Gesù si rivela mandato a raccogliere tutti i figli di Dio, anche i pagani, ovunque si trovino, a raccoglierli in un solo ovile, sotto un solo pastore. È aperto a tutti e vuole accogliere tutti. Tutte le cose genuinamente umane trovano eco nel suo cuore. È nostro fermo dovere di imitarlo in questo compito, fino a che tutti non entreremo a godere la pace che ci ha promesso. Si tratta di aderire al disegno di Dio per costruire le realtà nuove, inaugurate da Cristo. La prima lettura oggi ci suggerisce l'ambito nel quale è particolarmente necessario intervenire perché sia rispettato il piano di Dio e riportata così alla sua origine la famiglia e in particolare l'amore coniugale. Dio voglia aiutarci a costruire la famiglia secondo i suoi piani, ma occorre che ci sia da parte nostra la collaborazione, la volontà di farlo.
Nella vita spirituale sono necessari entusiasmo e decisione; ma devono maturare da un tempo di attesa e riflessione. Il tutto sotto la guida dello Spirito.
L'UMILTÀ Sia l'uomo convinto che Dio dal cielo lo vede sempre, ogni momento, che le sue azioni sono in ogni luogo sotto lo sguardo divino e vengono riferite continuamente dagli angeli. Lo dimostra il profeta quando ci addita Dio sempre presente al nostro pensiero, dicendo: «Dio scruta la mente e il cuore» (Sal 7,10); e ancora: «Il Signore conosce i pensieri dell'uomo» (Sal 93,11); così pure dice: «Penetri da lontano i miei pensieri» (Sal 138,3); e inoltre: «I pensieri dell'uomo saranno svelati davanti a te» (Sal 75,11 Volg.). Perciò, per tenersi in guardia dai cattivi pensieri, il fratello assennato dica sempre nel suo cuore: «Allora sarò integro davanti a lui se mi sarò guardato da ogni colpa» (Sal 17,24).