Alla data della nostra nascita, nostro compleanno, siamo soliti scambiarci gli auguri di buona festa, di buon compleanno. Oggi dovremmo farlo nei confronti della nostra Madre celeste, celebriamo la sua natività. I Vangeli non parlano di questo lieto evento, non ci rivelano nemmeno i nomi dei genitori della Vergine; ce li rivelano invece i vangeli apocrifi. Per noi però la festa di oggi, più che celebrare una data, una semplice ricorrenza, vuole ricordarci che la futura Madre del Signore è stata concepita senza ombra di peccato, preservata dal peccato originale, questo suo privilegio ha coinvolto tutti noi, tutti gli uomini. Vuole ancora dirci che è lei la donna che schiaccerà il capo al serpente, è lei la preannunciata sin dal principio, e ancora che quella fanciulla, nata da Gioacchino ed Anna, sarà poi la prescelta da Dio, che sarà lei a diventare la Madre di Cristo. Maria viene così in modo prodigioso innestata nel mistero della redenzione di tutto il genere umano, inserita in quella genealogia. In questa luce noi vediamo e celebriamo le feste della Vergine Maria. La nascita della fanciulla di Nàzaret diventa «la pienezza dei tempi», la pienezza dei tempi dei disegni, progetti di Dio, quando questi disegni di Dio trovano il loro compimento nella storia, quando i diversi protagonisti assumono i compiti previsti e preannunciati dallo stesso Signore. In questo modo gli eventi umani si legano indissolubilmente ai disegni divini, il divino si fa umano per divinizzare l'uomo. Ma anche noi dovremmo impostare e vivere la nostra storia quotidiana per farla diventare storia sacra, la storia di Dio, del Dio con noi. Potremmo così realizzare l'ideale principale della nostra esistenza, quello di fare del nostro tempo, dei nostri eventi, della nostra vita, una celebrazione di salvezza, un approdo alla meta finale, dove vivremo senza tempo, nell'eternità di Dio. Ci sgorghi una preghiera particolare in questo giorno alla Madre di Dio, ci aiuti ad essere santi.
"Chi non sa stare ad solo, si guardi dal cercare la comunione... Ma viceversa è vero anche che chi non si trova in comunione, si guardi dallo star da solo...
QUANTI SALMI DEVONO DIRSI IN QUESTE ORE Abbiamo già disposto l'ordine della salmodia all'Ufficio notturno e alle Lodi mattutine; provvediamo adesso per le altre Ore. A Prima si dicano tre salmi separatamente e non sotto un solo Gloria; l'inno della stessa Ora dopo il versetto O Dio, vieni a salvarmi (Sal 69,2), prima di iniziare i salmi. Finiti i tre salmi, si reciti una lettura, il versetto, il Kyrie eleison e si concluda. A Terza, Sesta e Nona la preghiera si celebri allo stesso modo: cioè il versetto di introduzione, l'inno di ciascuna Ora, i tre salmi, la lettura, il versetto, il Kyrie eleison e si concluda. Se la comunità è abbastanza numerosa, i salmi si cantino con le antifone; se più piccola, tutti di seguito.