Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
22 - 28 Novembre 2020
Tempo Ordinario XXXIV, Colore bianco
Lezionario: Ciclo A | Anno II, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Sabato 28 novembre 2020

"Vieni, Signore Gesù".

C'è un annuncio di salvezza e di vittoria nell'Apocalisse: da Gerusalemme, immagine della Chiesa, sgorga la sorgente di una fecondità nuova e prodigiosa, è il trionfo definitivo della Vita e della Luce. E' il trionfo di Cristo, garanzia di vittoria per tutti i credenti: "Ecco, Io verrò presto!" Siamo così fortificati nella speranza e nella fede e introdotti nel tempo che ci proietta verso la sua venuta, verso l'Avvento. Il cristiano, illuminato dalla fede e sorretto dalla speranza, non si "appesantisce" in ubriachezze e affanni perché è costantemente proiettato ed attratto dai beni che valgono per l'eternità. Il tempo che vive e quello che attende e che verrà, non lo coglie mai di sorpresa e tanto meno lo spaventa. Le scelte, le rinunce, il costante orientamento verso il vero bene, sono possibili solo se la preghiera ci ricongiunge al Signore, che ci illumina e ci fortifica e mai desistiamo dall'essere vigilanti. Il mondo che ci circonda, spesso ci tenta e ci affascina, il mondo di Dio, sembra tanto lontano da apparire irraggiungibile, mai però dobbiamo dimenticare che è la nostra mèta e la nostra felicità ultima. Pertanto chiediamo con fede: Vieni, Signore Gesù!


TERMINA IL TEMPO ORDINARIO

Inizia il Tempo di Avvento
* Lezionario festivo: B *

Apoftegmi - Detti dei Padri

Il padre Dula diceva: "Tronca molte relazioni, perché il tuo spirito non venga assediato da una guerra che lo distrugga e turbi l'unione con Dio".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I FIGLI DEI NOBILI E DEI POVERI

Quanto poi alle sue sostanze, promettano sotto giuramento nella carta di petizione che né per sé né per mezzo di un loro rappresentante né in qualunque altro modo gli daranno mai alcuna cosa e neppure occasione di averla; oppure, se non vogliono fare così ma intendono offrire qualcosa in elemosina al monastero quale compenso, facciano regolare donazione dei beni che desiderano dare, riservandosene eventualmente l'usufrutto. E così siano precluse tutte le vie per cui al fanciullo non rimanga alcuna illusione, ingannato dalla quale egli possa - non sia mai! - perdersi: cosa che purtroppo abbiamo appreso per esperienza. Allo stesso modo facciano i genitori meno ricchi. Quelli poi che non hanno proprio nulla stendano semplicemente la petizione e offrano, davanti a testimoni, il proprio figlio insieme all'oblazione della Messa.

Cap.59,3-8.