Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
10 - 16 Ottobre 2010
Tempo Ordinario XXVIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Martedì 12 ottobre 2010

Date in elemosina e tutto sarà puro per voi!

A volte ci poniamo questa domanda: chi è puro agli occhi di Dio? La nuova purità umana, svelata dal Cristo, è quella del cuore. Qui nel nostro brano, Gesù tralascia le abluzioni per reagire contro il formalismo dei farisei. Così può spiegare come l'osservanza puramente esteriore della legge è riprovevole di fronte a Dio e indice di insincerità d'animo. Bisogna accostarsi a Dio soprattutto interiormente; e si è poi veramente puri se si pratica la carità: l'amare veramente rende ogni realtà degna di Dio. Questa nuova legge di purità Gesù l'ha inaugurata sullo stesso suo corpo, in quell'atto di offerta esistenziale di se stesso al Padre, celebrato lungo tutta la sua vita e concluso nel morire per gli uomini. Per noi, resi puri perché inseriti in lui attraverso il segno battesimale e la partecipazione alla sua eucaristia, si tratta ora di sintonizzare tutto l'essere, dal di fuori e dal di dentro, con il nuovo unico segno di sacralità: l'amore.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano ha detto: «Bisogna fuggire tutti gli artefici d'iniquità senza eccezione, siano amici o parenti, posseggano dignità di sacerdoti o di principi; perché evitare la loro compagnia ci procurerà l'intimità e l'amicizia di Dio».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IL LETTORE DI SETTIMANA

Si osservi a tavola un perfetto silenzio, in modo che non si oda alcun bisbiglio o altra voce all'infuori di quella del lettore. Quanto occorre per mangiare e bere, i fratelli se lo porgano a vicenda, senza che alcuno abbia bisogno di chiedere alcunché. Tuttavia, se proprio occorre qualcosa, lo si chieda col suono di un oggetto qualunque piuttosto che con la voce. E non ardisca nessuno chiedere spiegazioni su quanto si legge o su altro argomento, per non dare occasione di parlare; a meno che il superiore non voglia dire lui due parole di edificazione. Il fratello lettore di settimana, prima di incominciare a leggere, prenda un po' di vino e per rispetto alla santa comunione e perché non gli riesca troppo gravoso mantenere il digiuno; 11dopo, mangi con i settimanari di cucina e i servitori. I fratelli poi non devono leggere tutti per ordine di anzianità, ma soltanto quelli che possono farlo in modo da edificare chi ascolta.

Cap.38,5-12.