Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
27 Settembre - 03 Ottobre 2020
Tempo Ordinario XXVI, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno II, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Venerdì 02 ottobre 2020

Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me.

La liturgia fa oggi la memoria degli Angeli custodi. Sulla pagina delle letture troverete anche il formulario della messa della memoria. Noi invece vi proponiamo il commento per le letture del giorno, per non interrompere la "lectio continua". Così leggiamo che le città d'Israele hanno visto molti miracoli, eppure non hanno creduto in quei segni compiuti da Dio. E non si sono convertite. Gesù stesso ha sperimentato il rifiuto, ma guai a chi rifiuta la propria salvezza. Per questo il giudizio di queste città d'Israele sarà estremamente rigoroso, più del giudizio riservato alle città pagane. Esse hanno rifiutato il vangelo, che i Settantadue discepoli, quasi a significare tutte le nazioni della terra, sono inviati ad annunziare a nome di Cristo. Il profeta dei nostri giorni è colui che ci propone con le parole e con la vita la verità del Vangelo. Capita ancora che questi profeti autentici siano rifiutati e perfino perseguitati, ma che responsabilità dinanzi a Dio!


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'abate Agatone dava sovente questo consiglio al suo discepolo: Non appropriarti mai di un oggetto che non vorresti cedere immediatamente a chiunque.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

GLI ATTREZZI E GLI ALTRI OGGETTI DEL MONASTERO

Per tutto quanto il monastero possiede in attrezzi o vestiario o altri oggetti di vario genere, l'abate scelga dei fratelli su cui possa fare affidamento per la loro vita e i loro costumi e a suo giudizio consegni a ciascuno le singole cose perché le tengano in ordine e le raccolgano. E di tutto l'abate tenga un inventario, perché quando i fratelli si avvicendano nell'incarico, sappia quello che dà e quello che riceve. Se poi uno tratta con poca pulizia o con negligenza gli oggetti del monastero, sia ripreso; e, se non si corregge, sia sottoposto alla disciplina regolare.

Cap.32,1-5.