realtà, la gloria di Gesù, e pròvoca l'adesione di fede dei discepoli. Il segno rivelativo massimo di questa gloria si ha nell'esaltazione della croce, intimamente legata all'evento della risurrezione; è lì che Cristo manifesta la pienezza del suo amore per gli uomini e l'integrità della sua docilità al volere del Padre; è lì che si compie la sua ora verso cui è tesa l'intera sua vita. L'ora infatti è il tempo del compimento del grande disegno del Padre, la salvezza degli uomini mediante il sacrificio del Figlio. In questo contesto qual è il senso dell'intervento della Madonna? Non è soltanto un atto materno di premura in favore di una coppia in difficoltà, ben di più, è l'espressione del rapporto che lega Maria a Gesù nell'opera redentiva. Attraverso l'opera premurosa di Maria, Gesù continua a distribuire oggi il buon vino della nuova e definitiva alleanza che è l'amore. A noi spetta il compito di accogliere docilmente il dono secondo il monito di Maria: “Fate quello che vi dirà”.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Sforzati di entrare nella cella del tesoro che è dentro di te e vedrai quella che è in cielo: l'una e l'altra sono un'unica (cella), e per una sola porta le vedrai entrambe. La scala che conduce al Regno è nascosta dentro di te, nella tua anima. Tu immergiti in te stesso, (lontano) dal peccato, e lì tu troverai i gradini per i quali salire.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALE DEVE ESSERE L'ABATE

Né chiuda gli occhi sui vizi dei trasgressori, ma appena cominciano a nascere li strappi fin dalle radici con tutte le forze, memore della triste fine di Eli, sacerdote di Silo (cf. 1 Sam 2,27-34). E i più docili e disponibili li riprenda a parole, ammonendoli una prima e una seconda volta; ma i malvagi, gli ostinati, i superbi e i disobbedienti li reprima con le battiture o altri castighi corporali sin dal primo apparire del vizio, sapendo che sta scritto: «Lo stolto non si corregge a parole» (Pr 29,19); e ancora: «Percuoti con la verga tuo figlio e lo strapperai dalla morte» (Pr 23,14).

Cap.2,26-29.