Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
22 - 28 Luglio 2018
Tempo Ordinario XVI, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno II, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Lunedì 23 luglio 2018

"Voi siete" (...) del mondo!

La liturgia per la festa di oggi ci fa scegliere un vangelo tra due a scelta, la pericope sulla vite e il brano sul sale e sulla luce. Scegliamo per la festa della Patrona d'Europa, il secondo..., vangelo provocante, per il celebre paragone di Gesù che disse proprio ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra..., voi siete la luce del mondo”. Ma notiamo la dimensione universalistica, espressa in “la terra” e “il mondo”. Il sale e la luce lo dobbiamo essere per l'intera umanità. Grandissima missione, essere uomini e donne che danno sapore e senso alla vita, che danno luce e convinzioni agli altri. Con altrettanta evidenza tuttavia c'è il rischio di essere insipidi, di perdere quella novità a cui tutti dovrebbero poter guardare per imparare a sperare in Dio. Se i discepoli venissero meno al loro compito rispetto al mondo, non servirebbero più a nulla, anzi, rischiano di essere “gettati via e calpestati dagli uomini”, quanto queste parole suonano attuali nei giorni nostri... “Voi siete”, grande fiducia da parte del Signore per i suoi discepoli! Grande responsabilità per i discepoli nei confronti di coloro a cui sono mandati! “Voi siete”, costituisce già un'entità, data certo come dono, in unione con Gesù, vera “luce degli uomini”. La luce, che non può essere nascosta come una città elevata e che sarebbe assurdo metterla sotto il moggio come la lucerna in casa, sono le “buone opere” dei discepoli. Si tratta di quelle opere che rendono visibili “la giustizia, la misericordia, la pace, l'impegno sociale” dei discepoli per mezzo delle quali si rivelano autentici figli di Dio. Infatti questo dovere, coerente e pratico dei discepoli, è un irraggiamento di quella luce che deve condurre gli uomini a riconoscere la fonte luminosa e sapienziale: il Padre che è nei cieli. E se volessimo leggere ancora quel “voi siete...” nella luce della festa della Patrona d'Europa, santa Brigida? “Voi, siete per il mondo...” Non risuonano forse queste parole come profezia?, come compito..., come funzione, come dovere? Di fronte al “mondo” che vede oggi nelle cose materiali il valore supremo... l'Europa deve dare il sapore giusto all'umanità intera. Che compito, che missione... che responsabilità... «Risplenda, allora, la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli».


Apoftegmi - Detti dei Padri

"Un fratello chiese ad un anziano: 'Come trovare il Nome del mio Signore Gesù Cristo?'. L'anziano gli disse: 'Se tu non ami prima la fatica, non puoi trovarlo'".

Si giunge, paradossalmente, ad amare la fatica, non in sé, ma guardando alla meta.

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALE DEVE ESSERE L'ABATE

Sappia l'abate che si è assunto l'incarico di guidare le anime e perciò deve prepararsi a renderne conto; e di quanti fratelli egli sa affidati alle sue cure, sia ben certo che nel giorno del giudizio dovrà appunto rendere conto a Dio di tutte e singole queste anime, compresa naturalmente la sua. E così, nel continuo timore dell'esame che, quale pastore, subirà circa le anime a lui affidate, mentre si dà pensiero per il rendiconto altrui, si fa sollecito per il proprio; e mentre con i suoi ammonimenti bada alla correzione degli altri, egli stesso viene emendandosi dei propri difetti.

Cap.2,37-40.