Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
01 - 07 Gennaio 2017
Tempo di Natale I, Colore bianco
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Venerdì 06 gennaio 2017

La gloria del Signore brilla sopra di te!

"Alzati e rivestiti di Luce!". La luce è Gesù: Luce del mondo. Egli è venuto a stare in mezzo a noi e, se avremo davvero fede in Lui, essa brillerà sempre sul nostro cammino e sopra di noi: "la Gloria del Signore brillerà su di te". Oggi purtroppo "la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli". Ma nella notte del mondo brilla finalmente una Stella in oriente: è Gesù! Egli è la stella del mattino, del nuovo giorno. E i Re Magi chiedevano: "Dov'è Colui che è nato? ... siamo venuti per ad adorarlo". "A Betlemme di Giudea!". Là si dirigono e vanno i Magi santi, e li guida una stella. "Entrati nella casa, videro il Bambino con Maria sua Madre. Si prostrarono e Lo adorarono... aprirono i loro scrigni e gli offrirono oro, incenso e mirra". Ecco, è festa dell'Epifania, è la festa della Manifestazione del Signore in mezzo a noi. Egli vuole manifestarsi anche a noi, ad uno a uno: inginocchiamoci dunque davanti al Verbo Incarnato, a Gesù Cristo Signore, vivente in mezzo a noi e vivente nella Santa Eucaristia, presso l'altare di Dio, e, umilmente, imitiamo i Santi Magi, offrendogli l'oro della nostra carità e del nostro amore, a Dio e ai fratelli, offriamogli ogni giorno l'incenso profumato della nostra lode e della nostra preghiera, e anche la mirra delle amarezze della vita, che non mancano mai quaggiù. E anche vedremo la Gloria del Signore brillare sopra di noi... e diverremo tutti sorridenti, raggianti e ripieni del divino splendore. Ciò avverrà in modo speciale durante la Santa Eucaristia quando Gesù Bambino prende dimora nel nostro cuore e lo riempie tutto di pace, quella vera. E la Pace è Gesù! Auguri a tutti, auguri di pace! E a tutti: buona festa della Santa Epifanìa, che si festeggia in ogni Eucarestia.


Tre prodigi celebriamo in questo giorno santo:
oggi la stella ha guidato i magi al presepio,
oggi l'acqua è cambiata in vino alle nozze,
oggi Cristo è battezzato da Giovanni nel Giordano
per la nostra salvezza, alleluia.

Apoftegmi - Detti dei Padri

E abba ha detto: Saper parlare è un dono di molti. Saper tacere una saggezza di pochi. Saper ascoltare una generosità di pochissimi.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

PROLOGO ALLA REGOLA DI SAN BENEDETTO

Ma interroghiamo con il salmista il Signore chiedendogli: «Signore, chi abiterà nella tua tenda, chi dimorerà sul tuo santo monte?» (Sal 14,1). Dopo tale domanda, fratelli, ascoltiamo il Signore che ci risponde mentre ci indica la strada per arrivare alla stessa tenda, dicendo: «Colui che cammina senza colpa e agisce con giustizia; che pronunzia la verità nel suo cuore, che non dice calunnia con la lingua; che non fa danno al suo prossimo, che non lancia insulto al suo vicino (Sal 14,2-3); colui che, respingendo dagli occhi del proprio cuore, insieme con le sue suggestioni il maligno diavolo che lo tentava, lo riduce al nulla (Sal 14,4 Volg.) e i suggerimenti di lui, appena nati, li afferra e li spezza contro Cristo; coloro che, pieni del timore del Signore (Sal 14,4 Volg.), non si insuperbiscono per la loro buona osservanza, ma, convinti che le loro buone azioni non provengono da se stessi quanto piuttosto da Dio, glorificano il Signore che opera in loro, dicendogli col profeta: «Non a noi, Signore, non a noi ma al tuo nome da' gloria» (Sal 113B,1). Così pure l'apostolo Paolo non si attribuiva alcun merito della sua predicazione, affermando: «Per grazia di Dio sono quello che sono» (1 Cor 15,10); e ancora: «Chi si vanta, si vanti nel Signore» (2 Cor 10,17). Per questo anche il Signore proclama nell'Evangelo: «Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia: strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa ed essa non cadde perché era fondata sopra la roccia» (Mt 7,24-25).

Prol.23-34.