Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
28 Novembre - 04 Dicembre 2010
Tempo di Avvento I, Colore viola
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Mercoledì 01 dicembre 2010

Il banchetto del Signore.

Nella liturgia della Parola odierna possiamo vedere la figura e la sua realizzazione, l'annuncio e la realtà di eventi salvifici. Isaia vede un monte su cui è imbandita una succulenta mensa a cui tutti i popoli sono invitati. Alla gioia del convito si aggiunge la rimozione del velo di tristezza e di morte che copriva il volto dei popoli, le lacrime e i lamenti. Sorgerà invece nel loro cuore la speranza della salvezza, riposta completamente in lui. Un grido riconoscente di gioia erompe dalla loro bocca. Il brano evangelico ci presenta la realizzazione dei benefici, promessi e portati al popolo con la venuta del Signore Gesù. Il primo sentimento di Gesù verso la gente è quello della compassione: è gente venuta da lontano per ascoltare la sua voce e per essere guariti nelle loro malattie. Sono tre giorni che lo seguono. Come rimandarli alle proprie abitazioni senza dar loro da mangiare? Egli si fa carico delle necessità di tutta quella moltitudine; si consiglia con gli apostoli. Dinanzi alla loro perplessità di dover sfamare tanta gente, Gesù taglia corto: Quanti pani avete? Gli dicono: Sette e pochi pesciolini. Ordina alla folla di sedersi e quindi con quei sette pani e pochi pesciolini sfama la gente che ora può riprendere il viaggio di ritorno alla loro case. Dovrebbero essere stati quanto mai gustosi quei pani e quei pesciolini non solo per l'appetito che dopo tre giorni al seguito di Gesù si faceva piuttosto sentire, ma anche perché è un pane scaturito da un prodigio. Si avvera così quanto annunciato da Isaia. La fede ci fa vedere in questo monte l'altare dove il Signore moltiplica il pane eucaristico per sfamare quanti lo desiderano donando se stesso. Forse non sarebbe fuori posto far nostra la meraviglia della gente ogni volta che ci presentiamo a ricevere il corpo di Gesù, miracolo ancora più strepitoso. Ci ciberemmo di lui non per abitudine, ma spinti da un grande desiderio di essere salvati della nostra meschinità.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'abba diceva: "Grande sicurezza contro il peccato è la lettura delle Sacre Scritture".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I MONACI PELLEGRINI

Se un monaco pellegrino arriva da regioni lontane e chiede di abitare come ospite in monastero, se è soddisfatto delle usanze che trova nel posto senza turbare la comunità con le sue pretese, ma si accontenta con semplicità di quello che trova, sia accolto per quanto tempo desidera. Che se poi ragionevolmente e con umile carità fa qualche osservazione o dà qualche suggerimento, l'abate rifletta prudentemente se il Signore non lo abbia mandato proprio per questo.

Cap.61,1-4.