Pietro va in "visita pastorale" alle comunità della costa palestinese. Il senso della sua presenza si manifesta attraverso il suo operare: portando liberazione nel nome del Signore, suscita la fede. La risurrezione è per eccellenza, la parola "scandalosa" di Dio. Solo l'intelligenza dello Spirito apre la comprensione e l'accettazione del mistero di Dio. L'offerta che Gesù fa di se stesso, come pane di vita, come carne da mangiare e sangue da bere, è giudicata "dura", difficile da accettare, e viene rifiutata, perché non è capìta nel suo significato profondo. Restano però fedeli a Gesù gli Apostoli: la loro fede è espressa e interpretata da Pietro. In realtà anche un apostolo non crede che Gesù abbia parola di vita eterna, non lo riconosce come "il santo di Dio". E' Giuda che lo tradirà, anzi che ha già incominciato a tradirlo.
Un anziano diceva: Per questo non facciamo progressi, perché non conosciamo i nostri limiti e non abbiamo pazienza nel compiere l'opera che abbiamo intrapreso, ma vogliamo entrare in possesso della virtù senza alcuno sforzo.
L'OSSERVANZA DELLA QUARESIMA Veramente la vita del monaco dovrebbe avere in ogni tempo un tenore quaresimale; tuttavia, dato che questa virtù è di pochi, raccomandiamo che almeno nel periodo di Quaresima ognuno si impegni a custodire la propria vita con la più grande purezza, e insieme a riparare in questi santi giorni le negligenze degli altri tempi dell'anno. Ora, tutto questo lo possiamo attuare in maniera degna se ci asteniamo da ogni peccato e ci dedichiamo alla preghiera con le lacrime, alla lectio divina, alla compunzione del cuore e all'astinenza.