In questo periodo prima della Santa Pasqua, la Chiesa, fin dal tempo dei primi cristiani, ci presenta le letture, affinché la nostra fede in Gesù Cristo cresca il più possibile e ci infervori tutti nello Spirito Santo. E ciò vale prima di tutto per coloro che, nella notte santa della solenne Veglia pasquale riceveranno il santo Battesimo, e poi anche per ognuno di noi, forse qualche volta assopiti e stanchi. I giudei ce l’avevano a morte con Gesù: non per le opere buone che Egli compiva (dicono!), e per i numerosi miracoli a favore di chi soffriva, “ma per una bestemmia: perché Tu che sei uomo, ti fai Dio!”. E Gesù, sempre con tanta pazienza, cerca di spiegare a loro, ed anche a noi, che già nella Bibbia si legge chiaramente: “Io ho detto: voi siete dèi!”, a maggior ragione “a Colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: “Tu bestemmi” perché ho detto: “Io sono Figlio di Dio?”. Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a Me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in Me, ed Io nel Padre”. Sì, Gesù è per davvero il Figlio di Dio in persona! Ed ha testimoniato questa altissima Verità con la sua Parola, con la sua testimonianza di vita, e con le sue opere. Tutti correvano a Lui per poter ascoltare una sua Parola di Sapienza perché nessuno parlava come Lui. Tutti Lo cercavano per avere una sua benedizione, o per ottenere una guarigione o liberazione dal male; non gli davano nemmeno il tempo per poter mangiare, e Lo premevano da ogni parte perché bastava toccargli con fede un lembo del mantello per guarire da qualunque malattia: e i ciechi vedevano, i muti parlavano, gli storpi camminavano, i lebbrosi guarivano, i peccatori si convertivano e i morti risuscitavano ad un solo suo comando, come quando risuscitò, dopo quattro giorni che era morto, un suo amico, dicendogli solo: “Lazzaro, vieni fuori!”. E alla fine, al terzo giorno dalla sua sepoltura, fu risuscitato, e si presentò più volte a tutti, per quaranta giorni, fino a quando non ascese vivo in Cielo, per ritornare al Padre suo e Padre nostro, suo Dio e Dio nostro. Ci ha riaperto la via del Paradiso e ci attende. Facciamo in modo di poter essere risuscitati e regnare anche noi con lui, in eterno.
L'abba Macario, interrogato su come si debba pregare, rispose: «Non è necessario parlare molto nella preghiera, ma stendiamo sovente le mani e diciamo: «Signore abbi pietà di noi, come tu vuoi e come tu sai". Quando la tua anima è in angustiata, di': «"Aiutami". E Dio ci farà misericordia, perché sa quello che a noi conviene».
I SETTIMANARI DI CUCINA I settimanari che finiscono e quelli che iniziano il turno, la domenica alla fine delle Lodi mattutine, si prostrino davanti a tutti chiedendo che si preghi per loro. Chi esce di settimana dica questo versetto: «Benedetto sii tu, Signore mio Dio» (Dn 3,52), «che mi hai soccorso e consolato» (Sal 85,17); e, dopo che è stato ripetuto tre volte e chi esce ha ricevuto la benedizione, subentra chi inizia la settimana e dica: «O Dio, vieni a salvarmi; Signore, vieni presto in mio aiuto» (Sal 69,2); e sia ripetuto anche questo tre volte da tutti ed egli, ricevuta la benedizione, entri in servizio.