Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
23 - 29 Febbraio 2020
Tempo di Quaresima , Colore viola
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Giovedì 27 febbraio 2020

Davanti a te la vita e il bene, la morte e il male.

È tempo di fare doverosamente scelte radicali e coraggiose. In questo tempo il buon Dio ci fa toccare con mano la sua immensa misericordia, ce la offre nella volontaria immolazione del Figlio suo. E per coglierne i frutti, per anelare alla Pasqua ecco un solenne comando: “Amare il Signore, tuo Dio, camminare per le sue vie, osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso, nella terra dei redenti, dei risorti. «Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe». Per noi è la meta finale, l’approdo nel regno dei beati. Non possiamo, non dobbiamo dimenticare il “prezzo” del riscatto: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Si tutta la nostra gratitudine, ma anche la docile imitazione, la fiduciosa sequela, la capacità da implorare come dono dello Spirito, di saper cogliere i valori autentici del presente e del futuro: Ed ecco Gesù: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua». Questo è l’impegno della imitazione, poi la scelta ardua, ma sapiente: «Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?». Quaresima, tempo per guardare lontano, oltre il dodici Aprile; ci attende una Pasqua eterna!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Le distrazioni nella preghiera.

«Il padre Teodoro di Ennaton disse: "Se Dio ci imputasse le negligenze nella preghiera e le distrazioni durante la salmodia, non potremmo essere salvati"».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUANTI SALMI DEVONO DIRSI ALL'UFFICIO NOTTURNO

I testi poi da leggere nelle Vigilie siano quelli di divina autorità sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, nonché i loro commenti fatti dai padri cattolici di rinomata fama e di sicura dottrina. Dopo le tre letture con i propri responsori, seguano altri sei salmi da cantarsi con l'Alleluia; quindi una lettura dell'Apostolo da recitarsi a memoria, il versetto, la supplica litanica ossia il Kyrie eleison; e così si concluda l'Ufficio notturno.

Cap.9,8-11.