Non sempre è facile saper scorgere Dio nella quotidianità. C'è da chiedersi se l'immagine che ci si fa di Lui, seppure confusamente, è oggettiva oppure corrisponde ad una costruzione mentale inficiata da categorie sociali, da strutture familiari e da formazione culturale. Il vangelo che ci viene proposto ci mette in guardia contro ogni preclusione di sorta. E la prima lettura, nel presentarci Geremìa, indica un personaggio che adeguando il suo operato alla volontà di Dio, si mette al di fuori del pensare comune. Gesù e Geremia, i profeti e tutti coloro che si sono decisamente schierati dalla parte di Dio hanno dovuto combattere contro il sentire comune ed hanno pagato con il disconoscimento attuato anche dalle persone loro più vicine. Occorre andare sempre al di là delle apparenze per scorgere una realtà più profonda in cui Dio si manifesta e che non corrisponde ai nostri luoghi comuni. "Dio è Dio e non uomo", dice l'autore sacro...
Non sopravalutatevi più di quanto è conveniente valutarsi, ma valutatevi in maniera di avere di voi una giusta valutazione, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato.
QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE Ecco, questi sono gli strumenti dell'arte spirituale. Se noi li adopereremo assiduamente notte e giorno e li riconsegneremo nel giorno del giudizio, dal Signore ci verrà data in premio quella ricompensa che egli stesso ha promesso: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo: questo Dio ha preparato per coloro che lo amano» (1 Cor 2,9). L'officina poi dove usare con cura tutti questi strumenti sono il recinto del monastero e la stabilità nella famiglia monastica.