Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
16 - 22 Gennaio 2011
Tempo Ordinario II, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Martedì 18 gennaio 2011

"Ut unum sint! – Padre, fa che diventino tutti una sola cosa, come Te e Io!"

Oggi inizia l'ottavario di preghiera per l'unità di tutti cristiani. Lo scandalo della divisione nella Chiesa di Cristo è avvenuto sì per certe eresie, ma anche perché i cristiani di allora, e anche parte del clero, si erano raffreddati nell'Amore di Dio, nell'amore del prossimo e anche nell'amore alla Verità della fede integra e cattolica. E certamente ci sarà stato anche un forte calo anche nella preghiera, quella fatta con il cuore. E oggi per riparare questa grande spaccatura nella Chiesa è necessario ritornare all'amore vero, ad una fede integra, e alla preghiera fervente (e non basta solo quella di programma!). Così torniamo a rimettere Dio al suo posto, che è sempre il primo, nella nostra vita: Lo ameremo sempre più con tutto il cuore e con tutta l'anima e, di conseguenza, ameremo certamente anche i fratelli nostri (tutti!) come amiamo noi stessi. In questo modo diverremo uomini e donne capaci di comunione tra di noi e con tutti i fratelli e sorelle che ci circondano, e poi specialmente con gli Ortodossi, con i Protestanti, gli Anglicani, ecc... ma senza cedere mai ai compromessi sul nostro credo. Sappiamo tutti che, nei tempi antichi, i pagani di Roma si convertivano, vedendo e ammirando il comportamento dei primi cristiani, e dicevano: "Guardate come si amano!". Dunque: preghiera e amore! E si farà allora un vero ecumenismo; e presto ci sarà un solo Ovile sotto un solo Pastore. E' il desiderio che Gesù espresse al Padre nell'ultima Cena "Ut unum sint! (perché siano uno)". E la Chiesa diverrà davvero (e tutta quanta!) un solo Corpo e un solo Spirito: Una, Santa, Cattolica e Apostolica. La Vergine Maria, Madre della Chiesa, ci renda tutti sempre più uniti nel suo Cuore di Mamma, nel Cuore di suo Figlio Gesù e tra di noi! Intanto oggi nel Vangelo ammiriamo e contempliamo Gesù, il bel giovane Nazareno, che cammina tutto spensierato e sorridente tra i campi di grano, ormai biondeggianti come i suoi capelli, al sole. Lo seguono, tutti allegri, i suoi discepoli (la Chiesa!). E non si fanno scrupolo per il fatto che è giorno del riposo ebraico: per loro è solo festa perché stanno con Gesù, lo Sposo... e questa è proprio una stupenda scampagnata sabbatica, che dà respiro all'anima, ed è vero riposo nello spirito perché: c'è Gesù!... E poi c'è il grano per il Pane, ci sono loro, i discepoli...c'è la Chiesa di Dio, c'è dunque l'Eucaristia nei cuori e nel Cuore di Gesù! E quando si sta con Gesù Eucaristia, che è lo Sposo, che entra nel suo talamo, nel nostro cuore, va via la tristezza e non si digiuna più, non c'è più lutto, ma c'è festa, c'è festa d'amore e gioia dentro al cuore. Alleluia!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Gli anziani dicevano: "L'anima è una fonte. Se la scavi, si purifica; se vi getti della terra, scompare.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALE DEVE ESSERE L'ABATE

Nel suo insegnamento poi l'abate deve sempre aver presente quella norma dell'apostolo che dice: «Ammonisci, esorta, rimprovera» (2 Tm 4,2); vale a dire, tenendo conto dei diversi momenti, alternando rigore e dolcezza, mostri ora l'atteggiamento severo del maestro ora quello affettuoso del padre; e cioè, gli indisciplinati e gli irrequieti deve ammonirli duramente; gli obbedienti invece e i miti e i pazienti deve esortarli a progredire sempre di più; ma i negligenti e gli abituali trasgressori vogliamo che li rimproveri e li punisca.

Cap.2,23-25.