Il Vangelo di oggi ci porta ancora di nuovo a Cafàrnao: Gesù era in casa e si radunò subito tanta gente, non vi era posto neanche davanti alla porta mentre "Gesù annunciava loro la Parola". Ma ecco che arrivano quattro giovanotti con una barella sulle spalle: portano a Gesù un povero paralitico ma... davanti alla porta non si passa!... e allora, fatta un'apertura, scoperchiano il tetto, e calano giù la barella con il paralitico(...bravissimi questi giovani! pieni di invenzione, come tutti i giovani!). Gesù li ammirò e, per la loro fede, disse al Paralitico: "figlio, ti sono perdonati i peccati!". Succede una baraonda... alcuni scribi gridano dentro se stessi: "Chi può perdonare i peccati se non Dio solo?". Gesù calmo risponde: "...e perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te, - disse al paralitico - alzati, prendi la tua barella e va' a casa tua!" Il paralitico all'istante saltò sù tutto guarito. "...Tutti si meravigliavano e lodavano Dio dicendo: " Non si è mai visto nulla di simile...!". Gesù infatti, essendo vero Figlio di Dio, ha il supremo potere di Dio: egli ha guarito e guarisce ancora tanti ammalati, ma a Lui sta soprattutto a cuore guarire, purificare le anime nostre dalla più brutta malattia, che è il peccato. Il peccato è il cancro dell'anima e ci toglie la pace del cuore e la grazia di Dio. E, se non ci curiamo spiritualmente, ci mettiamo in pericolo di dannarci l'anima, e per sempre. E l'anima viene curata con i Sacramenti e prima di tutto con una bella confessione nel sacramento della riconciliazione. Là il Padre celeste ci attende come un papà sa attendere il figlio prodigo; e sarà grande festa dentro l'anima, e anche nel Cuore del Padre nei Cieli. E ritorna subito la gioia nel cuore!
Ad un Abba chiesero: cosa è la rabbia? E lui rispose: è una punizione che noi diamo a noi stessi per l'errore di qualcun altro.
QUALE DEVE ESSERE L'ABATE L'abate pertanto non deve insegnare né stabilire né ordinare nulla che sia contrario - ciò non sia mai! - alla legge del Signore; ma i suoi comandi e i suoi insegnamenti infondano nell'animo dei discepoli un fermento della giustizia divina. Ricordi sempre l'abate che tanto della sua dottrina quanto dell'obbedienza dei discepoli, di tutte e due le cose si farà un esame rigoroso nel tremendo giudizio di Dio.