Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
03 - 09 Luglio 2011
Tempo Ordinario XIV, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Mercoledì 06 luglio 2011

Strada facendo predicate.

Il regno di Dio deve coinvolgere l'intera umanità, iniziando dalle pecore disperse d'Israele. Gesù percorre le strade della Palestina annunciando la novità» del suo vangelo. Egli ha chiamato a se i Dodici, affinché condividano con lui l'intimità dei giorni, ascoltino la sua predicazione, vedano le sue opere, imparino a conoscerlo e ad amarlo. Dovranno poi essere loro a continuare la sua missione nel mondo; dovranno andare come pecore in mezzo ai lupi, dovranno affrontare contrarietà e persecuzioni per il suo nome. Per questo oggi sentiamo Gesù che trasferisce a loro i suoi stessi poteri per dare forza soprannaturale al loro impegno e alla loro testimonianza. «Gesù diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità». Appare evidente che il Signore guarda il nostro mondo e il nostro spirito e ne scruta i mali più minacciosi e profondi; appare che egli viene a noi come medico e già molte volte ha guarito ogni sorta di malattie, viene come liberatore e redentore dell'uomo e per questo lo libera da ogni influsso del maligno. Strada facendo anche i suoi discepoli dovranno ripetere gli stessi segni per annunciare che è giunto a noi il Regno di Dio. L'annuncio e la testimonianza diventano così i segni di Dio per noi e gli strumenti umano-divini della Chiesa. Il mandato dato agli Apostoli, si estenderà poi ai loro successori, a tutti i credenti e ai battezzati in Cristo. I seguaci scopriranno che, insito nella stessa vocazione cristiana, si racchiude il sacrosanto dovere di trasmettere la fede e tutti i benefici ricevuti da Dio. Veniamo così a sapere che non ci è lecito trattenere egoisticamente per noi i doni e i talenti che il Signore ci ha affidato: sono beni che di loro natura sono destinati ad estendersi, espandersi e crescere di generazione in generazione. Forse per troppo tempo questi doni e questo mandato sono rimasti monopolizzati da pochi prescelti. La Chiesa, nel Concilio Vaticano II, ha riaffermato con forza il ruolo dei laici come testimoni della fede e missionari del Vangelo di Cristo. Così la missionarietà della Chiesa ha avuto un nuovo impulso e un nuovo vigore, ma soprattutto a guadagnarne sono stati gli stessi fedeli che hanno potuto così crescere nell'appartenenza e nell'impegno e hanno potuto sperimentare che questa è opera disinteressata ed evidente manifestazione della grazia divina.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Non giudicate Dio dalla balbuzie dei suoi ministri!

F.Mauriac

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

PROLOGO ALLA REGOLA DI SAN BENEDETTO

Cinti dunque i nostri fianchi con la fede e la pratica delle buone opere, sotto la guida del vangelo, camminiamo nelle sue vie, per meritare di vedere nel suo regno colui che ci ha chiamati (1 Ts 2,12).
Ricordiamoci però che, se vogliamo abitare nella tenda di quel regno, non potremo giungervi se non correndo verso di esso con l'esercizio delle buone opere.

Prol.21-22.