Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
15 - 21 Febbraio 2009
Tempo Ordinario VI, Colore verde
Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Mercoledì 18 febbraio 2009

Beati i vostri occhi perché vedono.

Gesù compie un miracolo, ma è l'unica volta che lo compie per gradi. Ci possiamo chiedere il perché. La risposta sta nel fatto che Gesù non volle risanare il cieco tutto ad un tratto, sia per dimostrare che egli dispone a piacere dei propri doni, sia perché la sua potenza andò agendo nella misura in cui la fede del cieco crebbe, sino a diventare perfetta. Lo stesso sistema non di rado viene usato da Dio a proposito della guarigione di malati dello spirito: egli procede un po' alla volta, alimentando nel contempo la fede dell'infermo, concedendo una pienezza di salute, quando ci saremo abbandonati completamente a lui, considerandolo nostro unico salvatore. Tutto ciò non può prescindere dalla nostra fede e non esclude la nostra personale collaborazione. Anzi, il Signore attende la nostra domanda: «Che cosa vuoi che io faccia per te? - Signore che io veda». Ecco la preghiera per la giornata di oggi: «Signore fa' che io "veda"».


Apoftegmi - Detti dei Padri

«Tutto ciò che sorpassa la misura viene dai demoni»

Quando è troppo - è troppo...

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'UMILTÀ

Il quinto gradino dell'umiltà si sale quando, tutti i cattivi pensieri che vengono in mente o i peccati commessi in segreto, il monaco li rivela con umile confessione al proprio abate, come ci esorta a fare la Scrittura quando dice: «Manifesta al Signore la tua via e confida in lui ed egli compirà la sua opera» (Sal 36,5); e ancora: «Confessatevi al Signore perché è buono, perché eterna è la sua misericordia» (Sal 117,1). Così pure il profeta dice: «Ti ho manifestato il mio peccato, non ho tenuto nascosto il mio errore; ho detto: Confesserò al Signore le mie colpe e tu hai rimesso la malizia del mio peccato» (Sal 31,5).

Cap.7,44-48.