Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
29 Aprile - 05 Maggio 2012
Tempo di Pasqua IV, Colore bianco
Lezionario: Ciclo B, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Mercoledì 02 maggio 2012

Io come luce sono venuto nel mondo...

Gesù usa molte immagini per proporre il suo mistero. Immagini semplici e comprensibili per esprimere ciò che la mente umana non può afferrare. È il modo di parlare di Gesù che vuol venire incontro a chi lo ascolta. È una delicatezza che è frutto e segno di amore. È rispetto che è donato con atteggiamento quasi di umiltà. Anche in questo possiamo avere insegnamenti da Gesù; come parla, il linguaggio che usa, che desidera la comunione. Usare parole comprensibili significa proprio voler essere nostri compagni. Non è, però un banalizzare le cose. Diventa impegno preciso. Gesù usa questo linguaggio per portarci dove Lui desidera, e farci conoscere realtà nuove ed inaspettate. Ci pone davanti agli occhi panorami che da soli non avremmo mai scoperto! Così è anche per il suo Mistero di Amore, la rivelazione del Padre è quello che ci propone. È qui la fonte dell'Amore che Cristo ci riversa nel suo Spirito. È l'Amore del Padre che ci è donato per la vita Eterna. Ecco la rivelazione del piano di amore che Cristo realizza sulla terra: la vita in Dio che è la vita Eterna. La luce di Cristo ci svela questo panorama. La luce di Gesù è una luce di salvezza e non di condanna perché ci offre la possibilità concreta di salvezza.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'Abba Antonio disse: Come i pesci, se restano per lungo tempo a secco, muoiono, così anche i monaci, se restano a lungo fuori della cella o si trattengono con la gente profana, vengono distolti dalla meditazione che si sono prefissi.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IL LAVORO MANUALE QUOTIDIANO

Dal 1° ottobre fino all'inizio della Quaresima si dedichino alla lectio sino a tutta l'ora seconda; all'ora seconda si celebri Terza e poi sino a nona tutti si occupino nei lavori loro assegnati. Al primo segnale dell'ora Nona ognuno lasci il suo lavoro e si tenga pronto per il secondo segnale. Dopo il pasto poi si dedichino alla lectio o allo studio dei salmi.

Cap.48,10-13.