Sono le frasi che Gesù sulla Croce pronuncia dirette a Maria ed a Giovanni. Un momento prima di morire si ricorda di sua madre, si ricorda di noi; dalla croce ha la forza dello Spirito di continuare la sua missione di Amore. La morte non può sconfiggere questa forza e i legami che sembrerebbero spezzare con essa Gesù stesso, dall'alto della Croce. Non è un saluto formale quello di Cristo ma è vitale e pregno di amore perché è proiettato verso il futuro, oltre la Resurrezione della Pasqua e si incontra nel cammino che farà nascere la Chiesa. Da qui, da questo momento tutti noi sapremo che Maria non è soltanto la Madre di Dio, ma la Madre di tutti noi perché Madre della Chiesa. L'eredità di Gesù è la stessa Madonna e non potevamo aspirare a niente di meglio, tesoro più inestimabile non vi è. Preghiamola quindi ogni giorni, quando pensiamo alla Croce di Gesù ricordiamoci che vi era lei sotto a piangere. Maria è presente nella quiete gioia della notte di Natale, ora sotto la Croce dolorosa, e sarà presente in preghiera nel Cenacolo quando lo Spirito Santo scenderà sugli apostoli discepoli perché inizino la loro missione per tutte le strade del mondo! Se sappiamo pregare Maria per Nostro Signore sicuramente le nostre preghiere non saranno inascoltate!
Un fratello si recò presso un anziano che abitava al Monte Sinai e gli domandò: «Padre, dimmi come si deve pregare, perché ho molto irritato Iddio». L'anziano gli disse: «Figliuolo, io quando prego parlo così: Signore, accordami di servirti come ho servito Satana e di amarti come ho amato il peccato».
I SETTIMANARI DI CUCINA Chi sta per uscire di settimana, il sabato faccia le pulizie; lavi i panni con cui i fratelli si asciugano le mani e i piedi; tanto poi chi finisce quanto chi inizia il turno lavi i piedi a tutti. Chi esce di settimana riconsegni puliti e in buono stato gli utensili del suo ufficio al cellerario, e questi a sua volta li consegni al fratello che entra in servizio, in modo da sapere quello che dà e quello che riceve. Un'ora prima della refezione i settimanari prendano, oltre la razione stabilita, un bicchiere di vino e un po' di pane per ciascuno, perché all'ora del pasto possano servire i fratelli senza lamentele e senza eccessiva fatica; nei giorni festivi però attendano sino alla fine della Messa.