Da Adamo fino ad oggi, l'uomo, capace di intendere e di volere perché fatto somigliante a Dio suo creatore, è soggetto alla prova, alla tentazione e di conseguenza al pericolo di peccare. La seduzione originaria, la più forte è sempre quella di spezzare ogni vincolo di dipendenza dal nostro Creatore nella illusione di poter così godere la pienezza della libertà e diventare come Lui. Ora invece sappiamo bene quello che ci è accaduto e ci accade: ci siamo ritrovati disorientati, spauriti e nudi, fuori dell'ambito dell'amore, fuori del paradiso terrestre. Il maligno continua a fare la sua parte: vuole ancora indurci al male per condurci nel suo regno di odio e di morte eterna. Egli è dichiarato nemico di Dio, nemico dell'uomo, nemico della vita e di tutto ciò che è bene e bello. Il suo obiettivo è quello di distruggere, di annientare l'opera di Dio, cominciando proprio dell'uomo. Gesù, nuovo Adamo, prima di iniziare la sua missione, si sottopone volontariamente alle più violente tentazioni nella desolazione del deserto, dopo un lungo ed estenuante digiuno. Satana fa appello alla divinità di Gesù e alla sua onnipotenza sollecitandolo a cambiare le pietre in pane. Gesù in vero moltiplicherà i pani, ma non a suo uso e consumo e non come spettacolarizzazione delle sue virtù divine. Non si lascia sedurre dall'eventuale possesso dei beni terreni colui che ne è l'autore supremo: tutto ciò che esiste è stato farro per mezzo di Cristo! Egli, Verbo, Parola e Verità non cade nel tranello di una falsa interpretazione della scrittura sacra. Gli angeli accorrono sì a servirlo, ma non a trattenerlo da un gesto folle come quello di gettarsi dal pinnacolo del tempio. A ben riflettere le tentazioni di Gesù sono il prototipo di tutte le nostre tentazioni. Egli permette che satana lo tenti affinché la sua vittoria diventi la nostra vittoria sul male. Egli sta già iniziando in modo palese la sua opera di redentore dell'uomo. "Abbiate fiducia: io ho vinto il mondo", ho vinto il male del mondo vuole dirci il Signore. Quante volte il dilagare del male, gli eventi catastrofici ci vorrebbero convincere di essere sopraffatti e perdenti o ancor peggio di attribuire al buon Dio ciò che opera del Maligno, al quale noi abbiamo spalancate le porte e dato ogni potere! Quante volte il male che si annida nei nostri cuori, vorrebbe fare della nostra vita una tomba! E' vero, è spesso difficile trovare un senso, una luce in ciò che succede intorno (persino dentro) a noi. Eppure Gesu' insiste con la sua folle promessa. Sentendo il suo Spirito in noi forse possiamo tentare di accendere un lumino di senso nel mondo che ci circonda. Questa è la luce vera che lo stesso Cristo ci ha donato, questa luce dobbiamo spargere nel mondo di oggi.
«Abba Teodoro di Ferme – riporta un detto – interrogò abba Pambo: "Dimmi una parola!". Con molta fatica gli disse: "Teodoro, va', abbi misericordia di tutti, perché la misericordia trova fiducia presso Dio"».
CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI Recitato così l'intero salmo in due giorni, cioè la domenica e il lunedì, a Terza, Sesta e Nona del martedì si dicano tre salmi per volta, dal 119 al 127, complessivamente nove salmi; e questi si ripetano sempre uguali alle stesse Ore fino alla domenica, mantenendo invariata per tutti i giorni la disposizione degli inni, delle letture e dei versetti; e così la domenica si comincerà sempre dal salmo 118.