Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
16 - 22 Settembre 2018
Tempo Ordinario XXIV, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno II, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Mercoledì 19 settembre 2018

I bambini che non vogliono giocare.

Nel richiamare un antico proverbio ebraico Gesù ci propone la scena di un gruppo di bambini sordo a qualsiasi esortazione per iniziare un gioco. La pigrizia di questi fanciulli è paragonata alla sordità che il popolo d'Israele sta dimostrando nel rifiutare gli insegnamenti, prima di Giovanni il Battista, e di Gesù stesso poi. Gesù smaschera, una ennesima volta, quest'atteggiamento rivelando la profonda ipocrisia, in esso contenuta. Dietro a questo atteggiamento passivo si nasconde, in realtà una durezza di cuore, durezza a qualsiasi esortazione. La sordità d'Israele è, in realtà, la nostra incapacità di riconoscere la vera salvezza. Il rifiuto al gioco diventa, per noi il rifiuto di qualcosa di ben più grande. La perdita maggiore è la nostra, tutte le volte che non accettiamo questo invito che Gesù stesso ci propone.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'abate Iperechio ha detto: «Abbi sempre nello spirito il Regno dei Cieli, e presto l'avrai in eredità».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME DEVONO DORMIRE I MONACI

Ciascuno dorma in un letto a sé. L'arredamento del letto lo ricevano ognuno secondo il grado di fervore di vita monastica, a giudizio dell'abate. Se sarà possibile, dormano tutti in uno stesso locale; se invece il numero rilevante non lo permette, dormano a gruppi di dieci o di venti insieme ai loro decani che vigilino su di loro. Nel dormitorio rimanga sempre accesa una lucerna fino al mattino. I monaci dormano vestiti e con i fianchi cinti di semplici corde o funicelle, in modo da non avere a lato i propri coltelli, perché non abbiano a ferirsi inavvertitamente durante il sonno, e in modo da essere sempre pronti, cosicché appena dato il segnale si alzino senza indugio e si affrettino a prevenirsi l'un l'altro all'Opus Dei, sempre però in tutta gravità e modestia. I fratelli più giovani non abbiano i letti l'uno vicino all'altro, ma alternati con quelli degli anziani. Quando poi si alzano per l'Opus Dei si esortino a vicenda delicatamente, per togliere ogni scusa ai sonnolenti.

Cap.22,1-8.