Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
09 - 15 Giugno 2024
Tempo Ordinario X, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno II, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Martedì 11 giugno 2024

Strada facendo...

«Predicate che il Regno di Dio è vicino»: gli Apostoli, e oggi è la volta di Bàrnaba, fedele collaboratore di Paolo, adempiono la loro missione, guidati e sorretti dalla Spirito Santo. Il loro compito è di dare al mondo un annuncio di salvezza, che hanno ricevuto a loro volta e che, se accolto, sortirà effetti prodigiosi nella vita degli uomini: gli infermi, i malati di lebbra sono guariti, i morti risuscitano, i demòni sono allontanati. Sono in sintesi enunciati gli effetti della grazia divina, che fa d'ogni uomo una creatura nuova. E' necessario che tale annuncio sia dato nell'assoluta gratuità, sia perché è dono di Dio e non degli uomini, sia perché rifulga, sgorga dall'amore e non può essere in nessun modo barattato con il denaro. L'operaio deve andare sgombro da ogni umana sicurezza perché egli deve riporre la sua fiducia solo ed esclusivamente in Colui che lo ha inviato. Non può fare affidamento neanche sulla certezza che quanto egli predica sia effettivamente accolto. Anzi l'apostolo sa bene che andrà incontro all'odio e alle persecuzioni. La storia della Chiesa è ricca di esempi di annunciatori eroici e di martiri, in una catena ininterrotta fino ai nostri giorni. Ogni cristiano, per vocazione, deve diventare un fedele testimone di Cristo e ciò anche quando il mondo ci ostacola e ci contraddice. Non è facile ma con la grazia di Dio e con la nostra perseveranza possiamo farcela. Il Signore ci aiuti.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Il padre Zaccaria disse: "secondo me, monaco è colui che in ogni cosa fa violenza a se stesso".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'ELEZIONE DELL'ABATE

Se invece tutta la comunità, sia pure all'unanimità, eleggesse - non sia mai! - una persona accondiscendente ai propri vizi e questi vizi giungono in qualche modo a conoscenza del vescovo nella cui diocesi è situato il monastero o agli abati o ai cristiani vicini, essi non permettano che prevalga l'accordo dei perversi e scelgano un degno amministratore per la casa di Dio, convinti che ne riceveranno grande ricompensa, se agiranno con retta intenzione e per zelo verso Dio, mentre al contrario saranno colpevoli di peccato se trascurano di intervenire.

Cap.64,3-6.