Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
02 - 08 Aprile 2023
Settimana Santa , Colore rosso
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Domenica 02 aprile 2023

Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo!

Oggi celebriamo l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. Un momento significativo della missione di Cristo. Proprio a Gerusalemme si sta compiendo la sua missione terrena. Gesù vi entra osannato tra ali di folla, proclamato come il figlio di Davide, il Benedetto nel nome del Signore. Gesù entra a Gerusalemme nel tripudio dei rami frondosi tagliati. Percorre poi nell'acclamazione dell'Osanna del popolo in festa, le vie di Gerusalemme, usando come tappeto i mantelli gettati davanti ai suoi piedi. È la folla che si aspetta il messia per la rinascita di un potere esclusivamente terreno. La folla che ora è così pronta all'Osanna non tarderà poi a chiedere a gran voce a Pilato la crocifissione di colui che ora stanno festeggiando. L'aspettativa umana si è infranta mostrando la debolezza e la fragilità dei progetti nati solo dal desiderio umano. Gesù, per il suo ingresso messianico, contrappone infatti uno stile diverso. A quella folla così numerosa, Egli non fa corrispondere un corteo maestoso e sontuoso, degno dei più alti re terreni. Egli entra a cavallo di un'asina e con un puledro. Due glorie sono quindi a confronto; quella umana e quella di Dio. Gesù sarà glorificato nella sua donazione totale e ciò avverrà anche con l'ausilio inconsapevole della folla che incitava i romani alla sua crocifissione. È la gloria del Padre che si manifesterà con la potenza del suo Amore. La gloria che è desiderata dagli uomini, si realizza negli onori delle potenze terrene. Gesù, nel suo ingresso a Gerusalemme, mette a confronto queste due glorie. Gloria di Dio e gloria umana, che non vivono in una contraddittoria avversione ma sono accolte per comprendere il significato dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme. Osanniamo allora con gioia Gesù, come il vero Re, re di pace e di misericordia, chiedendo che in tutto sia sempre glorificato Dio.


INIZIA LA SETTIMANA SANTA
Nella settimana santa la Chiesa celebra i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme fino alla sua beata passione e gloriosa risurrezione.

La Domenica delle palme «della Passione del Signore», nella quale la Chiesa dà inizio alla celebrazione del mistero del suo Signore, morto, sepolto e risorto, unisce insieme il trionfo regale di Cristo e l'annunzio della sua gloriosa passione. I due aspetti del mistero pasquale vengano messi in luce nella catechesi e nella celebrazione di questo giorno.
L'ingresso del Signore in Gerusalemme viene commemorato con la solenne processione, con cui i cristiani, imitando le acclamazioni dei fanciulli ebrei, vanno incontro al Signore al canto dell'«Osanna».
La processione sia una soltanto e fatta prima della Messa con maggiore concorso di popolo, anche nelle ore vespertine sia del sabato che della domenica. I fedeli si raccolgano in una chiesa minore o in altro luogo adatto fuori della chiesa, verso la quale la processione è diretta. I fedeli partecipino a questa processione cantando e portando in mano rami di palma o di altri alberi. Il sacerdote e i ministri precedono il popolo, portando anch'essi le palme.
Le palme vengono benedette per essere portate in processione. Conservate religiosamente in casa, richiamano alla mente dei fedeli la vittoria di Cristo celebrata in questo giorno con la processione.

Apoftegmi - Detti dei Padri

L'abate Agatone dava sovente questo consiglio al suo discepolo: Non appropriarti mai di un oggetto che non vorresti cedere immediatamente a chiunque.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

GLI ATTREZZI E GLI ALTRI OGGETTI DEL MONASTERO

Per tutto quanto il monastero possiede in attrezzi o vestiario o altri oggetti di vario genere, l'abate scelga dei fratelli su cui possa fare affidamento per la loro vita e i loro costumi e a suo giudizio consegni a ciascuno le singole cose perché le tengano in ordine e le raccolgano. E di tutto l'abate tenga un inventario, perché quando i fratelli si avvicendano nell'incarico, sappia quello che dà e quello che riceve. Se poi uno tratta con poca pulizia o con negligenza gli oggetti del monastero, sia ripreso; e, se non si corregge, sia sottoposto alla disciplina regolare.

Cap.32,1-5.