Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
30 Agosto - 05 Settembre 2009
Tempo Ordinario XXII, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Giovedì 03 settembre 2009

Sulla tua parola getterò le reti.

Con quale stupore e meraviglia Pietro ha tirato fuori le reti. Ha faticato tutta la notte e non ha preso niente. Egli però conosce Gesù, ha già visto tante cose da lui operate, ma non è questa la cosa più importante. Pietro sa che colui che gli parla è Figlio di Dio. "...abbiamo faticato tutta la notte... ma sulla tua parola getterò le reti". Ecco l'atto di fede: abbiamo faticato senza di Lui e non abbiamo fatto niente". Adesso Gesù è qui, adesso sta sulla sua barca, sta presso di lui. "Sono sicuro – dice fra sé e sé – che prenderemo tanto". Abbiamo anche noi questa fede alla presenza di Cristo? Siamo coscienti del suo amore e della sua vicinanza? Ecco il segreto: costruire con Gesù. Da soli non possiamo far niente, ma con Lui possiamo tutto. C'è però un'altra cosa: "Gesù, allontànati da me perché sono un peccatore". Pietro quando ha capito ciò che succedeva, quanti grandi pesci ha preso!, si è sentito indegno di quel miracolo e della vicinanza della divinità di Gesù. Ma Cristo gli resta vicino, e rimane vicino anche a noi, alla sua Chiesa, per sempre, nonostante tante brutture del mondo.


Apoftegmi - Detti dei Padri

La lotta della preghiera.

«I fratelli chiesero al padre Agatone: "Padre, nella vita spirituale quale virtù richiede maggior fatica?". Dice loro: "Perdonatemi, ma penso che non vi sia fatica così grande come pregare Dio. Infatti, quando l'uomo vuole pregare, i nemici cercano di impedirlo, ben sapendo che da nulla sono così ostacolati come dalla preghiera. Qualsiasi opera l'uomo intraprenda, se persevera in essa, possederà la quiete. La preghiera invece richiede lotta fino all'ultimo respiro"».

Agatone

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE LE LODI MATTUTINE NEI GIORNI FERIALI

Nei giorni feriali le Lodi mattutine si celebrino in questo modo: si dica il salmo 66 senza antifona, rallentando un po' come la domenica, in modo che tutti si trovino presenti al salmo 50 da dirsi con l'antifona. A questo seguiranno altri due salmi secondo la consuetudine e cioè: al lunedì, i salmi 5 e 35; 5al martedì, il 42 e il 56; 6al mercoledì, il 63 e il 64; 7al giovedì, l'87 e l'89; al venerdì, il 75 e il 91; al sabato, il salmo 142 e il cantico del Deuteronomio diviso in due Gloria. 10Negli altri giorni il cantico dei Profeti si dica ciascuno al giorno suo, secondo l'uso della Chiesa Romana. Seguano quindi le laudes (i salmi 148-149-150), una lettura dell'Apostolo da recitarsi a memoria, il responsorio, l'inno, il versetto, il cantico del Vangelo, la litania; e così si termini.

Cap.13,1-11.