Nel nostro Ordine Benedettino Silvestrino si celebra oggi la festa dei uno dei suoi primi discepoli, sant'Ugo. E' per questo che nelle letture troverete anche altri brani che sono appunto per la messa della festa. Qui, nel commento, per comodità dei nostri lettori rimaniamo nelle letture del giorno. Le parabole che ci sono state proposte dalla liturgia durante questa settimana, vanno lette tutte in una chiave positiva. Anzi, direi che vanno riviste sotto una diversa luce: certamente più di qualcuno avrà usato tali passi evangelici per incutere timore e, prospettando per i réprobi fiamme, fuoco e zolfo, avrà contribuito a dare una visione distorta dell'economia della salvezza. Gesù, attraverso questi insegnamenti ci dice che nessuno, non solo non deve disperare della salvezza, ma nemmeno deve affliggersi per l'ingiustizia che scopre intorno a lui e dentro di lui. «Dio è più grande del nostro cuore» (1Gv 2, 20b), è questo un insegnamento fondamentale della Parola di Dio. Esso risulta essere punto di partenza per ogni rapporto equilibrato con il Signore ed è anche una vera palestra di riconoscimento tranquillo e sereno dei propri limiti e dei propri difetti, nella consapevolezza che tutto avrà compimento e risoluzione in Lui e attraverso di Lui. In tal modo, la «mietitura» non sarà più uno spaventapasseri, ma costituirà il termine di confronto per tutta la vita di fede, maturazione di una concezione religiosa che esce dall'infantilismo per divenire pienezza di una relazione con un «Tu» che dispiega tutte le potenzialità del nostro essere. Ecco allora: «Accogliamo con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarci alla salvezza».
"Un tale interrogò abba Antonio dicendo: "Cosa devo fare per piacere a Dio?". L'anziano rispose: "Fa' quello che ti comando: dovunque tu vada, tieni sempre Dio davanti ai tuoi occhi; qualunque cosa tu faccia, appoggiati sempre sulla testimonianza delle sante Scritture; in qualsiasi posto abiti, non andartene subito. Custodisce queste tre cose e sarai salvo".
QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE Rinunziare interamente a se stesso per seguire Cristo. Trattare con austerità il proprio corpo. Non ricercare i piaceri. Amare il digiuno. Ristorare i poveri. Rivestire gli ignudi. Visitare gli ammalati. Seppellire i morti. Soccorrere i sofferenti. Consolare gli afflitti. Rendersi estraneo ai costumi del mondo. Nulla anteporre all'amore di Cristo.