Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
06 - 12 Giugno 2010
Tempo Ordinario X, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Venerdì 11 giugno 2010

Dov'è il tuo tesoro?

Solennità del Sacro Cuore di Gesù.Tutto ciò che ci appaga o crediamo che ci appaghi, finiamo per amarlo e, quando riteniamo di aver trovato il bene migliore, quello diventa il nostro tesoro, che si annida poi nelle profondità del nostro spirito, ma quante illusioni, quante delusioni! Quanti falsi tesori che si dissolvono in un batter d'occhio e tramutano il momentaneo godimento in amara tristezza. Il Signore conosce bene questa umana eventualità e per questo ci ammonisce a non accumulare falsi tesori sulla terra. «Quae sursun sunt sapite» - ci insegna San Paolo: «cercate (gustate) le cose di lassù», eleviamo cioè il nostro spirito verso i beni che non periscono, che durano oltre il tempo e non riguardano solo il nostro corpo e le vicende che viviamo su questa terra, ma rimangono sempre integri e diventano fonte di felicità eterna. L'uomo d'oggi è spesso prostrato, avvinto e disorientato dai beni di consumo, che sono proposti con la migliore seduzione pubblicitaria come motivi di benessere e di felicità. Occorre saggezza e divina sapienza per sapersi difendere da questi continui assalti. Avere sempre la vera purezza dell'anima, l'occhio dell'anima che ne è lo specchio. O siamo illuminati dallo Spirito e di conseguenza tutto vediamo nella sua luce, o il nostro sguardo diventa tenebroso, cioè sempre orientato verso il buio e il male con tutte le sue brutture.


Consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù

O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, guarda a noi umilmente prostrati dinanzi al tuo altare. Noi siamo tuoi e tuoi vogliamo essere: e per poter vivere a te più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi spontaneamente si consacra al tuo Sacratissimo Cuore.
Molti purtroppo non ti conobbero mai; molti, disprezzando i tuoi comandamenti, ti ripudiarono. O benignissimo Gesù, abbi misericordia degli uni e degli altri, e attira tutti al tuo Cuore Santissimo.
O Signore, sii il Re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da te, ma anche dei figli prodighi che ti abbandonarono; fa' che questi quanto prima ritornino alla casa paterna.
Sii il Re di coloro che vivono nell'inganno dell'errore o per discordia da te separati; richiamali al porto della verità e all'unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
Elargisci, o Signore, incolumità e libertà sicura alla tua Chiesa, elargisci a tutti i popoli la tranquillità dell'ordine; fa' che da un capo all'altro della terra risuoni quest'unica voce: sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salvezza; a Lui si canti gloria e onore nei secoli. Amen".

Apoftegmi - Detti dei Padri

Il padre Zaccaria disse: "secondo me, monaco è colui che in ogni cosa fa violenza a se stesso".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'ELEZIONE DELL'ABATE

Se invece tutta la comunità, sia pure all'unanimità, eleggesse - non sia mai! - una persona accondiscendente ai propri vizi e questi vizi giungono in qualche modo a conoscenza del vescovo nella cui diocesi è situato il monastero o agli abati o ai cristiani vicini, essi non permettano che prevalga l'accordo dei perversi e scelgano un degno amministratore per la casa di Dio, convinti che ne riceveranno grande ricompensa, se agiranno con retta intenzione e per zelo verso Dio, mentre al contrario saranno colpevoli di peccato se trascurano di intervenire.

Cap.64,3-6.