Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
09 - 15 Maggio 2010
Tempo di Pasqua VI, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Sabato 15 maggio 2010

La forza del Nome.

Un giorno gli Apostoli, dopo essere stati ripetutamente testimoni delle preghiere che Gesù faceva spesso durante intere notti, chiesero al loro maestro: «Signore insegnaci a pregare». Fu allora che sgorgò dal cuore di Cristo la più bella preghiera che mai si sia potuta recitare sulla terra. Più e più volte Gesù tornerà sul tema della preghiera fino a dire di pregare sempre, senza stancarsi. Oggi l'insegnamento di Cristo ci indica in "nome" di chi dobbiamo rivolgere le nostre richieste al Padre nostro che è nei cieli. «In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà». Egli è il nostro mediatore presso Dio, «abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo». Il nome di Cristo sarà usato anche come strumento d'inganno: «Molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno». Quello stesso nome però darà valore anche alle nostre azioni apparentemente insignificanti: «Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa». I suoi sacramenti saranno amministrati nel nome di Gesù: «Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo». L'annuncio del Vangelo e i prodigi che l'accompagnano avverranno sempre nello stesso nome: «Pietro gli disse: 'Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!'». La chiesa di oggi prosegue ancora la sua missione evangelizzatrice nel mondo traendo forza dal nome di Cristo. Le nostre preghiere e le nostre azioni ne traggono efficacia e motivo di santificazione. Non mancano purtroppo coloro che bestemmiano e profanano quel nome santo e benedetto. Saremo noi, davanti al Santo Volto, a riparare questi peccati. Santo Volto di Gesù guardaci con misericordia.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Uno degli anziani era solito dire: All'inizio, quando ci trovavamo, eravamo soliti parlare di qualcosa di buono per le nostre anime. Continuando così siamo saliti fino al cielo. Ma adesso quando ci troviamo passiamo il tempo a criticare tutto e ci trasciniamo l'un l'altro nell'abisso.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME DEVONO ESSERE ACCOLTI GLI OSPITI

Alla foresteria sia pure designato un fratello dall'animo pieno di timor di Dio; in essa si dispongano un numero sufficiente di letti arredati, in modo che la casa di Dio sia amministrata con saggezza e da uomini saggi. Con gli ospiti poi non si intrattenga in alcun modo e non parli se non chi ne abbia ricevuto il permesso; ma se qualcuno li incontra o li vede, li saluti umilmente, come abbiamo detto e, chiesta la benedizione, passi oltre dicendo che non gli è consentito fermarsi a conversare con gli ospiti.

Cap.53,21-24.