Nessuno di noi conosce con certezza la sorte dei propri cari dopo la loro morte. Sappiamo però che tutti subiscono e noi sorbiremo il giudizio di Dio che in modo inappellabile segnerà la nostra sorte. Abbiamo perciò il fondato timore, per le inevitabile debolezze e umane fragilità, che prima di entrare nella gloria dei santi, sia necessario un periodo, più o meno lungo, di purificazione nel Purgatorio per poter entrare davanti al santissimo Volto di Dio. Mentre le anime purganti più nulla possono fare per se stesse, essendo concluso per loro il tempo della prova, noi cristiani siamo convinti che possiamo suffragare le loro anime, con le nostre preghiere, con i nostri sacrifici e soprattutto affidandole a Cristo redentore, quando ripete il suo Sacrificio nella santa Messa. È sorta così la pia consuetudine di antichissima origine e comune a molte religioni, di pregare per i defunti. Molti buoni fedeli, non mancano di fare e chiedere suffragi per i propri cari, implorando per loro un particolare ricordo nella celebrazione eucaristica. Alcuni cercano di acquisire indulgenze da offrire sempre in suffragio dei defunti. Sono però praticamente innumerevoli le così dette anime dimenticate, quelle per cui nessuno prega in particolare, anche se sappiamo bene, che la Chiesa incessantemente, in ogni celebrazione, implora misericordia e pietà per tutti i defunti. Oggi in atteggiamento di cristiana solidarietà, con spirito di fraternità, siamo sollecitati a ricordarli tutti e in modo speciale. Ecco spiegata la tradizione, questo anno alquanto difficile, di lunghe processioni verso i cimiteri, le visite ai sepolcri, i fiori e le preghiere di tanti. L'invito alla preghiera, unico modo valido di dare suffragio alle anime dei trapassati, vuole anche correggere alcuni atteggiamenti superficiali, fatti solo di cure esteriori alle tombe con ornamenti e fronzoli che servono solo ad appagare il nostro occhio, ma a nulla giovano ai nostri cari, anche se tante volte esprimono l'affetto di cui godevano. La fede infatti ci illumina e ci fa credere che lì riposano sole le misere spoglie mortali in preda alla corruzione, la loro anima vive ormai in un'altra dimensione. Ci sia di ulteriore sprone il pensiero che se per le nostre preghiere le anime purganti giungono in Paradiso, ci garantiamo una schiera di santi intercessori per noi presso Dio. Non possiamo infatti dubitare che ci ricambieranno abbondantemente il favore che abbiamo loro fatto.
Un confratello andò dall'Abate Mosé a Sceta, chiedendogli un colloquio. Il vecchio gli rispose: Va', siedi nella tua cella e la tua cella ti insegnerà tutto.
IL LAVORO MANUALE QUOTIDIANO Nei giorni di Quaresima, dal mattino fino a tutta l'ora terza si dedichino alla lectio divina e poi si occupino nei lavori loro assegnati fino a tutta l'ora decima. E in questi giorni di Quaresima tutti ricevano uno dei codici in cui è divisa la Bibbia e lo leggano di seguito e per intero; tali codici devono essere distribuiti all'inizio della Quaresima.