Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
12 - 18 Maggio 2013
Tempo di Pasqua VII, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Venerdì 17 maggio 2013

Il primato dell'amore.

Il Vangelo ci narra del riscatto e della riabilitazione di Pietro. Alla triplice negazione l'apostolo, su esplicita richiesta del Signore, - “mi ami tu più di costoro?” - fa seguire una triplice ed umile affermazione di fede e di amore. Gesù aveva detto che chi vuole essere il primo deve essere l'ultimo di tutti e il servo di tutti. Lui stesso si era prostrato, come l'infimo dei servitori, a lavare loro i piedi. Ora è la volta del principe degli apostoli; tocca a lui sperimentare l'umiltà e dichiarare senza esitazioni il suo amore la sua fedeltà al Maestro. “Tu sai che ti amo”, afferma Pietro. “Pasci le mie pecore”, ribadisce il Signore. E' così che è riaffermato e conferito in pienezza a Pietro e ai suoi successori, il primato nella Chiesa. E' così che quel dono, senza perdere il suo aspetto giuridico, si adorna delle doti migliori, quelle della incondizionata fedeltà e dell'amore profondo a Cristo. E' su questa scia che si sta muovendo l'attuale Pontefice, il successore di Pietro. Questa è la via che potrà fare della Chiesa un solo ovile sotto un solo pastore nella perfetta unità, per cui lo stesso Gesù ha pregato.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un fratello andò da un eremita e uscendo dalla sua cella disse: Perdonami, o padre, perché ti ho impedito di adempiere alla tua regola. Quello rispose dicendogli: La mia regola è di accoglierti in modo ospitale e di farti andare in pace.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

VESTI E CALZATURE DEI FRATELLI

Ai fratelli si diano vesti secondo le condizioni e il clima dei luoghi dove risiedono, perché nelle regioni fredde si ha bisogno di più, in quelle calde di meno. Giudicare di questo spetta all'abate. Comunque noi pensiamo che nelle regioni a clima temperato siano sufficienti a ciascun monaco la tunica, la cocolla, una di pelo per l'inverno e una di stoffa liscia o consumata per l'estate e lo scapolare per il lavoro; le calze e le scarpe per i piedi. Quanto poi al colore o alla qualità degli indumenti, i monaci non vi facciano troppo caso, ma si accontentino di ciò che si trova nel territorio dove abitano o di quel che si può acquistare a minor prezzo. L'abate però si preoccupi della misura delle vesti, che non siano troppo corte per chi le deve indossare, ma di taglia giusta.

Cap.55,1-8.