In alcuni momenti significativi, Gesù chiama a sé alcuni apostoli; saranno loro anche i testimoni della Trasfigurazione. Questo non è un privilegio concesso a pochi ma è una consegna che gli apostoli prescelti dovranno custodire per poi condividerla nella fede della Resurrezione. Indica, quindi la solennità di un momento importante della missione di Cristo. È un episodio che può essere letto solo alla luce della fede, di una fede che, sgorgata dalla lettura delle Scritture, diventa piena nel Mistero di Cristo. Così, nella fede che salva e non solo guarisce, troviamo il filo conduttore che lega anche l'altro bellissimo miracolo che ha operato Gesù con la guarigione della donna malata da dodici anni. Questo episodio, così bello e istruttivo, anche se preso isolatamente, non è quindi una interruzione narrativa; vuole sottolineare maggiormente la resurrezione della bambina nella fede e per la fede. La notizia della morte della bambina avviene quando Gesù non aveva ancora finito di parlare alla donna guarita. L'esortazione di Gesù, rivolta alla stessa donna a continuare nella fede, alimenta l'altro episodio. Chi ha chiamato Gesù per guarire la bambina, si trova di fronte alla ineluttabilità della morte. La presenza di Gesù non è l'appello disperato di chi non ha alternative ma è preghiera fiduciosa verso il Dio che salva. La fede che supera ogni ostacolo è l'apertura dei nostri cuori verso una vita nuova che trova in Cristo il Salvatore, sempre pronto per guarirci e salvarci.
Dio è raro: deve essere cercato a lungo affinché raramente ci sia data la grazia di incontrarlo.
QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE Custodire pura la propria lingua da ogni discorso cattivo e sconveniente. Non amare di parlare molto. Non proferire parole leggere o che provocano il riso. Non amare il riso troppo frequente e smodato. Ascoltare volentieri le sante lettura. Dedicarsi con frequenza all'orazione. Confessare ogni giorno a Dio nella preghiera le proprie colpe passate con lacrime e gemiti. Delle stesse colpe fare penitenza ed emendarsi per l'avvenire.