Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
23 - 29 Aprile 2023
Tempo di Pasqua III, Colore bianco
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Lunedì 24 aprile 2023

Beato chi crede in Cristo.

Nel Signore risorto l'umanità è riportata alla speranza, speranza eterna, che a causa del peccato si era spenta. L'avvenimento della Pasqua riguarda tutti gli uomini. In Gesù tutti ritrovano il senso compiuto della loro esistenza. Questa speranza cresce ogni volta che celebriamo e riceviamo il sacramento di salvezza: l'eucaristia, dove la Pasqua di Gesù si ripresenta e diviene efficace. Nella prima lettura incontriamo il diacono Stefano. Opera in lui la forza, la grazia e il potere di Gesù risorto, con il quale è crollato l'antico mondo dei segni sacri. Gesù è il nuovo luogo sacro (tempio, altare, sacrificio, sacerdote), il compimento delle antiche tradizioni. Purtroppo, la testimonianza coraggiosa e chiara di Stefano non suscita accoglienza ma reazione. È il terribile mistero della nostra libertà che si può opporre all'annunzio del vangelo. È Gesù Cristo che dobbiamo accogliere nella fede. Chi crede, già assimila Gesù come Pane di vita. Possiamo sempre avere fame di quel Pane che ci da la vita eterna.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un guerriero dal passato piuttosto torbido chiese ad un anacoreta se pensava che Dio avrebbe mai potuto accogliere il suo pentimento. E l'eremita, esortato che l'ebbe con molti discorsi, gli domandò: «Dimmi, ti prego, se la tua camicia è lacerata, la butti via?...» «No», rispose l'altro: «la ricucio e torno ad indossarla.» «Dunque», soggiunge il monaco, «se tu hai riguardo al tuo vestito di panno, vuoi che Dio non abbia misericordia per la sua immagine?»


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUELLI CHE GIUNGONO TARDI ALL'UFFICIO DIVINO O ALLA MENSA

E nessuno ardisca prendere alcunché di cibo o di bevanda prima o dopo l'ora stabilita. Se però il superiore offre qualcosa a un fratello e questi la rifiuta, quando poi desidera ciò che prima ha rifiutato o altro, non riceva assolutamente nulla, finché non si sia sufficientemente emendato.

Cap.43,18-19.