Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
02 - 08 Maggio 2021
Tempo di Pasqua V, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Mercoledì 05 maggio 2021

Io sono la vite, voi i tralci.

L'immagine allegorica della vite e della vigna è frequente nella parola di Dio del Vecchio Testamento, in funzione didattica, di ammonimento, di rimprovero. Gesù si serve di tale immagine. Egli aveva raccomandato di credere in lui, ora ci dice di rimanere in lui, come condizione di comunione e di circolazione della vita divina, e di edificazione nostra e altrui. Cristo si identifica con la vite che ha la vita e la comunica. Il Padre è l'agricoltore che ha cura dei tralci e del loro legame con la vite; ogni tralcio che porta frutto lo pota perché porti più frutto; quello infruttuoso lo taglia. Noi siamo i tralci. La nostra unione con Cristo e la nostra purificazione avvengono grazie alla sua parola. Siamo esortati a restare in lui; ciò è condizione indispensabile per vivere e portare frutto, che, ricordiamocelo è frutto della linfa vitale che passa dal tronco ai tralci.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Disse ancora l'Abba Macario: Se volendo rimproverare qualcuno sei indotto alla collera, soddisfi una tua passione; non perdere te stesso per salvare un altro.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IL LAVORO MANUALE QUOTIDIANO

In giorno di domenica tutti si dedichino alla lectio, eccetto chi è occupato nei vari servizi. Se poi un fratello è così svogliato e indolente che non voglia o non possa studiare o leggere, gli si dia qualcosa da fare, perché non rimanga in ozio. Ai fratelli infermi o di gracile costituzione si assegni un lavoro o un mestiere tale che non li faccia stare in ozio, ma allo stesso tempo non li opprima con l'eccessiva fatica costringendoli a rinunciarvi; la loro debolezza deve essere tenuta in considerazione dall'abate.

Cap.48,22,25.